sabato 31 marzo 2012

Riflettere PL!ease! 13



Oggi frutta che il dolce se lo sono già mangiati!!
Buona Domenica … di buono c’è poco per gli italiani … non ci sono nemmeno gli italiani volendo
Domenica?
Quella c’è ancora e sta, tutto sommato, bene … Domenica mi fa venire in mente la domus, la casa, un segno che definisce l’esistenza dell'uomo e una possibilità alternativa di sopravvivere … e, in tempo del poco in monete e in banconote, avere casa è una operazione di creatività dell’illusione e, per tenere il poco che ancora non hanno preso, è sufficiente un portamonete da riciclo … alla prossima magari c’insegnano come stamparli i soldi.

Buona Domenica!!


Which is more important to you?


I think who everything meeting is an opportunity but at times if I lost that opportunity is really a save





Contorno 65


Respirare: primo e ultimo passaggio della vita … un’ora di respirazione breve, profonda per sciogliere i nodi che legano la colonna, lo sterno, la gabbia toracica … respirare per vivere, respirare come terapia.

Ho cominciato un nuovo percorso … il pilates del sentimento … alla ricerca dell’equilibrio d’una donna che cerca se stessa … come un avatar/donna di alcuni anni fa, che poi ero sempre io … ho perso la mia amata poesia … ho perso la primavera come quella di Cocciante o come Due, che ascolto adesso, ma solo perché il testo è realmente poetico … scritto appunto da un poeta … Cocciante ha messo solo la musica che lodevole, confortante, ma non regge il testo.

Il pilates di gruppo, poche e belle persone tutte in cerca del gesto iniziale e alla conservazione d’esso … oltre la conferma di questo passaggio … al riempimento delle spugne della vita e di questa vita farne tesoro.

Io vedevo rosso stamattina … il forte che è imprigionato dentro e che cerca una scatenata via per scivolare e conficcarsi anch’esso dentro il bacino come la respirazione profonda … dal bacino che contiene ed è contenuto … dallo sha on tzu di cui sono divenuta seguace e formatrice quando non pensavo potesse essermi mai utile.

Del doppio passaggio ne conosco la metà … le porte del mondo non le trovo e trovarne la maniglia diventa complicato … si comincia dal respirare come il sasso che anni fa riuscivo a far saltare … e che ha salvato la nascita del piccolo … respirare ci è servito per vivere ad entrambi … serve ancora oggi … il pilates mi aiuta a riscoprire il suo valore.

Sabato!! … si vede amici … veri amici … respiro, lentamente e profondamente respiro.



venerdì 30 marzo 2012

Neo - Yttologia 133

E’ la stagione del dolore e la colomba

Si posa perplessa:

E’ la sbocciante primula a condurre

La stagione del dolore.

Le sue lacrime verdi il mirto evolve

Nella stagione del dolore.

I lati del giardino cittadino

Si adornano di sangue.

Contro le rocce agli antipodi

Si leva la stagione del dolore,

Gli equinozi della disperazione

Giungono con sequenza oscura.

Il meccanismo dell’esperienza

Accelera il suo male, l’orrore,

Simile a un sesto senso, esplode

Nella luce della ragione.

La stagione del dolore è una macchina.

L’uccello penzolante e la giunchiglia

E la lingua di fuoco e il rapido ruscello

In quella triste macchina funzionano.

George Barker

giovedì 29 marzo 2012

Contorno 64

Di presenze strane siamo fatti … la vita è un insieme d’elementi ingiustificabili ma che rendono credibile l’esistere … il tetto dell’edificio è quasi casa mia … vivo con i cicli dei colombi, con i loro ritmi, il loro andare, il loro tornare … l’accoppiarsi e di piccoli colombi appena nati ne ho visti tanti.

Cicli quotidiani che scandiscono i miei anni … ognuno trascorre il proprio tempo legandosi a dei valori più o meno importanti, per me i colombi, la loro vita, anche i loro disastri segnano le stagioni e il quotidiano … dalla finestra del mio bagno uno in particolare mi aspetta … io lo riconosco e il suo sguardo fisso, al contrario degli uomini, non è indice di stupidità … sono anime semplici, incapaci di far del male … sporcano ma questo mi pesa relativamente … la gioia che negli anni m’hanno dato è nettamente superiore.

Da po’ li osservavo poco … presa dalla fretta, dal collocare e ricollocare ogni singolo spazio del vivere, mi sono permessa di non osservarli … tutte le piogge di questo inverno "piovoso" le abbiamo fatte insieme: loro fermi, bagnati, impassibili a raccogliere acqua e freddo ed io lì a guardarli … semplicemente guardarli.

Oggi è venuto a salutarmi … il piccolo colombo smagrito che mi aspetta al mattino ha fatto un volo e si è appoggiato alla finestra mi ha guardata per un po’ e poi è andato via … non l’aveva mai fatto … in tanto tempo mai … il colombo che gli stava accanto ha spiccato un volo accanto … l’ha sorvegliato a distanza … l’ha vegliato ecco … lo veglia ancora adesso che è morto sul balcone del signore di fronte … è venuto a salutarmi ed è stupido piangere per un qualcosa di stupido ma talvolta anche questi segni hanno un loro valore. La morte non è stupida.

Il compagno lo veglia ancora … più umano degli umani … migliore sotto tutti i profili possibili … piango perché per me è morta la poesia … che vuol dire quando un colombo che conosci da un po’ fa un salto e  viene a salutarti … che vuol dire spiccare l’ultimo volo per te … le sue ultime forze.

Ho sempre creduto in quello che appare stupido ai molti … ho spesso visto un’anima dove l’anima non veniva riconosciuta e, osservare con occhi diversi mi ha regalato un mondo meraviglioso … una dimensione che non appartiene agli altri che valutano solo il superficiale … piango per un colombo perché è meglio d’un umano … mi ha dato di più, una relazione più forte … piango perché sono una stupida credulona, una che alla poesia crede … quel colombo era la poesia del mio mattino, dei pomeriggi fra piatti, compiti e studio … mi dava la ciclicità … mi ricorda la poesia di Charles Bukowski

una poesia è una città piena di strade e tombini

piena di santi, eroi, mendicanti, pazzi,

piena di banalità e di roba da bere,

piena di pioggia e di tuono e di periodi

di siccità, una poesia è una città in guerra,

una poesia è una città che chiede a una pendola perché,

una poesia è una città che brucia,

una poesia è una città sotto le cannonate

le sue sale da barbiere piene di cinici ubriaconi,

una poesia è una città dove Dio cavalca nudo

per le strade come Lady Godiva,

dove i cani latrano di notte, e fanno scappare

la bandiera;una poesia è una città di poeti,

per lo più similissimi tra loro

e invidiosi e pieni di rancore...

una poesia è questa città adesso,

50 miglia dal nulla,

le 9, 09 del mattino,

il gusto del liquore e delle sigarette,

né poliziotti né innamorati che passeggiano per le strade,

questa poesia, questa città, che serra le sue porte,

barricata, quasi vuota,

luttuosa senza lacrime, invecchiata senza pietà,

i monti di roccia dura,

l'oceano come una fiamma di lavanda,

una luna priva di grandezza,

una musichetta di finestre rotte...

una poesia è una città, una poesia è una nazione,

una poesia è il mondo...

e ora metto questo sotto vetro

perché lo veda il pazzo direttore,

e la notte è altrove

e signore grigiastre stanno in fila,

un cane segue l'altro fino all'estuario,

le trombe annunciano la forca

mentre piccoli uomini vaneggiano di cose

che non possono fare

… è che quel colombo indica la fragilità del mio sentire e vederlo morire da un po’ di sepoltura alla capacità di credere ... o forse dona una dispensa per andare avanti … per il momento il compagno del colombo è ancora li a vegliarlo e lui, con il suo collo riverso, sentirà il mio dolore?



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La cronaca di oggi: Could him bring or dignity life ... or the worse life? … I think who he had asked himself

I think who he had choose only for fire ...














































































mercoledì 28 marzo 2012

Contorno 63

1,2,3 … Stella

Nuova puntata della Guzzanti politicizzata … quella che preferisco, è chiaro, e Anteprimi lancia un nuovo passaggio alla Arbore: Via Cola di Rienzo 100 – Roma o 98 e poi una serie di numeri d’avviamento postale approssimati e improbabili.

Come il povero Giandomenico Pisapia che è stato perseguitato da chiunque con “Volante uno … volante due” … immagino quante lettere arriveranno a quell’indirizzo e magari incontrate la ragazza che vi piace ed abita pure li e, tutti insieme pensiamo che sia l’Anteprimi d’un qualcosa … è proprio nato un nuovo luogo comune.

Poter vedere immagini di sana ironia è l’unica sana abitudine che noi residuati italiani possiamo ancora permetterci … fra editti e tartassamenti lo scazzo cresce e i nuovi martiri non riconosciuti saranno quelli italiani … non riconosciuti dalla chiesa perché tengono i cordoni a tutto il resto del mondo.

Quello che conta … dalla parte dei cassieri mica dei ve-(r)-SSati … oggi Marcorè fa l’infedele e Travaglio fa Travaglio … anche loro sono colore in un tempo buio … Anteprimi di qualcosa che esiste.

A margine del visuale c’è l’uditivo … ho scoperto un fado nuovo e che mi piace http://www.giuaecorsi.it/it/le-canzoni/wonderwoman/ ricamato da Corsi e Giua è mirato, attuale, trascinante … aderente alla realtà, faranno grandi cose questa estate … fra qualche mesi li vedremo tutti persi dietro questo motivetto.

Capelli tirati, passo a tempo e magliette aderenti che, si proprio così, stringe le tette e ce ne dobbiamo fare una ragione!!





martedì 27 marzo 2012

FRUTTA 101 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Investi qui!!

Toc toc … avete fondi da investire?economie crescenti guardate all’Italia … gli Italiani sono pazienti, abituati ad essere silurati, comodi e trasportabili, non sporcano perché non mangiano … gli abbiamo tolto tutto o quasi e loro sono ancora li a bocca aperta … stiamo pensando di cavargli i denti d'oro!! ... esenti dall’articolo diciotto, quando ti stanchi calcio in culo e via … contrariamente full full time sino ad esaurimento… poi quando sono scavati, malati, muoiono pure perché la sanità non funziona e non se la possono permettere questi pezzenti!

Ma risparmiamo con le pensioni … spopoliamo le città … riduciamo l’inquinamento perché abbatti macchine, trattori, gas, metani e similari … la verdura è solo radioattiva perché tutta la monezza la scaricano nelle terre italiane … adesso anche padane … Investite da noi, se volete vi regaliamo un delegato Fiom prima discriminato, poi licenziato, sempre tassato e potete usarlo come pupazzo di neve in inverno o spaventapasseri in estate che il manico l’hanno sempre al posto giusto.

E per la crescita non c’è da meno … crescono i ricchi, i parlamentari, le spese governative, le pingui farine dei ricchi … gli altri tutti crocifissi al palo della luce (anche se era telegrafo) appena tagliata … fra Quasimodo o  le “Tre croci” che Tozzi ci perdoni!!

Investiteci!!

lunedì 26 marzo 2012

Neo - Yttologie 132


http://www.youtube.com/watch?v=x8l37utZxMQ

Rachmaninoff accarezza note … l’animo capovolto all’inverso e l’acqua della gioia non scende giù ma risale senza bagnare il passaggio … amiche di conversazioni pomeridiane, pochi accordi e un controfagotto che sussurra la propria autorità.

Punti, virgole, lombrichi d’una vita piena di punteggiatura: i punti interrogativi, nei miei sogni, si capovolgono, diventano contenitori e poi segni di contenimento.

Non chiedono più, non interrogano più, affermano … confermano … rilanciano; respiro luce … un semplice riflesso del vero … il sincretico … l’universale che esce dalle mani … dalle mie mani atrofizzate … tieni il vibrato e accostata i passaggi … rivedo i colori prosciugati.

Accarezzo note … fruscio - in pigiama di cotone - ma per me è un abito alla Debbie Reynolds … stropiccia e fruscia di buono … sa d’ammorbidente!

Dormo ad occhi aperti ma il sole illumina la stanza prima del mio addormentamento --- Fruscio musicalmente ed è quel che volevo …

Semplici, piccoli gesti … eterni attimi … cristallini di tranquillità …

Neo - Yttologia 131

"Naturam espella furca, tamen usque recurret”

Orazio – Epistole, 1,20 – 1,24

“Anche se cacci la natura con la forca, continuerà a ritornare”

Neo - Yttologia 130

non aveva il sonnolento distacco, né la sorda stranianza dell’uomo vivente sopra il mare ma la vivace attenzione di uno vissuto sempre sulla terra, in mezzo agli uomini e a le vicende loro.

Il sorriso dell’ignoto marinaioVincenzo Consolo

Contorno 62

Raw food e il cannibalismo delle zucche!

Donne bellissime come incarti di pasqua … pelli vellutate e senza sconvenienti peli da poco progesterone … ma sostenere il silenzio non è un qualcosa a cui sono state programmate. Le donne non conoscono il silenzio!

Si parla di programmazione perché noi donne viviamo così … dal risveglio alla notte ci sono una infinità di cose e cosine da fare e, quando il giorno finisce, ti accorgi d’averne fatto solo una piccola percentuale d’esse … corri, salta, ginnastica http://video.repubblica.it/divertimento/donne-in-forma-negli-anni-40-ecco-la-palestra-retro/91333/89726 … lavoro del prima, lavoro del dopo … cremine di mezzo, tacchi che uccidono, cibo misurato, zero desideri.

Oltre chiaramente la miriade d’impegni familiari che mettono a dura prova l’organizzazione della sopravvivenza … non c’è il tempo d’alzare il fiato che il fiato se ne bello che è andato.

Cannibalizziamo noi stesse … per piacersi, per piacere, per darsi ragioni e le crudità della vita le portiamo pure sulla tavola … succo di carote, rape crude, carote crude, una infinità di finocchi e finanche le zucche gialle crude in insalata (Does the idea of eating something green make you gag?)

Una zucca che ne mangia un’altra … chi ha la peggio delle due non è facile definirlo.

Passeggiando con se stesse si porta accanto il peso della raw anima … è quello un peso ingombrante davvero e non importa quanti chili puoi perdere e quanti costumi puoi indossare … il concetto è solo uno: imparare a vivere con sé e di sé … con quel che porta a fare guai se lasciato libero d’andare.

Se l’anima avesse un guinzaglio ... tale da poter prevedere le cose che può provocare … sostenere il silenzio, le donne non sanno farlo sul serio … gli uomini solo alcune volte o quando hanno perso completamente interesse nel comunicare … le zucche sanno osservare questa disciplina e, consumando le similari vegetali (cucurbitacee),  pensano che bastava ascoltarsi dentro e capire che quel che senti non è mai un caso.

Il sangue delle zucche è arancione … le sue piccole involuzioni esterne accenni di cervello e di parole non ne hanno mai … le zucche sono fatte d’acqua e quando cadono producono solo un forte suono e un gran disastro ma, quel che rimane a terra, non potrà mai più essere messo insieme.

La morte d’una zucca lascia semi … che possano germogliare nel passaggio di chi li ha calpestati. Parola di zucca!!





domenica 25 marzo 2012

Neo - Yttologia 129


… coperchio del barattolo mondo …

presente progredito su smaltate unghie … chiacchere bagnate di mare … il sale sui piedi o forse era sabbia … la memoria collettiva è il sorriso dell’attimo … inaspettatamente una carezza … il tempo torna allo zero … ricordo … quel che ero è dentro ciò che sono… due metà inscindibili nascoste dal ricamo sociale che opero sulla mia armatura.

Una dentro l’altra la stessa persona … le stesse persone … siamo tutti uguali: Who will be seen without a full face of make up or a hair out of place?



sabato 24 marzo 2012

Riflettere PL!ease! 12


Tum tum … buona domenica dal cuore, dal suo suono .. dalla vita che si esprime dal suo subito … Tum tumbuona domenica ritmata dal propulsore dei nervi e della parole … dai sentimenti che fanno accelerare un muscolo di vita … tum tum buona domenica dal dolore che produce il suo accelerare o fermarsi … dalla vita e dalla morte … da quel che sostiene entrambe nel nome della paura … tum tum buona domenica dalle cose belle che diventano brutte … dal temere le pulsioni ossessive … tum tum buona domenica al suo accelerare tutte le volte che mi trova impaurita … tum tum che paura che mi fa la vita … tum tum il non potersi fidare … il colpo che potresti subire … la vita che potresti cambiare … gli affetti che potresti sfuggire … tum tum per tutte le volte che trovo pace nel mio angolo, nel mio mondo, nelle mie certezze … tum tum respira un attimo cuore e rallenta … tum tum come il cuore che ho sentito battere dentro me nella prima ecografia … tum tum tum tum mi tranquillizza quel tipo d’amore, l’amore che ho intorno, la forza che mi tiene insieme … tum tum buona domenica di pace.
Donne tum tum … uccise, violentate per aver detto di no … http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2012/mar/21/honour-crime-domestic-abuse?INTCMP=SRCH
Ma tutto per loro, per noi,  è cominciato così http://vimeo.com/26907523: cosa si vuol distruggere la donna o il no che è stato detto? Tum tum … riuscire a vivere alla cattiveria, alla violenza … riusciremo?

venerdì 23 marzo 2012

Contorno 61

L’aggressività verbale non è quella legata all’insulto o all’alzata di voce … quelle sono forme di esternazione più o meno violente ma, ciò che veramente scuote dal profondo, è l’incapacità degli altri, soggetti terzi, d’ascoltare e permetterti d’ascoltare qualcosa, una qualsiasi fonte di suono o informativa.

Le loro parole devono prevaricare lo spazio … saturare ogni angolo possibile d’ascolto e così radio, tele, persone che provano a comunicare qualcosa, vengono sventrati dalla violenza logorroica di quelli che con le loro parole, suoni, segni, rumori, devono saturare gli spazi, renderti compartecipe della loro mancata informazione, del loro non capire il discorso – sia da un film che dalla radio/o/telegiornale – e poi farne una sintesi informativa delle poche parole colte fra sillabe e distorsioni afferrate. Chiaramente sbagliata!

Provate a sentire qualcuno che parla di qualcosa di serio con una aspirapolvere accesa nelle orecchie e una trentina di sedie che cadono e, non serve nemmeno mostrare che annuisci per toglierteli davanti … la missione da portare a termine è l’aggressione locutiva che porta all’incapacità di ascoltare e decodificare alcunché.

E’ una malattia sociale che parte già da bambini … qualsiasi cosa tu stia facendo la loro parola deve troneggiare, sovrastare, essere visibile sugli altri … sui compagni, sulle necessità contingenti; oltre che gli adulti ... la migliore che mi è capitata è stata una collega che mi raccontava del suo dentista durante una prova d’evacuazione con la protezione civile ad assistere … è stato inutile dirle che non era il momento, quella ha continuato come un fiume … il suo dentista valeva certamente di più d’un ipotetico terremoto.

I bambini sono giustificati perché appartengono alla doverosa fascia dell’egocentrismo che li afferma … certo, anche se mia madre mi diceva che mai e poi mai i grandi dovevano essere interrotti ma noi forse eravamo dei bambolotti più che bambini.

Il monologo collettivo continua fra amici e parenti ... in tv scatta la guerra del golfo la prima e la seconda e li a dire quanto era figo il fidanzato di Gisella … il mio sguardo evidentemente infastidito non valeva il culo del fidanzato della Gisella e così Cocciolone è stato catturato e in molti non se ne sono accorti … qualcuno non lo sa ancora che sono stati anche liberati.

La radio con qualcuno di mezzo è una serie di biz e scazz e chi capisce qualcosa … si afferra solo “… Monti afferma o la Fornero dice …” ... anche la lettura del giornale ostentata - forzatamente -  nell’unica ora di pausa che hai durante il giorno – in aula docenti – viene irrimediabilmente sconvolta dalla bravura del figlio del tizio o del caio … e poi alla semplice battuta “ … hai visto la porcata sull’articolo 18 … lo sai verrà esteso anche agli statali!” … seguono una serie di cosa, dove, ma quando è successo … troppo presi dal flusso del proprio eloquio che diventa aggressività verbale per rendersi conto che la vita scorre … gli eventi corrono, il mondo cambia, il suolo che calpesti non è lo stesso del giorno prima e …. Ecco perché sono riusciti a cambiare il tutto: trasmissioni di talk ci hanno insegnato solo a parlare e non ascoltare ... e non permettere d’ascoltare.

Intere generazioni messi al bando delle parole degli altri e delle risposte che non ci saranno perché tanto non verranno sentite … nessun flusso in ingresso e in uscita, solo un insieme di suoni, versi, rumori che fanno di noi dei primati … non comprendiamo e non produciamo.

Per non dire poi che quando cambiamo strada nella vita stiamo li a versare veleno sulla persona che ha preceduto l’uditrice di turno senza sapere che anche la nuova sarà travolta e distrutta perchè è la prossima.

Se ascoltassimo senza parlare quante parole acchiapperemmo e quante ne salveremmo … tutte quelle che ci segnano, ci sputtanano, c'incoronano la cretina di turno e, in aggravio, pure disinformata.

Con le ipotesi non si fa il mondo e con il senno di poi si riempiono le tombe … chissà se adesso riesco ad ascoltare questo magnifico silenzio ed essere capace d’allontanare il dileggio che mi ha accompagnata oltre l'aggressione verbale di qualcuno che deve necessariamente dire qualcosa.

Chissà …

mercoledì 21 marzo 2012

Contorno 60

Il corso di lettura personale si è concluso oggi … magnifica lettura, ottimo contatto fra il sè e il mondo che mi circonda … una realtà attorno che spesso s’ignora d’avere spingendo sempre lo sguardo verso ciò che è lontano da noi e … come diceva Mina … ti voglio raccontare la storia del bisonte come ha perso gli occhi guardando l’orizzonte!” … ecco l’orizzonte è più vicino di quel che crediamo … basta toccarlo, basta volerlo, basta crederci, basta accettarsi con tutti i limiti che ognuno di noi porta dentro.

Non mi piaccio tanto … anzi, in questo periodo,  non mi piaccio per niente ma i consigli del vivere sano che le psicologhe c’hanno dato sono così veri e confacenti alla mia persona che non ho potuto far altro che digitalizzare il tutto e diffonderlo pubblicamente.

Perché? Perché diffondo? … perché siamo un po’ tutte prese a puntare il dito verso noi, verso tutto ciò che dovremmo essere per una esistenza fattivamente sana”... ma la dimensione della “sanità” perde di significato.

E’ bello vivere come le aquile perche vedono le cose dall’alto, altre volte esistere come la bellezza che è morta da tempo … è bello essere come l’acqua del pozzo – diceva un poeta che non ricordo adesso – che ristagna e mai si percuote nel dubbio d’essere diversa da quello che è.

Sentirsi stagnante e acqua di pozzo è l’unica libertà consentita al vivere comune … nella foto di gruppo tutte un poco ammaccate e peste dalla stanchezza … ma più libere di certo. E’ stato bello crescere insieme … riusciremo a mantenere il valore della nostra crescita anche dopo le nostre terapeute?

Leggo i loro consigli e mi ridimensiono alla mia dimensione …


parte prima!


parte seconda!

martedì 20 marzo 2012

FRUTTA 100 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Gianni e Pinotto hanno detto di Si … gli scappava e l’hanno fatto … che dire?
Noi lavoratori siamo solo consultivi … i nostri organi rappresentativi – quelli sociali – sono puramente orientativi … così ha detto il capo e così facciamo!

Non è tanto ciò che provo al momento quanto vedere come due dei sindacati più grandi la notte dicono di Si e la mattina fanno il No … è l’esatta faccia di questo Paese … volevano depotenziare l’articolo diciotto e l’hanno fatto … la paccata a qualcuno è arrivata e non è stata ignorata.

I mercati … si parla di mercati e solo di quelli … nel mercato io non esisto … il mio essere fa parte d’una statistica, un numero che è frazione di qualcosa … loro, i mercati, non sanno quante volte mi lavo la faccia o quante volte mangio … non è rilevante saperlo e, insieme a me, ci sono la gran parte dei lavoratori italiani … dall’altro lato c’è il padrone, proprio tale e quale a quello ottocentesco, è questo il concetto che l’Europa vuole e … “Noi la crisi non la paghiamo!!” l’ho urlato negli ultimi anni ma è stato inutile … noi la paghiamo in ogni istante e tutti i poteri forti restano poteri forti … ancora una volta mi viene in mente il Marchese del Grillo http://www.youtube.com/watch?v=7MDY-8DVqjs …http://www.youtube.com/watch?v=xsQhQhm27tQ&feature=related  ci sono in "fare" le nuove mobilitazioni ma non ci credo più neanch’io … non il valore del manifestare ma sulla capacità di farsi capire … a che serve?
Siamo consultivi e non vincolanti … diciamo orientativi e pure ingombranti e alla fin fine con un calcio ci levano dalle palle … pidocchi che devono pagare e non lamentarsia che serve ancora scendere in piazza e urlare?
Devo rifletterci …

Contorno 59

Eccovi la lettera d'un padre con cui non sono completamente d'accordo ... ciò che lui descrive è quello che mio padre ha provato per me ... prova per me!
Molte realtà paterne, oggi,  sono dissociate da questa visione ... Padri che non riconoscono i figli, Padri che vanno via, Padri che non s'interessano, Padri che s'interessano non da padri ... e la tipologia può essere varia e difficile da spiegare in tutte le situazioni.

Ci sono anche padri separati forzatamente dai figli e, di loro e con loro, offro comprensione e il mio sostegno morale … perché un figlio è della coppia sempre, anche quando le cose non vanno più … perché un figlio non è un’arma da scagliare verso nessuno … un figlio è amore e nient’altro che questo.



Eccovi la lettera d’un padre ad una figlia … io dentro leggo di mio Padre …


Riccardo Rossi - Lettera di un padre alla propria figlia

Oggi parliamo bene di un uomo che non viene considerato molto, ma che a un certo punto della sua vita NON ha preso una decisione e ha fatto comunque un figlio, o magari meglio per lui, una figlia, ed è a questa ragazza che vorrei parlare...

Quando parliamo di quest'uomo che ci conosce un po' meglio solo da grandi dobbiamo considerare sempre il fatto che parliamo di un bambino che diventa ragazzo e poi uomo suo malgrado, ma non diventa mai adulto e tutte le cose della vita gli cadono addosso anche se lui non vorrebbe, perché sa di doverle affrontare senza sapere come.

È quell'uomo che a volte non ha un posto dove stare a casa, perché torna sempre per ultimo, e solo da vecchio lo trovi sempre sulla poltrona con un giornale e ti farà finalmente tenerezza: perché tuo padre è quell'uomo che ti ha insegnato ad andare in bicicletta tenendoti il sellino da dietro per non farti cadere.

È quell'uomo del quale ti ricordi solo all'ultimo momento di farti una foto con lui ai tuoi compleanni e se invece al suo ti scordi di fargli gli auguri non ci rimarrà male perché lui lo sa che non l'hai fatto apposta.

Sappi che quell'uomo, quando uscirai per la prima volta con un ragazzo, non dormirà tutta la notte aspettando il tuo ritorno, e il giorno dopo non ti chiederà come è andata non perché non gli interessa ma perché ha paura che tu ti sia trovata bene con un ragazzo che con te non c'entra niente.

È quell'uomo che quando trovi una sua foto da giovane, ti sembra sempre fichissimo e ti dispiace di non averlo conosciuto allora quando faceva lo scemo con tua madre.

È un uomo che ogni volta che esce con la macchina spera che piova per incontrarti e darti un passaggio.

Tuo padre è quell'uomo che quando tornavi troppo tardi ti sgridava ma dentro ti voleva solo abbracciare.

È quell'uomo che può litigare con chiunque per tutta la vita ma con te vorrà sempre fare pace in un attimo perché è quell'uomo che ti amerà come non ha mai amato niente nella sua vita.

Tuo padre è quell'uomo che quando ti sposerai compierà l'ultimo sacrificio che la vita gli chiede: portarti all'altare e guardarti da dietro mentre ti lascia la mano...

E ricordati, cara figlia mia, che se una volta, quando sarai una donna, dovessi attraversare un momento difficile in cui ti sentirai sola come mai ti è successo e non troverai nessuno accanto, dovrai girare la testa per guardare dietro di te. E troverai un uomo solo. Tuo padre.








Neo - Yttologia 128

Eccovi la lettera d'un padre con cui non sono completamente d'accordo ... quello che lui descrive è quello che mio padre ha provato per me ... prova per me. Molte realtà paterne oggi sono dissociate da questa visione ... padri che non riconoscono, padri che vanno via, padre che non s'interessano, padri che s'interessano non da padri ... e la tipologia può essere varia e difficile da spiegare in tutte le situazioni.

lunedì 19 marzo 2012

Contorno 58

Seguo, assisto, aspetto la decisione congiunta dei tre sindacati … il mio - il migliore per me - e quello di Gianni e Pinotto http://www.youtube.com/watch?v=kVZoSHWxQTE che stanno lottando per dire il LORO Si … proprio gli scappa di dirlo questo Si alla Fornero e qualche paccata arriva prima o poi … ai lavoratori certamente no!

Ma, non voglio dispiacermi … oggi è la festa dei papà … degli unici elementi del sistema sociale che ancora si è fieri d’avere … Esseri vivi che hanno dato vita … e nessun dono può essere fatto a loro perché il più grande LORO l’hanno fatto a te … e alla vita si risponde con la vita!

Un albero -  che è vita -  è il miglior dono specie se fatto a sorpresa … trovarsi un alberello davanti casa, che quest’estate troverà spazio nel parco pubblico della città … un colore - quello del sole - una origine, che designa la terra da dove per noi viene il tutto, e una simbologia presa in prestito dai cinesi : la virtù nascosta.

La virtù nascosta che passa dalle radici d’un albero, al suo adattamento, al suo fiorire e manifestare l’esserci fra tutte le difficoltà e tutti i salti ad ostacoli che si è costretti a fare per vivere in linea con se stessi.

Così un baby-alberello si è incamminato con me e ha cominciato il suo percorso … trovato un vaso piuttosto avanti negli anni e la mia buona determinazione nel volere qualcosa … sistemato, adattato, pronto a manifestare la virtù nascosta per chi passa accanto, per chi ha bisogno di colore per scaldarsi, per i padri che sono stati attenti e unici con i loro figli: siatelo anche voi, non lo dimenticheranno!!

E poi c’è la riunione dei confederati che ancora non da esito … sbuffo, sparisco e sparo come in un vecchio film disney … Buon giorno del papà a tutti i papà!!

Neo - Yttologia 127

“Se la fede rendeva felice, bisognava pure che essa fosse ripagata con una bella somma di assurdità”

Gradiva di Norbert Hanold

domenica 18 marzo 2012

Anti(e)pa(o)Sti - multi lettura!!


http://www.repubblica.it/solidarieta/cooperazione/2012/03/17/news/le_nozze_di_bocca_di_rosa-31700911/?ref=HREC2-13 Repubblica intitola l’articolo parlando delle nozze di “Bocca di Rosa” ma non è così … Bocca di Rosa si è scelta la sua vita e seguito una sua attitudine queste bambine nascono segnate … provate a pensare se Vadia fosse stata la vostra terra … e il matrimonio, che in occidente porta pure qualche difficoltà, li può essere l’alternativa: ci saranno uomini con delle vere palle, anche non indiani, che sapranno dare un futuro diverso a quelle donne?

Monti esorta il “tutti insieme” solo quando deve togliere qualcosa … tutti insieme stringiamo la cinghia – Ma loro no!tutti insieme accettiamo il NUOVO articolo diciotto … su dai, non togliamo il regaluccio alla CONFINDUSTRIA … che l’abbiamo capito tutti com’è la storia: Passato il nuovo articolo diciotto tutti i sindacalizzati d’industria, di tutti i tipi d’ industria, a casa e via il sasso dalla scarpa … una azione “diplomatica” alla Marchionne … tutti d’una pasta, questa è la realtà!!!
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2012/03/17/foto/bologna_maestra_d_asilo_e_modella-31713684/1/?ref=HRESS-16 c ... è chiaro, una maestra si valuta da quanto brutta può essere … questo è il metro che c’hanno insegnato ... o la verità è che i padri, gli stessi che s’indignano, vanno al lavoro arrapati e non possono neppure provarci considerato il grado di parentela con il minore che sta in mezzo. O forse c'è che le madri non possono competere?? Tutto a sfondo certamente didattico, non è così??
Bigotti!!! ...frutto di quella moralità acida del nostro tempo … falsi in tutte le situazioni: se poi  incontrano una donna bella, non in veste di maestra,  non ci provano?
Sepolcri imbiancati … meriterebbero le “maestre” della legge Coppino … solo quel genere li, anzi, dato che c’è la mobilità aperta, mandate una befana a Bologna che, se non può far altro, dopo Natale è di grande utilità!!

sabato 17 marzo 2012

Riflettere PL!ease! 11


È domenica!!! … sei a colazione in casa degli zii“… e ora mangia che queste sono minchiate!”

Cavoli che ricordi di colazioni condominiali fra le scale dello stabile che era anche casa mia … con i bambini del quartiere … una comunità del prima e ora e poi la discesa in spiaggia … una colonizzazione in piena regola ... alla Cortes ...e bambini “selvaggi” che spruzzavano sabbia sui corpi distesi dei tranquilli bagnanti!!

Kauboy … s’era Kauboy dell’acqua e un tonfo all’ingiù … splash micidiale

Si tornava vivi ma con la sabbia fra le mutande … e poi la mamma che urlava: ” … ti chiamo da due ore, dove sei?” … la colpa, è ovvio, si scarica al vicino di nuoto e dopo e sempre un: “... adesso mangi tutto e poi vai a dormire!” … Strilli per il dormire … Non voglio dormire … gli alberi sulla sabbia sussurrano alle onde e io li sbircio da lontano … è tutto Suono e luce http://vimeo.com/26130078 ed io ora sono in pace con me stessa!
... Oggi torta di carote ...

Buona Domenica!!

Contorno 57

Il Dormiglione di Woody Allen http://www.youtube.com/watch?v=_GGH3oNdMPY… la sua riconversione cerebrale è fantastica … il risveglio fatale d’un riprogrammato: pensare a quante elaborazioni frammentarie si fanno in nome dell’istruire, dell’educare … una resistenza si sviluppa si,  ma all’apprendere non al comprendere.

Mi guardo attorno e vedo una sorta di mondo riprogrammato nonostante i disastri economici e motivazionali che c’hanno investito … è tutto così vecchio e privo di forma che la sostanza o il sostrato di cui essa è impegnata non emerge in nessun modo.

Un vetturino non da un plusvalore nel condurre perché pensa sempre di dover fregare quelli che lo pagano e poi, sistematicamente, lui viene fregato a sua volta … la commessa, il rappresentante di un qualcosa … serve un ideologo del mondo che non sia filosofo ma abbastanza accorto e appuntito da incidere gli strati di smalto che ci confezionano … serve tornare a pensare e pensare di poter pensare in città, in un pieno pomeriggio di sabato, diventa un modo per sapere che di solitudine si vive, di solitudine si muore, di solitudine si galleggia.

Restare nel proprio spazio è un momento ... il momento in cui si sviluppa l’essere, la potenzialità del resistere, la capacità di sentire ancora qualcosa ma, lo stato protratto negli anni, ci fa essere ladri dei nostri stessi momenti, c’impedisce di capire come siamo finiti, se ci siamo finiti, nel buco che chiamiamo esistenza.

La mia pausa è salutare e ora che chi mi ha cresciuta vive in una realtà propria, discutere del necessario è diventato superfluo … è stato sufficiente vedergli mangiare il suo dolce preferito per capire d’averlo visto bambino … figlia del tuo figlio … come San Bernardo e tutto li ha un senso e non importa tradurre l’incapacità di parlare e parlarsi … conta capire che il programma vita non esiste e dovremmo far a meno del guardarci con odio o diffidenza … d’essere bolle d’aria che galleggiano nel silenzio. Il mio silenzio esterno è funzionale alla crescita e mai come adesso, nel totale sentirmi una noce e un guscio,  mi sono sentita meglio … vengo osservata per strada, a lavoro, magari giudicata e non capita ma io capisco loro … gli do tregua, gli consegno il mio passaggio come una parola … sono e so d’essere un niente e saperlo stranamente mi fa stare meglio.

La commessa così carina non è riuscita a capire che la scarpa che lei doveva vendere non era della mia misura ma, anche in quel caso, la mia interattività evidentemente è stata scarsa … ne prendo atto per la prossima discesa fra i mortali … qui nell’Ade c’è sempre un bel da fare ma, tutto sommato, si sta meglio che altrove e meglio di prima. Meglio comunque!



venerdì 16 marzo 2012

Contorno 56

Metti che http://www.youtube.com/watch?v=V7L48DfOMv0 … un agronomo ti scrive a tutte le ore e ti contatta più d’un relazionariometti che … magari pensi in bene per finire in male … o che con la sua suadente voce ti Vuole …. che lui vuole… Vendere le arance!!

Ed anche il kamut, il grano biologico, le mille marmellate fatte in casa e le migliaia di sementi -  dal farro all’oppio!! – che si producono nei suoi dintorni.

… ma chissà che si pensava con tutto questo interesse … Soldi, Vendita Diretta e Indiretta … insomma “… lo prendiamo sto grano o no??” … relazionalità complesse frutto di elegiaca affinità … ma con le arance!!

Il gradino più basso per una donna è essere scambiata, confusa, barattata anche con le arance e poi in Sicilia che il 90% d’esse finisce al macero … mi sa che ad una certa età dovrebbero ritirarci d’ufficio come le migliori auto di prestigio … tutti in garage, belle!! … che, almeno che non fai succo, Quello non ci guarda neanche!!

E al buon ritiro accordiamo un sorriso e qualche chilo in più rimediato nei mesi scorsi … allora una scelta, decisa, non invadente, persuasiva: “ … per me il grano e il kamut, per la collega le marmellate ma … le arance, quelle non le vogliamo, rassegnati!!”

Quando è necessario dirlo è molto più che chiarirlo …



Contorno 55



Mattinata in libri: tutti molto interessanti … il migliore in assoluto “Chi me l’ha fatta in testa”, storia d’una talpa a cui avevano fatto la cacca in testa … e via con la ricerca del colpevole e tutti li a discolparsi e dimostrare come in realtà  la loro natura gli permette di defecare ma, la talpa risoluta, non ha mollato nella ricerca … le ha viste in tutte le vesti le metodiche naturali ma, alla fine,  il colpevole è stato scovato: Holmes non avrebbe potuto fare di meglio!!

Mi ha fatto ridere questa storia e come diceva Mario, nel condurre i suoi racconti, ci stupiamo e infastidiamo per la parola cacca quanto la guerra è certamente e immensamente più oscena d’un atto naturale … una morale che ci ha lasciati senza fiato.

Si vedeva l’argomento solo come gioco e poi si è arrivato al vero significante … mi è piaciuta tantissimo … la farei anche rappresentare, se potessi, ma mi serve uno che si presti al sostenere sul suo capo una merda qualsiasi: qualche candidato?

Forse ne troverò in pochi di candidati o certamente saranno bambini … loro hanno lo spirito e la morale così alta d’andare a testa alta anche con un “oggetto” simile in testa … peccato che cambiamo poi e diventiamo solo merde crescendo ... e che non ricercano nemmeno.

Da salvare solo l’infanzia … dopo cestinare il prodotto e ricominciare: scherzo naturalmente … ma è tutto una burla e se non ci si fa compagnia ridendo che resta allora?

Non potrei essere così di buon umore se pensassi in tragico ...  oggi un palo della luce, precipitato d’improvviso, mi ha mancato per pochissimo … la cosa mi fa ridere moltissimo … morire così è da Gatto Silvestro, me ne sarei andata ridendo … vabbè sono ancora qui per raccontarlo e non ho nemmeno gli uccellini che mi girano in testa come Roger Rabbit … che sfiga però, solo lumachine ma niente uccellini … dovrò lavorarci di più!!

http://www.youtube.com/watch?v=dXrlPZYBvcQ&feature=branded questa è l'ultima che comunque avrei sentito!!!

giovedì 15 marzo 2012

Contorno 54


Moderna e affettata affettuosità e amore in bit … ma, si è veramente così liberi? Le chat prima o poi finiscono e le varie tipologie di donne cambiano … oddio siamo così estremi da preferire un flusso di bit ad un urlo in warm presence?

Una donna vera è un’altra cosa … c’è la difficoltà del costruire, gli attimi e i vissuti trasposti dall’esperienza e anche le liti, pur spiacevoli, diventano un vero contatto con l’esistenza … i collant neri mostrati a tutte le ore sono fette di donne che potrebbero essere le vostre donne … talmente eccitanti da scuotervi fra i bit e totalmente anonime nel vostro quotidiano. Dove sta il problema: nel perdersi in un rapporto ideale che non cambia mai natura o in uno in presenza che si costruisce fiato a fiato?

… Nell’articolo vedo l’archeologo che è impazzito per la “Gradiva” pompeiana … il principio è lo stesso … cosa metti in campo: ciò che vuoi o quel che vorresti?

Io l’analisi l’ho fatta e continuo a farla  … meglio poco ma vero che molto e immaginato … vivere con i fantasmi è solo una proiezione del proprio delirio, delle proprie nevrosi … è solo una opinione mia a ricordo di me per me.

Meglio guardare a testa in giù … molto meglio!!

mercoledì 14 marzo 2012

FRUTTA 99 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Uno, due, tre … stella!!

Sabina Guzzanti torna dopo nove anni e trasmette dal Teatro 3 degli Studios di Roma … credo sia una struttura occupata: finalmente respiro!

Non è solo satira … chi l’ha seguita negli anni, nei teatri e nei documentari da lei prodotti, sa che la ricerca dell’ago della bilancia mancante lei l’ha sempre fatta … la più politica dei tre fratelli della satira!

Molta emozione per la Guzzanti reazionaria ma, un programma pieno come un uovo e di figure finalmente alternative … anche giovani comici che ricordano il Fu denaro e la sua Fu funzionalità … conduttori automatici validi come i bravi navigatori e Frassica che torna con Anteprimi, il suo giornale da prima dodicennale e poi settimanale … di lui ne sentivo la mancanza … per me rappresenta il passaggio dall’infanzia alla primissima adolescenza con Cacao Meravigliao … e poi la linea low cost più low cost che c’è … Brianair dove si paga pure per accavallare le gambe … Cavoli che sottigliezze da quasi prima serata … adesso c’è una “donna” della Casa delle Libertà – è chiaramente una attrice - che sfoggia il suo “sapere” e il suo fare “carriera”.

Grande Moore finalmente ospite … vederlo in Italia ospite di qualcosa o qualcuno è davvero fare bingo … il look di Sabina fa molto strega di Salem pronta per il rogo ma mi piace da morire … da domani tutte sopra il fascio e la carbonella.

Musica dal vivo!! … uso del dialetto siciliano in rap!! … è senza dubbio una trasmissione di nicchia … chiudo l’angolo che fa freddo e lascio ai molti lo scempio TV.

Se siete furbi un’occhiata la date … altrimenti “a culo tutto il resto” citando Guccini!!

Neo - Yttologia 126

Se potessi sapere quanto ridere t’era dentro, prima dello schianto, Figlio, del tuo martirio io ne sarei segno … dimmi che hai pensato al bello che sei stato … dimmelo! ... e il mio riscatto sarà il tuo passaggio.


http://www.repubblica.it/esteri/2012/03/14/news/22_bambini_muoiono_in_incidente_dramma_al_confine_italia-svizzera-31496496/?ref=HRER3-1

martedì 13 marzo 2012

Neo - Yttologia 125

“Le stringhe, che annodava al mattino, continuavano a slacciarsi. La sua cravatta nera da chassid era sempre storta. (…) studiava solamente per desiderio di sapere. Ma, come aveva appena detto il cocchiere Zeinvel, da ciò non si ricava abbastanza per lo shabbath.”

Tratto da “Su un carro” di Isaac B. Singer

domenica 11 marzo 2012

FRUTTA 98 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!




… I resti di Placido Rizzotto adesso sanno d’essere i resti “riconosciuti” del Rizzotto sindacalista e simbolo per molti … c’è voluto un po’ per trovarli, ancora un altro po' per identificarli e  ... ammettere che Lui era stato sempre li, sotto gli occhi di tutti e sotto il mancato ritrovamento dei molti.

Il pastorello Giuseppe Letizia ha pagato il riconoscimento degli assassini con una iniezione letale, come quella dei condannati nel braccio della morte … bastava fare il suono siciliano del No … difficilmente riproducibile per iscritto ... magari si sarebbe salvato … magari!

Non è una similitudine ma in CGIL spesso si trova chi alza la testa e non s’allontana dal pericolo … chi scende in campo e chi lotta senza fermarsi ma, al momento del riconoscimento sociale, Qui c’è ancora “tu mi dai io ti do” e, guarda caso,  vedi da chi è fatta questa politica … Tutti quelli che adesso si sono seduti al tavolo senza dire un fiato durante i partiti giusti … anzi, fermavano gli scioperi … affermavano che eravamo, chi lo faceva lo sciopero, dei fannulloni ... guarda caso lo stesso che diceva Brunetta!!

… E adesso, in molte scuole siciliane, Questi hanno spopolato … guadagnato posti in contrattazione … il giusto merito per il NON fattoma chissà come avranno fatto??

Misteri!!
 … I martiri e le lotte stanno da una parte … dall’altra passano a raccogliere come la questua in chiesa … comodo, facile, come diceva Giobbe Covatta “... basta poco che ci vò?”.

Indietro tutta che qui la vita è tutta un quiz … dalle donne italiane viste come pezzi di corpo, come sottolineato in questo documentario http://www.youtube.com/watch?v=5m4oM_gcZe4

Alle donne e per le donne  che dovrebbero fornire cultura e scelta con possibilità di scegliere ... ma accomodano le loro propensioni alle esigenze personali … e della scelta equilibrata chissenefrega … tanto poi si torna in classe e ci si lamenta per le scelte stataliste che non seguono, per le lotte che non conoscono, e che i loro sindacati gl’impongono di non conoscere … cadute dal pero … ma forse così si vive meglio … mi dovrei adeguare?



sabato 10 marzo 2012

Riflettere PL!ease! 10



Buona Domenica ai ricordi … non i nostri ricordi ma quelli collettivi, quelli che segnano un tempo, una disposizione … un passaggio o che comunque orientano, in un modo o in un altro, tocca tutti ricordare!!
… cambia tutti il ricordare, vogliono tutti un ricordo.

… la Domenica è pausa … nelle pause ci sono i ricordi di rinascita … come fare il punto e poi ripartire … come ricordare chi lascia e non trova più quel che ha lasciato … qui, poche parole, quasi nessuna lingua intellegibile, difficoltà lavorative e odio …
Io vi propongo questo pensiero ... e se non ve ne frega nulla il dolce alle mele lo potete prendere lo stesso … Buona Domenica!!

Contorno 53

Se mi lasci ti cancello di M. Gondry


Eri felice e con un segreto” ...  è quel che dice l’amico d’una centrifugata della memoria: com’eri e come sei dovrebbe essere sempre un peso presente … i ricordi hanno la loro funzione.

Come nel film di Gondry. i due ex-innamorati dopo la pulizia dei ricordi,  son tornati a scegliersi … non è un lavaggio accurato che ti “libera” dell’altro ma un percorso approfondito dove i ricordi hanno un ruolo fondamentale e il loro depotenziarli dev’essere un lavoro consapevole e d’analisi per non incorrere nuovamente nel rischio di rifare gli stessi errori.

La scelta dell’altro non è mai automatica: è il vissuto che si stabilisce, la costruzione di momenti importanti che faranno poi parte integrante dei ricordi del singolo … come ricordare quando andavi a scuola, quando hai fatto le esperienze importanti che ti maturano come uomo o donna.

Se qualcosa non funziona è anche quello un passaggio di cui prendere atto e farsene ragione conservando il buono che c’è stato … condizione fondamentale è il dirsi “addio” in qualsiasi modo. Si stacca il vissuto, si rielabora il dolore, si riparte per la propria strada senza paure …come per Joel e Clementine … tutte le tribolazioni date dalle resistenze o dalle poca convinzione nel lasciarsi è solo una sovrastruttura del film … fantastica la sceneggiatura e il montaggio filmico che ha fatto rivivere i ricordi “montati e cancellati” con un filo narrativo dinamico ed estensivo.

Eccovi il trailer http://www.youtube.com/watch?v=CuIfUNSE8Vc… vedetelo è davvero interessante!!

E’ meglio ricordarsi d’essere stati felici e con un segreto che una tavola bianca da riscrivere con lo stesso da cui si fugge … ricordate e dimenticate in armonia … credo sia il giusto o lo è almeno per me.
Mi ricorda tanto http://www.youtube.com/watch?v=D_P-v1BVQn8 ... la musica che sottolinea il commento: vanità femminili!!

Buona visione!!

venerdì 9 marzo 2012

Neo - Yttologie 124

“Non andare in bicicletta dietro l’angolo” disse la madre alla figlia di sette anni.

“Perché no!” protestò la ragazzina.

“Perché non posso vederti; tu cadi e ti metti a piangere e io non ti sento.”

“Come fai a saperlo che cado?” piagnucolò la bambina.

“Sta scritto nel libro Le ventisei porte Maligne, tutto quello che di male ti può accadere fuori dalla protezione di questa casa.”

“Non ci credo. Fammi vedere il libro.”

“E’ scritto in cinese. Non lo capisci. Per questo mi devi ascoltare.”

“Che cosa sono?” chiese la ragazzina. “Dimmi quali sono le ventisei cose cattive.”

La madre continuò a sferruzzare in silenzio.

“Dimmi quali sono!” gridò la bambina.

La madre non le rispose.

“Non me lo dici perché non lo sai!” Tu non sai niente!” La bambina corse fuori, saltò sulla bicicletta e, nella fretta di scappar via, cadde prima ancora d’arrivare all’angolo della strada.

Il circolo della fortuna e della felicitàAmy Tan

Neo - Yttologie 123

“Perché sono così piccola

Che mi perdo per strada

Perché papà che non è piccolo come me

E per strada non si perde

Non fa in modo che chi ho sognato arrivi prima?

E la gente del borgo del mattatoio

Con i suoi giardini di terriccio insanguinato

Le piscine insanguinate

Le scarpe dalle suole insanguinate

Perché non fa nulla?

Perché non fa nulla?

Quanto è pigro il sole d’inverno!”

Forugh Farrokhzad

mercoledì 7 marzo 2012

FRUTTA 97 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


Un bisogno malcelato è quello dello scrivere. Molti amici parlano scrivendo, rivendicano i loro bisogni scrivendo … magari in angoli nascosti, sepolti dietro quintali di polvere o in blog di confusione ... fra notizie serie o meno serie. Chi è malato di writepatia è un caso disperato e, in qualsiasi momento della propria vita, finisce steso sotto carpiati caratteri, lettere incise su di un  foglio o con lo scalpello su pietra ... qualche anno fa ho documentato le varie forme d’amore espresse nelle writepatia da muri.

Scrivere è aria … un anziano giornalista, che incontro quasi ogni mattina, scrive delle recensioni di film che ho visto e rivisto ma sempre con una chiave nuova … talvolta tragica, altre in chiave di cronaca o narrativa … lui però scriveva sul serio e adesso che è in pensione, da molti anni,  esercita il suo bisogno come può … quasi un Sex Pistols che canta l’inno alla regina http://www.youtube.com/watch?v=XjNnkF3RnXE ma a suo modo … lui, come il cantante dei Sex, cambia la modulazione ... il significato: dissacrato e trafitto resta all’incirca quello originale.

Si scrive per bisogno. Si comunica per bisogno. Si è donne per necessità.

Domani la stortura al femminile si affaccia sulla via della femminilità  … già, domani e solo domani, siamo donne … Svendita fallimentare, venghino signori e signore!! … il femminismo, che esiste da prima della festa in oggetto, senza la reale condizione femminile che ha portato all’istituzione di questa festa; grossomodo stiamo come in fabbrica … siamo donne c'è chi si chiede o chi ci guarda come se già l’esserci nel mondo del lavoro sia un regalo.
Il regalo l’hanno ricevuto  coloro che assumono, a vario titolo,  una donna ... una donna che sa fare tutto … sa essere molto e la paghi con poco … se ti gira l’insulti, le usi mobbing, la perseguiti, la licenzi se vuole un figlio … non è la preistoria ma solo la storia.
Giornali pieni d’una condizione al femminile degradata e usata … sia nella vita privata che in quella pubblica … è l’uso della donna-zerbino ...  dimenticavo, c’è la festa delle donne che risolve il tutto!!

L’emozionalità femminile è poi vista come un coagulo in un flusso sanguigno … c’hanno pure i sentimenti ste' stronze … e via dritto così: perfezione dentro e fuori casa … in famiglia e al lavoro … la contemporaneità è il sacro crisma della donna moderna … unge tutti e a tutte le ore … tutto a puntino e senza freni … c’è poi che t’addormenti sui mezzi pubblici o durante le cene ... quelle che chiaramente fai da seduta dato che i pranzi si fanno in piedi.

Non mi lamento del femminile moderno ma della femminilità negata a vario titolo … sono tanti gli esempi d’eccellenza che mi rendono orgogliosa d’essere donna come le Ayaan Hirsi Ali o Aafia Siddiqui  http://www.vogue.com/culture/article/read-it-now-wanted-women-faith-lies-and-the-war-on-terror-the-lives-of-ayaan-hirsi-ali-and-aafia-siddiqui/ ma con la visione matematica che una donna che fa stranezze sia, di conseguenza,  strana o cattiva ci usciamo davvero male ... è come diceva Bukowski … alla fine le donne con i denti storti” fanno meno male di tutta la gente che si conosce; la diversità nel mio tempo spaventa gli uomini piccoli, insignificanti ... come il fuoco per gli uomini primitivi … la diversità al femminile viene temuta e allontanata;  non si possono giustificare tutte le donne amate, colpite, uccise, distrutte anche nel e con il pensiero … l’anima fa paura oggi, l’anima al femminile distrugge qualsiasi percezione del bello, del vero.

Non voglio una festa della donna ma una donna a cui far festa !!onorandola in ogni istante!! in ogni piccolo passo, una donna che può fare le radici con il suo pensiero senza temere il suo essere femminile.

Auguri donne, mamme, sorelle, amiche … auguri a tutte coloro sche sapranno essere femminine anche oltre l’otto marzo.

Oh …

La mia parte è questa

La mia parte è questa

La mia parte

È un cielo portato via da una tenda appesa

La mia parte

È scendere una rampa di scale abbandonate

E giungere a qualcosa di logoro e nostalgico

La mia parte

È una malinconica passeggiata nel giardino dei ricordi

E morire nella tristezza di una voce …”

Forugh Farrokhzad