“Ho ripensato alle tue parole”
disse, sorridendo con maggiore naturalezza di quanto non gli fosse riuscito nel
primo incontro, segno che aveva trascorso quei venti minuti d’intervallo a
provare e riprovare l’indipendenza della bocca dal cuore, “ tu in sostanza mi
hai chiamato buffone!”.
“Ma la parola buffone per me è
lode” (…) “ per buffone intendo un uomo di spirito … spregiudicato …”
Tratto da “Paolo il caldo” di
Vitaliano Brancati
E’ una questione di termini:
qualcuno si offende altri si segnano la lode.
Succede così nel mio
sociale: “Sei una folle!” e la cosa viene vista come meritoria e non
discriminante. Si parla in modo convenzionale e la distanza, e le diverse
modalità d’interazione, conducono le persone a percepire situazioni diverse,
attese diverse … come dire amici e intendere altri parametri. Ecco perché gli
incontri sono le vere chiavi di lettura: s’intende, guardando in viso, chi e
come vuole la tua amicizia e, se di amicizia si tratta.
Ma, nell’interattività tutto è
stranamente stravolto … non è affatto come giocare al pallone e ridere e
strappandosi i vestiti prendersi in giro e, nonostante tutto, vedere una genuinità dei sentimenti …
nessun raddoppiamento.
Nel testo riportato in calce “buffone”
è un termine positivo: così come io posso essere un personaggio metonimico, quale un
insetto, e rimanere una donna seria che crede in ciò che dice e che vede i veri
valori così come sono.
Come in French Kiss “ … vedo
bianco per bianco … nero per nero” l’amicizia, vera, profonda, di supporto come
tale è ben diversa dal concetto di amore ... oltre che la condizione di donna sposata
difficilmente lascia spazio per altri sentimenti … qualsiasi sia lo stato della unione, se non si risolve prima, esiste e merita il dovuto rispetto.
Ecco il rispetto … noi siciliani
poi la buttiamo sempre in questa area: giusto poi non comprenderne i limiti e
non capirne il rispetto d’essi.
Ma è solo una questione di
termini … ciò che si crede d'aver vicino è solo una pia illusione e la distanza e l’allontanamento,
per fortuna, rimette la luce al giusto posto.
Passato tanto tempo con me stessa mi convinco che alla fine l'unica forma di realtà riconducibile a me sono Io Stessa ... il resto trascurabili forme saprofite!
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