A piedi nudi nel
parco.
Vivere in una casa minuscola, in ultimo piano senza ascensore, non mi ha
fatto mai ridere tanto … il film A piedi
nudi nel parco di Gene Saks, mi ha riportato alla memoria tante di quelle situazioni
esilaranti, realmente accadute, da donare l’esatto valore al proprio luogo: tuo,
nonostante tutto.
Come per la coppia del film, la mia casetta è di fatto una arrampicata
senza ossigeno e, il presentarla ai nostri parenti, all’inizio del tutto, mi ha
fatto rivivere l’uguale espressione e le medesime situazioni della Ethel, la benpensante madre della sposa ( Mildred
Natwick ) e lo stesso fiatone d’arrivo, il velato modo di dire che Noi non c’entravamo;
c’era tutto come nel film, compreso il buco nel tetto!
Questo
film nel 1967 descriveva quella che sarebbe stata la mia situazione: gli spazi
inesistenti, la pioggia in casa e i secchi sino al giungere di qualcuno che
potesse aiutarci … e il volto di tutti gli operai che sono poi venuti, pian
piano, a creare un luogo giusto per la sopravvivenza.
La coppia di neosposi Robert Redford e Jane Fonda li capisco in pieno; in una casa cosi quando si litiga
resta solo il bagno per "nascondersi" … ed è il luogo più trafficato per evitare
le discussioni!
Un fantastico film che mi ha
fatto ridere e pensare … anche valutare
che alla fine li, in quella nuvola sul mondo, c’è tutta la vita e non la cambierei per la migliore abitazione esistente.
La vita è li dove si sceglie di farla
risiedere … io credo che sia questo il significato ultimo del film e se non lo
è, diciamo che io glielo attribuisco.
Se potete vedetelo!
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