sabato 26 febbraio 2011

FRUTTA 17 - Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!

"Libertà vuol dire avere la possibilità di educare i propri figli liberamente, e liberamente vuol dire non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato, dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare principi che sono il contrario di quelli dei genitori".



Silvio Berlusconi 26 Febbraio 2010

I grandi uomini nascono con una indole umana che diventa politica ... gli altri sono mezzucci per scalcinate dimostrazioni dal sapore vuoto e dal fondo opaco ... se esisterà un domani un giudizio potrà essere realmente formulato.
Per il momento un grande sostegno alla classe docente che si fa in quattro per ricevere calci da chiunque ... non ultimo il governo. Resistete!!

Neo - yttologia 39

"La speranza, nella quale vi eravate ammantato, era dunque ubriaca? Da quel momento ha sempre dormito, e si sveglia ora, per guardare così verde e pallida ciò che aveva compiuto così facilmente? Da questo istante io tengo nel medesimo conto l'amor tuo.

Hai dunque paura di essere nell'azione e nel coraggio quello stesso che tu sei nel desiderio? Pretenderesti di avere ciò che che tu stimi essere il decoro della vita, e vivere da vigliacco nella tua stima stessa, lasciando che "io non oso" stia al servizio di "io vorrei" come fa il povero gatto del proverbio?"

LADY MACBETH



giovedì 24 febbraio 2011

FRUTTA 16 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!

Una reale sete di libertà tenuta appesa a motivi di convenienza …

Dove sta la scelta ?

Dove la libertà?

Di fatto parliamo della scoperta dell’acqua calda ma l’evidenza della convenienza può essere sufficiente al giustificare le amplificazioni del male dittatoriale?

E’ evidente che anche questa osservazione è scontata e praticamente irrilevante … allora? Cosa c’è?
Cosa possiamo fare per capire la situazione medio-orientale, la relativa esplosione e la riversata e declinata rinuncia alla libertà, deliberata e definitiva, del mio popolo?

Talmente tante domande da non poter avere che solo dubbi e non risposte … qualcuno, qualche secolo fa, diceva che anche dubitare era già una buona fonte d’osservazione, un buon punto di partenza … ma non basta.

Non riesco più solo a dubitare senza pormi domande … non riesco a capire la gente che mi circonda e la morale dei padri attuali … provo e non riesco a decodificare l’atteggiamento dei “fedelissimi” d’un regime sanguinario, la bestialità in esso connessa … la bipolarità che omologa e l’opposizione con la pressione d’un morto.

Non capisco!

Vorrei anche l’instabilità politica dei governi con cui sono cresciuta … oggi mi darebbero più opportunità di sperare in un qualcosa di diverso … vorrei uscire dall’immobilismo del tutto uguale per sempre e vedere tutti, noi tutti, fermi e condannati alle facezie d’uno solo … non certo vedere alcuna speranza e nessuna aria di rinnovamento.

Non escludo che a sbagliare siano le mie domande e il mio approccio, non sarebbe la prima volta … ma c’è qualcuno che può spiegarmi l’orgia del mio tempo a cui non sono stata invitata ma che mio malgrado mi son trovata a reggere?

Dubbi ….

domenica 20 febbraio 2011

FRUTTA 15 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!

… da una dittatura ad un’altra …

La politica del terrore ha finito d’imporre la propria impronta e per quanti uomini siano disposti a accondiscendere ai voleri d’un sovrano e impopolare padrone in molti, in altri, rialzano la testa e rifiutano.

Un rifiuto motivato e bagnato nel sangue …

La Libia ci racconta questa realtà nei pochi frammenti d’un moto popolare che non è possibile documentare … un moto risorgimentale nell’era dell’informatizzazione... che non può essere colto per via di censure estreme che porgono bende nere negli occhi del mondo.

Quelle bende vengono ben strette anche in Italia e rendono nulla o vaga la protesta di piazza …
La compravendita evidente dei diritti d’ognuno sintetizzati nei candidati freschi di mercato come le lattughe nei banchi rionali.

… la dittatura è …

coercizione, mistificazione, bendaggio estremo, povertà, negazione, paura, minaccia, dossieraggio … la dittatura smarrisce le speranze fra le parole e di quest’ultime ne fa armi e violenza gratuita …

...la dittatura è...

violenza gratuita che si poggia nell’animo … mi sento dentro la violenza ... abbraccio i popoli che insorgono

… sostegno e approvazione...

venerdì 18 febbraio 2011

Neo - yttologia 38

Sentiva un desiderio appassionato di vivere, di tornare a Pietroburgo e la sua amicizia per Sasà le si presentava ormai come un passato caro, ma lontano, lontano! Non dormì la notte e al mattino si sedette alla finestra, con l’orecchio teso.”

Tratto da La fidanzata di Cechov

giovedì 17 febbraio 2011

Neo - yttologia 37

Virginia Wolf è sola, sta leggendo nel salone. Quando Nelly le chiede di parlarle, distoglie gli occhi dal libro con l’espressione che le è solita in questi casi, una sorta di concentrazione sofferente, come se uscire dalla lettura equivalesse a svegliarsi all’alba o a essere spinta fuori in una strada piena di neve.”

Tratto da Una stanza tutta per gli altri di Alicia Gimenez-Bartlett

domenica 13 febbraio 2011

FRUTTA 14 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!

Se non ora, quando!!


… nella mia città le donne hanno rispolverato la loro dignità, rivitalizzato il centro cittadino, dichiarato la loro femminilità autentica e non in vendita.

Donne non comprate e ancora libere … questa è davvero una rivoluzione!!

sabato 12 febbraio 2011

FRUTTA 13 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!

Julio Monteiro Martins, in Sagarana 42,  narra della comunità degli scrittori, quelli soli, quelli maledetti, quelli che veicolavano le loro idee come fiato per un asfittico … una sorta d’immagazzinamento di rudimenti d’angoscia che innescano a loro volta un desiderio di comporre comunemente chiamato contaminazione.

Contaminazione artistica, benevola, sostanziale … passi avanti verso un mondo traslucido e sognato, un universo immaginato fra fumi d’ogni tipo e alcool non violenti … contaminazioni corporee attraverso i pensieri che si sondano in pochi frammenti e in essi si distinguono, s’immolano, riflettono su tesori da tesaurizzare senza l’occhio al portafoglio.

Rivestirsi di patina come per Sam Cornish che descrive sua madre con queste poche battute:

Le foto di mia madre

Non mi somigliano affatto



Sono i miei antenati

Con un grembiule



Pieno di fagioli e la bocca

Sul punto di dire qualcosa



Sto ancora aspettando

Di sentire le loro voci



Sentirne le voci è una attesa che sa di cinestesica: coinvolge, immola e perdona allo stesso tempo.

Non somigliarsi per ritrovarsi nelle radici di antenati … perché tutti noi siamo antenati e tutti noi mangiamo quei fagioli che hanno nutrito i semi che siamo stati, gli inizi d’un qualcosa che si sono turbinalmente rivoltate in futuro.

Parla Cornish di sua madre, d’una donna … una donna che non gli assomiglia, una donna che è stata origine d’un passaggio, una donna che profuma di passato e di quel passato ne ha fatto futuro.

Parla di donne che erano in divenire come dei girasoli … girasoli neri ma aperti al cambiamento… e le donne oggi? … in quale giro di volta si sono ingarbugliate, dove hanno lasciato il loro abito traslucido di condizionamento … dove? … donne che non danno, donne con un danno, donne di danno indegno … donne- mutande, donne-infangate, donne-fango, donne-denaro, donne-merce, donne-plastica, donne -senza sorriso, donne-vuote.

Donne che mi fanno piangere di rabbia … donne che non sanno più dire da dove vengono e che non sanno dove andare … donne che non assomigliano più ai loro figli e che non mediano con il loro passato.

Non tutte uguali … le donne vere domani saranno in piazza a dire che il passato è ancora nelle loro mani e il futuro è senza questa leadership italiana …
Sono Donna … e tu?









giovedì 10 febbraio 2011

FRUTTA 12 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!

Libero da che, libero da cosa …


Cicerone amava ricordare “A me non pare un uomo libero colui che, di tanto in tanto, non si concede un po' d'ozio” e lo faceva nel tentativo d’assicurare un certo esercizio alla libertà per la libertà …

Ma … libero da che?

Libero da cosa?

Nel mio disgraziato Paese la questione si dibatte con propri tempi, esclusive misure, e interessanti tentacoli che si tendono qua e la nel tentativo di non far capire.

La parola d’ordine è “Fare confusione!” perché dalla confusione si esce sempre un po’ confusi, si attinge a nozioni perse nel passato, ci si tuffa nei precetti cattolici anni cinquanta che vorrebbe vederci tutte – Donne - con i mutandoni e merletti … zitte e mute e un poco ignoranti (Domenica vado a manifestare… seguitemi).

Io i mutandoni non li ho mai portati … figlia del perizoma con onore e non credo ci sia qualcosa per vergognarsene …

Ma non credo sia questo il punto!

Il punto, appunto, non c’è …

Una leadership tremendamente falsa … Pinocchio ha perso il suo ruolo, la fatina si prostituisce ad Arcore e anche li, per quanto visto nel filmato di Anno Zero, i concittadini del Premier parlano di tuse (Unità d’Italia? Minchiate!!) e di pagare anche loro se trovano la tipa che accetta la villa e magari dopo gli lava pure la dentiera … una badan-bungatuttopepe.

Libero da chi? … da questo Premier e l’opposizione al comando?

Libero da cosa? … da questa italianità di merda che mi ha trasportata ai tempi delle mie nonne … da un puttaniere che realizza le donne solo come tali?

… c’è anche l’affare della pedofilia che, in un uomo normale segnerebbe il suo passaggio come quello degli untori della Colonna Infame – Manzoni giusto per ricordarvi – ma che nella nostra italietta per LUI non fa nulla … amarezza e distanza … mancano i soldi o sarei volata in altri lidi … per nulla italiani.

Libertà … mi sembra una minestra senza sale: salutare ma inconsistente … e adesso spunta anche la richiesta alla commissione dei diritti dell’uomo … io cammino già con il sacchetto di carta in testa, giusto per non farmi riconoscere, dopo quest’azione imparerò a parlare armeno e dirò “… italiana? No, aiaiai No bungabunga”

Neo - Yttologia 36

La neve cadde per tre giorni; benché dopo il primo giorno non fosse più così fitta e il vento calato. A volte Aaron aveva la sensazione che l’estate non fosse mai esistita, che, per quanto potesse ricordarsi, la neve fosse caduta per sempre. Egli Aaron non aveva mai avuto padre, madre o sorelle. Era un figlio della neve, nato dalla neve, come Zlateh.”
Zlateh la capra . I.B.Singer