venerdì 20 luglio 2012

Contorno 115




Al mare si può!

Giochi strutturati: vedo anche in spiaggia moltissimi giochi strutturati dove tutto è già previsto, valutato, pesato e non interviene – se non in minima parte – la creatività del bambino. 
E’ sbagliato! La mente diviene  pensante se l’abitui a pensare o stimoli i bambini o gli adolescenti a non essere  ragazzi vuoti.
Le nonne, le mamme, noi tutti ci ricordiamo il giocare con poco, con nulla e quelle strategie non le abbiamo più dimenticate.
In spiaggia, oggi, una bambina era circondata da stimoli, possedeva tutti i giochi trasportabili in una cabina,  ma lei era annoiata, piagnucolava, faceva dispetti … è durata per un po’ questa cosa e con tre persone che le dicevano. “… lo vuoi il giochino?” oppure “… prendiamo il gelato?”, non si trovava il filo della situazione ma è bastato davvero poco: una matita, mezza spuntata, e carta – parte del rotolo per asciugare le mani . ed è cominciato il racconto. 
Adesso tutto il racconto non lo ricordo e presto lo riordinerò su word ma, i modelli dei disegni che crescevano e diventavano quasi reali,  li ho conservati – protocollati come si fa di solito – ed è venuta fuori la storia di tre pinguini che poi sono diventate bambine – magie!! – in barca, no scusate era un canotto forato.
Abbiamo riso da matte e costruito qualcosa di unico: aiutate la costruzione mentale di vostro figlio!
Basta un sorriso, una cosa buffa, un suo centro d’interesse e la favola viene su da sola.
Nell’allegato ci sono i vari passaggi disegnati che non ho numerato … se siete bravi lo fate da soli o lo fate fare ai vostri figli. 
Anche in estate la mente cresce.

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