giovedì 26 aprile 2012

Neo _ Yttologie 139


Odor di pane sulla strada. Odore
Di pane calpestato nel cantone.
Mentre il mondo sputa su un pane: odore
Di sanguigna farina.
Sapor di pane non giunto. Sapore
Di saliva sparsa sulla collina.
Mentre il mondo cerca un pane: sapore
di sanguigna farina.
Color di fame nel piano. Colore
Di povero coronato di spine.
Mentre il mondo chiede un pane: colore
Di sanguigna farina.
Amore fatto polvere e Dio. Amore
Che pur finendo non avrà mai fine.
Mentre il mondo consuma un pane: amore
D’incorrotta farina.
Miguel Arteche



mercoledì 25 aprile 2012

Neo _ Yttologie 138

Dimmi donna dove nascondi il tuo mistero
donna acqua pesante volume trasparente
più segreta quanto più ti spogli
quale è la forza del tuo splendore inerme
la tua abbagliante armatura di bellezza
dimmi non posso più con tante armi
donna seduta sdraiata abbandonata
insegnami il riposo il sonno e l'oblio
insegnami la lentezza del tempo
donna tu che convivi con la tua carne ignominiosa
come accanto ad un animale buono e calmo
donna nuda di fronte all'uomo armato
togli dalla mia testa questo casco d'ira
calmami guariscimi stendimi sulla fresca terra
toglimi questi vestiti di febbre che mi asfissiano
sommergimi indeboliscimi avvelena il mio pigro sangue
donna roccia della tribù sbandata
discingimi queste maglie e cinture di rigidezza e paura
con cui mi atterrisco e ti atterrisco e ci separo
donna oscura e umida pantano edenico
voglio la tua larga fragrante robusta sapienza,
voglio tornare alla terra e ai suoi succhi nutritivi
che corrono sul tuo ventre e i tuoi seni e irrigano la tua carne
voglio recuperare il peso e la completezza
voglio che tu m'inumidisca, m'ammolli, m'effemini
per capire la femminilità, la morbidezza umida del mondo
voglio appoggiata la fronte nel tuo grembo materno
tradire il ferreo esercito degli uomini
donna complice unica terribile sorella
dammi la mano torniamo ad inventare il mondo noi due soli

voglio non distaccare mai gli occhi da te
donna statua fatta di frutta colomba cresciuta
lasciami sempre vedere la tua misteriosa presenza
il tuo sguardo di ala e seta e lago nero
il tuo corpo tenebroso e raggiante plasmato di slancio senza incertezze
il tuo corpo infinitamente più tuo che per me quello mio
e che dai di slancio senza incertezze senza tenerti niente
il tuo corpo pieno e uno illuminato tutto di generosità
donna mendicante prodiga porto del pazzo Ulisse
non permettere che io dimentichi mai la tua voce di uccello memorioso
la parola calamitata che nel tuo intimo pronunci sempre nuda
la parola sempre giusta di folgorante ignoranza
la selvaggia purezza del tuo amore insensato
delirante senza freno abbrutito inviziato
il gemito nettissimo della tenerezza
lo sguardo pensieroso della prostituzione
la cruda chiara verità
dell'amore che assorbe e divora e si alimenta
l'invisibile zampata della divinazione
l'accettazione la comprensione la sapienza senza strade
la spugnosa maternità terreno di radici
donna casa del doloroso vagabondo
dammi da mordere la frutta della vita
la stabile frutta di luce del tuo corpo abitato
lasciami reclinare la mia fronte funesta
sul tuo grave grembo di paradiso boscoso
spogliami acquietami guariscimi di questa colpa acre
di non essere sempre armato ma soltanto io stesso.
Tomàs Segovia

Contorno 74



Liberi tutti … come cantano i Subsonica http://www.youtube.com/watch?v=b-0tNK2Ih98 … il venticinque aprile raccontato dai nonni ai nipoti nel tentativo di non dimenticare, di non far dimenticare. La memoria è labile e i ragazzi adesso sono fragili nel volere e delicati nel combattere: è un fatto generazionale e non c’entra nulla la formazione culturale o familiare.
Un nonno racconta del mare, del suo mare, così vissuto e così incerto, ma pur vedendolo un ragazzo non riesce a farlo proprio. Così anche per il venticinque aprile … raccontare della devastazione fra l'armistizio e l’avvenuta liberazione è solo un cavillo per sfigate che sono legate alla storia più che alla vita.
Magari è proprio così … vivere adesso nella disuguaglianza assoluta, nell’assoluto caos, in assenza dell’attesa e della possibilità di risolvere il nostro tempo, è lontano da quella liberazione che raccontiamo e così ti dicono … “… liberi tutti, siamo già liberi tutti!”, Ma sarà davvero così? Non mi sento libera e subisco la situazione politica come quella umana … non accetto il discorso del Premier che incita al “... dobbiamo Tutti …” ma, di fatto, fa solo il popolo che ancora lavora in modo documentato. Gli stipendi fermi e il mancato adeguamento … delitti perpetrati nel silenzio … non siamo liberi finché questa gente continua a prenderci palesemente per il culo … siamo strumenti da gettare a mare, scaricare quando tutto – e “se” – tutto tornerà a posto!

Forse i ragazzi non sbagliano a non sentirsi il mare dentro perché non lo vivranno … andranno via, riorganizzeranno la loro vita con altri criteri … e mi auguro che nel loro futuro non ci siano gente politichese e assurda come nel mio tempo.
Mi riprendo a fatica dalle cose e ancora le mie azioni mi ricorrono contro … capirò, capiranno, riuscirò guardando il mare di questo splendido giorno … il sole fantastico … il caldo che mi ha accarezzato la pelle … assorbito un po’ di sole sono rientrata nei pensieri e poi fattivamente a casa … è ancora presto per stare tutto il giorno fuori ma tanto mi è già bastato, mi ha dato tanto … e poi una nave mi stava quasi beccando … aiuto, viva per miracolo!!


Questo è il 25 Aprile ... ed è solo una parte del 25 Aprile!
Tutti quelli che si sono piazzati al comando fra l'8 Settembre e il 25 Aprile hanno fatto l'Italia con i loro ideali ed è la stessa che oggi ci troviamo come nazione.
I buoni sacrifici spesi nelle pessime politiche attuate ... meglio pensare a Zorko e ai molti come lui.
Buon 25 Aprile!

domenica 22 aprile 2012

Riflettere PL!ease! 14


Aria, mettiamo da parte l'aria ... dentro comodi sacchetti da conservare.
Ci tolgono l'aria per vivere, i concetti del respirare, le opinabili scelte dello scrivere.
Buona Domenica d'aria ... di respirazione profonda e di scrittura liquida ... fusa dall'aria che abbiamo
conservato.
http://www.behance.net/gallery/Liquid-calligraphy/2982489 Ruslan Khasanov fotografa e compone in immagini ... http://vimeo.com/35626775 ... Io respiro con un Io cosciente ... conservo la mia aria e ascolto http://www.youtube.com/watch?v=5NDuj-MyVyA 
Buona Domenica!!

domenica 15 aprile 2012

Contorno 73


Per la categoria “… mi ci sono trovata per caso” ho gareggiato in piscina per la specifica “… gli ultimi saranno primi!” … e mi sono classificata in modo inqualificabilmente ultima.

Giuro!! ... Per  la zuppa di melanzane che stò a cuocere in questo momento sono così  fuori forma  che non era il caso di gareggiare … al massimo avrei potuto dare un incitamento volontario, un supporto morale ma saltata la mia corsa cittadina - quella che aspetto da un anno pieno - oggi mi sono prestata alla cosa.

Le gare di nuoto: come mancare?
 … Ma le corsie non erano al completo così “gentilmente” sono stata coscritta … e poi i premi erano allettanti: un viaggio, per una sola persona, per Parigi … ma sulla rete della Metrò parigina … cazzarola che premio allettante!!

Ma è stato divertente … ero la più vecchia fra tutti ma anche l’ultima … cavoli che figura.

Il piano odierno era di correre in città come gli altri anni … un impegno che aspetto: vuoi mettere la corsa con varietà di mezzi … passeggini, monopattini, bicicletta e gli sfigati che si arrabattano con scarpe da tennis su asfalto?

E’ come scalare il Monte Rosa gareggiando fra scalatori e elicotteri … non hai speranze ... ma almeno c’hai provato!

Nuoto alla viva il parroco ma non m’importa … la cosa mi ha strappato un sorriso e un attimo di gioia … mi ha dato tanto!!






sabato 14 aprile 2012

Riflettere PL!ease! 13


Buona Domenica!

Oggi solo una poesia …

Le prime nocciole dell’Agosto. Erica. Nebbia.

Il sole non è che il codrione d’un pulcino

In mezzo a due monti.

Con moine la musica di legni di un boschetto

Adulava i fogliami che si imporporavano

E, vinta, se la prende col vento usando vento.

Si sta bene qui. Qualcosa

Attinge di nuovo nella vita.

Vorresti comunicarlo,

soltanto che non sai a chi

e altri non ce ne sono

Holan
Buonanotte principesse … lieta domenica a tutte voi!!

Contorno 72



Pilates day … si sta bene davvero!!

Sono talmente elastica da sembrare un chewing gum … mi regala la serenità che inseguo tutta la settimana e rinnova la voglia di fare.

Respirazione scandita da tempi personali, posturali, cicli propri e musica unica … buona musica: tutti i grandi di vari generi ma questa http://www.youtube.com/watch?v=UrIiLvg58SY mi ha fatto sciogliere … inspiri e arriva questo pezzo di mondo dentro, espiri e mandi via i brutti pensieri e cominci a sollevarti come se una palla si gonfiasse sotto te … la medesima leggerezza.

La consiglio per un ideale rilassamento e uno svuotarsi dei cattivi pensieri o dalle brutture che ci portiamo dentro … da quello che ci porta in fondo senza vedere luce.

Comincio a ritrovare l’equilibrio, il mio centro … con delle paure ancora a carico ma spero di poter uscire dalle ombre che c’inseguono e ci mortificano … rendono pauroso il nostro giorno.

Spero che il nuovo inizio parta da una reale respirazione e una definitiva pulizia dei retaggi angosciosi … spero di sentirmi a casa e al sicuro … ma dovrò lavorare ancora parecchio per riprendere le mie sicurezze.

Lo farò in ogni modo … giuro che lo farò!!

Tornerò a non guardarmi attorno e a non avere paura dei mostri che ho incontrato … Respiro!


mercoledì 11 aprile 2012

Neo _ Yttologie 137

“Un’opera che contenga teorie è come un oggetto su cui si sia lasciato il cartellino del prezzo”
Proust – Il tempo ritrovato.

martedì 10 aprile 2012

Neo - Yttologie 136

Basta lasciare un teorico parlare e limitarsi a interromperlo di tanto in tanto con un “Si!” leggermente beffardo: si scaverà la fossa davanti ai vostri occhi!”
Antoine Compagnon

Contorno 71



E’ una questione di “baciamano” … oddio e chi l’ha mai provata una cosa così: cose d’un ottocento lontano, che sa di abito frusciante e di capelli intrecciati … di damerini tutti attillati che t’infiammavano solo con lo sguardo … già, quando i mezzi erano pochi vinceva l’ingegno e si usavano meglio le parti a disposizione, occhi compresi.

Noi donne d’adesso abbiamo guadagnato tanto ma perso moltissimo … niente romanticismo, corteggiamenti e attese … nulla del genere, c’è solo un “... Ci stai?” e poi tutto il seguito sino al prossimo “... Ci stai?” e si va così … quanti letti si passano, divani  e tanto altro. Quanti uomini. Quanti donne. Quanti mariti ... uno solo e solo quello!!

Sarà la musica, Polo - Ma baraque  rites, quest’aria parigina dentro un pc con un gran caldo fuori ... tutto quello che non ha fatto ieri, sarà che ho tempo per pensare oggi … talvolta tanto o pure troppo … sarà la Parigi che ho nel cuore e che spero di vedere prestissimo … sarà che torna tutto su con contorni di baciamano e schermaglie varie.

Ma la storia del baciamano è una autentica realtà a cui ho assistito oggi … rido ancora se ci penso: stoffe di pochissimi euro da comprare per il laboratorio psicomotorio e il gruppo di vendita che si era già affrettato ad andare … tutto già riposto, tutto conservato … dopo aver richiesto di poter comprare e ottenuto un rifiuto, non aggiungo altro e vado … anzi, qualcosa l’aggiungo, dico apertamente che “... non avevano voglia di lavorare”, mi giro e mi avvio.

Mi fermano i due vicini “d’affari” e mi dicono che è ingiusta la mia espressione ed io chiedo di mostrarmi il contrario o non avrei creduto alle loro parole … io mostravo fatti loro solo parole.

Allora riaprono le merci e scelgo ciò che mi serviva sempre però ampiamente risentita … e così viene il tizio che propone “ … vuoi il baciamano?” ed io solo un “... magari!!” … comincia la gara a cui mi sottraggo ma che alletta la mia amica … anche lei non è molto abituata all’ottocento romantico  e alza così tanto la mano da colpire il malcapitato sul naso ma, il tizio non s’arrende e persevera … “... ma no che non si bacia davvero!” suggerisco al tizio "… le devi solo sfiorare il dorso" ma lui sempre più deciso “ … ma lei mi ha colpito!” evidentemente cercava un risarcimento a tutti i costi.

E si, non siamo più dentro la struttura del baciamano … siamo, per la verità,  davvero negate ma vedere scimmiottare un’epoca è pur sempre il segno che c’è stata, ha lasciato un suo segno, è andata … infondo siamo tutti epoche … arriviamo all’improvviso, implodiamo senza un reale preavviso, ci dimentichiamo che siamo stati parte d’un epoca e diventati storia a pieno titolo.

Su su .... a lavare le stoffe del baciamano che domani si riparte a pieno ritmo …


domenica 8 aprile 2012

Contorno 70


Un pane nero, ma proprio scuro come quello mangiato nel dopo guerra … un pane umile, fatto con lievito naturale e un unico grano siciliano … non molto pregiato ma buono come può essere solo il pane.

La Pasqua appena trascorsa è stata come quel pane … bruttino a vedersi, per niente interessante alla degustazione ma buono e unico come un pane antico può essere … ma non di solo pane si vive.

Oggi,  si è andati ben oltre il pane e addio alla leggerezza della cura alimentare ad ogni costo … decisamente messa da parte; non si può andare per parenti, in Sicilia e nutrirsi solo di pane … oltre quello c’è un mondo e decisamente una capienza alimentare che non mi è naturale … fortuna che è finito il giorno … nausea di fondo e buone promesse dal domani in poi.

Si fa sempre così subito dopo una festa … si giura sulla fedeltà all’uovo di Pasqua che si sta per rompere e si attende sperando  che i danni siano contenuti … sperare non fa male; come per quel pane nero … cerca d’essere accettato come convenzionale ma non lo è e non lo sarà mai … ha un sapore unico proprio per quello e una storia complessa che parla d’una intera civiltà e delle ruote che l’hanno mossa sino all’oggi. Mi sento come quel pane … o come la Birappa, la grappa di birra, che è un articolo unico prodotto da pochissimi del territorio e con tecniche talmente strane da non registrarne i passaggi.

Per una che brinda con la coca cola diet darsi alla birappa è un bel salto … oddio brucia tantissimo e fa l’odore dell’alcool puro ma poi, dopo un po’, ha un suo sapore … riacquistate le papille gustative è chiaro … recuperato anche l’ultimo brandello di fegato ... già anche quello!

La leggerezza di ciò a cui appartieni è la chiave del vivere e una canzone che mi ha accompagnata per tutto il giorno … quella tipa di Rebecca Ferguson che tipa!! http://www.youtube.com/watch?v=ViqCO35OfNU&ob=av2e

Pasqua ha portato il suo bene e io preso quel che potevo … è tanto davvero … e la birappa??

M’ha fatto saltellare come una mortadella sul tagliere ma, che importa … anche quella è una esperienza da conservare … Buona Pasqua!!

venerdì 6 aprile 2012

Neo _ Yttologie 135

“Quest’uomo estremo mi è simpatico.
Riusciamo a capirci, sebbene lui usi un fitto marocchino e io con lui un siciliano stretto.”

Pippo Bella da Martirio a Tangeri

Contorno 69


Risvegli … ho rivisto Risvegli e la possibilità d’essere funzionale ad un sistema di cose che si crede di non poter cambiare ma che possono essere migliorate.  
La via crucis oggi: le persone portano la croce tatuata sulla carne … la sorda ottusità della società imprime a fuoco il dolore dell’esistere sulla carne degli uomini … una croce di carne, come quella di Andrea Di Silvestro … una croce, che dissacra per sacralizzare, il concetto di uomo, di sacrificio, di dolore, di passaggio -  filtrato dal dolore – ad un attivismo della vita.
In  Risvegli ho visto un medico di fronte ad una malattia … una possibilità contro l’assoluta perdita … chi di noi ha voglia di scommettersi sull’assoluta perdita? … la metodologia della ricerca è la chiave d’un mondo condannato all’implosione da egoismo … di possibilità dovremmo vivere e della capacità di spendersi per gli altri in modo costruttivo … nel passaggio rituale d’ogni anno manca questo tassello del vivere.
Risvegli alla vita … nonostante tutto ma con tutto il nostro essere …

Contorno 68

Elenco delle cose perse o dimenticate … molte, moltissime ma è pur vero che si dovrebbe avere una testa trapezoidale per non dimenticare nulla … poi ci sono i momenti di stanchezza neuronale che riescono a far saltare il contatore mentale.

Non trovo sciarpe, scarpe, pensieri e parole … musica e cd scomparsi … anche il canarino,  stamattina, non lo trovavo – finito temporaneamente in veranda e rimasto li in attesa del mio ricordo – forgetting  is the only thing who's remember ed è una condanna sul serio … ricordarsi di dimenticare.

Ho dimenticato di comunicare con gli altri: sia in presenza che a distanza ho perso la misura delle parole e la capacità sintetica di veicolare qualsiasi messaggio.

Ho perso la capacità di scrivere in modo incisivo e particolare; la capacità di descrivere il mio mondo interiore e la poesia che riuscivo a generare … come quando trovi casa derubata si sono portati via il meglio.

Ho dato via il meglio di me e cerco di ricordarmi di dimenticare che ciò è avvenuto … giusto per poter perdonare ma non basta mai il ricordo a fornire un adeguata dimenticanza.

Le linee sono semplici e le ho allineate con il tempo … non è per niente vero che risultavo essere interessante in ciò che scrivevo o in ciò che pensavo … una montagna di balle solo per agganciare una fra le tante e non si capisce la quantità di male che si procura agli altri.

Un numero fra tante e il bisogno d’essere ascoltata … sono stata svuotata del mio tempo e della mia creatività e di quelle accidentaccio di scarpe che ho perso sul serio e non riesco più a ritrovare.

E’ bastato dichiarare il mio stato civile e sociale che improvvisamente diventi un fantasma … tutti quelli che ti aspettavano al varco per parlarti, raccontarti quanto sei intelligente e speciale … tutti questi puff spariti insieme a tutti i buoni propositi.

Non li rivorrei indietro … mai e poi mai … rivorrei me stessa indietro, la mia capacità d’essere reale con me stessa, la possibilità di riguardarmi e dirmi che sono una che valgo perché valgo per me stessa … perché guardo me e so guardarmi.

Scrivo per rabbia adesso ma se non tiro fuori ciò che ho non riuscirò ad andare oltre … non basta ricordarsi di dimenticare ci vuole anche il viverlo il dolore e spaccare tutto se è il caso … avevo me e mi bastavo … adesso sono trasparente al mondo: hanno rubato la mia consistenza e non riesco ad appianare un concetto accanto all’altro perché vivo un dolore … assurdo, immotivato, ingiusto.

Non riesco ad accettare né a perdonare … parlo adesso da sola e so di farlo ma mai più recate un dolore del genere all’altro … mai, non lo fate mai … spregevoli e odiose creature … non lo fate mai: io tiro gli occhi addosso a me, mi dico che valgo, che sono bella … me lo dico da me e lo faccio con sincerità … che ciò che dico è interessante e che ho studiato sapendolo fare … mi dico che sono unica e che mi riprenderò cura di me.

Ci riuscirò … dannati esseri … ci riuscirò.
Riparto da me ...
Crepate!!!

Mi sento meglio!!


giovedì 5 aprile 2012

FRUTTA 102 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Oggi è morta una terra che non è mai esistita, né geograficamente né civilmente,  ma che c’è costata più dell’America a Colombo … di cose Bossi ne ha fatte tante … ricordo con affetto quando ha scritto alla commissione europea per chiedere la secessione dall’alto per il riconoscimento della terra padana … non so quante risate si sono fatti quei commissari ma, di certo,  la loro serata è trascorsa allegramente.

Non voglio raccontarvi gli estremi leghisti, gli insulti gratuiti, il populismo, a matrice razzista, spietato – sino ad oggi … doveva essere un veneto a dirigere il partito perché nel triunvirato i due lombardi erano troppo poco padani per rappresentare il movimento – per quello ci sono già gli altri che riescono ad essere più puntuali della sottoscritta nel darsi e nel raccontarsi … io voglio parlare delle ere come quelle che hanno preceduto l’uomo.

Lo so, chi chi legge pensa all’epoca della glaciazione … io penserei a quella del disgelo: forse l’ultimo anno ha fatto riscoprire, negli umanoidi italiani,  che esiste una roba chiamata giustizia e un sacro principio quale quello che non si ruba ...  o facciamo la dritta a far le prediche sui bamboccioni e compagnia … ci sono bamboccioni che studiano e provano a vivere e quelli che non studiano e non lavorano: rubano.

E loro dicono a me - cittadina -  come devo essere!

La cosa che emerge è questa certezza d’una identità simile all’arca di Noè … dove chi sale sa già che le regole "del fare" sono esattamente diseguali a quelle che s’impartiscono nel "predicare" ai molti.

Italiani vessati e spremuti … diciamo pure centrifugati e i partiti, molti partiti, hanno denaro anche dentro la vasca da bagno … il vaticano predica la misericordia e la povertà e loro spillano soldi ad uno Stato povero e ad una scuola pubblica già poverissima … è questo il gioco alla sedia mancante, è questo che non funziona più perché, se è vero che fai il giro tutto attorno per occupare la sedia giusta e seguire la musica,  se poi togli la sedia e la musica non c’è ... che giri a fare?

Ecco il governo ci chiede di girare a prescindere senza finalizzazione … pure Lucignolo, da ciuchino, il giogo l’aveva appeso al collo per girare il mulino ... una motivazione se l’era data … e noi?

Oggi facendo pilates non mi concentravo … pensavo alla storia dell’immotivato e tutto ad un tratto sbotto dicendo “ … ma se la dorsale non trova il pavimento ma perché dovrebbe allungarsi?” … “la devi immaginare … esclusivamente immaginare” e li mi sono fermata … con questa dannata immaginazione: i padani immaginano una Padania … lo Stato immagina dei cittadini … i molti immaginano un lavoro … fra amici immaginari che s'immaginano essere amici  e il diventare improvvisamente un fantasma che non riesce a scambiare un niente con chicchesiasta cazzo d’immaginazione m’ha stancata.

Ma non è che niente niente mi travesto da giraffa e mi danno un posto sull’Arca del disgelo? … Bossi ha lasciato un posto libero … il tempo c’è … le ragioni pure … la carta d’identità l’ho preparata: … wee m’aspettate?? … Arrivo!! … che mi sembra l’unica!!
Ok riprendo la respirazione ... troppo ossigeno Grazia ... troppo ossigeno!!!

Are you looking forward to this summer? 

Yes, is true!!
When will arrive this season I will see sea and sun … sand and ice cream … I’ll run in to the beach for forget everyone pain, every worse thing … I looking forward the summer … I'll need to pace …


mercoledì 4 aprile 2012

Contorno 67

Uno Due Tre Stella ...


Randazza parla del proprio bagno, proprio c’ha scritto un libro e racconta delle icone di famiglia affisse fra le trote che sembrano che parlino tanto sono belle … ci sono anche i cinesini che cuciono, a piccoli punti,  le “fresche” tovagliette per la Randazza scoperta dalla Palombelli-Guzzanti e Gad Lerner seduto accanto … poi arriva “Masto dice” (Rosalia Porcaro) http://www.youtube.com/watch?v=Q3FP5Cdx-gE che racconta del buon cuore del suo donatore di lavoro in nero, delle sue sedici ore giornaliere e del sollevare l’umore dicendogli esplicitamente che la pensione non la vedranno mai, perché facendo “borze” con quei ritmi,  non arriveranno proprio a vederla.

Il tema stasera è il lavoro nelle varie vesti … gli insabbiati, la “magliana” che prova a trasformarsi in associazione di banchieri e poi  filmati interessanti che raccontano la distruzione del sindacalismo in Italia … proprio oggi che sono stata riconfermata delegata e ne vado orgogliosa … qualcosa di buono l’avrò fatto … almeno spero.

Di tanto in tanto arriva Napolitano con i suoi moniti … dallo spostare la centoventisette dal piazzale al monito di scrivere nuovi testi per Vecchioni e magari una nuova vittoria al festival … e la volontaria di CasaPound con le idee confuse fra i preconcetti della sinistra mistificati ad opera della destra … con una buona dose d’ignoranza.

… Ulteriore monito di Napolitano … stavolta il fagiolino con la parsimonia di olio e limone … scappo a terminare il mio lavoro ma chi può veda ancora questa puntata ... #123Stella …. Notte!!
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I won’t dress like a lady but I’ll have been a lady … in my hart, in my spirit, in my brain … hear only my thoughts and I'm sorry for my lies… I won't never more no one hurt


Contorno 66


Accidenti che fine da onorato pupazzetto … dall’inizio della vita e fin oltre e poi … orecchie appese per opportuno lavaggio: è Pasqua anche per lui … si deve ripulire la cosa in pelo!!

Quanti discorsi impropri fatti con l’essere in pelo e quanti personaggi è stato … ultimamente anche Monti e la Fornero … rischioso il suo ruolo, potrebbe finire sperlinato o infagottato in uno scatola di roba da regalare.

… Essere cittadini italiani nell’Italia d’oggi non è che paghi molto e far finta di giocare con i pupazzi non lenisce il dolore di non ritrovarsi nel niente per chi ha finito di lavorare, per chi non ha mai avuto ne inizio ne fine, per chi è incastrato nel L’essere e il non essere lavorativo.

Non è solo di cattivo gusto la questione d’essere governati da chi non conosce un giorno di vero lavoro ma, la loro ricchezza e la loro "sufficienza" ci ferisce sotto ogni aspetto … vivere o morire, resistere, sperare, desiderare non sono statistiche e non appartengono a nessun ciclo condivisibile con nessuno.

Le manifestazioni sono passaggi da eviatare cambiando visione di Stato … guardiamo tutti i tedeschi quanto sono bravi … guardiamo altro che la cosa passa.

Ma non passa … questa Italia non passa … questa crisi non passa … la gente passa a miglior vita anche se quella è proprietà degli altri … quelli del balcone e delle famiglie: mai una volta che fosse sceso fra la gente senza i suoi scagnozzi.

Adesso caro coso peloso, dalla lunga storia,  asciugati che d’Italia oggi te ne ho raccontata tanta …