lunedì 30 maggio 2011

FRUTTA 45 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Guglielmo Speranza in “Gli esami non finiscono mai” di De Filippo tiene da parte tre barbe da guitto di diverso colore … per ognuna c’è una stagione della vita … lui le indossa quando deve raccontare una determinata fase … Il Premier, se fosse Speranza, quale indosserebbe?

Speranza è vedere ciò che è successo oggi … non il personaggio chiaramente ma il valico ideologico … forse la gente non ci sta più, non crede più che l’indifferenza possa fare la differenza …. La politica è vita pubblica: ciò che mangiamo, come viviamo, le scelte che facciamo, la nostra faccia nel mondo … forse hanno scelto di non essere più i figli d’una Italia che non spera e non vuole … hanno finalmente scelto!

… Il delegare non è dimenticare, il delegare non è svendersi, il delegare non è farti soffrire con politiche inique perché il popolo vuole così … adesso, lui che tiene al consenso popolare come alle sue bungarine perché non si dimette è permette una vera rinascita?

Aspetto … e leggo le Nuvole di Aristofane


sabato 28 maggio 2011

FRUTTA 44 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


Ad Amy sarebbe piaciuto … lei, l’alternativa arredatrice di Bellow sotto mentite spoglie d’una donna di “canone” lei che trasgredisce solo a parole e poi nulla più … Amy è una donna semplice ma con idee decise … Amy che accetta tutto e naturalmente …

Il Corto però l’ho visto io e fin quando Amy resta un personaggio letterario può vivere parcheggiata nella mente del suo autore, o dei suoi lettori, e respirare un’aria che non le è propria … la stessa che le ha fornito il suo creatore letterario o scrittore.

Gli scrittori sono spesso poliedrici come l’autore di URBAN DREAM, Massimo Baraldi, che ha tradotto, in vari passaggi,  immagini in narrazione poi la narrazione in sonorità e le sonorità in emozionalità infine reso il sogno fruibile come la stessa realtà.

E’ difficile spiegare il corto URBAN DREAM e, per i non addetti al lavori come la sottoscritta, spiegarne il passaggio artistico di questo corto sullo spettatore è un salto ad ostacoli, si rischia di sminuire una piccola perla specie se a monte di questa esperienza ci sono anni di costruzione e affinamento d’una idea … un diamante che ha visto la luce con piccole conquiste e tanta pazienza del suo produttore, creatore, ideatore, scrittore di Baraldi appunto.

Un momento di sogno prét à porter … parole vibrate da Danny Mudcat Dudeck e sottolineate dalla gestualità mimica di Adrian Kaye il tutto in una veste grafica e direttiva di Carola Di Scipio e gli occhioni di Ruby!!

Un passaggio letterario che s’immette in una realtà filmica … una storia di fondo con chiari e scuri che evidenziano le ambientazioni emotive e il parlato tonico che lascia il filmato e s’insinua nello spettatore.

Poche immagini che cambiano semplici percezioni … un commento musicale di Bataloni il tutto dentro una sottoveste immaginaria … ricordate? Si vede attraverso il pizzo il noto e il meno noto.

URBAN DREAM spia voi e il vostro intimo … se avete coraggio fatevi spiare e sostenete lo sguardo!!

Compratelo presso http://www.massimobaraldi.it/?p=1867 e cambiate il vostro modo di sentire …

Buona Visione!!

Leggi!!

URBAN DREAM - Allochromatic Fabulation for Dazzlings & Resonances: il sogno metropolitano di Massimo Baraldi in prima visione a Como


Allocromatico è un minerale il cui colore è determinato dalla presenza di impurità all’interno del proprio reticolo cristallino, un’associazione squisitamente molecolare non dissimile da quella che stabiliamo col mondo nel momento in cui entriamo in contatto con esso. E dove l’agente contaminante siamo noi.

URBAN DREAM - Allochromatic Fabulation for Dazzlings & Resonances. Un sogno metropolitano, per abbagli e risonanze. Un viaggio emozionale in una realtà trasfigurata dalla soggettività dello sguardo opportunamente isolato, codificato e racchiuso in un cortometraggio dal comasco Massimo Baraldi, già autore della traduzione dal russo di “Per la voce” di Vladimir Majakovskij e del romanzo “ONE FOR THE ROAD - soliloquio da bancone in 19 giri e un brindisi”, quest’ultimo impreziosito da una prefazione del poeta Jack Hirschman.



URBAN DREAM. Un flusso multimediale in cui i versi di Massimo Baraldi, interpretati dal bluesman americano Danny “Mudcat” Dudeck, vengono elaborati dal compositore olgiatese Giovanni Bataloni quasi fossero un insieme di note musicali: sul tessuto sonoro derivante, la regista romana Carola De Scipio ha impresso le proprie visioni coordinando gli interventi del jazzista torinese Alfredo Ponissi, qui in veste di attore, del busker Adrian Kaye e di un’intera squadra di tecnici e comparse.

L’opera, realizzata lungo l’asse Roma - Como - Atlanta (USA), è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Como, da quello della Città di Olgiate Comasco e dall’Associazione Diario e/o Tazebau di Locarno (Svizzera).



La prima proiezione pubblica è programmata per sabato 11 giugno 2011 alle ore 17:00 presso la Biblioteca Comunale di Como in piazzetta Venosto Lucati, 1. A seguire, Chiara Milani incontrerà l’autore Massimo Baraldi, il compositore Giovanni Bataloni, la regista Carola De Scipio e il protagonista Alfredo Ponissi. Infoline: 031 252850





L'evento sarà replicato sabato 25 giugno 2011 alle ore 21:00 presso il Centro Congressi Medioevo di Olgiate Comasco.









Per dettagli e approfondimenti: www.massimobaraldi.it

Facebook: www.facebook.com/urban.dream






FRUTTA 43 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


… la donna seviziata nel milanese, un uomo e il suo luogo di morte … sento alla radio che l’avvocato è donna … è donna capite? Qui la professionalità non c’entra e nemmeno la capacità di ottenere un lavoro e farlo bene … qui mancano gli ideali e si vede in tutto lo squallore della vicenda.

S’indaga se era la prima volta o la prima scoperta … s’indaga se è seriale o sporadico ma c’è sempre una donna, il suo avvocato, che gli va a parlare, lo difende, ne sopporta lo sguardo … a trovarsi nella postura della donna uccisa, e in quella modalità, non credo avrebbe avuto dubbi sulla sua opinione su quell’uomo ma lei è solo un avvocato, magari bravo, magari lo farà uscire presto e farà in modo che la sua attività da “uomini che odiano le donne” ricominci alacremente … magari una donna qualsiasi non lo sa e accetta un appuntamento con il quasiseriale … probabilmente si troverà su di un tavolo incaprettata pur non essendo una prostituta … chi, in quel caso, sarà più colpevole? … la verità sta nella politica del “mifacomodo” se la vittima è tua figlia, tua sorella, una parente, indignati ... se no prendi il danaro.

Questo è il mio mondo … da qui vorrei evacuare in fretta!!

Magari non come quella donna … spero nella mia buona stella … la sua, quella della vittima,  per il prima e per il dopo, è stata proprio di merda.

Opinioni!!

giovedì 26 maggio 2011

Neo - yttologia 62

"Schiuse le mani per guardar di nuovo il bimbo. Ecco: la levatrice lo aveva fasciato e messo a giacere sul lettino, in cui egli dormiva, quand’era in casa. Quella cuffietta, quella camicina, quel bavaglino... Ma no, ecco: ella intendeva tenerselo, il bimbo. Lo aveva preparato lei, certo, quel corredino. E dunque, uscendo dal collegio, egli avrebbe trovato in casa quella nuova creaturina. E che gli avrebbe detto allora la madre? Ecco, ecco perché era morta! Chi sa quale tremenda tortura segreta, in quei mesi! Ah, vile, vile quell’uomo che gliel’aveva inflitta, abbandonandola, dopo averla svergognata! Ed ella s’era rintanata in casa, a celare il suo stato, e forse aveva perduto il posto d’insegnante alla Scuola Professionale... Con quali mezzi aveva vissuto in quei mesi? Certo, coi risparmii accumulati in tanti anni di lavoro. Ma adesso?"
Luigi Pirandello

martedì 24 maggio 2011

FRUTTA 42 - Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

… analisi politiche come camicie stirate al rovescio: qual è il punto d’inizio?

Si parte sempre, o quasi, da una sconfitta … chi vince e chi perde … situazione comune sin da bambini, con o senza conta, c’era chi vinceva e chi perdeva.

In Italia quando perde la sinistra si chiude in un dolore senza posa e cominciano sottili meccanismi del "...sei stato tu, sono stato io" … insomma è sempre stato qualcosa che ha detto Fassino … nel pd va così!!

Nel pdl vige la perfezione … può sbagliare dio? No, è chiaro … Può farsi male un essere superiore? Un Mito? …. Il fatto però è che noi siamo uomini e sbagliamo continuamente … siamo carnalmente bisognosi di avere e sentire cose come politiche per le famiglie, lavoro, ad esempio, e SOLDI … non c’è verso che si possa sentirsi dire chi ha sbagliato e come pure dove se c’è tempo …

Ma che cavoli … umani non eterei … lui, dio, vive di luce auto emanata, gli altri, i penitenti con il cilicio, rimangono anni con il dito teso … e non dico quale … e noi qui abbiamo bisogno …. Lavoro e soldi, lavoro e soldi … basta promettere una terra senza zingari … loro sono opportunità – leggete Paul Polanski .. capre!! – voi siete perdita …

Vogliamo darci una mossa e dire cose di senso e che non faccio senso??

Aspetto!!

FRUTTA 42 - Politica, saggistica

lunedì 23 maggio 2011

Contorno 6

Non è di certo facile ricordare cose e situazioni lontane … no, non lo è di certo ma, il periodo delle stragi di mafia, seppur nella mia incoscienza d'allora, lo ricordo bene … una via di passaggio fra l’essere e il sentirsi grande, un costume nuovo e un’ estate da pilotare … pronta a sbattere in faccia la mia decisione di crescere, un diario nuovo di zecca, un ragazzo più grande di me che mi faceva un filo speciale e di contorno Livatino, Dalla Chiesa, Cassarà, e molti altri già dai tempi della mia prima elementare … un senso di morte che ti tiene ferma la gola e ti fa capire che sei un punto di matita, una tazza sbrecciata, un tenero e soffice cuscino dove poter poggiare un’arma e sparare con un silenziatore improvvisato.

Era così vivere dalle mie parti, convivere con la paura senza far di questo una bandiera di niente … normalità a poche spese e un sottile e leggero impulso alla ribellione che non puoi controllare, che non puoi soffiar fuori perché i grandi ti dicono di star attenta e l’omertà secolare te la scendono nel sangue come infuso secolare … ma a quell’età la mafia è una cosa che senti e che respiri ma che non tocchi … dove l’acchiappi la mafia? Sotto una macchina al tritolo forse come quel 23 maggio con Falcone a pezzi e la sua Francesca che spirava accanto ai pezzi d’un magistrato.

Lì per la prima volta la mafia ha avuto un volto … mi ha spaventata, scaraventata nel club delle conoscenza e fatto arrendere verso una direzione obbligata … quella tatuata nel cuore dei siciliani.

E, se non bastava, la dose è stata rincarata meno di due mesi dopo con l’esplosione di Borsellino e scorta

Funerali, indignazione, dolore … dire mai più per dire per sempre … tornavo dal mare in tutte e due i giorni … tornavo dal mare come si fa in quelle gite con la famiglia … quelle con i panini con le melanzane in riva al mare, quelli che non si digeriscono nemmeno dopo due mesi di nuotate, e con il No deciso ai divieti di mio padre “…tu non lo leggi più Dolly … spiegano le cose pornografiche..” ed io non gli ho parlato più sino al ritorno a casa.

In tutte e due le stragi simbolo eravamo andati nella spiaggia di Mondello … non ci siamo tornati più, non ci sono tornata più … e a mio padre l’ho abbracciato forte solo di fronte alla televisione che mostrava la distruzione … avevo paura e non l’ho nascosto, sapevo che erano morte delle persone idealiste e dei loro ideali farne cornice per parlarne nei salotti … Loro erano rimasti nelle mie giornate di crescita e tutte le volte che ci penso mi ritorna un odore in mente: la salsedine mista all’odore delle lacrime … questo è stato quel 23 Maggio … un po’ di Falcone e di Borsellino, un diario normale d’un giorno di storia!!



domenica 22 maggio 2011

Neo - yttologia 61

“Eppuru, comu dici lu muttu di l’antichi: curri quantu vuoi ccà t’aspettu!”

Eppure, come dice l’antico proverbio: corri quanto vuoi (io) qui t’aspetto!

Luigi Capuana

sabato 21 maggio 2011

FRUTTA 41 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


Pisapia! … come quel Giandomenico Pisapia di “Indietro Tutta” che, rinchiuso in una caverna, filtra il mondo dalla TV … oggi la Tv ha scelto la par condicio … è latino e vuol dire uguali opportunità ma per Berlusconi c’è ne di più e Pisapia, come il suo omonimo, dovrà rinchiudersi in una caverna per non sentire le valangate di fango che gli butteranno addosso … nella medesima trasmissione c’era anche “Volante uno … volante due … “ che forse sarebbe il caso di chiamare per ristabilire gli equilibri!

Ma la vita non è “Tutto Un Quiz” e cazzo ce ne accorgiamo ogni giorno … a quale domandone deve far acqua il centro destra per convincersi  a ritirarsi??
Ricordo che, anche se volgare, il popolo è cosi!!
Nemmeno originali … le dieci domande di Repubblica ora sono della Padania e vai con la Zingaropoli e magari con la terropoli … tanto a aprire il fiato e esalare gas – l’ossigeno è un gas! – siamo buoni tutti, politici e non…

Intanto si moltiplicano gli appelli per far votare Pisapia e considerato che nessuno ha i mezzi di “Zio Paperone” alcuni fantasiosi si sono dati allo spot facile http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=qXbl-H_EJYI  che io condivido perché almeno originale.

In attesa della versione del centro destra del “Chi ha paura del lupo cattivo … chi ha paura del lupo chissà” i ministeri emigrano nel nord … emigranti pure loro e io e la mia amica del vintagè – ReWintage Catania http://www.youtube.com/watch?v=IQ75HmBte3o - con la boutique più originale del mondo ci siamo provati gli abiti destinati alla vendita e improvvisate delle quasi lady del centro destra con abiti alternativi e sigarette con il bocchino.

Peccato che l’unico che è in politica non si schiera con nessuno e lascia i candidati a pelar patate e vendere corredi porta a porta … anche se, in quella porta, chi ti apre ti dice “Noi Noi Noi Noi … “ plurale maiestatis, mi sembra chiaro.

Cavoli Anna!! … me lo presti questo cappello con la rosa per stasera?
Mi ci faccio un giro sul balcone urlando “… Se sei di Milano vota Pisapia!!” chissà poi che non funzioni!!





giovedì 19 maggio 2011

Neo - yttologia 60

"... il mare è un grande cielo senza nuvole, con pesci al posto d'aerei e bimbi al posto delle stelle"
Tati!! il suo mondo, i suoi sette anni, una luce che non ha mai visto!!

mercoledì 18 maggio 2011

FRUTTA 40 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Una scossa lenta come una ola senza suono … parte così lo tsunami del rinnovamento??

Illudermi?? Per il momento meglio di no!!

Cosa voglio?? Il rinnovamento, la presa di coscienza la scossa energica di Goku super sayan che non può essere data dalle mummie di governo come quelle dei benedettini  .... che sopravvivono all’elemento giovane, vitale, che in Italia ancora serpeggia nei fondi delle manifestazioni o dei cortei di piazza!

Non è cosa si mangia che è diventato il problema ma il come e il quando … oltre la realizzazione ideale d’un popolo ex giovane che naviga su alte cifre in anni e in poche in possibilità.

Sarà che ascolto la musica di Twin Peaks e che poi Laura Palmer non era quello che sembrava ma, mi sembra una soluzione senza storia: il mummificato riscende in campo, la colpa non è sua, chiaro, è sempre degli altri.


Ma la vecchia storia dell’umiltà non funziona più?? …

… mi ripetevano che i consigli senili sono quelli che illuminano ma che non riscaldano … mancano di passione che è tipico dei giovani, dei ragazzi ...  metterci l’anima e scommettersi in molti frangenti … cosa fare??
Ma aspettare!!
 … altri quindici giorni al veleno, con puzza di sinistra e cozze di donne che si danno da sole la cattiva giornata … e, se è così,  mi rendo infelice ogni giorno: di sinistra e pure donna!!

Quante disgrazie in una … sbendate la mummia e rubategli i monili … sotto, solo ossa e ceneri … non fatevi illusioni!!

domenica 15 maggio 2011

Neo - yttologia 59

Ella come la neve allora in una notte oscura

Cadde segretamente. E il mondo si svegliò con un riflesso

Negli occhi sonnolenti, e brontolò qualcuno

“C’è troppa luce” ed abbasso le tende.

Come la neve, più calda

Di dita spaventate,

e affettuosamente al suolo;

sostenendo le storie della notte

Nei sentieri ancora vergini.

Robert Graves

martedì 10 maggio 2011

Neo - yttologia 58

Parole? Si, di aria

E nell’aria perdute.

Tu lascia che mi perda tra parole,

lasciami essere aria su labbra,

un soffio vagabondo senza sagoma,

breve aroma che l’aria fa svanire.

Anche la luce in se stessa si perde.

Octavio Paz
















venerdì 6 maggio 2011

FRUTTA 39 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Briciole di dignità disseminate nel contesto nazionale … altre critiche dal Brunetta di turno e la solita insinuazione sui weekend allungati al costo d’uno sciopero corposo e una vistosa mobilitazione.

Ancora una volta in piazza; molte piazze italiane tutte degne di nota e di reale testimonianza ma questo non basta ad essere presenti e fondanti nella nostra società … non serve ancora.

Nuove nomine piovono su una Repubblica che taglia sempre e solo al popolo … altri favolosi privileggi da donare, barattare, rivendere ai fedeli del “signorsì” … li davvero si può sprecare tanto la società paga … i si a Berlusconi li pago sulla mia pelle insieme alle sue nomine di ringraziamento.

I gentili omaggi arrivano con i saluti del popolo italiano e qualche altra giro al cappio che c’impicca … è tutto semplice, è immediato … stasera il Presidente della repubblica è rinvenuto e si è accorto che il rimpasto di governo è da dichiarare alle camere perché varia la composizione di maggioranza scelta dal popolo italiano.

Chiaro, lì ci stanno i venduti dei vari partiti e partitelli, tutti svenduti per poche poltrone, qualche sacco di privilegi e qualche assegno con onesti zeri a coronamento.

Dal nord non vedono il sud … una unificazione formale, una Italia formale, un metro individuale … basta assumere l’assioma e sposarne la causa e il gioco è fatto!!

Anche noi, qua giù, siamo un nord … se ci annettono diventiamo il nord della Libia … sempre un nord è … chissà che qualcuno dal Governo, in quanto nord anche noi, non lancia un suo sguardo e veda le cose come stanno … chissà!!

Grande Dario Fo … poche e sentite parole … ricordava la società d’un tempo dove il servo conosceva 100 parole e il padrone 1000 … ci invitata a conoscerne 3000 e oltre, ad essere superiori al padrone non in moneta ma in cultura.

Approvo e condivido e le mie scarpe conosceranno ancora suoli lavici,  e non,  da calpestare … il calzolaio è contento e pur anche i venditori di lucido da scarpe … i ministri continuano ad avere i loro lecchini a lucidare le loro … molta saliva mi raccomando!!


Vedi!!

lunedì 2 maggio 2011

Contorno 5

In apprendistato: i venti o poco più le accarezzavano un viso brufoloso ma asciutto … poche solide parole di assenso o di negazione, nessun pensiero apparente … pronta al lavoro … semplice e ridotto il suo modo di cominciare una nuova vita.

… fuori e tutt’intorno tutto pizzicava d’aria strana … la malizia femminile lasciava il passo a ciò che prima poteva essere inteso come elemento femmineo o erotico … solo vaghi ricordi in quella sala di bellezza … anche la bellezza, in realtà, non passava lì da molto.

Musica vaga o di cordata riecheggiava come una nenia sovrastata dalle soverchianti voci che al femminile danno quel tono acuto, appuntito come una matita appena comprata … lei, l’apprendista, è pronta ad esercitare la sua neo-arte e fra un appunto su Bach e una puntatina sull’arte di Chagall le ex di qualcuno incidevano la loro prova di sopportazione sulla pronta lavoratrice.

Si è sempre ex … bisogna prenderne coscienza e farlo divenire il valido motivo d’una esistenza con molte partenze e pochi arrivi.

… l’apprendista era divisa fra un universo condensato nel suo cuore-mente- pensiero e l’apparenza vaga e mediata ma con una forbice in mano e un ideale di donna che non può essere esaudito … ma da nessuno, proprio nessuno.

“… niente Lollo, ragazza!! … mi sento più una Nicole…” dice la cliente quasi nonna della Nicole che ipotizzava … la nonna della Kidman
… si, certo” risponde graziosamente l‘apprendista “ … aspetta … qui più lungo e il resto vedi tu …”
… si, certo” ripete l’educanda del nuovo ciclo lavorativo.

Non è l’espressione che tradisce il pensiero … non ingannatevi!
Ci sono sottili ragnatele nella voce che inclinano il passaggio fra un ponte e un altro d’un universo e nessuno meglio d’uno scrittore può rivelarvelo …
Chi è più bugiardo d’uno scrittore?

… la musica diviene abbozzo d’una civiltà tribale … tum tum tum …. Salta il cuore e la mano e… tum tum tum … la nonna di Nicole riprende il suo discorso e loda le celestiali dolcezze di Agira … si muove per sottolineare la sua enfasi e il suo corpo accompagna il suo gusto … tum tum tum …. La punta della forbice incontra la demarcazione di fine della frangia e ... un goccio di gelo gela l’apprendista.

Ad Agira i dolci son così buoni che la  discorrente non si accorge del fallo …

Occhi vaghi, occhi pieni, occhi ansiosi … occhi arrabbiati …. Occhi d’una ventenne apprendista … ex apprendista perché si è sempre ex di qualcuno o di qualcosa

Tum tum tum … “ ma sei fantastica con questo taglio … lo voglio uguale, perdonami ma devo averlo” … tum tum tum lei si accorge, si guarda e si ammira … annuisce e si concede la diversità che la regola in un mondo di omologati “… si, bello… può andare”

Tum Tum Tum ...  si può anche non essere ex ma pro … continuare un cammino iniziato male ... in quello, nel suo andare bislacco, nessuno può darvi una reale mano se non uno scrittore che, si sa, è bugiardo per natura.





domenica 1 maggio 2011

FRUTTA 38 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!

Il valzer del primo maggio fra fame di lavoro e di libertà …

Tutti gli anni arriva il Primo Maggio con il suo carico di rosso e la propria ventata di musica, colore, calore, essenza di libertà.

Sembra scontato come un fatto acquisito … sembra ma non lo è! … ci accorgiamo di ciò che ci manca quando non l’abbiamo più …

Ma ci accorgiamo??

… le certezze, se le perdi d’un colpo, avverti la mancanza e sviluppi una resistenza, una reazione proporzionata, comunque una reazione … se l'evento avviene pian piano non avverti la sostanza delle cose … uno scippo unilaterale e metodico che viene somministrato lentamente, come per il veleno: dosi piccole ti regalano l’immunità …

… non quella parlamentare o il Premier avrebbe preso anche quello …

Ma la fame di lavoro continua ad esserci … la disgregazione crescente sindacale è confermata … la gente disgregata … anche i sindaci del PD – tipo quello di Firenze e di cui non voglio nemmeno pronunciare il cognome - agiscono e stigmatizzano gli ultimi lembi di unione con la base dei lavoratori.

Minano dal profondo perché vengono eletti con una ideologia e poi -  sul muro - fanno il salto dall’altra parte …. Quello di Firenze per me è già con quasi due piedi nell’altro orto.

… i dirigenti sindacali congiunti a stento si rivolgono la parola … azioni scoordinate e l’una che mina l’operato dell’altra … come lobby che attaccano altri gruppi di potere.

… canto ad alto volume!!
Mi regalo emozioni ma domani la vita sarà uguale, i volti tirati, le paure rientrate … la pianificazione distrutta insieme ai sogni e, ancor più, le speranze … mi consegno a questo giorno disperdendo le opportunità del domani.
Il domani non dovrebbe essere così ma è un tempo, il mio, di molti, di troppi … talvolta anche di niente.