domenica 7 gennaio 2024

Rispecchiamento 29


Come la meraviglia, la profondità della scelta affascina!

Un colore unico, maturato all'interno di una sfera di plastica come le ere geologiche, lentamente, mutando nel tempo, miscelandosi in vapori divenuti condensa con un risultato irreale.

Rispecchia il mondo della conoscenza, del riutilizzo, della curiosità e dell'indicibile voglia di tentare ciò che non è possibile avere: l'eugenetica dei peperoncini e non solo!!

Aromi e spezie da cucina scaduti da molto tempo, un po' di tutto, coriandolo, paprika, pepe nero, zenzero e varie davvero d'ogni tipo, imbottigliate in una sfera di plastica e esposte alle temperature siciliane di molte estati e molti inverni.

Aggiungo che l'esposizione era quasi diretta al sole e proprio appena riparata dalle piogge invernali.

Circa dieci anni per questa meraviglia dall'odore di chiodo di garofano!

Il fiocco è un artificio, il resto una autentica mappa delle temperature nell'ultimo decennio.

Roba da Agenda 2030!!

giovedì 4 gennaio 2024

Neo - Yttologie 207

 Se al Chiaro di Luna penso, con l'arpeggio del vero brano divento profonda.

Giorni di chiarezza e di addio, giorni di rinuncia all'oggi per scoprire ciò che è il passaggio, intenso, assoluto, definitivo, del vivere sull'esistenza ormai sfiorita.

Leggo da Pino Valenti ne "La Stalla" (Salvatore Sciascia Editore):

<< La morte giace sotto un velo di zucchero coperta dal giallore di zafferano. Con i suoi occhi di canditi guarda lo spazio senza tempo ... Dentro le vetrine  appannate di cannella alita il suo fiato di vaniglia e aspetta il tempo, cavaliere senza staffe, che si agita dentro veli di memoria e con una sfera di orologio in mano, come lancia, trafigge otri di miele.>>

Giorni di lumi accesi e di ricordi in attesa, fra vagiti e respiri, che della vita si tragga ricordo e del ricordo uno sguardo infinito fisso verso il nulla. Cosa guardano, con intensità, chi va via?

Giulia, ci restano ancora le attese e i contati respiri, confusi non riordiniamo gli attimi e non contiamo le distanze.

E' difficile l'ultima battuta, talvolta  certamente meglio il silenzio e la vaga attesa.