giovedì 30 giugno 2011

Contorno 12

“… il libro degli eventi è sempre aperto a metà!”  l’ultima frase d’una poesia ricamata di W. Szymborska … m’è entrata dentro come la voglia di ricercare ciò che mi trovo intorno: siamo un po’ tutti prigionieri della forma e vittime, spesso, della sostanza.

Poi arrivano gli eventi che fanno un buco sul nero telo che abbiamo davanti … la realtà è solo la serie di buchi che riusciamo a creare su quel telo che è la nostra percezione … ecco perché ci sono diverse realtà tutte di valore anche se spesso non convergenti.

La mia realtà è libera e felice … cerco in modo incostante ma, per me,  un goccio di realtà è una pittura di cui godo senza aspettarmi nulla … non mi aspetto nulla, ne eroi ne codardi … qualche goccio d’arancia che mi bagna il viso e le semplici parole di chi dice senza sapere … le più vere, l’unica strada da percorrere in un universo buio.

… Stamattina al Palazzo della Cultura incontro gli scatti di Salvo Genovesi  … la mostra “No-shame” … era solo l’attesa d’un convegno e si è trasformata in una porta aperta … sulla sua mente … sulla mia … sulla visione collettiva … sulla percezione delle isole mentali che disseminiamo attorno a noi non ritrovandone talvolta i ponti, quelli recisi durante i nostri cammini di marcia: restano isole non collegate, arcipelaghi di dolore in cui viviamo immersi … perduti nei sensi.

… Perché, nonostante tutto,  siamo soli dopo aver acquistato la nostra solitudine … e coltiviamo i nostri spazi come le uniche aree edificabili … nel silenzio diventiamo uomini e donne del nostro tempo … uomini e donne con l’osso al collo e un arco nel cuore.

Ecco cosa mi ha regalato Genovesi stamattina … è chiaro che lui non lo sa … è assodato perché non conosco l’autore della mostra e lui ignora la mia esistenza ma, basta poco per costruire un mondo emozionale nell’anonimato più assoluto … nell’ignorarsi senza riposo.

Mi sento uno scarafaggio del sistema … devo essere cacciata per ritrovarmi e …  beata la mano che mi caccia … dipana un filo arruffato … allarga la trama della mia vita.

Qui  http://www.comune.catania.it/informazioni/news/cultura/eventi/primavera-2011/allegati/com-sta-genovesi-blumare2-def.pdf si parla sul serio della mostra … le mie erano solo percezioni, nulla di più!

Qui  http://laruotailpioppo.wordpress.com/2011/03/11/il-libro-degli-eventi-e-sempre-aperto-a-meta/  la poesia che dedico alla mostra di questo fotografo … attenzione solo alla sua mostra, giusto per intenderci!!

Guardate con sguardo lieto e felice ma guardate!!







FRUTTA 57 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Notiziole verminose con un poco di riflessioni a margine!!

la retrocessione d’un Paese … Berlusconi e il suo stile ha fatto questo, ha riportato il tutto all’anno zero delle donne … all’azzeramento degli anni di lotta … alla mancata percezione della maturità sociale che si è sviluppata sin dal tempo delle suffragette … la donna è divenuta un fiore per un giorno, spande il suo profumo e te lo metti sotto i piedi subito dopo.

La donna è schiava, sesso, senza idee, una cretina che ti fa i figli con il tuo cognome e rinuncia alla sua vita  per crescerteli … da un imprenditore molti, tanti,  piccoli imprenditori immondizia crescono e chi si meraviglia più!!


… ricercatori radioattivi: quella che si che è ricerca all’avanguardia … cavie volontarie e un reparto, un intero dipartimento fosforescente  … come non dire che la ricerca siciliana non sia in evidenza nel panorama mondiale? … a saperlo Hitler ci prendeva nell’organico!! 


… il fotoritocco nella vita ritocco … per una donna ritocco, nella società ritoccata di tutti giovani, belli e senza rughe … in un paese di ottantenne in bikini e addominali da urlo … da ritocco … in una plastica visione del vestitino tutto uguale dai quattordici ai novantacinque … in una vita ritoccata con lo starnuto misurato e le parole come ami da pesca … Chi vorrebbe avere diciott’anni  adesso?  … che orrore! Nessuna differenza fra mia nonna e me …. Fra mia madre e me …

Adesso che sto dall’altra parte, che il mio beato corpo dichiara tutte le sue credenziali, urla al mondo la propria età … adesso che donne più giovani hanno ingarbugliato le carte della mia vita e poi tagliato il mazzo … adesso che guardarmi senza fotoritocco è una componente di benessere mentale, mi dispiace per le piccole che si pongono in rivalità con un programma di grafica … e non mangiano più, non dormono più, non si guardano più … ignorando che gli anni che passano è l’unico modo di dire “Lì, in quel tempo, ci sono stata… “.

Invecchiamo serenamente … con l’anima in pace!




mercoledì 29 giugno 2011

Neo - yttologia 78

“... in ultima analisi, vedere me stesso per la prima volta fu tutt’altra cosa che vedere semplicemente un ratto come tanti. Fu un’esperienza più personale, e più dolorosa anche. Era facilissimo starsene a guardare le forme sgraziate di Shunt e Peewee, ma dover fermare lo sguardo sul proprio aspetto così simile a loro fu orribile. Compresi che l’intensità del dolore, com’è ovvio, era direttamente proporzionale alla mia smisurata vanità.”
-          Firmino di Sam Savage


martedì 28 giugno 2011

Contorno 11

… il tatto comunicativo fine ottocento era un cult … un misto fra una corrente di leziosità e un fresco-bagno d’interiora d’animali ….

Era bello comunque!!

Con il medesimo tono annunciavano morte e resurrezione … chiedevano di sposare o di lasciare qualcuno … un misto di melenso anonimato enunciativo … però c’era forza dirompente …. Sapevano cosa dire e non turbavano il soggetto diretto della comunicazione … anzi lo lasciavano con espressione invariata anche se vedevano un personaggio tipo il cantante dei Cure.

… nel Mastino dei BaskervilleHolmes comunica d’aver trovato il corpo del finto duca di Baskerville pure torturato e un poco mutilato … lo comunica alla sorella del defunto: ” … l’abbiamo trovato orrendamente mutilato … la bassezza dell’uomo è pari alla sua cattiveria!” e la sorella versa una micro goccia di lacrima, una spremuta di pianto … poteva anche dirle con lo stesso tono “ … al collo aveva una corona di budella ma non ha sofferto!”  la reazione emotiva sarebbe stata simile.

Forse qualche goccia in più!

Anche nel pianto letterario del tardo-ottocento c’era una sorta di pudore … fazzoletto merlettato posto al naso e convulsi singhiozzi all’opera senza una lacrima di trucco che colava … praticamente cemento a presa rapida.

… le reazioni sono cambiate negli anni … sono stati introdotti gli urli, gli spasmi, le reazioni nevrotiche, gli scatti  di violenza o di sesso come reazione al dolore … nella realtà tutto è un po’ diverso: nessuno scatta o piange a sussulti … il volto si sporca di trucco e un pasticcio incolore si localizza attorno agli occhi e meno che mai ti viene voglia di sfogarti a far l’amore … ma dove vivono!!

Nella cronaca soltanto in un caso: alla reazione per la morte d’un figlio – anche violentemente ucciso -  ne arrivato uno nuovo il mese successivo ma è meglio non parlarne …

Cos’eravamo senza cuore prima o dopo … sono le mie inutile osservazioni del mio primo  pomeriggio … ciò non mi rassicura e nemmeno mi sconvolte e intanto il principino di Monaco si sposa con una borghese – perché poi se sono notoriamente impelagati con la nobiltà e pari di tutto il mondo? – leggo e vedo delle ragazzine indigenti trasformate in prostitute dagli stessi genitori e vecchi bavosi pagare la “presa” della verginità di queste povere sventurate …

… torno a Conan Doyle che freddo si ma almeno con classe … ascolto il mio quasi-futuro-cd http://www.youtube.com/watch?v=yWn86xz8kng e penso al mio summertime con in mano niente o un pò d'idee ... è già qualcosa!!




domenica 26 giugno 2011

FRUTTA 56 - Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

La rivolta della “normalità” … Riccardo, l’autore del duplice omicidio milanese, era definito “tranquillo” … molti seriali sono tranquilli … negli stupri di gruppo passati e presenti – uno è stato commesso esattamente la scorsa notte verso una ragazzina di quindici anni – sono tutti soggetti normali.
La normalità comincia a preoccuparmi!
Cos’è normale?
Se uno va fuori di testa, e ti dice quello che pensa a suo modo, diventa un soggetto da allontanare, socialmente pericoloso,  poi ci sono delle macchine della morte e della violenza che camminano con andatura propria, un bel sorriso e rassicurante postura … anche belli e ufficialmente affidabili  ma che fanno stragi in niente e, la cosa che non accetto, senza alcun motivo.
Non accetto la morte senza motivo!!
Se nascere è importante e ufficiale, se vivere è un rispondere a regole sociali e umane che ci controllano e controllano altri, per morire dev’esserci sicuramente un motivo.
Per subire una violenza dev’esserci un motivo perché sono cose che ti cambiano dentro in modo irreversibile e non puoi farti una ragione se non c’è un motivo.
Sono certa che tutti noi scontiamo i deficit educativi familiari e sociali e, senza averne colpa, portiamo addosso le unghiate e i morsi dell’animo che questi soggetti portano dentro … ecco perché serve un motivo per morire e per accettare che i tuoi due figli vengano uccisi nella stessa notte.
Serve un motivo ed è meglio che i soggetti incriminati li tirino fuori perché la società civile non ci sta più, non accetta più l’infermità mentale o le follie d’una notte … è poco, non pensate?
L’atteggiamento del padre dei ragazzi è già un metro di sofferenza … non dovremmo sottovalutarlo o presto si arriverà all’occhio per occhio … e io non gli darei torto.
Giustizia sommaria ...  ma giustizia!!

sabato 25 giugno 2011

Neo - yttologia 77

-          Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
-          Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
-          Considero valore il vino finché dura il pasto,
-          un sorriso involontario,
-          la stanchezza di chi non si è risparmiato,
-          due vecchi che si amano.
-          Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
-          Considero valore tutte le ferite.
-          Considero valore risparmiare acqua,
-          riparare un paio di scarpe,
-          tacere in tempo, accorrere a un grido,
-          chiedere permesso prima di sedersi,
-          provare gratitudine senza ricordarsi di che.
-          Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord,
-          qual'è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
-          Considero valore il viaggio del vagabondo,
-          la clausura della monaca,    
     
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.      
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
-          Molti di questi valori non ho conosciuto.
-          Erri De Luca

venerdì 24 giugno 2011

FRUTTA 55 - Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

L’amore puro è omosessuale … lo ricorda Veronesi ma è opera di Platone: editoriali composti e documentati vi spiegheranno le fonti e le relative attribuzioni.
Io mi fermo all’osservazione.
Concordo con Veronesi-Platone, concordo sul rimarcato desiderio tautologico d’accoppiarsi per generare e ammetto che è un desiderio istintivo, quasi primordiale, lo scegliere per quella finalità.
Si sceglie il futuro padre … raramente il buon amante o quanto meno diviene una priorità secondaria, dopo aver soddisfatta la prima necessità o, quanto meno, raggiunta l’età per soddisfare solo la seconda.
Ma non è completa questa visione.
Anche le coppie omosessuali scelgono per finalità che non sono solo le pure idee, la bellezza spirituale, l’amare l’animo dell’altro … si dimentica che nelle scelte profonde c’è di fatto una istintualità di base che ti spinge a selezionare una determinata tipologia di persona e non parliamo di robe fugaci o d’incontri temporanei … di nulla di precario.
C’è di fondo il desiderio di soddisfare alcuni criteri di scelta e delle tendenze da condividere … non solo amore cerebrale ma una componente fisica forte, trascinante.
Una forma d’amore che dev’essere comunque trasformata e assimilata alla libertà dell’uomo, fuori da preconcetti.
Si ama d’istinto e cosa c’entra quale sia l’oggetto o la finalità dell’amore?



Da quello semplice fatto di gesti, di premure, di carezze, di pensieri a quello carnale che talvolta può essere spietato e non lasciar scampo alla poesia che ha generato il sentimento.

Ancora una volta ci troviamo di fronte all’etica d’un giudizio sommario: non si potrebbe amare chiunque e senza regole, senza convenzioni, fin quando dura?
Non saremmo più felici tutti … più sereni … senza impegni che ci logorano l’esistenza?
Maschio o femmina: ma che importa?
Non conta forse essere appagati da quel sentimento in qualsiasi veste si presenti?
Stiamo li a far il pelo alle parole, ad alzare muri, a cercare discriminanti … l’amore mentale è il migliore, quello più libero, quello non ricattabile, quello che non può essere spiato … il tuo segreto che diviene cellula di te, il più completo, il più vero.
In attesa della scomunica papale ascolto le belle parole di Pierangelo Bertoli  http://www.youtube.com/watch?v=VtQ9RFWl1XU&feature=fvst … anche amare a muso duro significa esistere … ne sono convinta!!

giovedì 23 giugno 2011

Neo - yttologia 76


Teplitz 6-7 luglio 1812]
6 luglio di mattina. -Mio angelo, mio tutto, mio me stesso. - oggi solo qualche parola a ma-tita (con la tua matita) - la camera me la potranno fissare soltanto domani, quanto tempo sprecato per simili inezie - perché questo dolore profondo, dal momento che è necessario - Può il nostro amore esistere altrimenti, se non le-gato ai sacrifici e alla rinuncia a pretendere tutto, che si può fare, se non sei interamente mia; se non sono interamente tuo - O Dio guarda quanto è bel-la la natura e non ti turbare per ciò che deve essere - l'amore esige tutto e con piena ragione, così è di me con te e di te con me - dimentichi così facilmente che debbo vivere per me e per te, fossimo interamente riuniti né tu né io pro-veremmo questo dolore - il mio viaggio è stato tremendo, sono arrivato qui ieri alle quattro di mattina, mancavano i cavalli così la posta ha dovuto cambiare iti-nerario, ma che orribile strada, all'ultima stazione mi avevano sconsigliato di viaggiare di notte, di guardarmi dall'attraversare un certo bosco, ma ciò mi ave-va invece stuzzicato - e ho avuto torto, con tutti quei sobbalzi su un fondo appena sterrato, la carrozza avrebbe potuto non farcela e con due postiglioni me-no abili dei miei, sarei rimasto bloccato a metà strada - a Esterhazi non è an-data meglio sulla strada normale, con i suoi otto cavalli contro i miei quattro. -Anzi, io mi sono persino divertito come mi accade sempre in caso di scam-pato pericolo - ma torniamo in fretta dalle cose esterne a quelle interne, ci ri-vedremo presto, anche oggi non posso comunicarti le osservazioni che ho fat-to in questi ultimi giorni a proposito della mia vita - se i nostri cuori fossero sempre vicini l'uno all'altro, non mi sarebbero certamente venute in mente, ho il cuore che scoppia di cose da dirti - Ah - ogni tanto penso che le parole non siano in grado di esprimere nulla - sii serena, continua ad essere il mio fedele, unico tesoro, il mio tutto, come io lo sono per te; il resto, quello che ci potrà e ci dovrà accadere, saranno gli dei a deciderlo. -
Il tuo fedele Ludwig
Lunedì 6 luglio sera
Tu soffri, tu, l'essere a me più caro - in questo momento m'informano che le lettere devono essere consegnate molto presto al mattino. Lunedì - gio-vedì gli unici due giorni in cui la posta parte di qui per K. - tu soffri - Ah, dove sono io, ci sei anche tu con me, parlo con me e con te, faccio come se potessi vivere con te, che vita! !!! così!!!! senza di te - Perseguitato qua e là dal-la bontà degli uomini che credo - così poco di voler meritare e che merito co-sì poco - L'umiltà dell'uomo verso l'uomo - mi fa male - e se mi considero nel quadro dell'universo, che cosa sono e che cosa è colui - che chiamano il più grande - e tuttavia - anche qui c'è il divino dell'uomo - mi viene da pian-gere al pensiero che tu riceverai le mie notizie probabilmente non prima di sa-bato - per quanto tu mi possa amare - il mio amore per te è ancora più forte. - e mai starmi nascosta - buona notte - come frequentatore dei bagni devo ora andare a dormire - O Dio - così vicini! così lon-tani! non è forse un vero edificio celeste il nostro amore - ma anche solido co-me la volta del cielo. -
Buon giorno 7 Luglio
a letto i miei pensieri sono già rivolti a te, mia amata immortale, ora lieti, ora di nuovo tristi, nell'attesa che il destino esaudisca i nostri desideri - posso vivere soltanto unito strettamente a te, non altrimenti, sì, ho deciso di errare lontano finché non potrò volare nelle tue braccia e sentirmi perfettamente a ca-sa accanto a te e lasciando che la mia anima, circondata dal tuo essere, entri nel regno degli spiriti - purtroppo così deve essere - ti rassegnerai, tanto più co-noscendo la mia fedeltà verso di te, nessuna altra donna potrà mai possedere il mio cuore, mai - mai - O Dio perché doversi allontanare dall'oggetto di tan-to amore, la mia vita a V. è ora miserevole - il tuo amore ha fatto di me il più felice e nello stesso tempo il più infelice degli uomini - alla mia età avrei bisogno di vivere in modo uniforme senza scosse - ma è ciò possibile nella no-stra situazione? - Angelo mio, mi dicono ora che la posta funziona tutti i gior-ni - quindi chiudo affinché tu possa ricevere la lettera al più presto - sii calma, solo contemplando con serenità la nostra esistenza potremo raggiungere il no-stro scopo di vivere insieme - sii calma - amami - oggi - ieri - Quanta nostal-gia, quanto rimpianto di te - di te - dite - mia vita - mio tutto - addio - ti prego continua ad amarmi - non smentire mai il cuore fedelissimo del tuo amato
L.
Eternamente tuo
Eternamente mia
Eternamente nostri

Neo - yttologia 75

“… Viva gli arabi, viva le mura altissime che circondano le loro case, e siano benedette le finestre con le gelosie! Tutto dentro, e sotto chiave: dolori, gioie, vittorie, sconfitte, tutto! Tutto chiuso dentro! I giorni amari, dolci, felici o dolorosi della nostra vita, nelle mani di gente come te diventano generi commerciabili che si vendono a metri e a scampoli nelle case, per le strade e le piazze della città. E mi voglio togliere questo vestito da fesso che a viva forza mi hanno voluto mettere addosso e che, dopo avermelo messo, vanno dicendo che mi sta a pennello”
         Gli esami non finiscono mai – Eduardo De Filippo

Contorno 10

Mare&sole … ok qui è così ed è una roba ovvia il narrarlo … come dire che a Courmayeur in inverno si scia …

Di che parliamo allora?

Ma dei fenomeni di costume, delle rarefatte rarità di menti traslucide e un poco fatte di sole, di sabbia di zucchero da granita e di panna su gli altipiani della ciocciotta che esce dagli attillati costumi.
Di musica al sapore di pallone di plastica …. Di quei tipi che si sgonfiano ad un’ora esatta
dall ‘esposizione al sole … delle nonnette termo climatizzate con ghiaccio sotto i piedi e culo esposto al meridione … ma proprio quello d’Italia e di pancioni gravidici esposti su bikini mini mini da averne il feto un attimino di vergogna.
E non di rado si sente una vocina dal pancione che dice “copriti mamma … copriti!!”  e tutto questo durante una lettura impegnata d’Eduardo De Filippo e un bel po’ di venditori che sciamano come mosconi su …

Ometto la parola poiché sciamavano anche vicino a me!!

Uno in particolare mi ha colpito: assortimento estremo da condurre sotto i trentacinque gradi e una vastità di proposte e articoli … sarà stato il venticinquesimo del giorno e il mio garbo naturale, la mia relativa grazia andava a consumarsi … però tenevo botta fra un discorso di Guglielmo Speranza – protagonista del libro – e sua moglie Gigliola per via di Bonaria, l’amante.

Discorso plastico, minuto, crudele … schiaffi morali sommati a quelli materiali … un amore vero, quello clandestino, naufragato sotto il peso del dovere istituzionalizzato … la vecchia storia che riemerge come sempre e lui, il venditore “Assortito” arriva con la sua filastrocca … “Aquilone-toallia-ochiale?”  segue il mio “No, grazie!” … riprende il suono e il ritmo “Aquilone-toallia-ochiale?”  ed io insisto “No, grazie, No!” e lui con il tono del vaffanculo “Paloneracheta” … perché è cosi che si dice per non offendere palesemente … un vaffainbicchiere santoriano che pur velato tradisce la natura.

Una lezione d’intercultura impagabile … una risorsa comunicativa senza precedenti … una semiotica del discorso purista … un vaffanculo senza pari!!

Ed è così che mi porrò al mondo … così riuscirò a far tesoro del mio giorno di mare … “Paloneracheta” a tutti amici miei … senza offesa ma quando ci vò ci vò Paloneracheta a tutti i politici e a tutte le loro porcate e a tutti coloro che non aprono ancora gli occhi.

Finisco il testo teatrale con un sorriso in più e magari la prossima volta una di quelle collane oscene la compro pure … finanzio l’alternativa divergente.




lunedì 20 giugno 2011

Neo - yttologia 74

" ... tuttavia il concetto di dipendenza non è adeguato, né abbastanza profondo, per descrivere questo tipo di fame, che io chiamerei piuttosto amore. Agli albori forse, persino perverso, non corrisposto di sicuro, ma comunque amore. Così ebbe inizio l’agglutinata passione che ha dominato la mia vita; qualcuno potrebbe dire rovinato, e io potrei anche concordare.”
Firmino di Sam Savage


domenica 19 giugno 2011

FRUTTA 54 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Solo alcuni giornali!!
Raccontano di Pontida, della Lega, della difficoltà comunicativa d’una Italia che festeggia i centocinquantanni di matrimonio unitario che in realtà è un divorzio di fatto!!

Leggere prego e poi discutere:

http://www.repubblica.it/politica/2011/06/19/news/bossi_pontida-17916906/?ref=HREA-1

http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/407807/

http://qn.quotidiano.net/politica/2011/06/19/527508-bossi_scalda_padani_oggi_giorno_pontida.shtml

http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2011/mese/06/articolo/4868/


… un'Italia divisa, dicevo … schizofrenica … pagata da tutti per l’interesse dei pochi …

Una Italia del nord che chiede ciò che di fatto deve  già fare … la Lega chiede ciò che ha il dovere di fare come se al Governo ci fossero altri … la Lega protesta contro le decisioni che essa stessa vota, che prende in sede di governo e disprezza il loro stesso operato promettendo ciò che di fatto non può fare …

E un popolo di cazzoni urla Secessione come se tutti i problemi stanno in quel marcio razzismo che li attanaglia …. Oggi Bossi, dispiaciuto, dimostrava come al nord ci siano forze “non governative” ad imperare … la malavita … ma loro con chi sono alleati … a chi danno supporto??!

Non posso accettare una deflagrazione della ragione in tal modo … lo Stato, il mio Stato, non può più permetterselo … urlerei!!
Non sono padana … pago un Governo in gran parte padano … ci sotterrano in insulti e immondizia … posso non pagare più le tasse!!



Ci sarà una via d’uscita!!

sabato 18 giugno 2011

Contorno 9

Oh donne … valanghe senza suono … loro!

… e che cavoli … passo la metà del mio tempo a difenderle e quando mai si è così senza colpa, totalmente prive di scolature di peccato … basta passare un giorno con le amicone e tutto cambia!!

Sapessi che cultura viene fuori! … niente di cattedratico, tipo la roba che fa impazzire me … ma piccante necessariamente, come un abito da provare per forza anche se non hai intenzione d’acquistarlo o … le robe mini mini che non mi stanno bene ma che si provano lo stesso per far baldoria!!

Passaggi alla KiKo per saldi di smalti e affini e discorsi giuro imbarazzanti … ho detto stop una decina di volte ma loro lì a raccontare le loro cose … "...non sono interessata" … "...siete pesanti" … ma vi voglio bene!!

… e poi li a parlar di cose che t’insegnano come fatti normali della vita … occhi sbarrati  - i miei - verso i loro dettagli e un “... ma dai …”“... cavoli!! Ma è vero??” … sorrisi in vanità e effimera compagnia, nulla di meglio se non ci stai molto con l’equilibrio.

… valanghe positive, ecco cosa sono …

Un insieme di nulla che fa la differenza … la seguente scena di Sex in the city http://www.youtube.com/watch?v=7VF8hoFelPk offre una buona sintesi del giorno … e errori e strafalcioni che incontri in corso d’opera e che ti fanno capire quanto tutto sia davvero relativo.

Passato un bel giorno! … scritto in un memoriale alcuni momenti e si riparte che nulla è perduto … al massimo possiamo perdere noi stesse per strada ma quello è solo un dettaglio.

Ottimo giorno … m’hanno fatto ricordare di me … magari le dovrei veder più spesso!!

Smalto asciutto … a letto!!

venerdì 17 giugno 2011

FRUTTA 53 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


“… la società è pronta a raccoglierci” … dichiarano le donne che si sono messe al volante sfidando le leggi … la libertà è aria e di quella siamo fatti … abbiamo bisogno d’uno scambio osmotico tra la società e la stessa libertà che è pronta a raccoglierci.


Ma è pronta a raccoglierci?
…. Tutte le donne, in qualsiasi parte del mondo, sono donne e ovunque devono lottare il triplo per avere la metà …. Maurizia la precaria scansata da Brunetta e le medesime donne al volante nei Paesi sauditi rischiano, lottano, studiano, compiono miracoli di sopravviverne nella cavernosa società che è poi mondiale … ma siamo figli di madri .. veniamo da donneloro c’insegnano le prime parole e i primi sentimenti e poi allontanate, incapaci, relegate in ruoli da considerare deboli …

Essere roccia è saper sopportare tutte le vessazioni che negli anni le donne sono state costrette a subire …
tutti i divieti … tutti gli oltraggi e l’essere sminuite sempre e comunque … ma la roccia non si consuma, si assottiglia ma non si distrugge!

Donne perle … su tacchi spaiati e marcia decisa … in macchina o no è il passo che segna la differenza e noi donne siamo sempre in marcia … anche nel deserto!!

Le donne sono spesso in Angoscia … l’angoscia è ben descritta da Artaud

L’angoscia che fa i folli.

L’angoscia che fa i suicidi.

L’angoscia che fa i dannati.

L’angoscia che la medicina non conosce.

L’angoscia che il vostro medico non comprende.

L’angoscia che lede la vita.

L’angoscia che preme sul cordone ombelicale della vita.

… l’angoscia che coglie le donne ma non le vince … lottiamo!!




















giovedì 16 giugno 2011

FRUTTA 52 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!



Religiosità a confronto in una città barocca … un po’ di scuotimento da provinciali del balnearismo culturale e omoni alti alti da sembrare palazzi con attorno delle casupole … piccole casupole!

L’incontro con abiti accesi, etnici, di natura e dimensione alterna … non so in realtà da dove venissero e penso proprio sia stato un raduno religioso di natura islamica e considerata la mia estrema ignoranza sull’argomento Vi raccordo al seguente link http://domenicobuffarini.blogspot.com/2011/01/le-correnti-religiose-e-le-scuole.html
Al link ci sono arrivata grazie alla scritta mussulmana tradottami in ”Non vi nessun Dio all’infuori di Dio e Muhammad è il suo messaggero” ...  messaggio forte a cui non siamo abituati e nel fotografarlo ho dovuto chiedere ai grattacieli in movimento di fermarsi che la casupola la stavano quasi atterrando.
Un gruppo composto, compatto, allegro … se riuscivamo a capirne le rivendicazioni eravamo tutti un po’ più contenti … nessun senso l'andare in una città con scrittura occidentale e scrivere in caratteri mussulmani!!
Mi fa pensare al … io lo so ma non te lo dico! O … ancor peggio … questa rivelazione è solo per pochi, tu non puoi … è questa la sensazione.
La compartecipazione in manifestazione comporta la veicolazione d’un messaggio – discutibile o no – comunque la trasmissione d’un sapere da far condividere.
Parola d’una che ci vive dentro le manifestazioni pur non essendo più una giovane marmotta!!
Prendo atto di non sapere nulla di quel movimento prima d’oggi e convengo con me stessa che m’hanno messa in condizione di non capire … alla fine per me è stata una bella parata di colori … belli ma insignificanti.
Io avrei voluto capire. Ci lotto con il capire e queste cose mi lasciano dubbi … sarà stato il mio essere donna che li ha condotti a non farmi capire? … non voglio pensarlo perché sarebbe una minoranza che ne ferisce un’altra e in altra terra … non sarebbe giusto.
O forse l’uso ridotto d’una lingua … un codice ristretto come spesso mi succede d’incontrare … l’uso del codice ristretto delimita il gruppo di comunicazione … come non voler far capire; non è una ricchezza ma una valvola di non intrusione che io deploro … ogni volta chiedo di sapere, lo chiedo palesemente per demolire queste abitudini di molti di noi ma che riserviamo al personale... solo quando la situazione lo richiede, ad aree estremamente domestiche … riservate … di norma, nel sociale,  si parla per farsi capire.
Quel gruppo voleva testimoniare qualcosa di grande, di unico per loro …
ha centrato l’obiettivo?
… ha centrato la mia attenzione ma era il massimo del loro giorno!




mercoledì 15 giugno 2011

Neo - Yttologia 73

“Una laurea, giovanotto caro, è l’impegno che il giovane assume nei confronti della società.

- Il caso può favorire sia i degni che indegni. Il mondo ti guarda, la società ti sorveglia, si difende e fa bene. Con questo non vogliamo insinuare che proprio voi non sarete all’altezza di rendervi degno della vostra laurea, ma … come si dice? Chi vivrà vedrà.”

- Gli esami non finiscono mai – Eduardo De Filippo

martedì 14 giugno 2011

Neo - Yttologia 72




Piccoli cuccioli senza padrone … loro non hanno opportunità … io ho bisogno di darne … non ha ancora aperto gli occhi ma vorrei che vedesse me per prima … io ho perso la testa per lui … e lui, il piccolo ma(r)x, mi amerà? Proveremo, proverà …

"La tua è una colpa del destino; nessuno può essere colpevole del suo destino."
Giocasta in Edipo di Seneca

FRUTTA 51 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Stamattina sveglia con http://www.youtube.com/watch?v=AYfSB5NF0kA che non è apologia della domenica ma un risveglio sociale anche dall’oppio della religione e della religiosità che si è liberato negli ultimi mesi ...  dal prodotto che hanno creato e posto al comando ...  delle orecchie da mercante esibite per tutte le  boiate di governo che udivano ... per gli inutili  panni di mediatori del niente.

In questo non sono poi stati lontani da Angeletti e dal compagno del vicino sindacato: compiono azioni di massa sulla massa e in favore dei datori di lavoro ... il sindacato del potere!

Non certamente del potere operaio che, per quanto abbia sbagliato in passato, divenendo assassini,  avevano buoni principi ma un passo sbagliato.

Il passo e le idee possono ancora essere sincronici, basta volerlo, basta non farsi prendere dall'emotività, basta disinnescare la violenza implicita degli uomini e delle donne.

Basta essere i guru di se stessi che trovano degli equilibri condivisi in azioni condivisibili: la porta de sol a Madrid ne è un esempio … piazza Tahir ne è un altro … il referendum voluto, promozionato, desiderato è un altro punto di vista.

A "quelli" mancano le idee e si rivolgono al fango per farsele venire: non puoi tirare la corda sempre pensando che non si spezzi mai … poi fa crak come lo stesso quadro descritto in Novecento di Alessandro Baricco … all’improvviso, e senza nessuna previsione,  cade nella notte e ti fa scattare i perché.

I perché sono molti e quel quadro del Parnaso di ieri, e noi legittimi proprietari,  ci siamo ampiamente vergognati della storia fantasiosa di cui è stato vittima … immerso in amplessi delineati dal capo di governo su orge d’idee descritte dal pittore … chi dipingeva si faceva le idee delle muse non i loro corpi … è tutto talmente volgare da non trovarne nemmeno le spiegazioni.

Adesso cosa faranno per far sensazione? … inducono gli extra-comunitari a commettere reati così faranno risalire la paura? … importano i gargoyle per spaventare le vecchiette … ti dicono che chi ha studiato troverà giusto impiego … o continueranno a scopare a spesa nostra, perché le signorine le paghiamo noi, in un modo o in un altro, e noi tiriamo la cinghia ancora un po’ e  facciamo un altro buco alla cintura.

Mi ricorda la storia d’una certa Maria Antonietta che aveva perso la testa prima del taglio e insieme a lei è stato decapitato - solo per un po’ – un antico sistema di governo.

Teniamo alta la testa … nessuno la deve perdere ma qualcuno deve cominciare a pensare.

Dimissioni!







lunedì 13 giugno 2011

Neo Yttologia 71

Il mio vicino è un po’ strano

Vendemmia e pota insieme

Il suo orto non genera rape

Né gemme di grano

È ordinato come una

Duna spazzata dal vento



Il mio vicino è anche un po’ assassino

Tutti dicono che ha ucciso la moglie

Che da anni aveva perso la parola

Ma le voleva tanto bene

Cosi dice a tutti sconsolato

La teneva in casa tutto l’anno

Per difenderla dal mondo



Va a caccia ogni fine settimana

Con il suo cane che guaisce

Invece di gioire dell’uscita

Per inseguire una lepre o un fagiano

Lo tiene chiuso tutto il giorno

In un gabbiotto con un gallo



L’unico che mi fa compagnia

Col suo canto tutte le mattine

Quando il mio gatto arzillo

Mi graffia l’anima già straccia

E il solito ragnetto che scende nel vuoto

Si ferma proprio all’altezza

Della mia insopportabile malinconia



Gianni Iasimone














Neo yttologia 70

Dunque, come avvenne la conoscenza?

Veramente non saprei …

Non sapete come avete conosciuto mia figlia?

Ma non saprei se la signorina Gigliola mi autorizza a dirlo o no.

E che male ci sta? Io ne sono al corrente perché mia figlia mi raccontò immediatamente come fu e come non fu.

Io pure conosco il fatto, perché me lo racconto mia sorella.

L’unico che non sa niente sono io!

Gli esami non finiscono mai – Eduardo De Filippo





domenica 12 giugno 2011

Contorno 8


Cronaca referendaria poco seria, piuttosto di sinistra … a spizzichi e bocconi d’una domenica d' osservazione d’un diritto.

… Mattinata fresca, notte insonne, tormenti da ultimi quesiti … “ma stavolta lo tiriamo giù o no?” … si cuoce come uova con il prezzemolo e decisamente si deve ripensare all’azione mirata; l’obiettivo “svarga e la molla non tiene” così come si diceva nel passato degli universitari della rifondazione e, per i non addetti, “… l’azione è più prolungata del previsto” dissidi interni e … cosa fare di più?

Comitati etici, accampati sotto casa, rubano la scena ai cani del quartiere … quelli belli con coda alzata e sguardo da “O che schifo … un umano!” ma il comitato tiene e il cane ripiega su fattezze pidielline … uno spettacolo gratuito di senatorialità crescente.

… Alzata di brutto … indossata la maglietta della domenica … capelli ravviati e un trucco da referendaria – tonalità marrone – viola – occhiaie profonde e gli Inti Illimani http://www.youtube.com/watch?v=l_k6wWv5ezo per compagni … “la scheda, prendi la scheda” mi dice il compagno di sventure … niente auto stamattina, deceduta dopo la fatica della spesa del sabato … pronta per l’apposizione dei SI … scolpirli una missione!!

Il seggio solitario: poche persone di valore s’inoltrano con schede e documento … i seggiaiuoli ingannano l’attesa con l’arancino del mattino e il ben nutrito capo-sezione guarda con sdegno la mia maglietta pensando e non dicendo … “...un’altra di sinistra!!” … prima s’erano fatte vive Ely e bolle-sister … il mio contro sguardo l’ha fulminato “… e mbè … cazzo c’hai da guardare!”, ribaltato e confuso mi registra e mi permette d’avviarmi … il mio controcanto “… mbè? Guardi ancora??” … ho scolpito i miei Si … li ho salutati con l’invidiabile mossa degli occhi alla “porca troia” di matrice Littizzetto e vagamente commossa mi sono addentrata alla mason in attesa del flusso dei votanti.



Ci aggiorniamo … splenditi voti e languide speranze.

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… Pranzi domenicali come appuntamenti senza nome e senza fine … c’è sempre di più quanto vorresti di meno … Orecchio e Cuore fermo sulle attese di voto … un referendum che è scelta oggi mi diventa una necessità … rifletto, leggo, ricerco … sconto il mio futuro sulle scelte del non voto che darà conseguenze su me che ho scelto di votare … parametri di democrazia su menti svettate e udibili castronerie … ne leggo da paura e le accetto perché pur sempre una espressione … vorrei farli saltare: non è anche quella una espressione??


Oddio musica da Profondo Rosso e inquietanti presenze che mi portano a vedere le opinioni leghiste come quasi un eloquio umano …. Oltre il rutto hanno qualcosa il più … oltre Bonanni che da sindacalista dice che il referendum non servirà a niente, il sindacato dei lavoratori che lustra i piedi ai potenti … we we we ancora il tempo è lungo e la mia cronaca strampalata deve pur aderire a un ambito reale … scecchero note su informazioni ma è ancora presto per sperare.
Tipo queste sigle http://www.youtube.com/watch?v=VObI8287GN8
... Mi affaccio in un mondo alterno e fra poco vederemo rispledere menti positive ...

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Da edizione in edizione il vuoto nello stomaco e la paura che qualcosa non funzioni … una resistenza seria su d’una nazione limitata … all’estero è questo che dovrebbero sapere … moltissima gente in rete che lotta, si attiva, combatte per far spostare qualcosa nell’ago di questa limitata Nazione … abbiamo anche molti silenziosi e coloro i quali credono un dovere la gita fuori porta e non il salvarsi o meno da un destino infame … potranno sempre lamentarsi dopo … quella è la loro cultura, quella la loro dimensione … chiaramente lontana dalla mia e da cui ne prendo le distanze ma, sono pur sempre italiani … fetta purtroppo non indifferente … continuerò a lottare … occhi aperti e una attesa interminabile.

Vedremo gli sviluppi…

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palesemente molto, evidentemente poco … affluenza considerevole ma non abbastanza da sentirsi al sicuro!!
 … ancora un giorno d’osservazione e di speranza … “scoccia, sdraia e spalma” mi dice la mia amica Ely e intende dirmi di non mollare, di continuare a dare l’anima e il cuore come ho sempre fatto … non mi libererò mai dei mie panni, delle mie certezze … voglio una Italia libera non meno dei partigiani, non meno della loro storia e la libertà ha il costo d’una testimonianza instancabile … come la testimonianza delle meravigliose persone che m’hanno fatto compagnia durante il pomeriggio: la TL a cui sono legata.


Domani possiamo ancora sperare … dobbiamo farcela!!


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13 Giugno

Mattinata intensa: finita, serrata … d’ascolto e parola … qualche parolaccia e volti alterni e cambi d’espressione … realizzato poco lavoro e nessuna opportunità … però oggi ho realizzato la mia italianità cucita di trine e tricolori … senza ampolle che ci pensano i padani sul Po fra qualche giorno … mi sono vista invadente e pesante, spesso battente e insinuante … cattiva e ferita ma pronta a ripartire … nessuna sorpresa sia politicamente sia umanamente … nessun partito può abbattere le mie convinzioni, nessun uomo ferirmi .. hanno già fatto tutto e niente può sorprendermi.

Ascolto la tele … tante, diverse e di varie estrazione, leggo e vedo la TL entusiasta … un animo che si risveglia, loro lo paragonano ad un orgasmo per via dei quattro si … e quasi quasi c’acchiappano che uno così intenso non l’ho mai avuto ... ma quelle son storie!!

Si chiude il voto, si chiude un’epoca … adesso, siamo fuori dal tunnel?

Aspetto e vedo … credo di non poter far altro ma lo faccio con classe … ho indossato le mie scarpe nuove che mi regalano dieci centimetri in più … quelle son gioie!!