lunedì 31 dicembre 2012

Contorno 157



Capodanno … spari a tamburo come se si abitasse in un deserto … Capodanno e prime emozioni colte da paura … Capodanno e la scoperta di bugie ancora una volta da i soliti ingannatori … Capodanno e ho inviato messaggi e auguri, fatto telefonate come non mai, sentito la solitudine ed ho provato a combatterla in questo modo … Capodanno e mi sorprende che ci sia chi mi cerca ancora anche con una semplice cartolina … amici di vecchia data che si ricordano di me e m’invitano, mi scrivono, mi sembra un dono come se avessi la certezza di non meritare mai nulla di buono.
Capodanno fra i miei piccoli e le speranza di vederli crescere fra i molti punti da correggere e le tante loro – o mie – incongruenze … capodanno vestita da bambolina con le rose delle bambole del dopoguerra … Capodanno di cibo, tanto, di pentimenti, di altro cibo per pentirsi di nuovo … Capodanno con odore di cibo del pranzo dell’indomani per gli ingannatori, spero di non perdere mai il sorriso che sudo ogni volta … Capodanno e un tetto nuovo, di legno, con molti sacrifici di Ale, un tetto parziale e solo d’una parte d’un corridoio e forse non ci sarà mai il seguito ma gioisco di quel che ho adesso … Capodanno fra le prime liti dei bambini e la testardaggine adolescenziale di Marco … Capodanno come un passaggio semplice fra gioco del mercante in fiera e il piatto … Capodanno in famiglia e un cuore un po’assopito … Capodanno che vorrei ordine e garantire ordine, essere bella e saper garantire la bellezza, essere me stessa e coltivarmi … Capodanno con un sogno fra le dita, l’altra laurea, e l’emotività che mi ricorda la sua instabilità … Capodanno da tener duro e un quid che me lo ricordi sempre … Capodanno e l’arrivo del 2013 e un  vedremo che comincia a pesarmi mentalmente … Capodanno senza spensieratezza e il capogiro delle responsabilità … Capodanno che mi fa diventare grande … Auguri!

mercoledì 26 dicembre 2012

Contorno 156


Natale: volato via! Santo Stefano: appena concluso! M’incammino verso il nuovo anno con le piccole modifiche in casa e la rilassatezza traslucida che, talvolta, mi porta all’ansia di vedere andarmi tutto troppo tranquillo rispetto al mondo che sta fuori; l’ansia generativa che spinge a pensare che se va troppo bene a te la cosa potrebbe solo essere momentanea … e giù pensieri di morte, disastri, altri artifici da spappolarti la mente.
E’ che sta andando bene e che il mio senso di colpa galoppante mi spinge a non crederci, a trovare il limite dietro un fiato. Fra quattro materie mi laureo e l’anno nuovo potrebbe vedermi nuovamente “dottoressa”, abbiamo iniziato qualche lavoretto a casa … non potremmo fare tutto ciò che serve ma, anche il poco, è già un inizio … inoltre non ci penso proprio a riaprire Yttologie al “pubblico” perché mi fa stare bene non avere chi può spiare i miei pensieri e ritorcermeli contro … non m’importa più di chi mi da freddezza e anche disprezzo: spero che la vita gliene riservi il triplo per ogni soggetto trattato in quel modo … ho ancora tante paure e talvolta riesco anche a controllarle e a dominarmi.
Il mio Natale è stato speciale e credo che tutto sia come il mio blues, cioè un canto ritmato e che parli di vita, di buona vita.
Quel Viro68 non l’ho più incrociato e, come voleva dimostrarsi, ha ripreso a fare il cretino con tante altre … la mia speranza è di non saperne mai più nulla. E’ il primo e unico desiderio … altri piccoli desideri s’inframmezzano al principale nella speranza di non incontrare altri maniaci simili.
Ecco, il Natale è passato e direi nel miglior modo possibile … mi  auguro un continuare su questa linea: per me sarebbe il massimo considerato il periodo di macerie che mi sono portata dietro.
Speriamo in bene e poi vedremo … Auguri cara, il meglio per te.


domenica 9 dicembre 2012

Riflettere PL!ease! 32

Fra una preoccupazione per il futuro, una dimensione incerta e una crescita sociale inconsistente, lotto ancora per il futuro. Stasera vado a letto con il desiderio d'una collana di Ayala Bar ... sognare non è ancora peccato e mi compensa delle frustrazioni che ancora domani dovrò subire. La domenica è stata splendida ... ecco il sito che mi ha incantato http://www.ayalabar.co.za/index.php
Buon inizio a noi tutti ... 

venerdì 7 dicembre 2012

Contorno 155



Ecco, quella li sono io; sono io nel mio lavoro. 
Un lavoro che amo ed ho investito tanto per imparare cosa e quando fare.
Ho sempre trovato chi voleva demolirmi … non serviva una buona ragione, qualsiasi andava bene e se non c’era qualsiasi s’inventava, si mischiavano le carte, si alzava il limite dell’intolleranza. 
Ho spesso imprecato, bestemmiato, chiesto a Dio il perché di questo odio che mi porto dietro come una maledizione. 
Tutte le volte che lo faccio penso d’essere ingiusta e malvagia contro tutti quelli che sognano un lavoro e si accontenterebbero anche di essere odiati e perseguitati come me, ma averlo comunque. 
Piango e mi dispero solo perché voglio lavorare sul serio, fare del mio meglio, essere il più completa possibile. 
Voglio solo lavorare … posso vivere disperata solo per questo? 
Non vorrei di certo rovinare tutti i miei sacrifici ma ditemi solo il perché di questa persecuzione … vorrei la forza di resistere anche stavolta.
Raccolgo ogni anno i pezzi del mio Io … Dio, mi darai il collante giusto?

domenica 2 dicembre 2012

Riflettere PL!ease! 31

Domenica in lotta sempre, sebbene Floriana mi ha detto di non usare più la parola "lotta" perché adesso non devo più lottare; le voglio un mondo di bene ma il mio lottare non ha mai fine.Già domani ricomincio a guardarmi le spalle a lavoro ... gli basta che la faccio fuori dal vaso per farmi fuori. Mi sono stressata da tre anni di lotta e dire che mi basterebbe passeggiare i bambini nel corridoio per diventare la migliore. Non sarò mai la migliore, proprio non ci sono nata migliore. Ma mi dicevano oggi che è l'ora di rialzare la testa e di aspettare la nascita che è una rinascita. Si, forse è così ma per il momento mi da gioia pensare alla bella mattina con Cri di sabato e alle scarpe nuove che ho oggi indossato. Non sono belle? Le ho indossate e sono magnifiche: sono quelle li sotto il mio culo! Poi pranzone speciale e maxi abbuffata ... mi faccio male ma anche bene: penso a me anche quando strafaccio e alla mitica torta di ricotta e canditi con disegni di cioccolata oggi non ho rinunciato. Domani si ricomincia con l'attenzione settimanale a quel che mangio e a quel che dico.No, Floriana, sono sempre in lotta e credo di non poter smettere d'esserlo o il mio mondo, quello che ho costruito e che per me vale la pena di far esistere, si sgretolerà giù come valanga che arriva, alla fine della sua discesa, in acqua. E spesso mi capita d'essere acqua. Buon inizio settimana cara ... camicia sbracciata e fiato corto: si ricomincia!


sabato 1 dicembre 2012

FRUTTA 123 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


Come i maori!
Presto Alberto Angela verrà a discutere della fine del popolo della scuola.
ü  Da prima il disboscamento con i tagli ad accetta affilata e protratti per anni;
ü  Poi il cannibalismo, fra i pochi sopravvissuti, a suon di titoli, punteggi e concorsi più o meno accettabili … fra poco ci sarà  anche il sangue donato alla Patria;
ü  In seguito i sacrifici umani con gli scatti di anzianità e il gioco delle tre carte … leva al MOF che i progetti  e le aree strumentali terminano o, al massimo, si eseguono gratis;
ü  In ultimo l’estinzione con – per i gruppi residui -  venerazione di sopravvissuti politici e le ossa che di loro resteranno fra PD e PDL.
Parleranno nei secoli delle nostre figure dopo i ritrovamenti di quaderni, squadre e matite e proveranno a capire come con così pochi “schiavi” si riusciva a trasportare interi anni con intere generazioni. Inoltre si chiederanno come sono sopravvissuti al dimagrimento degli stipendi con il calo progressivo del potere d’acquisto.
Troveranno le LIM su ruderi di pareti e pavimenti squassati e si chiederanno a cosa servisse la connessione, più o meno veloce, fra il troppo freddo o il troppo caldo a cui eravamo sottoposti e i trabiccoli imbarazzanti che chiamano banchi e sedie .. ampiamente scheggiati al punto tale che le maestre e le professoresse decisero, per economia, di tornare alle calzamaglia in doppia lana usate nell’ottocentottanta.
Ultimo fra gli interrogativi incombenti resterà la scoperta da parte degli archeologi del futuro di cosa potevano mai fare gli studenti diplomandi con così poche risorse e così nulle opportunità. Ignoreranno le risposte così come oggi s’ignora il significato delle statue dei Moai … anzi ne conosceranno i volti scolpiti in foto e registrati sotto la voce di membri del GOVERNO.
Consoliamoci siamo già il fieno della storia.

lunedì 26 novembre 2012

Contorno 154

Lo spam dell'orrore è una delle pratiche più atroci perpetuate in molti sistemi della rete mondiale!
Si tratta, esattamente, di far passare le notizie più tragiche, le più inquietanti e sottoporti a stupri mentali -  da inermi passeggeri -  lasciando la propria sensibilità fra le grinfie di chi la notizie la deve necessariamente dare, da chi ti deve necessariamente scuotere  - o non è nessuno - gente armata del passino soft - immagini che richiamano per la tenerezza - per aprirti la mente come un apriscatole.
E'terribile che non puoi nemmeno lamentarti perché:
se, non vuoi sapere, ti dicono che preferisci non vedere il male che ci passa accanto;
se vuoi vedere,  entra all'istante la turba e l'ansia.
Se chiedi preventivamente d'avvertire prima,  magari con un segnale di riconoscimento nel post, dicono che sei tu a voler passare e che loro possono pubblicare allegramente.
Ecco: quella gente è una merda, peggiore di chi compie gli atti così sottilmente descritti!
E' impossibile saperle prima il come e il quando compie delle azioni  ... chi lo fa è malvagio!
Adesso di nuovo l'ansia!

domenica 25 novembre 2012

Riflettere PL!ease! 30

Primarie! a pagamento è chiaro! Oltre le sovvenzioni pubbliche dobbiamo anche assicurare il modello americano - dove peraltro si pagano tutto da soli - così ci derubano dei fondi pubblici e si nutrono di quelli privati. Non sono andata! Stavolta ho scelto di non andare perché nella giornata della violenza contro le donne io ritengo che sia violenza sui cittadini chiedere denaro per scegliere dopo essere stati unti, privatamente e con il partito, per cifre che avrebbero salvato gli esodati, i precari e tutti i disgraziati cittadini di questo stato. Anti politica? Antimondo se è possibile ... sono stanca di questi "cravattari" che poi fanno sempre il gioco dei potenti. Chi sale su sarà sempre uno di loro, uno dai poteri forti e in culo anche a Grillo che mi pare più fascista degli altri!
Due parole su Renzi: lo dico da un po' e adesso lo ribadisco ... quello li è il volto nuovo e nascosto del PDL ma facciamo finta che non l'abbiamo capito. Poi vedrete! Buona Domenica!

domenica 18 novembre 2012

Riflettere PL!ease! 29


Questa versione di Yesterday mi commuove e talvolta penso al ieri con tenerezza ma solo perché l'oggi mi fa un po' paura e del domani, che è mistero, come dice il noto proverbio cinese, talvolta ho paura di non prenderne percezione. Alcune volte penso di non aver peso e altre di averne uno eccessivo e non parlo di quello fisico ma di quello sulla vita e sulle sue variabili ... tutte queste dimensioni mi spaventano ma altre volte mi rassicurano. Le esperienze che vanno fatte e quelle che devono essere incoraggiate nel fare e tutto questo mi da una melanconia che mi fa vedere la vita come una finestra ma senza sbocco. Un bel muro davanti!
Si pensa al nuovo Natale come nuovo edificio, nuova rinascita; niente routine ma possibilità di ricominciare o d'iniziare proprio ex-novo.
Un dolce per questa domenica ... crostata di frutta e crema pasticcera con cioccolato alla base ... una delizia: che mi possa tirare un po' su!!

giovedì 15 novembre 2012

Contorno 153


Mille volti,  il principio è la lega dei mille tratti.
Sono in marcia i tempi, i difetti, le possibilità e nulla può più tornare, anche il tornare è impastato in pasta primordiale: ne uscirà di nuovo qualcosa. Una nuova arma: l’uomo che s’accorge.
Usciti dall’anestesia ci siamo trovati derubati del fegato, dei reni e gli argomenti vitali e hanno fanno tutto nel silenzio delle scelte estorte con le promesse, con le parole.
Oggi la polizia tutela i maghi e gli incantatori e hanno paura dei serpenti risvegliatesi; picchiano selvaggiamente per far tacere e rendere polvere le idee,  spazzarle sotto il tappeto del qualunquismo legato ai licenziamenti nei tweet come per Padroni Griffi o nelle riforme dello spiano … hanno costruito una Gaza che non ha soluzione e fra mille razzi lanciati sempre e solo si colpiscono le case basse … li, lontano, la polizia avvolge con il proprio corpo di poco più di mille euro chi con quella stessa cifra compra il cibo quotidiano ai cani di casa. Fate la guardia bei cucciolotti che dei ragazzi dovete avere paura: sono senza speranza e già questo, per loro, è un buon inizio.

domenica 11 novembre 2012

Riflettere PL!ease! 28

Buona Domenica!
Mi sono lanciata alla scoperta della registrazione audio! Non che la mia voce mi piaccia particolarmente ma ho trovato uno strumento utile di trasposizione telematica dell'audio e chissà che non mi torni utile nel mio lavoro. Oggi Torta fondente al cioccolato e al mascarpone e tante buone nuove dalla mia attività emozionale ... talvolta riesco a reagire, altre mi perdo ma che possa essere la strada giusta al mio cammino.
Ecco la dolce foto della mia dolce domenica:

e dopo qualche riflessione su Aurelio Valentini che ho avuto la gioia di conoscere ieri un po' per caso; un suo quadro d'una donna viola che s'incammina su di un margine d'un quadro lasciando lo sfondo a semplice cornice mi ha impressionato. La donna era nel quadro ma contemporaneamente non c'era, sembrava sovraesposta dal sole d'agosto ma timida e pensante, in un'altra realtà, quasi che non appartenesse ne al contesto ne al contorno che il pittore gli ha addossato sulle sue fragili spalle. Lei portava il peso delle sue preoccupazioni e quelle delle donne a cui andava incontro. Dico delle donne perché fra noi conosciamo il male della disperazione da ansia con tutte le sue evoluzioni ... succede ad alcuni uomini, a quelli dotati d'anima ma, ahimè, sono davvero pochi, quasi nulli. Museo Emilio Greco di Catania ... una opportunità da visitare.Alla prossima!

domenica 4 novembre 2012

Riflettere PL!ease! 27

Ma si può cominciare una domenica vedendo gli smokey eye fatti da Charlotte Tilbury? Io l'ho fatto!
Credo di essere più in crisi di Daniel Craig in Skyfall che non ho ancora visto ma so che che è in crisi con se stesso e con il suo personaggio. Viviamo questa domenica e se arriviamo alla fine daremo il segno di questo giorno!
Ecco la similitudine: un autobus londinese a due piani! Ecco in questo momento sono come la mia collana: un autobus a due piani divisa in due settori; una parte razionale e superiore che cerca di areare il veicolo e una parte inferiore, angusta e piena di odori e caldo e, nel mio caso, terrore. Sono divisa e non trovo la scala che metta in comunicazione queste due entità! Il buono è trovarsi su ruote e filare da qualche parte, muoversi anche perdendosi ma muoversi. Al momento mi giro su me stessa e cerco soluzioni: temporanee, infinite, fallimentari, di pausa ... cerco e vago: vorrei trovare. Forse troverò ma adesso il mio autobus è parcheggiato nel deserto ... speriamo non finisca la benzina!

venerdì 2 novembre 2012

Neo - Yttologie 152

"Nella sua immobilità sembrava l'inventario di se stesso."

Tratto da "Il profumo" di Suskind

giovedì 1 novembre 2012

FRUTTA 122 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


Sul "Il profumo" di Süskind;


Le mirabelle contenevano le pause e gli odori della ragazza di Rue des Marais e Grenouille si accorgeva del tanfo del suo torsolo mentre la strangolava. Il filo del suo odore l’ha condotto a lei a miglia di distanza e lui è andato per coglierne il profumo unico e ideale che la bellezza di lei poteva donargli. La bellezza d’una quattordicenne dai capelli rossi la cui unica colpa era possedere l’unicoo profumo che un uomo non ha mai inspirato, nemmeno se si chiama Grenouille ed è un reietto che carpisce il segreto del mondo dal suo profumo.
Conoscere e discriminare il mondo è una credenziale soggettiva che può diventare indice di verità per ogni singolo uomo, ogni singola mente, ogni singolo credo: le candele della messa alla domenica, il profumo quotidiano per il lavoro, gli odori del corpo prima e dopo la doccia e gli odori di chi ti sta accanto: aspri e dolci o talvolta cinici e malevoli come tutto il resto che li accompagna.
Leggendo Süskind ho imparato il mondo discreto degli odori, certamente riservato e affievolito rispetto l’anno millesettecento, ma pur sempre portatore d’una cultura prioritaria alla discriminazione dei sensi. Si conosce con il naso e, senza saperlo, è con questo senso che apriamo agli altri sensi … ti guardo e percepisco un odore buono o sgradevole, ti pongo attenzione e decido di studiarti se il tuo odore mi comunica qualcosa. Non è la visione dello psicopatico con il delirio della genialità che privilegio ma solo la strada sensoriale che si è persa nel privilegiare la vista,  l’immagine ad ampio spettro, come fosse sufficiente giudicare e conoscere solo vedendo.
Nel mio lavoro quotidiano mi accorgo che il senso è strada, specie quello olfattivo, è determinante; sentire la rabbia e il dolore è anche questione di naso ed è un dato che può metterci in allarme come un brivido improvviso. Una coperta mancata, l’odore della festa che sento da stamattina. Aroma forte e amara di cioccolato e mandorle, zucchero bruciacchiato, bianco rappreso su pasta mielata, odore d’un bambino che cresce, folla e fumi di cenere e castagne, limoni aspri e misti a melograni e spinaci stracotti dimenticati sul fuoco. Essenza della domenica, vestiti poco usati, odore di sudore nascosto dalla cipria, agro-dolce d’una anzianità conclamata, le pieghe delle rughe delle vecchiette pulite e l’artistico variare dell’alito della gente che parla del cibo che vi ha dimorato e delle derive dello stomaco offeso dal troppo o poco cibo.
Si offende lo sguardo nascondendo la verità in abiti risplendenti di lucida dimenticanza in armadio, anche per decenni,  e si comprime il tutto in profumi che non parlano di noi. Solo che la pelle e  l’essenza dell’uomo emerge con tutto il contenuto di putrefazione sociale e di benessere immateriale: odore di caffè di stomaco rivoltato dalla deriva della caffeina, unto di capelli lucidati a forza dal sebo in eccesso, commistione di grassi consumati misti agli odori agri di sigaretta accesa … la gente che s’incontra è spesso così e ad essere Grenouille si fa prima che scandire l’ultima freccia per l’ultimo arco umano. Infilzarli tutti per purificarne la forma … la mia primordiale forma è già in decadimento, aspetta la rimonta del successivo odore.


sabato 27 ottobre 2012

Riflettere PL!ease! 26

La domenica del villaggio globale è ormai, per me, un appuntamento; un dolce augurio di ... non so cosa augurare!! Ecco: è questo il dilemma!
Che ti auguro Caro lettore/elettore che non ci sei? 
Ok, partiamo da ciò che auguro a me stessa: di poter apporre la giusta croce sulla giusta scheda e, che questa croce non diventi il prossimo peso che dovrò portare da siciliana, in un governo che è una reggia nei fatti e nella desolazione più assoluta.
Nessuna speranza, capite? ... 
Oggi, mio figlio, mi chiedeva della Freccia d'argento che conduce da Roma a Padova a Venezia in meno di due ore e, con l'innocenza d'un mezzo- infante, mi chiede d'andarci in un fine settimana ... Tanto - lui dice  -  in meno di due ore arriviamo.
Che cucciolo! ... ho dovuto spiegargli che, per qualche ragione non meglio nota, Noi, per arrivare a Roma impieghiamo dodici ore all'incirca d'un treno sporco e sgangherato e che le due ore erano solo addizionali alla nostra distanza; in sostanza un fine settimana a Noi non basta ... noi siamo ai confini del mondo, nel regno dei Non C'E' ... ed è difficile spiegare che il prossimo che salirà all'Ars sarà quasi certamente un'altro fascista ... lasciatemi la licenza che nella nostra situazione ci vuole tutta!
Buon Voto a me e il dolce lo mangerò per condonare la mia deviazione democratica solo per equilibrare questa sballata regione. Perché Io sono comunista ... giusto per dirlo. Buona Domenica!!


domenica 21 ottobre 2012

Riflettere PL!ease! 25

Dolci invernali in clima tropicale ... i tempi li aggiusto con le abitudini e il caldo va da sé. Buona Domenica!
Clima elettorale e caldo di luglio; talvolta l'eseguire un rituale ti aiuta a credere di trovarti in determinato periodo anche quando tutt'attorno ti dice che non è così. Siamo in autunno inoltrato e di media ci sono i venticinque gradi: al solito angolo c'è il solito uomo delle caldarroste e gli odori di vino, mosto, cotognata, ti ricorda la tradizionale festa dei morti che si festeggia il 2 Novembre. Il resto è tutto estivo: abiti, abitudini, percezioni, così si prova con il cibo a prepararsi all'autunno che non c'è e aspetteremo un inverno immaginario ... solo oggi pensavo che manca solo un mese e mezzo a Natale ma, non sembra davvero.
Tutto alterato, tutto fuori natura ... e così mi sono messa a cuocere i biscotti del periodo: le ramette.
Fatte in casa e sempre strabuone ... ipercalorici perchè dovrebbero fornire calorie per scaldarci ma qui si fa una sudata a mangiarli ... esorcizzo il tempo e mi metto in testa l'autunno così forse arriverà sul serio.
Ecco la fase biscotto:


Bruttina la forma ma non ho nessun strumento per modellarli ... poi la seconda fase, eccola: 


Cioccolata: calda e buona!
Poi la granella per finire ... il resto lo può testimoniare solo il gusto e il profumo.
Buona Domenica!

sabato 20 ottobre 2012

Contorno 152


Ma guarda un po' che ho trovato? Ma la depressione, legata o no alla faccenda,  e le crisi di panico
quando entrano nel contesto? 


Thursday, 21 July 2011 @ 15:15
 Leggi il profilo di: udrol
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Racconti

Sta bene … accusato un po’ il colpo ma digerito come non pochi.
Mi ha chiuso in un cassetto alle ore 13.00 e, per essere chiusa in un cassetto e in attesa d’una fermata a chiave, devo dire che sto in piedi e mi difendo come sempre.
Il sempre è percepito come sentimento continuativo sebbene il mio sempre è di solito un mai, spesso un talvolta … alla fine solo un lavoro mentale.
Una elaborazione, così si chiama.
Facciamo così: facciamo che vi racconto con il mio metro e, a metà del racconto, mi fermo.
Potete aggiungere a metà i vostri particolari, le vostre accezioni, i mille accorgimenti ma non saprete mai la fine. Non la conosco nemmeno io … nessuno sa la propria fine sino al momento in cui essa arriva e mette l’etichetta “fine”.
Se ancora non vi siete stancati aggiungo un particolare … vi racconto questa porzione di storia nel mio falso completo tigrato di pessimo cotone thailandese … un costo irrisorio per giovane precaria ma la figura la fa quasi simile a quello autentico … al Dolce che ho visto!
E adesso riemergo per pochi istanti dal cassetto dove sono stata sepolta.
Parliamo in chat … parliamo di tutto … parliamo poi di me … qualcosa di lui … per mesi vanghiamo contro vento per scoprirci e scoprirsi.
Vi dico subito che non ci siamo riusciti … nessuno dei due conosce le generalità dell’altro solo due nick Pinco e Pallina … semplici, genuini, infantili se vogliamo.
Io ho aperto il torace, lui la camicia … abbiamo mescolato i sentimenti con le pulsioni musicali e vibrato a ritmi diversi e con gruppi diversi. Alice Cooper ci dettava alla grande il tempo e ne eravamo consapevoli.
Tutto qui? Potreste chiedervi …
E’ tanto, non troppo, il necessario … volete di più, è così?
Non c’è sesso! Non rimanete in tensione ma non andatevene per questo … c’è
La storia d’un mancato perdono!
Dico, vi sembra poco? … perdere gli amici per non essere capaci di perdonare è di più di smanettare con il cosino o con la cosina a distanza … ancor di più d’una stanza anonima d’una città di mezzo alle due di Pinco e Pallina e un anonimo letto, un anonimo sesso, un anonimo baciarsi e volersi sino allo sfinimento, sino al riprendere un mezzo simile che si biforca su opposte direzioni verso una vita solita e abitudinaria su porzioni territoriali diverse.
C‘è di più!
C’è il credere d’aver capito e la conferma di non aver capito nulla; c’è l’amica che dice a lei che lui ci prova … c’è l’amico che dice a lui di provarci; ci sono due famiglie che guardano incastrate in una società a rate: c’è l’amore nel ventunesimo secolo fatto di parole, come quello di Jane Eire e di input a pulsioni variabili.
Non manca nulla davvero … le rose inviate in immagini e i pranzi e le cene a debita distanza con sentimenti che passano in punta di tasto.
C’è l’amore che cambia nome ma che trova una nuova fonte per imporsi.
C’è questo male del secolo … da debellare con vaccinazione preventiva alla nascita … c’è una poesia da disinnescare, una prosa da devalvolare e un senso d’appartenenza da far brillare. Chiamate gli artificieri!!
Perché è esattamente l’appartenenza che frega qualsiasi rapporto, in presenza o a distanza, tu non mi pensi? Non sei per me? … via la lite … proprio così ed è una piaga.
Io finirei qui la metà del discorso … la fine come sapete non la so ancora: ricordate? sono chiusa in un cassetto e aspetto la doppia mandata!!
Potreste dirmi: Tutto qui? … dove sta il racconto?
Ma.cari amici lo stiamo cucendo su un perdono mancato: chi sbaglia: chi estende il possesso o chi lo subisce?
Nuovi elementi: … chi s’innamora non lo dice all’altro.
Proprio così: come i segreti dei bambini che tutti sanno e nessuno dice apertamente … “lui mi ha detto che l’altro m’ha detto che tizio ha pensato!” proprio così ... sappiamo e non diciamo.
Pinco sa di Pallina … Pallina non può e allontana il pensiero …. Pinco prova a forzare la mano ma con delicatezza o lei scappa … Pallina è attratta maledettamente e, guardandosi attorno pensa se deve veramente fedeltà a quell’uomo che guardandola alza appena il sopraciglio.
Strutture primordiali e sociali non si fondono con la società telematica e la società che non è ancora pronta agli amori su autostrade informatiche … qui stiamo ancora al per sempre con tanto di prete, un quintale di carta bollata e un carretto di norme e vincoli.
Struttura atavica con bolla e scomunica.
Così Pinco pensa che Pallina o si da o si dedica ad altro e Pallina discute con se stessa pensando che, se la fortuna l’assiste, smetterà con l’amore in carta bollata giusto in tempo per vedere andare bello e filato Pinco.
Un amore fast non andrebbe meglio?
Nessuna appartenenza … nessun legame … nessuna fisicità: pochi figli, giusti quelli che servono e poi tutti i preti, prelati e le carte bollate che farebbero? … dovrebbero trovar nuovo sbocco … no, non siamo ancora pronti.
Così Pallina si fa due conti e dice … taglia … lo fa con dispiacere – è proprio bello sentirsi corteggiate!! Se poi pensi che chi hai accanto è romantico come un paio di calzini usati!! – e aspetta l’occasione … aspetta che Pinco la trascuri, scatta il sentimento di possesso … urlo interiore, abbrutimento gestuale, cerchio rosso orbicolare, stacca il contatto … lui chiede, lei non perdona … lei non può farlo perché ha deciso … lui si rassegna alla svelta e ripone Pallina in un cassetto.
Non siamo ancora alla doppia mandata … arriverà a breve … intanto Pinco affina le armi con la prossima avatarina di passaggio.
Ecco, come vi dicevo la mia storia è a metà … le accezioni le mettete voi … le conclusioni: non ancora tratte.
Aspetto nel cassetto … non farà male la doppia mandata o forse si ma, siamo i piloti dell’amore sul web … che cosa rimane da fare?
Aspettare la prossima carezza virtuale, spolverare il compagno vintage con un piumino d’epoca e correre prima che il tempo ti condanni solo al piumino.
Sono al mio secondo cassetto … e voi?

venerdì 19 ottobre 2012

Contorno 151


Mi ostino a mostrare i colori dell’anima quando è quelli dell’aspetto che mostro: il mio è un viaggio come quello della Sposa del film con Rubino e la Mezzogiorno.
Un viaggio inquieto e incerto dove il momento successivo può essere tutto oppure niente; un viaggio alchemico con elementi naturali che camminano con me e che senza loro ho scoperto di non avere spessore.
L’esterno appare rilucente e in forma e si muovono invidie e complimenti dalle macchine in corsa … la mia magrezza attira appetiti e i complimenti non li colgo nemmeno perché mi ostino a mostrare a tutti l’anima.
E’ così strano quando mi avvicinano per farmi un complimento ed io subito esordisco con “ … si, ma io sono stata male …” e tutti si ritraggono, si scusano quasi per aver toccato il contesto di una qualche malattia che mi ha fatto dimagrire: peso di meno perché ho perduto molto materiale d’anima.
Un peso piuma dell’anima … qualcosa che ricerco e vedo nel bello che può essere visto ma la mia chiave è solo di paura, di questo viaggio incerto e che non so dove mi porterà.
La solitudine prima un peso adesso un mezzo: domani sarà necessità? Qui la mia condizione viene capita parzialmente e di  strada da fare ne ho ancora tanta … mi sembra sempre che si cerca di capire come sto ma l’invito immediato ad una mia reazione viene desiderata in fretta … tutto di fretta come quando mi sono alzata dal parto; una scheggia nel riconquistare l’anima perduta.
Sono inquieta e provo a mettere alcune tessere accanto al puzzles che sono diventata … con la linearità non riguadagno me stessa: perché illudermi?
E’ nata una nuova me che non conosco e muoio di paura … Chi sono adesso?
In un viaggio persa con i predoni e molta brutta gente … in viaggio da quando sono sposa.

giovedì 18 ottobre 2012

Neo - Yttologie 151


“Il matto vede col naso” più che con gli occhi, e probabilmente la luce della ragione concessa da Dio ha dovuto brillare per altri mille anni prima che gli ultimi residui della fede primitiva fossero dissipati.
Tratto da Il profumo di Patrick Suskind

domenica 14 ottobre 2012

Riflettere PL!ease! 24

Buona Domenica ancora in divenire ... a stasera i bilanci e le rilevazioni!!
Osservo la coppa che ho mangiato a pranzo: era fantastica, arcibuona. Per il resto ancora ansiolitico.
Non so che fare! Buona Notte e buona Domenica ancora!

sabato 13 ottobre 2012

Contorno 150



Un matrimonio è sapore e anche odore … di fiori di norma ... ricercati e costosi fiori ma che si confondono alla lunga con quelli dei funerali o delle nascite. Non è davvero possibile mischiare eventi così dissimili con le medesime leghe aromatiche e con le stesse profumazioni.
Succederà negli anni di riconoscere un odore e di confonderlo poi con un avvenimento: gardenie … mmhmmm matrimonio o nascita … forse il funerale di zia Rosina; ogni evento ha un suo perché e viene preparato su misura con una disposizione al ricordo. Al miglior ricordo per tutti questi eventi. E’ come sottolineare che esisti in un arco temporale e che raccogli frammenti di secondi dello stesso evento assimilabile al ricordo ed allora va fatto bene e al meglio. Il giorno che conquistai il mio contratto importante elaborai una composizione in peperoncini rossi, di quei tipi particolari a forma di fiore, che lucidai con una lacca per capelli  di non – marca e venne fuori una singolare esternazione molta attenzionata dai presenti alla festa; oggi, pensavo ai matrimoni naturali – healthy – dei tipi Veg di questo periodo e, in modo striminzito, ho composto un mazzo da sposa con gli aromi da cucina. E’ venuto molto ridotto perché avevo a disposizione pochi rametti ma, procurandosene molti e anche di basilico quando in fiore – i fiori sono bianchi – potrebbe essere un' idea originale. Il fiocco è verde come nella migliore tradizione Veg. E’ solo una idea.

mercoledì 10 ottobre 2012

Contorno 149


L’inferno che ho dentro è assolutamente inedito e misterioso … sto impazzendo e non do tranquillità a chi mi sta vicino, medico compreso. Ma cosa mi è successo? Cosa c’è la riunione di tutte le paure che emergono e danzano sul mio corpo ormai provato? Non riesco più a vivere così e m’imbarazza molto chiedere aiuto e far preoccupare senza, peraltro, avere alcun sollievo. Ho mille paure e mille fobie e nel mio futuro c’è l’aprazolam … non mi aspettavo anche questo: mi sono terminate le armi.

1° Buona Cosa: ho incontrato Maddalena Balsamo e il suo diario http://www.youtube.com/watch?v=0dTkofMiVow&feature=relmfu on line ... è fantastica!!!

martedì 9 ottobre 2012

Neo - Yttologie 150



“… se ho scritto di quel momento, è perché era impossibile a dirsi. La scrittura comincia là dove si ferma la parola, ed è un grande mistero il passaggio dall’indicibile al dicibile. La parola e lo scritto si danno il cambio e non combaciano mai”
Tratto da “L’igiene dell’assassino” di Amélie Nothomb

domenica 7 ottobre 2012

Riflettere PL!ease! 24

... Non era esattamente questa la colonna sonora della mia domenica ma, ho la buona abitudine di raccogliere gli stimoli che incontro per strada, perché -  prima o poi  - qualcosa mi comunicano.
Ecco, una emozione da poco e per "poco" ho perso tanto. Forse è questo il senso della mia domenica, è questa la ragione e la paura che m'accompagna ... forse si sono sciolti i contesti nascosti e il peggio nella storia è che Io non vedo più la realtà ... sto provando a portare questa affermazione al passato. Un passo dopo l'altro. Buona Domenica!
http://www.youtube.com/watch?v=JqIFnJ0UipU
... fantastica domenica; mangiato bene e adesso una doccia all'essenza di Patchouly e tante coccole da farmi ... domani si corre di nuovo ma sogno un'altra domenica!!

sabato 6 ottobre 2012

Neo - Yttologie 149



Gocce di fine, generate il mio inizio
Sangue dalla mia semplicità
E coraggio dal mio coraggio
… le pene e le colpe a chiunque le abbia generate.

venerdì 5 ottobre 2012

Contorno 148


Una blogger che parla diventa una mina vagante: eccoli i regimi forti, talmente ancorati a se stessi da tremare alle sole parole … Perché le parole fanno paura?
Su mille azioni cattive, assurde, vergognose che vengono fatte sono solo le parole che riescono a far tremare: la politica ruba palesemente ma nessuno deve dirlo perché il dirlo consegna il limite mentre il vederlo può essere anche tollerato. Posso fare come credo ad un patto: non dirlo mai ne sentirlo dire. Nella società “liquida” l’unica paura che è rimasta è legata alle parole. Ciò che si dice funziona come rompere una abitudine, una attività consolidata … anche il pensarlo è ammesso purché non si dica mai ciò che hai pensato. La maggior parte degli omicidi avviene anche per questo; tu sai di odiare l’altro per evidenti ragioni ma non devi mai dirlo apertamente o il raptus è in agguato. Yoani Sanchez racconta d’un regime che narrano come il più egalitario e equilibrato del mondo ma, adesso è stata arrestata … lei ha messo paura alla facciata giusta di quel mondo, ha aperto uno squarcio, lasciato uno spiraglio aperto e, in un mondo di guardoni come in nostro,  la cosa provoca e promuove i peggiori sentimenti primitivi, quelli bassi, quelli triviali, la Bestia si risveglia.
Oggi un ragazzo diciassettenne è morto schiacciato da un mattarello armeggiato dal compagno della madre: c’è da aggiungere che noi donne siamo proprio vacche perché se hai figli non puoi più davvero rifarti una vita, li esponi a pericoli e malversazioni d’ogni genere ma anche questa affermazione provoca rancori e rodimenti perché è più facile pensare che si possa far tutto e senza mettere un limite, tranne che si  soffre successivamente. In questo momento la genitrice d’un allievo che conosco è troppo impegnata a vivere la sua vita seconda che prima era solo parallela … ha lasciato “abbandonato” i figli alla gestione di se stessi … limiti mentali e l’abbandono materiale mal si raccordano specie se il limite mentale può diventare la chiave di raggiro d’una infante che non riesce davvero a crescere. Siamo vacche ma non possiamo confessarcelo … maledette parole che ci attirano addosso le maledette conseguenze. Yoani ha dato sempre il meglio ed ho provato a seguirla anche se la sua lingua non la parlo … le sue parole mi sono giunte comunque e li ha già sconfitti con la forza delle sue incerte ma vere parole. La verità fa male, lo so!  Resisti!

giovedì 4 ottobre 2012

Contorno 147


“ … Io rispondo solo per me stesso, senza altra garanzia che me stesso. E le dico che non mi piegherò ai suoi criteri, che spetta a me indicare che cosa, nella mia vita privata, è segreto o non lo è. Io me ne frego della mia verginità: ne faccia ciò che vuole.”
Tratto da “L’igiene dell’assassino” di Amélie Nothomb
A giocare con la verginità c’è parecchio da ridere: perché?
Ridere per un momento importante è come ridere della vita e farsi beffe delle scoperte uniche.
Se uno ti dona la verginità ti sta, in fondo, donando i milioni d’ormoni che hanno forgiato la sua capacità -  e fondatezza -  di ricercare l’amore fisico, quello corporeo. Se è di verginità fisica ciò di cui parliamo … la verginità dei sentimenti si fa sempre a tempo a cercala e donarla … l’unico freno è il capire  a chi e, di nuovo, perché. Per quale ragione donare l’integrità verginea del proprio animo? … spesso perché si sente il bisogno di sciogliersi dal fardello dell’innocenza, altre volte perché il fardello medesimo è stato custodito per troppo tempo e inutilmente e, in ultima meditazione, perché la verginità dell’animo fa più paura di quella del corpo!
Se scegliere un uomo a cui donarsi è un terno al lotto, sceglierne uno a cui donare il proprio pensiero vergine è come vincere la lotteria astrale e dei biblomilioni farne spaghetti da condire con miele e mandorle.
Non s’impara mai a donarsi e non si capisce davvero quando farlo ma, a dirla come quell’odioso di Tach, "Io rispondo solo per me stesso, senza altra garanzia che me stesso!" Siamo nel priapismo più spinto, nell' inconsistenza della verginalità nascosta … scopate il mio pensiero e non pensateci più. Onanisti! 

mercoledì 3 ottobre 2012

Contorno 146


Gli amici che non mi conoscono assomigliano alle carezze dei moribondi: Sai che qualcosa arriva ma non capisci veramente cosa arriva e da chi. Sono finita nelle news dei vegani che fan tutto: olio, saponi, creme di bellezza e fascino dalla natura e, nonostante mi sia palesata in qualche modo, loro non riescono a vedermi e non sanno che gli sono amica e che imparo tanto dai loro consigli. Adesso liscio i miei capelli fantastici allo yogurt e miele, straordinariamente corposi dopo periodi di striduli tentativi di aggiustarli e vorrei dirglielo ma non mi vedono, proprio no: Veggie … grazie!!
Mi offrono ricette e soluzioni e mi ritrovo a prendere e non dare – cosa insolita per me, considerato che mi succede sempre il contrario – e mi sto attrezzando con la bio-cosmesi e la bio-natura e vedo di farmela andare bene. Amici, che non vedete la mia amicizia … amichiamoci!! perché ci siete e ci sono anch’io e non voglio essere come il Gabriele del Vaticano che passava notizie nel segreto della preghiera. Io prego ma considero di poter pregare in comunità … la vostra! Mi accettate? Mi vedete? … ma, in realtà non mi voglio far vedere, ne sentire, ne trovare … mi trovo bene blindata e mi è necessario questo isolamento ma, amiche dell’altro pianeta, della corrente del naturismo e dell’aiuto gratuito ed equo e solidale io vi ringrazio. Tenetemi con voi ancora per un po’ … per favore!
Notte!

domenica 30 settembre 2012

Riflettere PL!ease! 23




Da Giugno al 1 Ottobre: l’estate più calda da quando si può rilevare statisticamente e non è ancora terminata.
C’è certamente ben altro di cui dovremmo o potremmo occuparci e, questo plurale maiestatis me lo godo tutto … parlo e scrivo per me: una vera regina del mio stesso regno!
L’occuparsi d’altro langue perché manca la forza: Riusciremmo a vedere un clima normale?
Tutti i politici si occupano di rubare ma, mai di dare un’occhiata sulla situazione e sugli studi climatici … eppure dovrebbero interessarli perchè il loro condizionatore non ci sarà per sempre!
Ricordo, con affetto, le gioiose camice a mezza manica o a manica lunga, di cotone ma leggermente pesante, sogno d’indossare il tranch che ho acquistato a Chartres e, velleità su altre, attendere il natale con cappellino di lana sulla mia testa. Sogno un paio di jeans o pantaloni … si cammina in prendisole e si sviene ugualmente! Comincio a pensare che non arriverà il Natale, che i miei capelli “rosicati dai topi” possano crescere ed esistere sino a quel periodo, e non ricordo più la percezione del fresco sulla pelle.
Con questo caldo si diventa pazzi e non si riesce ad occuparsi d’altro  … ma c’è l’avrà mandato Berlusconi? Caldo governo ladro!
Buona Domenica!

sabato 29 settembre 2012

Contorno 145




I vegetariani saranno immortali?
Anche i vegani e i crudisti o le mille altre correnti culturali/culinarie che imperversano da decenni e che ultimamente si stanno intensificando, specie sui prezzi al banco verdure o addirittura nei mercati rionali.
I venditori della salute; vitamine o essenze di vita che combinate fra loro riescono a rifornirti di salute, ma il Ministero della Salute poi cosa farà?
E’ certo che una vita sana è anche una vita “tranquilla”, con bassi costi sanitari e sociali – anche perché la maggior parte si sostengono al momento del costo del prodotto – ma è certamente vero che i vegetariani non sono immortali … riempiono anche loro le liste funebri anche con i loro “eccessi” in una direzione iper-rigida o ipo-rigida d’osservazione del regime alimentare.
Come sempre il bene, e la virtù,  sta in mezzo ma per calmierare i costi occorrerebbe una saggia politica condivisa fra salute e agricoltura e un uso, e consumo,  dei prodotti locali  definiti a “chilometro zero”.
Perché questo non si applica al vivere comune?
Si abbasserebbero i costi  sanitari e gli stanziamenti economici, finirebbero le ruberie della bassa filiera!
Ecco perché non finanziano la formazione, l’informazione sanitaria, la ricerca; il diabete fa vivere centinaia di persone, fra politici, medici, para-medici e quant’altro e così anche l’ipertensione -  e centinaia di altre malattie dette “sociali” -  ma curabilissime in un arco preventivo lungo e consapevole.
Poi adesso c’è la beatificazione postuma del “metodo di Bella”  che non debella ma aiuta ad allontanare o non far sviluppare molte tipologie di tumori.
Ecco, la politica non è solo “Er batman,  o tanti altri,  ma la politica è vita e ci accorgiamo di quanto lo sia tutte le volte che assistiamo alla perdita di opportunità, prima regionali e poi nazionali, della risorsa del vivere meglio spendendo meno e, come beffa, al vivere male in entrambi i sensi.
Ma, dal basso, il tutto viene accettato e taciuto … tutto è sempre un affacciarsi nei bisogni dell’altro e farsene bisogno personale solo se ci torna utile: nei manifesti elettorali vedo le stesse persone degli anni scorsi e tutto è li cucito sui nostri bisogni, sulle nostre intenzioni, sulla nostra salute.
Rifletto, ma prima del voto!

venerdì 28 settembre 2012

Neo - Yttologie 148

"Se vuole conoscere la feccia dei sentimenti umani, osservi i sentimenti che nutrono le donne per le altre donne: rabbrividirebbe d'orrore davanti a tanta ipocrisia, gelosia, cattiveria, bassezza. Non vedrà mai due donne battersi sanamente a suon di pugni, nè scambiarsi una bella scarica d'insulti: dalle loro parti è il trionfo dei colpi bassi, delle frasette immonde che fanno più male di un diretto alla mascella. Lei dirà che non è una novità, che l'universo femminile è così dai tempi di Adamo e Eva.(...) La condizione femminile è diventata il teatro delle forme di malafede più nauseanti."

giovedì 27 settembre 2012

Neo - Yttologie 147

"... anche un essere intelligente ha bisogno di spiegazioni quando si trova dinanzi un pensiero nuovo e sconosciuto."
"Che ne sa lei ? Non è mai stato intelligente."
Tratto da Igiene dell'assassino di Amèlie Nothomb

martedì 25 settembre 2012

Contorno 144


Ballarò!
Stasera Polverini di giornata … appena neo-dimissionaria e già comprata; sembra essere uscita dalle lezioni private dalla Santanché, in acidità poi l’ha anche battuta.
Oggi osserviamo una leader d’un sindacato – UGL – una che tuonava come Thor prima d’essere eletta nel partito dei ladri, stupratori, spacciatori, onanisti, nani, puttane e LADRI … s’è messa con i meglio che ha trovato e lei, per come si difende stasera, non sembra lontana dalla linea: “Non sapevo, non capivo, ma mangiavo!”. Questo è quel che dicono tutti i compagni di merende e, ad andare indietro, penso che negli anni sessanta abitassero tutti a Firenze e facevano i mostri … oggi c’hanno lasciato solo Renzi, il figlio del sacrilegio.
Ballarò!
E ricomincia il mio delirio che non ha mai avuto fine: lo dico e mi ripeto … noi non siamo in grado di cambiare, non riusciamo e TUTTI sono tutti li. E noi TUTTI senza forcone!
Facciamo schifo noi!

domenica 23 settembre 2012

Riflettere PL!ease! 22


Buona Domenica con olio essenziale di Patchouly sui capelli e un tentativo estremo di salvarli dal caldo estremo della prima domenica d'autunno. Trentotto gradi e umidità al cinquanta per cento! E si, si vede già l'autunno, come non capirlo. Ma dico, una temperatura normale? senza tempeste e cicloni o caldo da ucciderti? Credo che possiamo scordarcelo ... mi sa che è un ricordo il respirare e sarà un ricordo il caldo inverno delle mie terre.
Domenica e una ricorrenza da festeggiare: un cammino fatto insieme da tanto tempo e da festeggiare con una torta caprese e un disegno che ci rappresenti. Molte difficoltà e tutto contro, spesso anche troppo, ma noi siamo ancora qui. Dolci auguri a noi!!!

sabato 22 settembre 2012

Neo - Yttologie 146



“Perché beve nel metallo?”
“Non mi piace la trasparenza. E’ una delle ragioni per cui sono così grasso: mi piace che non mi si veda attraverso.”
Tratto da “L’igiene dell’assassino” di Amélie Nothomb

venerdì 21 settembre 2012

Neo - Yttologie 145


Per caso lei oserebbe paragonarmi agli scribacchini che intervista normalmente?”
“Non sono scribacchini!”
“Se riescono a parlare della loro opera con aria affascinante e pudica, fuori di dubbio che sono scribacchini. Come vuole che uno scrittore sia pudico? E’ il mestiere più impudico del mondo: attraverso lo stile, le idee, la storia, le ricerche, gli scrittori parlano sempre di se stessi, e con le parole. Anche i pittori e i musicisti parlano di se stessi, ma con un linguaggio molto meno crudo del nostro. No, giovanotto, gli scrittori sono osceni; se non lo fossero, sarebbero ragionieri, conducenti di tram, centralinisti, sarebbero rispettabili.”
Tratto da “L’igiene dell’assassino” di Amélie Nothomb

Contorno 143


Rieccoci: parlo ma non mi lasciano parlare, tento di forzare il mio discorso ma è impossibile trovare un varco, alla fine m’incarto su cosa volevo dire e non comunico ciò che volevo comunicare.Merda! Come dicono i francesi e non si può dire altro, in effetti.
Ed ancora: elogio a pieno cuore la gioia della corsa con delle colleghe di lavoro e dell’opportunità che ho trovato con un’altra collega di organizzarci e correre: dopo la mia frase c’è stato il nulla e mille problemi a seguito … non sono andata più a correre. Merda! Mi sento francese stasera.
Merda!
Gira male e da un po’ va sempre peggio … Merda! Stasera, venerdì 21 Settembre vedo il mondo una Merda!
Ma passerà … tornerò ad avere sfiga molte altre volte … Merda!
A conclusione del mio venerdì sera, della mia fatica settimanale, mi sono smazzata da sola tutta l'immondizia prodotta in una settimana ... giù dal quarto piano per tre viaggi.Merda!
Ho fatto ginnastica anche così ... Merda! 
Mi sono trovata un chilo in più mangiando sempre le mie misurate porzioni e non aspetto nemmeno il ciclo ... Merda!
Ci ballo su ... http://www.youtube.com/watch?v=B5wQDxumlDc

Neo - yttologie 144


"Sono le 1o del mattino, signore; non accendo la luce a quest’ora. E poi, tra poco mi vedrà anche troppo bene, appena gli occhi le si saranno abituati all’oscurità. Approfitti della tregua che le è concessa e si accontenti della mia voce, è ciò che ho di più bello.”
Tratto da “L’igiene dell’assassino” di Amélie Nothomb

Neo - Yttologie 143


“La sua sopravvivenza restava comunque misteriosa, come l’origine della sindrome che le avrebbe messo fine.”
Tratto da “L’igiene dell’assassino” di Amélie Nothomb

giovedì 20 settembre 2012

Contorno 142


Di sera mi piace la voce di Sergio Mancinelli, la calma che m’infonde e il comunicarmi che è ormai tempo di sentire la musica con la testa … niente ascolto di pancia; per quello basta il giorno quando tutto scorre e non ti puoi fermare a guardarti intorno.
Innamorarsi d’una voce e d’un bagaglio culturale: magari, innamorarsi è davvero troppo ma, mi piace aspettarlo dal lunedì al giovedì … odio il venerdì di Andrea Prezioso!
Ecco, questa http://www.youtube.com/watch?v=wTG-bCMG05E l’ho conosciuta grazie a Mancinelli e molte altre ancora … appunto, ascoltare con la testa.
C’è tutto uno status dietro l’ascolto notturno; c’è chi lavora fuori o dentro casa, chi riflette, chi legge, chi impara a vivere nonostante gli attacchi di panico e l’ansia che ti cambia la vita. C’è un universo che non è quello degli incontri del venerdì sera, degli amici veri o falsi che si danno appuntamento nel fine settimana, degli incontri occasionali delle due o al massimo tre settimane, c’è un mondo che una mamma non conosce, un ritmo che non le è familiare e non è possibile portarlo dentro casa attraverso la radio. Non ti troveresti comunque perché l’ascolti in cucina mentre il cavolfiore bolle per il pranzo dell’indomani e pensi alle mille cose che non fai e che non arriverai a fare. Tutto questo mentre tiri su con il cuore perché l’ansia ti toglie il respiro all’improvviso e senza un motivo apparente … tutto questo mentre i tuoi figli dormono nella cameretta e sai che ancora, per qualche anno, potrai rilassarti con l’ascolto di Mancinelli alla radio e il tentativo di riprenderti una vita normale. Solo un tentativo, è davvero tutto così difficile.
In queste trasmissioni ascolti anche canzoni italiane dimenticate e che non appartengono alla mia generazione, come questa http://www.youtube.com/watch?v=B57Zz1GUbOc e scopri che erano belle, non il mio genere prescelto ma belle.
Ecco cosa può darti una situazione radiofonica vicina alle esigenze della famiglia … delle persone che vivono di famiglia. La musica di Prezioso è un misto senza sale … tanto, nei fine settimana, quelli delle due o tre settimane vanno in fondo lo stesso, allora, perché non risparmiarci? Dateci Mancinelli anche nel fine settimana, please.

martedì 18 settembre 2012

Contorno 141


Studiare non serve!
E detto adesso all’apertura delle immatricolazioni è davvero singolare!
Si può sempre fare il segretario di partito o, se si è furbi il tesoriere; male che vada s’impara a fare la parrucchiera.
E’ proprio emersa questa realtà dal circolo precari sfigati e inesistenti e, l’amara verità viene smaltita con un certo spirito e tanta persuasione; c’è chi si pone anche con voluttà e si proporrebbe, per il prossimo futuro, di fare il vibratore umano di qualche politico che cerca oltre il limite: ricordatevi oltre il sesso c’è il precari-ano.
Già, perché i precari hanno anche una rapida decadenza fisica: se non si lavora non si può curare nemmeno l’aspetto.
Neanche come gnocca ti puoi svendere ed è questa l’amara verità.
I prodotto costano e ormai si è tornati al naturale: estratti alla carota fatti in casa, rossetti al concentrato di pomodoro e pizzicotti sul viso per alleviare la mancanza di un buon fard.
Per i capelli non c’è problema: o il lungo figli dei fiori o il corto frutto della tazza rovesciata sulla testa, allo stile francescano ma fai da te.
La ginnastica si fa per strada e la forma si mantiene sulla corsa da un ufficio all’altro. Caspita che prospettive!
Dimenticavo l’olio sulla pelle, di quei tipi di oli che piacciono tanto prima degli incontri un poco sessuali … quando ci sono; olio d’oliva e la puzza te la porti sino al Natale.
Che dire? Alla Fornero possiamo chiedere qualche sub-articolo, all’interno della sua riforma, sul poter restare umani nonostante tutto e che possa spiegarci lei come si fa a vivere se togli la vita lavorativa ad un lavoratore.
Clima elettorale e si dibattono tutti … l’ultima del grande uomo è la promessa del togliere l’IMU ma dalla nave da crociera pagata dal Giornale.
Come sarà guardare la gente dall’alto in basso da un basso?
Guarderà i capelli delle persone e non si dispiacerà se non andranno più a tagliarli o non potranno più curare … potrebbero essere una buona fonte di bulbi per il suo cranio. Il suo eterno cranio.
Bello schifo, davvero bello!

domenica 16 settembre 2012

Riflettere PL!ease! 21

Buona Domenica per essermi svegliata: la cronaca e il dolce seguono nel corso del giorno.
Eccolo il fantastico semifreddo protagonista della mia domenica: all'ananas e con panna!
Niente dieta per un giorno: domani si ricomincia a scuola con i bambini e mi serviva una buona dose di gratificazione. Per il resto oggi è andata meglio di ieri ma non è tutto ok, non al 100 per 100.
E' stata una domenica serena ... è davvero tanto!!

sabato 15 settembre 2012

Contorno 140


Cosini sta a Svevo come lo stesso Svevo sta a Schmitz e, tutti insieme, hanno un’unica coscienza: quella di Zeno.
Ho rivisto La Coscienza di Zeno in sceneggiato, la produzione con Johnny Dorelli degli anni ottanta,  e penso che sia a tutt’oggi una buona interpretazione del personaggio; una matrioska che racchiude sia Svevo che Zeno che Cosini.
Dalla Coscienza di Zeno nasce l’espressione del singolo ma, dai mali della mente, nasce il morire da sani; solo quando s’è vissuti sempre nell’idea della malattia.
E’così semplice raccontare d’essere sani ma sentendosi malati per infine morire di suggestioni: mia nonna, di cui non conservo quasi nessuna memoria, lo diceva sempre ai suoi figli, alle sue nuore e se fosse vissuta abbastanza, l’avrebbe detto anche a noi.
Lei è vissuta da sana tutta la vita, pur essendo malata; ha sofferto la fame durante la guerra mondiale ed è arrivata a pesare molto meno di me.
Alla fine della guerra le si è presentato, fra gli altri mali, il diabete ed ha terminato il lavoro del logorio d’una vita e l’ha finita in fretta.
Per parecchi anni  ho vissuto come lei ma, oggi sono più Zeno che mia nonna, e mi lascio andare un po’ o forse è il mio corpo che si lascia andare.
Ecco, parlo d’una diade, una scorporazione corpo-mente come succedeva a Zeno con la sua coscienza, esattamente quando le parlava e nè riceveva tutte le alterazioni che subiva ma come malattie psicosomatiche: uguale sofferenza ma nessuna origine organica.
Adesso mi sento un po’ la coscienza di me che è uscita dal suo involucro, si guarda attorno, si cura con dovizia, si culla ma non riesce a spiegare a se stessa  che le cure possono giungere alla meta per cancellare le sofferenze solo quando s’impara a curare la mente.
Ecco come restare orfani di se stessi; morire da vivi; sentirsi orfani con la madre viva.
Succede quando cresci da sola, non materialmente ma affettivamente; succede che poi le parti che ti compongono non si riconoscono, si scorporano l’una dall’altra, difficilmente si comprende che l’unità è un affare unico.
Zeno, ad un certo punto riesce; allontana da sé tutti i fattori coercitivi, quelli  che lo costringevano a vivere nel reale: la moglie, i figli, le cognate, Ada e suo marito, l’amante, l’amico e il tutore.
Tutti via per ritrovarsi e non farsi più promesse che non poteva mantenere; così il suo fumo è divenuto senza scadenza, la sua gamba zoppicante senza controllo, le fonti di preoccupazioni solo appunti presi senza ordine di consegne ... quelle che non avrebbe mai eseguito.
Il Dottor S. fugge in Svizzera per via della guerra: la libertà morale slegata dal giudizio dell’obiettività.
Sono alla ricerca del mio Dottor S. -  per poi lasciarlo è chiaro -  e credo che di strada io debba farne ancora molta per arrivare alla Coscienza mia: adesso che mi scrivo ho “turbamenti” e “disturbi” , è panico, attacchi di panico!
Imparerò a gestirmi come il buon Zeno è riuscito con sé?
Al momento non punterei su questa corsa … ma, solo al momento.
Riguardo adesso le foto della bella Triestela mia coscienza sarà rimasta li? Credo di si!... li ho inviato una seconda cartolina che è stata una conferma della prima: li ho sbagliato!
Ho abbandonato la mia coscienza insieme a quella di Zeno ed insieme adesso bevono una birra, aspettando il domani.


venerdì 14 settembre 2012

Neo Yttologie 142

Autunno!
…..  giù le castagne.
La protezione e il mio viso si rinnovano,
 assomigliano al manto autunnale, al guscio del figlio d'autunno,
 e quel colore gli appartiene.

Zap Zap … speriamo ricrescano!

Adesso sono cosi!
Abbiamo giocato con la forbice ed ho perso ... come sono Swag!! :) Speriamo di riuscire a ricrescerli: la mie speranze per il momento sono chiuse dentro una bottiglia ma non galleggiano su alcun oceano o mare. Hope o speranza per adesso è già tanto. Spero.


Winter

BY INGER CHRISTENSEN
Winter is out for a lot this year
the beach already is stiff
all will be one will be one this year
wings and ice will be one in the world
all will be changed in the world:
the boat will hear its steps on the ice
the war will hear its war on the ice
the woman will hear her hour on the ice
the hour of birth in the ice of death
winter is out for a lot.
Out for the houses the cities
out for the forests the clouds
the mountains the valleys fear
the heart the children peace.

Winter is out for a lot this year
the hand already is stiff
the crying of children is heard in the house
one will we be one life
I hear my house slip with the world
and scream all that has been screamed
the heart rams its boat into ice
shells rustling in the hull
winter is out for as much.

If I freeze fast in the ice
if you freeze fast my child
my great forest next summer
my great fear as I come
if you freeze fast my life:
then I am a vulture of wings and ice
tearing my liver, my living life
awake in eternity.

This winter is in for a lot.
Source: Poetry (May 2009).

Contorno 139


Un quotidiano qualsiasi è fatto di azioni e,per quotidiano, non s’intende indicare un giornale ad uscita quotidiana ma solo il vivere quotidiano, una sequenza numerata di azioni, finalizzate e non, che compongono i giorni della nostra vita. Che formano, di fatto, la vita.
Ecco, pensavo al quotidiano, uno dei tanti e di tante persone diverse, alla sequenza di piccole e grandi azioni che compongono il vivere naturale d’una persona nel mio tempo, nel mio secolo, nello scorrere parallelo al mio.
Quante scelte regolari vengono fatte ed eseguite con naturalità? Spesso, tutte quelle azioni, sembrano scontate, semplici, naturali, doverose e soprattutto scontate: non lo sono.
Quest’estate ho conosciuto la mia fragilità; psicologica e fisica e non so bene quanto più una rispetto all’altra. Limitata e impaurita dalla mia stessa fragilità, dalla tachicardia improvvisa, dall'ansia, dalla fobia spesso incontrollabile, e di tutto ciò che ti fa sentire pronta a morire in ogni istante.C’è anche l’imbarazzo nel sentirsi in tal modo perché, siamo tutti talmente destrutturati dal vedere le fragilità altrui da percepirle o come una esagerazione o come qualcosa che non ci riguarda.
Stare bene è un dovere che non si discute, e non si scenda mai a patti con una realtà diversa da quella non condivisa socialmente.
Chi l’ha provato non la pensa più così: mi guardo attorno e vedo tutti con occhi diversi e mi chiedo come possono fare le cose normali che fanno se, in ogni momento, puoi star male, svenire, andare in crisi. E’ davvero orribile e, quando durante il giorno metto insieme una azione accanto all’altra e riesco a fare molte cose, più di quelle che credevo di fare prima d’iniziare la giornata, mi sembra davvero un miracolo. 
L’ansia e gli attacchi sono sempre dietro l’angolo e le mie sicurezze spesso vacillano ma poi mi dico di tentare e quando riesco a fare anche un iter intero – un nulla rispetto a quello che facevo prima – mi sento speciale.
Sono riuscita a non far vacillare anche questo giorno e, quest'ultimo mi ha sostenuta: come sono cambiati i miei ritmi e le mie convinzioni, era una implosione che dovevo avere e dalle macerie trovarne ricordi. Quest’estate, mi sono affidata ai miei familiari, anche per camminare, ed era una squadra di efficiente pronto soccorso con tanto di te zuccherato e argomenti compensativi per far sviare la crisi, quando mi sono trovata a badare a me stessa ho avuto del terrore e  una netta percezione di non riuscire, poi ho iniziato un passo dopo l’altro e il mio pronto soccorso lo porto in borsa, talvolta ho momenti terribili, altre volte vedo e spero di poter riuscire, poi riesco e mi sento di nuovo efficiente. Non mi ero mai sentita limitata nel mio corpo e tutti gli ostacoli materiali li ho superati con mille difficoltà e molta buona volontà, adesso il mio corpo mi prepara a una fase nuova, adesso che mi curo di più, adesso che mi guardo e so guardarmi: forse sono arrivata tardi alla fanciullezza o prima della menopausa, so soltanto che le mie dinamiche sono cambiate e mi chiedo solo se riuscirò ogni giorno a conviverci. Adesso ho fatto un altro passo.