sabato 27 ottobre 2012

Riflettere PL!ease! 26

La domenica del villaggio globale è ormai, per me, un appuntamento; un dolce augurio di ... non so cosa augurare!! Ecco: è questo il dilemma!
Che ti auguro Caro lettore/elettore che non ci sei? 
Ok, partiamo da ciò che auguro a me stessa: di poter apporre la giusta croce sulla giusta scheda e, che questa croce non diventi il prossimo peso che dovrò portare da siciliana, in un governo che è una reggia nei fatti e nella desolazione più assoluta.
Nessuna speranza, capite? ... 
Oggi, mio figlio, mi chiedeva della Freccia d'argento che conduce da Roma a Padova a Venezia in meno di due ore e, con l'innocenza d'un mezzo- infante, mi chiede d'andarci in un fine settimana ... Tanto - lui dice  -  in meno di due ore arriviamo.
Che cucciolo! ... ho dovuto spiegargli che, per qualche ragione non meglio nota, Noi, per arrivare a Roma impieghiamo dodici ore all'incirca d'un treno sporco e sgangherato e che le due ore erano solo addizionali alla nostra distanza; in sostanza un fine settimana a Noi non basta ... noi siamo ai confini del mondo, nel regno dei Non C'E' ... ed è difficile spiegare che il prossimo che salirà all'Ars sarà quasi certamente un'altro fascista ... lasciatemi la licenza che nella nostra situazione ci vuole tutta!
Buon Voto a me e il dolce lo mangerò per condonare la mia deviazione democratica solo per equilibrare questa sballata regione. Perché Io sono comunista ... giusto per dirlo. Buona Domenica!!


domenica 21 ottobre 2012

Riflettere PL!ease! 25

Dolci invernali in clima tropicale ... i tempi li aggiusto con le abitudini e il caldo va da sé. Buona Domenica!
Clima elettorale e caldo di luglio; talvolta l'eseguire un rituale ti aiuta a credere di trovarti in determinato periodo anche quando tutt'attorno ti dice che non è così. Siamo in autunno inoltrato e di media ci sono i venticinque gradi: al solito angolo c'è il solito uomo delle caldarroste e gli odori di vino, mosto, cotognata, ti ricorda la tradizionale festa dei morti che si festeggia il 2 Novembre. Il resto è tutto estivo: abiti, abitudini, percezioni, così si prova con il cibo a prepararsi all'autunno che non c'è e aspetteremo un inverno immaginario ... solo oggi pensavo che manca solo un mese e mezzo a Natale ma, non sembra davvero.
Tutto alterato, tutto fuori natura ... e così mi sono messa a cuocere i biscotti del periodo: le ramette.
Fatte in casa e sempre strabuone ... ipercalorici perchè dovrebbero fornire calorie per scaldarci ma qui si fa una sudata a mangiarli ... esorcizzo il tempo e mi metto in testa l'autunno così forse arriverà sul serio.
Ecco la fase biscotto:


Bruttina la forma ma non ho nessun strumento per modellarli ... poi la seconda fase, eccola: 


Cioccolata: calda e buona!
Poi la granella per finire ... il resto lo può testimoniare solo il gusto e il profumo.
Buona Domenica!

sabato 20 ottobre 2012

Contorno 152


Ma guarda un po' che ho trovato? Ma la depressione, legata o no alla faccenda,  e le crisi di panico
quando entrano nel contesto? 


Thursday, 21 July 2011 @ 15:15
 Leggi il profilo di: udrol
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Racconti

Sta bene … accusato un po’ il colpo ma digerito come non pochi.
Mi ha chiuso in un cassetto alle ore 13.00 e, per essere chiusa in un cassetto e in attesa d’una fermata a chiave, devo dire che sto in piedi e mi difendo come sempre.
Il sempre è percepito come sentimento continuativo sebbene il mio sempre è di solito un mai, spesso un talvolta … alla fine solo un lavoro mentale.
Una elaborazione, così si chiama.
Facciamo così: facciamo che vi racconto con il mio metro e, a metà del racconto, mi fermo.
Potete aggiungere a metà i vostri particolari, le vostre accezioni, i mille accorgimenti ma non saprete mai la fine. Non la conosco nemmeno io … nessuno sa la propria fine sino al momento in cui essa arriva e mette l’etichetta “fine”.
Se ancora non vi siete stancati aggiungo un particolare … vi racconto questa porzione di storia nel mio falso completo tigrato di pessimo cotone thailandese … un costo irrisorio per giovane precaria ma la figura la fa quasi simile a quello autentico … al Dolce che ho visto!
E adesso riemergo per pochi istanti dal cassetto dove sono stata sepolta.
Parliamo in chat … parliamo di tutto … parliamo poi di me … qualcosa di lui … per mesi vanghiamo contro vento per scoprirci e scoprirsi.
Vi dico subito che non ci siamo riusciti … nessuno dei due conosce le generalità dell’altro solo due nick Pinco e Pallina … semplici, genuini, infantili se vogliamo.
Io ho aperto il torace, lui la camicia … abbiamo mescolato i sentimenti con le pulsioni musicali e vibrato a ritmi diversi e con gruppi diversi. Alice Cooper ci dettava alla grande il tempo e ne eravamo consapevoli.
Tutto qui? Potreste chiedervi …
E’ tanto, non troppo, il necessario … volete di più, è così?
Non c’è sesso! Non rimanete in tensione ma non andatevene per questo … c’è
La storia d’un mancato perdono!
Dico, vi sembra poco? … perdere gli amici per non essere capaci di perdonare è di più di smanettare con il cosino o con la cosina a distanza … ancor di più d’una stanza anonima d’una città di mezzo alle due di Pinco e Pallina e un anonimo letto, un anonimo sesso, un anonimo baciarsi e volersi sino allo sfinimento, sino al riprendere un mezzo simile che si biforca su opposte direzioni verso una vita solita e abitudinaria su porzioni territoriali diverse.
C‘è di più!
C’è il credere d’aver capito e la conferma di non aver capito nulla; c’è l’amica che dice a lei che lui ci prova … c’è l’amico che dice a lui di provarci; ci sono due famiglie che guardano incastrate in una società a rate: c’è l’amore nel ventunesimo secolo fatto di parole, come quello di Jane Eire e di input a pulsioni variabili.
Non manca nulla davvero … le rose inviate in immagini e i pranzi e le cene a debita distanza con sentimenti che passano in punta di tasto.
C’è l’amore che cambia nome ma che trova una nuova fonte per imporsi.
C’è questo male del secolo … da debellare con vaccinazione preventiva alla nascita … c’è una poesia da disinnescare, una prosa da devalvolare e un senso d’appartenenza da far brillare. Chiamate gli artificieri!!
Perché è esattamente l’appartenenza che frega qualsiasi rapporto, in presenza o a distanza, tu non mi pensi? Non sei per me? … via la lite … proprio così ed è una piaga.
Io finirei qui la metà del discorso … la fine come sapete non la so ancora: ricordate? sono chiusa in un cassetto e aspetto la doppia mandata!!
Potreste dirmi: Tutto qui? … dove sta il racconto?
Ma.cari amici lo stiamo cucendo su un perdono mancato: chi sbaglia: chi estende il possesso o chi lo subisce?
Nuovi elementi: … chi s’innamora non lo dice all’altro.
Proprio così: come i segreti dei bambini che tutti sanno e nessuno dice apertamente … “lui mi ha detto che l’altro m’ha detto che tizio ha pensato!” proprio così ... sappiamo e non diciamo.
Pinco sa di Pallina … Pallina non può e allontana il pensiero …. Pinco prova a forzare la mano ma con delicatezza o lei scappa … Pallina è attratta maledettamente e, guardandosi attorno pensa se deve veramente fedeltà a quell’uomo che guardandola alza appena il sopraciglio.
Strutture primordiali e sociali non si fondono con la società telematica e la società che non è ancora pronta agli amori su autostrade informatiche … qui stiamo ancora al per sempre con tanto di prete, un quintale di carta bollata e un carretto di norme e vincoli.
Struttura atavica con bolla e scomunica.
Così Pinco pensa che Pallina o si da o si dedica ad altro e Pallina discute con se stessa pensando che, se la fortuna l’assiste, smetterà con l’amore in carta bollata giusto in tempo per vedere andare bello e filato Pinco.
Un amore fast non andrebbe meglio?
Nessuna appartenenza … nessun legame … nessuna fisicità: pochi figli, giusti quelli che servono e poi tutti i preti, prelati e le carte bollate che farebbero? … dovrebbero trovar nuovo sbocco … no, non siamo ancora pronti.
Così Pallina si fa due conti e dice … taglia … lo fa con dispiacere – è proprio bello sentirsi corteggiate!! Se poi pensi che chi hai accanto è romantico come un paio di calzini usati!! – e aspetta l’occasione … aspetta che Pinco la trascuri, scatta il sentimento di possesso … urlo interiore, abbrutimento gestuale, cerchio rosso orbicolare, stacca il contatto … lui chiede, lei non perdona … lei non può farlo perché ha deciso … lui si rassegna alla svelta e ripone Pallina in un cassetto.
Non siamo ancora alla doppia mandata … arriverà a breve … intanto Pinco affina le armi con la prossima avatarina di passaggio.
Ecco, come vi dicevo la mia storia è a metà … le accezioni le mettete voi … le conclusioni: non ancora tratte.
Aspetto nel cassetto … non farà male la doppia mandata o forse si ma, siamo i piloti dell’amore sul web … che cosa rimane da fare?
Aspettare la prossima carezza virtuale, spolverare il compagno vintage con un piumino d’epoca e correre prima che il tempo ti condanni solo al piumino.
Sono al mio secondo cassetto … e voi?

venerdì 19 ottobre 2012

Contorno 151


Mi ostino a mostrare i colori dell’anima quando è quelli dell’aspetto che mostro: il mio è un viaggio come quello della Sposa del film con Rubino e la Mezzogiorno.
Un viaggio inquieto e incerto dove il momento successivo può essere tutto oppure niente; un viaggio alchemico con elementi naturali che camminano con me e che senza loro ho scoperto di non avere spessore.
L’esterno appare rilucente e in forma e si muovono invidie e complimenti dalle macchine in corsa … la mia magrezza attira appetiti e i complimenti non li colgo nemmeno perché mi ostino a mostrare a tutti l’anima.
E’ così strano quando mi avvicinano per farmi un complimento ed io subito esordisco con “ … si, ma io sono stata male …” e tutti si ritraggono, si scusano quasi per aver toccato il contesto di una qualche malattia che mi ha fatto dimagrire: peso di meno perché ho perduto molto materiale d’anima.
Un peso piuma dell’anima … qualcosa che ricerco e vedo nel bello che può essere visto ma la mia chiave è solo di paura, di questo viaggio incerto e che non so dove mi porterà.
La solitudine prima un peso adesso un mezzo: domani sarà necessità? Qui la mia condizione viene capita parzialmente e di  strada da fare ne ho ancora tanta … mi sembra sempre che si cerca di capire come sto ma l’invito immediato ad una mia reazione viene desiderata in fretta … tutto di fretta come quando mi sono alzata dal parto; una scheggia nel riconquistare l’anima perduta.
Sono inquieta e provo a mettere alcune tessere accanto al puzzles che sono diventata … con la linearità non riguadagno me stessa: perché illudermi?
E’ nata una nuova me che non conosco e muoio di paura … Chi sono adesso?
In un viaggio persa con i predoni e molta brutta gente … in viaggio da quando sono sposa.

giovedì 18 ottobre 2012

Neo - Yttologie 151


“Il matto vede col naso” più che con gli occhi, e probabilmente la luce della ragione concessa da Dio ha dovuto brillare per altri mille anni prima che gli ultimi residui della fede primitiva fossero dissipati.
Tratto da Il profumo di Patrick Suskind

domenica 14 ottobre 2012

Riflettere PL!ease! 24

Buona Domenica ancora in divenire ... a stasera i bilanci e le rilevazioni!!
Osservo la coppa che ho mangiato a pranzo: era fantastica, arcibuona. Per il resto ancora ansiolitico.
Non so che fare! Buona Notte e buona Domenica ancora!

sabato 13 ottobre 2012

Contorno 150



Un matrimonio è sapore e anche odore … di fiori di norma ... ricercati e costosi fiori ma che si confondono alla lunga con quelli dei funerali o delle nascite. Non è davvero possibile mischiare eventi così dissimili con le medesime leghe aromatiche e con le stesse profumazioni.
Succederà negli anni di riconoscere un odore e di confonderlo poi con un avvenimento: gardenie … mmhmmm matrimonio o nascita … forse il funerale di zia Rosina; ogni evento ha un suo perché e viene preparato su misura con una disposizione al ricordo. Al miglior ricordo per tutti questi eventi. E’ come sottolineare che esisti in un arco temporale e che raccogli frammenti di secondi dello stesso evento assimilabile al ricordo ed allora va fatto bene e al meglio. Il giorno che conquistai il mio contratto importante elaborai una composizione in peperoncini rossi, di quei tipi particolari a forma di fiore, che lucidai con una lacca per capelli  di non – marca e venne fuori una singolare esternazione molta attenzionata dai presenti alla festa; oggi, pensavo ai matrimoni naturali – healthy – dei tipi Veg di questo periodo e, in modo striminzito, ho composto un mazzo da sposa con gli aromi da cucina. E’ venuto molto ridotto perché avevo a disposizione pochi rametti ma, procurandosene molti e anche di basilico quando in fiore – i fiori sono bianchi – potrebbe essere un' idea originale. Il fiocco è verde come nella migliore tradizione Veg. E’ solo una idea.

mercoledì 10 ottobre 2012

Contorno 149


L’inferno che ho dentro è assolutamente inedito e misterioso … sto impazzendo e non do tranquillità a chi mi sta vicino, medico compreso. Ma cosa mi è successo? Cosa c’è la riunione di tutte le paure che emergono e danzano sul mio corpo ormai provato? Non riesco più a vivere così e m’imbarazza molto chiedere aiuto e far preoccupare senza, peraltro, avere alcun sollievo. Ho mille paure e mille fobie e nel mio futuro c’è l’aprazolam … non mi aspettavo anche questo: mi sono terminate le armi.

1° Buona Cosa: ho incontrato Maddalena Balsamo e il suo diario http://www.youtube.com/watch?v=0dTkofMiVow&feature=relmfu on line ... è fantastica!!!

martedì 9 ottobre 2012

Neo - Yttologie 150



“… se ho scritto di quel momento, è perché era impossibile a dirsi. La scrittura comincia là dove si ferma la parola, ed è un grande mistero il passaggio dall’indicibile al dicibile. La parola e lo scritto si danno il cambio e non combaciano mai”
Tratto da “L’igiene dell’assassino” di Amélie Nothomb

domenica 7 ottobre 2012

Riflettere PL!ease! 24

... Non era esattamente questa la colonna sonora della mia domenica ma, ho la buona abitudine di raccogliere gli stimoli che incontro per strada, perché -  prima o poi  - qualcosa mi comunicano.
Ecco, una emozione da poco e per "poco" ho perso tanto. Forse è questo il senso della mia domenica, è questa la ragione e la paura che m'accompagna ... forse si sono sciolti i contesti nascosti e il peggio nella storia è che Io non vedo più la realtà ... sto provando a portare questa affermazione al passato. Un passo dopo l'altro. Buona Domenica!
http://www.youtube.com/watch?v=JqIFnJ0UipU
... fantastica domenica; mangiato bene e adesso una doccia all'essenza di Patchouly e tante coccole da farmi ... domani si corre di nuovo ma sogno un'altra domenica!!

sabato 6 ottobre 2012

Neo - Yttologie 149



Gocce di fine, generate il mio inizio
Sangue dalla mia semplicità
E coraggio dal mio coraggio
… le pene e le colpe a chiunque le abbia generate.

venerdì 5 ottobre 2012

Contorno 148


Una blogger che parla diventa una mina vagante: eccoli i regimi forti, talmente ancorati a se stessi da tremare alle sole parole … Perché le parole fanno paura?
Su mille azioni cattive, assurde, vergognose che vengono fatte sono solo le parole che riescono a far tremare: la politica ruba palesemente ma nessuno deve dirlo perché il dirlo consegna il limite mentre il vederlo può essere anche tollerato. Posso fare come credo ad un patto: non dirlo mai ne sentirlo dire. Nella società “liquida” l’unica paura che è rimasta è legata alle parole. Ciò che si dice funziona come rompere una abitudine, una attività consolidata … anche il pensarlo è ammesso purché non si dica mai ciò che hai pensato. La maggior parte degli omicidi avviene anche per questo; tu sai di odiare l’altro per evidenti ragioni ma non devi mai dirlo apertamente o il raptus è in agguato. Yoani Sanchez racconta d’un regime che narrano come il più egalitario e equilibrato del mondo ma, adesso è stata arrestata … lei ha messo paura alla facciata giusta di quel mondo, ha aperto uno squarcio, lasciato uno spiraglio aperto e, in un mondo di guardoni come in nostro,  la cosa provoca e promuove i peggiori sentimenti primitivi, quelli bassi, quelli triviali, la Bestia si risveglia.
Oggi un ragazzo diciassettenne è morto schiacciato da un mattarello armeggiato dal compagno della madre: c’è da aggiungere che noi donne siamo proprio vacche perché se hai figli non puoi più davvero rifarti una vita, li esponi a pericoli e malversazioni d’ogni genere ma anche questa affermazione provoca rancori e rodimenti perché è più facile pensare che si possa far tutto e senza mettere un limite, tranne che si  soffre successivamente. In questo momento la genitrice d’un allievo che conosco è troppo impegnata a vivere la sua vita seconda che prima era solo parallela … ha lasciato “abbandonato” i figli alla gestione di se stessi … limiti mentali e l’abbandono materiale mal si raccordano specie se il limite mentale può diventare la chiave di raggiro d’una infante che non riesce davvero a crescere. Siamo vacche ma non possiamo confessarcelo … maledette parole che ci attirano addosso le maledette conseguenze. Yoani ha dato sempre il meglio ed ho provato a seguirla anche se la sua lingua non la parlo … le sue parole mi sono giunte comunque e li ha già sconfitti con la forza delle sue incerte ma vere parole. La verità fa male, lo so!  Resisti!

giovedì 4 ottobre 2012

Contorno 147


“ … Io rispondo solo per me stesso, senza altra garanzia che me stesso. E le dico che non mi piegherò ai suoi criteri, che spetta a me indicare che cosa, nella mia vita privata, è segreto o non lo è. Io me ne frego della mia verginità: ne faccia ciò che vuole.”
Tratto da “L’igiene dell’assassino” di Amélie Nothomb
A giocare con la verginità c’è parecchio da ridere: perché?
Ridere per un momento importante è come ridere della vita e farsi beffe delle scoperte uniche.
Se uno ti dona la verginità ti sta, in fondo, donando i milioni d’ormoni che hanno forgiato la sua capacità -  e fondatezza -  di ricercare l’amore fisico, quello corporeo. Se è di verginità fisica ciò di cui parliamo … la verginità dei sentimenti si fa sempre a tempo a cercala e donarla … l’unico freno è il capire  a chi e, di nuovo, perché. Per quale ragione donare l’integrità verginea del proprio animo? … spesso perché si sente il bisogno di sciogliersi dal fardello dell’innocenza, altre volte perché il fardello medesimo è stato custodito per troppo tempo e inutilmente e, in ultima meditazione, perché la verginità dell’animo fa più paura di quella del corpo!
Se scegliere un uomo a cui donarsi è un terno al lotto, sceglierne uno a cui donare il proprio pensiero vergine è come vincere la lotteria astrale e dei biblomilioni farne spaghetti da condire con miele e mandorle.
Non s’impara mai a donarsi e non si capisce davvero quando farlo ma, a dirla come quell’odioso di Tach, "Io rispondo solo per me stesso, senza altra garanzia che me stesso!" Siamo nel priapismo più spinto, nell' inconsistenza della verginalità nascosta … scopate il mio pensiero e non pensateci più. Onanisti! 

mercoledì 3 ottobre 2012

Contorno 146


Gli amici che non mi conoscono assomigliano alle carezze dei moribondi: Sai che qualcosa arriva ma non capisci veramente cosa arriva e da chi. Sono finita nelle news dei vegani che fan tutto: olio, saponi, creme di bellezza e fascino dalla natura e, nonostante mi sia palesata in qualche modo, loro non riescono a vedermi e non sanno che gli sono amica e che imparo tanto dai loro consigli. Adesso liscio i miei capelli fantastici allo yogurt e miele, straordinariamente corposi dopo periodi di striduli tentativi di aggiustarli e vorrei dirglielo ma non mi vedono, proprio no: Veggie … grazie!!
Mi offrono ricette e soluzioni e mi ritrovo a prendere e non dare – cosa insolita per me, considerato che mi succede sempre il contrario – e mi sto attrezzando con la bio-cosmesi e la bio-natura e vedo di farmela andare bene. Amici, che non vedete la mia amicizia … amichiamoci!! perché ci siete e ci sono anch’io e non voglio essere come il Gabriele del Vaticano che passava notizie nel segreto della preghiera. Io prego ma considero di poter pregare in comunità … la vostra! Mi accettate? Mi vedete? … ma, in realtà non mi voglio far vedere, ne sentire, ne trovare … mi trovo bene blindata e mi è necessario questo isolamento ma, amiche dell’altro pianeta, della corrente del naturismo e dell’aiuto gratuito ed equo e solidale io vi ringrazio. Tenetemi con voi ancora per un po’ … per favore!
Notte!