“Voi non conoscete le circasse,”
risposi. “Non sono come le georgiane o le tartare di là del Caucaso; no, non
sono affatto così! Hanno le loro leggi e consuetudini, sono educate
diversamente.” Grigorij Aleksandrovic sorrise, e si mise a fischiettare una marcia.
Alla prova dei fatti, risultò che avevo ragione io: i regali la conquistarono
solo a metà. Bela diventò carezzevole e fiduciosa, ma niente di più, tanto che
Pecorin dovette ricorrere a un ultimo espediente.”
Tratto da Un eroe del nostro tempo di Michail Lermontov – il racconto “Bela”
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