giovedì 31 maggio 2012

FRUTTA 107 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


I numeri verdi porzionati a due euro a colpo, la benzina aumentata … nuovi sperperi per la festa della Repubblica: ma Maria Antonietta quando arriva?

A lei una collana le è costata la testa … qui, hanno il giogo dei buoi tempestato di diamanti,  ma si sollazzano allegramente come fosse nulla.
L’Emilia è a terra; gli emiliani chiedono che i soldi della ricostruzione siano dati ai comuni interessati e che vengano usate le manodopera del luogo. Lo chiedono a Funzione Pubblica ma, non lo faranno: già, lo so,  hanno allungata la mano sull’albicocca. Chi tocca l’albicocca?http://www.youtube.com/watch?v=eB9iXhP3OzQ
Sempre gli stessi … chi si sfregherà le mani stavolta? Magari sghignazzando com’è successo all’Aquila?
Morti sulla coscienza e non sentir nulla … sembrano i pirati della maledizione della Prima luna http://www.youtube.com/watch?v=3OL-MeBmOAw… non morivano ma che vita che facevano … non sentivano nulla, non assaporavano nulla e una donna se la sognavano. Sperem …

FRUTTA 106 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


L’Emilia è in ginocchio, l’ultimo tratto dell’Italia “viva”, commercialmente parlando, il DOp e il DOc che ci salvava … sono morte le persone che desideravano ripartire: in pratica è morta la Buona volontà!
Che dire … la terra si spacca e si sta liquefacendo con conetti di sabbia bollente che fa cedere tutto ciò che vi è sopra … ecco, la fine della fine è giunta.
Io provo a non fare il predicatore dell’ultima ora con tanto di barba ispida e le regole del “Pentitevi” ma che diamine dobbiamo pensare … qui non se ne esce da tutto questo marciume, dalla terra sfruttata da regole invasate di falsità e ruberie … oltre alle costruzioni di biscotto e la gente che non può far altro che accontentarsi.
Sembra quasi che i malefici effetti della Lega si siano realizzati … la Padania politica non si è realizzata ma, con questo ritmo si realizzerà quella reale … si spacca il nord Italia dal centro-sud.
Materialmente siamo ancora tutti poveri Italiani ma, fra qualche tempo, potrebbero esserci gli italiani di due sponde … sempre poveri ma neanche belli http://www.youtube.com/watch?v=aAxoVaioWvs e anche il neorealismo va anche lui a puttane. Come tutti ormai del resto … chi ci va e chi comincia a farlo … Merda!

mercoledì 30 maggio 2012

Neo - Yttologia 149



Ho imparato a raccogliere stelle
Dalla sera alla mattina
Ho imparato a donarle, a chi le richiedeva
Ma loro,
per dispetto o per onore
si sono attaccate al mio cammino.
Lo illuminano ma, di tanto in tanto,  implodono
gocce della loro essenza nelle mie vene.

lunedì 28 maggio 2012

Neo _ Yttologie 148




Piove terra,
si riempiono i sacchi e le radici gioiscono …
la speranza attende in silenzio.
Prova, di tanto in tanto, il peso che ti schiaccerà.
Le parole sono promiscue,
la terra le scuote,
le annulla,
le priva di significato.
Non serve ripararsi dalla terra di parole che viene giù
In qualsiasi modo
Sarà capace di coprirti
E poi rigenerarti.
Le mie radici sono già artigli
Aspettano di rivivere.
Ytty

domenica 27 maggio 2012

FRUTTA 105 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!



L’acqua e l’olio non si mischiano mai … così l’onesto e l’ingiusto e l’eversione che agita i due elementi e prova a vederne l’effetto. Guerra civile a bassa densità … un serpente silenzioso che il FAI ha insinuato e vuole insinuare: distruggere per ricostruire.
Ci siamo già passati ma la lezione si scorda in fretta e a tagliar fuori misura e essere pure bombardati a “cazzo” la gente impazzisce e reagisce: soldati assoldati senza soldi alla ricerca d’un ideale da perseguire, un disegno da adottare nel vuoto formativo, corporativo, totale che si è determinato.
Ma l’ex Premier è ancora li a cercare vesti nuove per tornare a pestarci ancora … siamo stati così docili, perché non continuare? Fra molti fuochi alla fine brucia tutto, civiltà compresa.
Ecco abbiamo importato le metodiche cecene in Italia senza avere quel sistema di governo, solo un altro tipo di corruzione.
Nel Vaticano saltano i coperchi, arrestano i servi, si controllano le braghe … la tensione sociale è alle stelle e il tempo e lo spazio si dilata sulle pieghe della mia pelle: Eistein questo non l’aveva previsto!
Time time time … quanto tempo ci serve per capire, quanto per ripartire … time, time, time che non abbiamo e occhi innocenti che si spengono senza vedere ciò che potevano divenire … time time time cuori chiusi fra bluastre mani … che la morte bussa perché la civiltà c’ha ormai lasciato … briciole di tempo e il tutto che se n’è andato.
Non ho tempo http://www.youtube.com/watch?v=3_eR0IVSOhY l’ascolto adesso e in silenzio.

sabato 26 maggio 2012

Contorno 81


Attiviamoci con la lettura … morbida e colorata!
Leggere regala tutti i sensi: perché non allenarli durante la lettura?
Colori attivi, odori, luci da lampioncini, un pizzico di gioia e un vissuto letterario anche per genitori di passaggio … sempre un po’ distratti o ignari della sensorialità che ci circonda, fin quando non la perdiamo!
Già, perché ci accorgiamo del posseduto quando viene espropriato o si rinuncia spontaneamente … la lettura è una abilità acquisita che può essere persa se non esercitata; non è scontato leggere o scrivere se non te lo insegnano e se non ti eserciti! Nel mondo sono in tanti quelli che non hanno questa facoltà … e nemmeno chi può regalargliela.
Avere tutto a portata di mano ci ha fatto pensare che sia tutto scontato e gratuito: non lo è!
Ricominciamo dai bambini … gli adulti si convinceranno che dovranno fare la loro giusta parte?
Per il momento Noi si fa il possibile … il resto verrà da sé!

giovedì 24 maggio 2012

Contorno 80


La paura degli attentati adesso c’è! Lo so che dire questo è far vincere la politica interna di questi gruppi ma ,la realtà, è un’altra cosa: i politici hanno la scorta, Noi no!
I politici sono eversivi tanto quanto quei gruppi e riescono a capirsi fra loro … Noi non riusciamo a capire che si può morire andando a scuola.
La paura del vivere c’è … per noi, per i Nostri figli, per le Nostre idee: Noi che d'idee ne abbiamo siamo carne che salta … i politici, barattoli vuoti, hanno tutte le protezioni … con soldi nostri.
Dico il solito ma mostro il mio intimo … questo!

E poi aggiungo un angolo serio a questo mio assurdo monologo: “Sedettero accanto a lui in terra, per sette giorni e sette notti. Nessuno gli rivolgeva la parola, perché vedevano che molto grande era il suo dolore” (Gb 2,11-13).
Diciamo che questo brano mi ha trovata … parla del dolore di Giobbe e della possibilità di partecipare anche solo con il silenzio che prepara e che sostiene … il mio silenzio compartecipa alla morte di Melissa e al calvario delle sue amiche … il mio silenzio mi sta aiutando a prepararmi al buio della paura che sarà il nostro nuovo reale.

martedì 22 maggio 2012

Neo - Yttologia 147


“Capezzoli di donna
E membri di fanciulli
Duri come la pietra
Cespugli di donna
Irrorati da ruscelli
Sempre straripanti
L’amore è un fuoco di passioni.”
Tratto da Sherazade e il suo re Shariyar di Michele Augias 

sabato 19 maggio 2012

Contorno 79



Ecco, ci sono i giorni come puzzles, infiniti,  ed è per me ormai un tema ricorrente … ci sono ragazzine che si svegliano e si recano a scuola … e diventano libri bruciati nel vento.
Succede anche questo nell’Italia dei miei giorni … succede che salti in aria andando a scuola perché qualcuno o qualcosa ha deciso di far saltare una scuola. Non si erano mai registrati attentati presso scuole, la morte di ragazzine inermi … è terrore.
Cosa faremo lunedì? La situazione è in caduta libera … Melissa Basso di 16 anni oggi è morta … la sua amica Veronica lotta per vivere … altri dieci ragazzi hanno traumi e paure sufficiente per il resto della vita … nella globalizzazione dei sistemi abbiamo anche importato le stragi dei ragazzini.
La vita … Quale vita ancora? L’incuria, il menefreghismo, l’indolenza di anni di classi politiche corrotte ci hanno condotti alla perdita del futuro, delle scelte, delle opportunità, della vita … si perde la vita ad andare a scuola proprio come a Beirut.
Siamo l’Afganistan della missione di pace … la missione l’hanno compiuta e la pace sono riusciti a togliercela … senza respiro  come Melissa e i suoi genitori adesso.
Un libro, quando vola a braccia aperte,  dona … Non trovo altro da aggiungere! 

venerdì 18 maggio 2012

Contorno 78




… Con Piacere!
… tu tu tu …
Sono sola come una montagna!
… tu tu tu …
Come state? Tutti bene in famiglia?
… tu tu tu …
Pochi sprechi di tempo e limitate iniziative … scorre tutto come un fiume … scrivo al suono  del risciacquo dello sciacquone … No, scusa mentivo … sono ad un telefono pubblico vicino al porto …
… tu tu tu …
Cosa ascolto? Electric Light Orchestra- Telephone Lines … ne è passato tempo dal suono che imprimevo al pettine dopo  il fruscio della spazzola … li ho tagliati tutti i miei capelli … le donne quando crescono tagliano i capelli … questo non mi ha fatto ancora crescere, dovrò aspettare ancora un po’ forse …
… tu tu tu …
Non più … non ci penso più … ogni tanto, talvolta, quando sono sola … come una montagna e tua moglie adesso sta meglio? … Siete felici?
… tu tu tu …
… non è la felicità epicurea che ti auguravo … solo quella normale, quella d’una coppia che si ritrova … anche da me tutto bene … non appare nulla, sembra tutto ok … ho perso qualche chilo e fatto molti dolci …. Mangio come un carrettiere ma, passerà anche questa fase … e tu? Dimmi di te!
… tu tu tu …
… il mio compleanno? Si, come sempre lo stesso giorno … sarà una coincidenza? … che tu mi abbia pensato lo so già … grazie, ma il silenzio vale per entrambi … quando ci va di parlare possiamo venire sempre qui al nostro telefono …
… tu tu tu …
… al telefono scollegato dal mondo … un discreto e comodo modo per sentirsi ancora … questa settimana hanno sciolto anche la tastiera …
… tu tu tu …
… il telefono degli amanti è senza suono … t’ho risentito con piacere … statti bene … alla prossima!

… tu tu tu …
… tu tu tu …
… tu tu tu …
Clik …. -----

(Scritta per Villa Telesio nei primi mesi del 2012 - http://villatelesio.wordpress.com/ - e mai pubblicata!)

giovedì 17 maggio 2012

Contorno 77




La cronaca d’un giorno, oggi, ha un suo valore … unico frammento che ogni mattina si ricostruisce!
Mai il giorno è valso tanto, mai i segni che ci circondano, ci denominano in completezza: sconvolgimenti sociali, agitazioni in tutta Europa, la politica nostra è sempre la solita: indolente e silenziosa … ma oggi però si protegge.La politica si protegge!
E’ stato dato un piano oggi … un piano che ha alzato la protezione per i soggetti “sensibili” ma non si vogliono rendere conto della rabbia repressa, della dignità mancata … qui la gente non è che non vuole lavorare, non ha semplicemente il lavoro … qui la torta economica la continuano a mangiarla i soliti che non si riducono nemmeno di una mollica.
La gente sta male, in Europa sta male … tutti i giovani europei stanno insorgendo … la santa patrona dell’Europa, la Merkel, ci impone insieme ai suoi amici banchieri la dieta che lei stessa non segue. La gente muore. Una generazione muore. Più generazioni muoiono.
Muoiono anche le stelle che sono state un nostro riferimento; oggi Donna Summer.
Accidenti è un debito con tutto il mondo che non può essere saldato … anche chi l'acqua non riesce più a scivolare: romperà gli argini. Lo farà! Ci sono migliaia di segnali ed io non so che strada prendere … l’acqua scava ma io non trovo luogo per defluire.
Non è il Grillo della situazione che ci salverà … lui offre un’altra visione unica … quasi come quella delle BCE … tutti, di qualsiasi schieramento, facciamo le stesse cose … tutti devono attuare la stessa ricetta: non può funzionare!
Ogni popolo ha una sua tradizione … anche la tradizione è morta … anno pessimo per la musica e per la vita: Whinehouse, James, Houston; Summer, Dalla … oddio ma che succede … Saviano e Fazio spopolano sulla Sette e ora, oggi l’hanno detto, la Rai li rivuole. La stessa Rai che l'affiderebbero pure a Topo Gigio ma mai uno che sappia davvero che fare.
La società sta morendo … una parte è già morta; anch’io mi fotto di paura. Sono chiusa e rannicchiata in un blog che posso leggere solo io … perché? Perché non accetto più che nessuno possa nutrirsi d’un solo mio fiato e, nessuno può darmi garanzie, ...solo una chiusura totale.
Ogni giorno è un frammento … un giorno, forse, qualcuno potrà farne un puzzles ma, al momento, la paura distrugge un popolo, una nazione, una cultura … tante culture in un vecchio continente. Vivrà uno solo … per me solo la Germania!

martedì 15 maggio 2012

Neo - Yttologia 146


“Non chiedere mai a una donna quale è il suo fine secondo e non rivelare mai di averlo capito se ciò ti accadesse, Lei fuggirà e la perderai.”
Tratto da Sherazade e il suo re Shariyar di Michele Augias 

lunedì 14 maggio 2012

Neo - Yttologia 145


Soul
The village seems strange; this is separation as if my beloved has left it.
The grief of separation is so cruel that it is not scared of anyone;
When the soul does not leave the body it shakes.
Like a flower withering in the autumn,
Autumn has now come to my love.
I remain alone with my shaggy head of hair
Uncomprehending; my heart has been sad for a long time.
In a flash, it put a hole in my entire world;
Each affair is like an arrow.
Oh Faqir! Better be sad.
Who told you that love is easy?
Shahzeb Faqir, 23 December 2007

domenica 13 maggio 2012

Contorno 76


A come Andromeda
Potrebbe essere A come Andreotti … perché di marziani si parla e perché questa storia, cosi come viene  citato all’inizio, si svolgerà in Inghilterra l’anno prossimo.
Molte cose l’anno prossimo non ci saranno ma, penso che Andreotti sarà sempre prossimo al domani … come Andromeda.
Cominciano questa storia con l’alfa greca ma non arrivano mai all’omega; lenti, lentissimi episodi, il tutto come andava per i tempi in cui è stato girato http://it.wikipedia.org/wiki/A_come_Andromeda_(sceneggiato_televisivo) … una graziosissima Paola Pitagora e uno scienziato che decodifica, in linguaggio binario,  un messaggio in  arrivo dallo spazio.
Già è difficile capire ciò che si dice in codice normale, figurarsi decodificare in binario un impulso … ma, infondo,  è quello che facciamo quando parliamo con questi mezzi, quelli informatici  … nessuno spazio per i sentimenti, solo 0 -  1 e già si fa abbastanza confusione!!
Ma Andromeda è un miracolo della scienza: nata bella e pronta, il preconfezionato d’avanguardia!
Ma pensa che bello: nessuna crescita, nessun investimento, nessuna spesa per lo studio … nessun passaggio … arrivi e già sai tutto … magari pure riconoscere gli stronzi in ingresso e mandarli in uscita senza battere ciglio e ... senza farti condizionare la vita al punto d’avere paura.
Andromeda è pure una gran figa … a parte gli osceni capelli anni sessanta, roba da denunciare il parrucchiere … un commentino discreto lo devo pur fare: questa storia televisiva aveva della filosofia dentro.
Anzi ne aveva parecchia!
Sulle donne, sulla vita, sulla emancipazione femminile sull’alter-vita e l’alter-ego … sulla capacità infinita dell’uomo di sbagliare e rintuzzare i propri sbagli facendone altri.
Ciò che è rappresentato negli anni sessanta è proprio uguale al presente  … stessi bioritmi con la potenzialità di goderteli e addormentarti durante il lento propinare televisivo … ma ti facevano anche capire dov’eri e cosa potevi sperare … oggi nemmeno Rex è in grado di far questo … ancora una chicca: poco prima di finire ogni puntata iniziava la base musicale che annunciava la fine.
Adesso, come faccio a congedarmi da Voi?
Aspettate … http://www.youtube.com/watch?v=DV91_93G7F4 e vedetelo che ne vale la pena!!
Buona Visione!!

Neo - Yttologia 144


“… comunque l’amore è un vero casino. E gli uomini lo sono anche di più. Nulla è sicuro. Io, per esempio, ho una sola certezza sugli uomini: che un uomo in salopette non potrà mai essere sexy. E che un uomo che si mette i calzini bianchi corti è quasi sempre un cretino.”
Luciana Littizzetto – Franca Valeri  - L’Educazione delle fanciulle – Einaudi


mercoledì 9 maggio 2012

FRUTTA 104 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!




Che cos’è un blogger?
La sindrome della vita in acquario: Cosa ci spinge ad amare le ampolle, in vetro o in plastica,  e ammirare la solitaria vita d’un pesce? Una vita sempre uguale, sempre silenziosa, spesso immutabile?
Il desiderio di conquista!
La possibilità di detenere un essere vitale a nostra disposizione …
… l’imprigionare la vita fra due lastre di vetro …
… o due pezzi di cartone stipulando atti, contratti, vitalizi, come se di vite se ne possono avere tante.
Seguire un blog come il mio è possedere un acquario umano a casa … nemmeno il mega-direttore-galattico di Fantozzi … o meglio lui l’aveva dei dipendenti umani … il mio è quello ciclotimico d’una donna in tutte le sue ere, in tutti i suoi tarli e rodimenti … così semplice guardare e assistere allo strumento o al sorridere d’un essere senza battere ciglio … la funzione dell’essere il  Dio che immaginiamo noi … con cui ci alteriamo quando i nostri perché non hanno risposta.
La verità è che il Dio di cui parliamo è più clemente di chi guarda, assorbe e rigetta i dolori della gente … è un Dio che dopo oltre duemila anni conserva i suoi perché … l’uomo è infinitamente limitato dall’assurdo della sua stessa esistenza.
Come in tv … tutto è falso: la gente muore e speri di fare il replay e così non muore più  … chi scrive dei propri tormenti diviene un assistere al dolore con un clik … nemmeno Maria De Filippi può tanto … e c’è poi che chi scrive, accortasi della situazione, perde di autenticità e scrive solo per essere letta. Gli scrittori scrivono per essere letti … i blogger scrivono perché le vivono sul serio le cose.
Chi guarda e passa e ne assimila il dolore … dimenticandolo allo spegnimento del pc …  non fa altro che guardare in un acquario … assimilare un po’ di solitudine  del pesce, notare qualche squilibrio e sedersi al bar per il prossimo aperitivo, la prossima futilità con la certezza che, se la sera ti va d’attivare il sistema limbico,  puoi sempre accedere e derubare qualche pensiero d’un blogger.
Chiudersi al resto magari aiuta a ritrovarsi … chiudersi è decidere di non essere più un pesce … chiudersi è capire che quel che sei lo sei in tutti i mesi e tutte le stagioni della tua vita e lo sei in silenzio e con te stessa … gli spettatori non ci sono mai davvero … loro guardano solo un pesce, magari un pesce innamorato  che non è il film di Pieraccioni.
Oggi Fede, vedendomi in canottiera e guardando le mie braccia mi ha chiesto quando mi era cresciuta la pelle sulle braccia e la cosa mi ha fatto ridere … perché per lui prima la pelle non c’era e il problema non si poneva … e se io decidessi di non mostrarla più la mia pelle? … mi fotografo per assistere allo spettacolo della natura … il mio Io che cambia e la mia Me che smette di esistere in quella forma e ne assume poi un’altra. Siamo così pieni di adesso che il prima e il dopo non c’appartiene … c’è sempre qualcuno a cui poter vedere la pelle ricrescere … ma non è la nostra, non è la Vostra, è sempre quella di qualcun altro … e ora un po’ di yogurt greco … grassi è vero ma un po’ ci vogliono anche se la pancia non va via … e dopo palestra!!
Fra due giorni il mio compleanno … è speciale per me e io l’aspetto con serenità …

Neo - Yttologia 143


Non ero amato dagli abitanti del villaggio,
tutto perché dicevo il mio pensiero,
e affrontavo quelli che mancavano verso di me
con chiara protesta, non nascondendo né nutrendo
segreti affanni o rancori.
E’ assai dotato l’atto del ragazzo spartano,
che si nascose il lupo sotto il mantello,
lasciandosi divorare, senza lamentarsi.
E’ più coraggioso, io penso, strapparsi il lupo dal corpo
E lottare con lui all’aperto, magari per strada,
tra polvere e ululi di dolore.
La lingua è magari un membro indisciplinato
Ma il silenzio avvelena l’anima.
Mi biasimi chi vuole – io son contento.
Antologia di Spoon River – Edgar Lee Masters 

sabato 5 maggio 2012

Neo - Yttologie 141


Posso scrivere i versi più tristi questa notte.

Scrivere, ad esempio : La notte è stellata,
e tremolano, azzurri, gli astri in lontananza.

Il vento della notte gira nel cielo e canta.

Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Io l'amai , e a volte anche lei mi amò .

Nelle notti come questa la tenni tra le mie braccia.
La baciai tante volte sotto il cielo infinito.

Lei mi amò, a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.

Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Pensare che non l'ho. Sentire che l'ho perduta.

Udire la notte immensa, più immensa senza lei.
E il verso cade sull'anima come sull'erba in rugiada.

Che importa che il mio amore non potesse conservarla.
La notte è stellata e lei non è con me.

E' tutto. In lontananza qualcuno canta. In lontananza.
La mia anima non si rassegna ad averla perduta.

Come per avvicinarla il mio sguardo la cerca. Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.

La stessa notte che fa biancheggiare gli stessi alberi.
Noi quelli di allora, più non siamo gli stessi.

Più non l'amo, è certo, ma quanto l'amai.
La mia voce cercava il vento per toccare il suo udito.

D'altro. Sarà d'altro. Come prima dei suoi baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro . I suoi occhi infiniti.

Più non l'amo, è certo, ma forse l'amo .
E' così breve l'amore, ed è sì lungo l'oblio.

Perché in notti come questa la tenni tra le mie braccia,
la mia anima non si rassegna ad averla perduta.

Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa
e questi siano gli ultimi versi che io le scrivo.
Pablo Neruda

venerdì 4 maggio 2012

Contorno 75


Ticchetta questo brano … mi piace perché segna il tempo copiando la voce a Sting!
Ticchetta come le cose cambiate … le scarpe del fruttivendolo: finalmente aperte e lontane dai calzini di lana che sembra lattice sulla pelle … il trucco di Francesca che non si spalma più il rossetto sui denti e può sorridere senza temere … le Api che l’hanno smessa di uccidersi perché incazzarsi è brutto e il loro miele che se lo possono pur prendere con un “Me ne fotto” di contorno … i miei jeans che finalmente si sono stinti ma pure bucati … la frutta che ha smesso d’essere carissima perché marcisce sui banchi … il discorso del salumiere come quello dell’imperatore Tito ma sul cambio degli adesivi sul parmigiano … il sole che mi arrostisce un solo emilato perché cammino, in andata e in ritorno, sempre dallo stesso lato … le persone che fingono d’ascoltarti e comprenderti ma che ti vendono per una porzione di patatine … il sorriso degli anziani senza attese e senza risposte … il mare che ti guarda con la sua superficialità e sembra comunicarti “… ma tu chi cazzo sei?” … la sarta che mi segna di spilli e mi fa sembrare Scarface … le carezze inaspettate del povero sul margine, sempre di più e sempre  più poveri … il mio pane fatto a mezzo con i colombi e la maledizione inviatami dagli spazzini … la briscola che Turi fa sempre alla stessa ora nella stessa piazza … la mia risposta a Turi “… per me bari! Sempre allo stesso orario fai briscola?” …
… il pianto dei bambini che sembra un ruggito nella foresta … la loro pizzetta che profuma di buono e la mia dieta … guardare una vetrina con una torta al cioccolato che t’insulta e avere la forza di dirle “Fanculo!” … comprarsi un bikini in pizzo nero e non poterlo mai indossare in pubblico almeno che non vuoi essere definita “vacca!” … sentire chi s’organizza per il fine settimana e sapere che il meglio che avrai è il pilates con poi scopa, paletta, stirata e trovare il tempo per studiare … leggere il Mirror e far finta d’essere in Inghilterra senza  esserci mai stata … parlare a se stessa e sentirsi britannica nella notte quando ti togli il trucco e ritrovi Grazia senza attese e senza pretese …
… chiedersi e darsi risposte sulla propria professionalità perché, se tutti pensano che sbagli magari poi sbagli sul serio … desiderare una libertà di cartone sui dipinti del falegname che si sente Caravaggio ma che produce croste e lui lo sa … trovarsi di fronte ad un esaminatore e sentirsi dire che ho qualcosa da insegnargli … tutte le lune scese e tutti i soli tirati su come le tende al mattino … tutti i trucchi messi e poi tolti … tutti gli appuntamenti in un giorno e i giorni che non trovano appuntamento … tutti i sensi di colpa perché qualcosa non è stata fatta … non è stata detta … non è stata disegnata … non è stata sussurrata … per un pezzo di persona che non ho fatto crescere … per la mia persona che si è sentita regredire …
per tutti quelli che non “Ti cagano di striscio” e per il sentirti comunque persona … per i sorrisi che non hai dato … per quelli che hai dato troppo … per giocare ancora a fare le facce come a quattordici anni … per la presa in giro al bidello sempre uguale  “ … ma sua moglie, adesso, dov’è??”  e sentirgli montare il rosso sulle guancie … per tutte le volte che non voglio fare l’amore e che vengo capita e amata lo stesso … per  l’odiarsi e l’amarsi insieme ma ritrovarsi comunque al mattino con ambedue i sentimenti …
… per guardarsi con il rimmel stinto dopo aver pianto con una amica e non temere d’essere vista in originale … per tutto questo mi sento l’eroe della resistenza d’una particella di vita … non aggiungo il far di conto e lo srotolarsi dietro la famiglia di cui sei veramente il collante … io sono l’eroe di me stessa e il mio tempo lo fotografo così e come posso … nel miglior modo che mi è stato dato!

giovedì 3 maggio 2012

Neo _ Yttologie 140


Mia mamma ancora adesso, se incontriamo una persona che conosciamo, mi dice: “Saluta!”. Ho quarantasei anni, non so, vedi tu. Saluta!”. Cioè, io l’ammazzerei, tutte le volte.”

Luciana Littizzetto – Franca Valeri  - L’Educazione delle fanciulle – Einaudi 

martedì 1 maggio 2012

FRUTTA 103 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


La televisione una volta era formativa, ti spiegava cos’era il 25 Aprile e il 1 Maggio … raccontava i fatti spogliandoli dai dettagli ma, il tutto è poi cambiato. Vedi Sindacato in Italia 1970 di A. Menna.
Il dettaglio è diventato l’unico fatto risanabile nella mente culturale popolare … c’è il rosso e il concerto oggi … c’è il 1 Maggio dei lavoratori che non lavorano, di quella stessa fascia generazionale che non è stata più formata dalla televisione che non faceva più cultura,  tanto che oggi per sapere qualcosa di “culturale” si deve andare su Rai storia … e tutto questo fin quando dura.
Una semplice analisi, elementare se si vuole: Qual è la fascia generazionale nei profondi guai? … non le nuovissime generazioni che subiscono le realtà che incontrano ma, e in particolare, le fasce generazionali fra fine settanta e ottanta … Nascita della televisione dello svago e Morte di quella formativa … contava distrarre il cittadino non formarlo e adesso tutti giù per terra e spesso senza capire il perché.
Eppure se si guarda ai filmati documentati dell’epoca c’erano dentro tutti i problemi d’oggi … c’era gente che sapeva e sceglieva consapevolmente … non c’era il populismo c’era la ricerca della popolarità.
Che è cosa ben diversa!
Che poi si mantengono i simboli non c’è nulla di male … io li tengo, li mantengo, li custodisco ma cerco di capire dov’è che s’è imbrigliato il meccanismo e, con le mie limitate risorse mentali, cerco di capire perché il popolo accetta ancora il populismo o, al massimo, si disinteressa della politica come se non gli appartenesse.
In questi giorni si chiamano i tecnici dei tecnici per risolvere l’ovvio ma, nessuno si allarma … nelle scuole scattava lo sconvolgimento per le tre maestre – che hanno prodotto l’ultimo meglio recuperabile di questa sparuta fascia generazionale – e adesso, tagliate le risorse e le opportunità per i figli, tutti si son messi comodi e guardano allo sperperare di tecnici su tecnici senza battere ciglio. Il populismo diceva che era sconveniente dare di più alle generazioni con competenze diverse … il populismo oggi vi dice che è giusto chiamare il tecnico politico del tecnico … come il calzolaio del calzolaio … e altro similare e distinto.
Ci hanno condannati a vedere il dito e non la luna … per definizione siamo stolti e ci beiamo di questa condizione … oggi ci sono tre sindacati che finanziano un concerto ma UNO e Uno solo che ha lottato in piazza in questi anni per difendere questo rudimentale oggetto che è il lavoratore. Ma gli altri due  mettono i soldi e pertanto sul carro dei vincitori anche loro … perché quei ragazzi a San Giovanni adesso non urlano andate via CISl  e Uil  … perché? Li ci sono molti NEET not in education, Employmen or Training – ci sono coloro I quali si sono persi nel dettaglio ma gli hanno fregato la sostanza.
Siamo uno scoglio parzialmente inondato ma, la parte emersa non vuol far sapere che la parte inondata non ha speranza e, quest’ultima, tura il naso e collabora fattivamente alla propria inondazione.
La mia è una posizione radicale ma, Quante donne adesso in piazza? … violentate moralmente e fisicamente … le ultime nel lavoro … puttane per definizione e poi NEET … non è con il sindacato che bisogna prendersela ma con chi ha i piedi in due paia di scarpe … gli altri due sindacati e sono gli stessi che promuovo una cosa al mattino per cambiarla appena si siedono al tavolo con chi decide. Sempre a tavola e magari mangiano … Chi paga? … ci sono famiglie nutrite dai genitori anziani ma Loro ad ogni discussione si siedono e mangiano … è un segno che il populismo non fa vedere ma la ricerca d’una sana popolarità potrebbe far vedere.

Ma non si cerca altro … un altro gioco circense per le masse come nel Colosseo di secoli fa … Il Primo Maggio è consapevolezza e, tutelare il mio lavoro in un mare di difficoltà e contrarietà è difficile, troppo difficile, ma non sufficientemente difficile da fermare il mio pensiero.  Quello è ancora autonomo. Buon Primo maggio! Ed io ascolto loro … mi piacciono di più  http://www.youtube.com/watch?v=Dzt3Gof_Oic