martedì 31 luglio 2012

Contorno 121


“Ho ripensato alle tue parole” disse, sorridendo con maggiore naturalezza di quanto non gli fosse riuscito nel primo incontro, segno che aveva trascorso quei venti minuti d’intervallo a provare e riprovare l’indipendenza della bocca dal cuore, “ tu in sostanza mi hai chiamato buffone!”.
“Ma la parola buffone per me è lode” (…) “ per buffone intendo un uomo di spirito … spregiudicato …”
Tratto da “Paolo il caldo” di Vitaliano Brancati


E’ una questione di termini: qualcuno si offende altri si segnano la lode.
Succede così nel mio sociale: “Sei una folle!” e la cosa viene vista come meritoria e non discriminante. Si parla in modo convenzionale e la distanza, e le diverse modalità d’interazione, conducono le persone a percepire situazioni diverse, attese diverse … come dire amici e intendere altri parametri. Ecco perché gli incontri sono le vere chiavi di lettura: s’intende, guardando in viso, chi e come vuole la tua amicizia e, se di amicizia si tratta.
Ma, nell’interattività tutto è stranamente stravolto … non è affatto come giocare al pallone e ridere e strappandosi i vestiti prendersi in giro e, nonostante tutto, vedere una genuinità dei sentimenti … nessun raddoppiamento.
Nel testo riportato in calce “buffone” è un termine positivo: così come io posso essere un personaggio metonimico, quale un insetto, e rimanere una donna seria che crede in ciò che dice e che vede i veri valori così come sono.
Come in French Kiss  “ … vedo bianco per bianco … nero per nero” l’amicizia, vera, profonda, di supporto come tale è ben diversa dal concetto di amore ... oltre che la condizione di donna sposata difficilmente lascia spazio per altri sentimenti … qualsiasi sia lo stato della unione, se non si risolve prima, esiste e merita il dovuto rispetto.
Ecco il rispetto … noi siciliani poi la buttiamo sempre in questa area: giusto poi non comprenderne i limiti e non capirne il rispetto d’essi.
Ma è solo una questione di termini … ciò che si crede d'aver vicino è solo una pia illusione e la distanza e l’allontanamento, per fortuna, rimette la luce al giusto posto.
Passato tanto tempo con me stessa mi convinco che alla fine l'unica forma di realtà riconducibile a me sono Io Stessa ... il resto trascurabili forme saprofite!


Neo - Yttologie 135


"Certamente eravamo amici! Bè, ma che cosa sono gli amici al giorno d’oggi? Chi sono io per lui? Nè un ricco,né un titolato, e neppure per età gli sto alla pari … guarda un po’ che damerino si è fatto vivendo a Pietroburgo. Che carrozza! Quanto bagaglio … e che servitore pieno di boria!”
Tratto da Un eroe del nostro tempo di Michail Lermontov

lunedì 30 luglio 2012

Neo - Yttologie 134


“E’ possibile che tu debba essere così continuamente felice? … gli uomini felici come te hanno gli alti e bassi! Tu invece sei felice sempre allo stesso modo!”
Tratto da “Paolo il caldo” di Vitaliano Brancati

Neo - Yttologie 133


Parole: lacci!
e Filo spinato
Ecco, Quella parola, è devastazione!
Confonde i termini
Illude le tendenze
Spiana i desideri
Annulla il verde 
Rende giallo il passaggio … Genera orrori e malinconie
Confusione e Odio
I dittatori della terra potrebbero usarla
è già terrorismo.
Poco genera e molto distrugge … non usatela Mai!
Il lucchetto ancorerà il vostro animo,
annullerà l'altro!

- mie scuse a chi ho generato un simile disastro ... la mia anima è adesso pronta! - 

Neo - Yttologie 132



Si indovinano le fantasie di quell'uomo così poco fantastico; egli vedeva una bella donna sul
punto di separarsi da un marito indegno, l'accompagnava nella solitudine, spiava gli occulti moti
del suo cuore e ne scandagliava il vuoto.... si sentiva un desiderio cocente di colmare quel vuoto, di
pigliare il posto dell'indegno, e trovava quel desiderio legittimo.
Tratto da Amore bendato di Salvatore Farina

FRUTTA 121 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


“Abbiamo fatto i compiti a casa … Ora, alla lavagna!”
Ecco il Capo di governo che gira come un commesso viaggiatore fra i leader europei, quei mangiasoldi dei partiti che si “scannano” su quale osso ancora si può spolpare ma, non sanno far nulla … tranne esordire con “NOI” … “APPOGGIAMO” … “CONCEDIAMO LA FIDUCIA, MA …” praticamente come non dire un cazzo e essere ascoltati come Gesù al tempio!
Inoltre adesso siamo gemellati, affratellati, con la Spagna … casca lei, caschiamo noi: frequentiamo sempre brutte compagnie, prima la Grecia ora la Spagna:  stiamo nel “rione sanità” dell’Europa o, per ricondurlo al qui, una San Cristoforo in miniatura.
C’è anche la maestra stronza, quella che vede di alcuni i difetti e li nega ad altri perché, con ogni possibilità, riceve i carciofi freschi ogni mattina dal cocchetto che “… non ha quasi difetti”.
E intanto il ministro delle finanze americano va a trovare il suo pari tedesco e fra un Nain e una perdita di tempo stiamo tutti ad osservare la zolletta di zucchero – come in un racconto ebraico – e nessuno sente il dolce.
Balletti di ministri che tirano su l’euro e che fatica; sembra una delle migliaia di plastiche facciali fatte da una nota esponente politica attuale … adesso  anche dal culo la pelle la prendono, ma non è il loro culo!
Adesso con i miei connazionali  andiamo a fare la spesa in Wyoming per risparmiare qualcosa … ma parto lo stesso anche se andrò a lavare i piatti!
Alla prossima … se, sempre se … 

domenica 29 luglio 2012

Neo - Yttologie 131


Sfrigolii brucianti di rullanti senza posa
Sincopati estremi
Frenesia senza paracadute
Paura Paure Paura
Splash  …
Vestire la bestia
Donna Donna  Donna
Tutto grande, Troppo grande
Silenzio
Brezza di base con cartoline antiche
Vedere cartoline dal mondo
Aprire le gabbie … Aprire … Aprirle
Madame o Non sono una signora
Con passo a due o di più … siamo di più
Nella città che allarga e stringe … le donne hanno un valore
Passo a due con piume di struzzo e girare attorno al mondo
O il mondo gira attorno a me
Follia follia … aiuto Follia … singulti di corpi e pezzi che non m’appartengono
Fruscia Striscia Inciampa Muore
La passione muore
Su di un letto,  muore
In silenzio
Città che allarghi la lingua che non ho
Accoglimi
Fammi tua
Rendimi viva perché non respiro
Respirami!

sabato 28 luglio 2012

Riflettere PL!ease! 20




Di spada e di fioretto … la scherma è rimasta una lotta fra italiane e tutto italiano è stato il podio: potevano quasi rimanere a gareggiare in Italia!! ma son soddisfazioni! 
Sulle altre vicende di politica interna forse sono stata un po’ drastica, magari non è nulla di quello che ho pensato ma, sono solo i tempi che m’hanno abituato a pensar male … adesso guardo le olimpiadi spalmando aloe vera: ustioni diffuse dall’ultimo stronzo anticiclone che ci toglie il fiato: efficace luglio, in accordo per seppellirci!
Per dire che, mai come quest’anno, mi sono vestita solo di bianco; qualsiasi cosa sia bianca l’indosso e non  credevo possibile che tanta attenzione fosse per me possibile ma, se dev’essere un deserto mi adopero per il meglio.
Oggi le arti visive si fondono con la realtà: motoscafi a riva con motori accesi e quintali di carburante  scaricato sui bagnanti. Chi ha delle possibile deve mostrarle a chi non le ha e, magari, togliere a loro l’unica cosa che si possono permettere: è il mio tempo e devo viverla come normale.
Con l’aiuto di Marco abbiamo provato a interpretare una versione del bifolco di oggi e, in un certo modo, ci siamo riusciti … non è il nostro meglio ma è ciò che oggi è accaduto! 
A questo caro uomo dedico una canzoncina …. http://www.youtube.com/watch?v=qAdPL1u2z3A
Buona Domenica … senza inquinamento nè spacconi in motoscafo!!


Ops ... anche questa gli dedico: http://www.youtube.com/watch?v=yERb7eMmmHs&feature=related

venerdì 27 luglio 2012

Neo - Yttologie 130


Ascoltate Maksim Maksimyc” mi rispose, “io ho un carattere disgraziato; se a causa dell'educazione o perché Dio mi ha creato così, non saprei dire. So che arrecando l’infelicità agli altri, io stesso sono altrettanto infelice. Per loro è una magra consolazione, lo capisco, ma che farci? È proprio così. Ero ancora ragazzo, e, fin dal momento in cui sono uscito dalla tutela familiare, ho cominciato a godere sfrenatamente di tutti quei piaceri che il denaro può procurare e, si capisce, quei piaceri hanno finito per disgustarmi. Mi sono tuffato poi nel gran mondo; presto anche la società mi è venuta in uggia. M’innamoravo delle donne più in vista e ne ero riamato, ma quell’amore stimolava soltanto la mia immaginazione e il mio amor proprio. Il cuore rimaneva vuoto …
Ho letto, ho studiato, ma anche le scienze, quale noia! Ho compreso che non procurano in alcun modo né gloria né la felicità, giacché gli uomini più felici sono gli incolti, mentre la gloria non è che un colpo di fortuna, e per ottenerla basta essere abili. Allora tutto finì per tediarmi …
Presto mi trasferirono nel Caucaso ; e quello fu il tempo più felice della mia vita. Speravo che la noia non avrebbe resistito alle pallottole dei ceceni! ma invano: dopo un mese mi ero così abituato al loro ronzio e alla vicinanza della morte che, davvero, mi facevano più effetto le zanzare. Mi annoiai più di prima. Avevo perduto fin quasi l’ultima speranza. Quando ho visto Bela nella sua casa, quando, per la prima volta, tenendola sulle ginocchia, ho baciato i suoi riccioli neri, io, sciocco, ho pensato che fosse un angelo inviatomi da un destino pietoso … Di nuovo m’ingannavo: l’amore di una selvaggia è di poco superiore a quello di una nobile signora. L’ignoranza e il candore dell’una ci importunano come la civetteria dell’altra. L’amo ancora, se volete, e le sono grato per alcuni momenti piuttosto dolci. Sono pronto a dar la vita per lei, eppure con lei mi annoio. Non so se sono uno sciocco o un malvagio, ma è certo che anch’io sono degno di compassione forse più di lei. La mia anima è guastata dal mondo, ho un’immaginazione inquieta, un cuore inappagato. Nulla mi basta: mi abituo tanto facilmente alla tristezza quanto al piacere, e di giorno in giorno il mio cuore si fa sempre più vuoto …
Mi è rimasto un solo mezzo: viaggiare. Appena ciò sarà possibile, me ne andrò di qui, ma non in Europa, che Dio me ne scampi! In America, in Arabia, in India. Chissà che non muoia per strada! In ogni caso, sono certo che il conforto di viaggiare non si esaurirà tanto presto, grazie alle bufere e alle strade cattive.”

Tratto da Un eroe del nostro tempo di Michail Lermontov – il racconto “Bela”
(Monologo di Grigorij Aleksandrovic Pecorin)

giovedì 26 luglio 2012

FRUTTA 120 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


Prima una citazione:
“Non è nell’ordine delle cose; ciò che comincia in modo insolito, finisce insolitamente.”
(Un eroe del nostro tempo di Michail Lermontov)
Poi giochiamo a scacchi:
Copio dalla rete una scacchiera:



Descrivo a mio modo:
Prima mossa … Prima succede questo http://www.corriere.it/politica/12_giugno_21/napolitano-stato-mafia_cd7761d4-bb86-11e1-b706-87dd3eab4821.shtml  e poi anche questo http://www.cinquew.it/articolo.asp?id=10598  ci sono strane insinuazioni e relative allusioni … nulla da provare, nessuno da incriminare: malumore e polverone, tanto polverone.
Seconda mossa … Poi, succede questo: http://www.gqitalia.it/viral-news/articles/2012/luglio/loris-d-ambrosio-morte-con-polemica-per-il-collaboratore-di-napolitano e, oltre il cordoglio c’è una inchiesta che forse non trova strada … o non la troverà più!
Terza mossa … Ed ancora sempre oggi http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-07-26/ingroia-180218.shtml?uuid=AbE3oLEG Ingroia va in Guatemala …
L’Imbecille sono certamente io ma, qualcuno ha fatto scacco matto!
Semplici parole d’una ingenua o innocente riflessione a margine?
In entrambi i casi, qualcosa è cambiato!

FRUTTA 119 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

http://www.agi.it/politica/notizie/201207252014-pol-rt10249-niente_stipendi_all_ars_deputati_siciliani_furiosi_col_governo



Sono vicina al dolore dei deputati siciliani per il ritardo di riscossione dello stipendio: tredicimila euro mensili … al netto e senza competenze aggiuntive. 
Come si è potuta verificare una simile pratica? … e il latte? E le uova? … e le scarpette per il piccolo? Come provvederanno questi “poveri” deputati alle loro spese vitali? 
Infuriati verso il governo perché la crisi ha (finalmente) morso anche il loro dorato deretano … Quanto dolore? 
Si prevede una discesa in massa per protestare … una adeguata manifestazione ma con “gli altri” sindacati loro vicini, un po’ di destra, ecco.
Proporrei vanghe e i badili per spianare la Salerno – Reggio Calabria sino al rifondere la Sicilia del danno subito.
Dite che è troppo?? 

Contorno 120




Non è andata! Del resto non ero di luna, oggi. La parola agli oroscopi ha lo stesso valore del mantra ripetuto al momento del disastro … Cosa potrà mai fare se non farti sprecare il tuo ultimo fiato?
Poteva andare, lo so!
Avevo messo tutto l’impegno possibile ma ripeterò l’esperienza un’altra volta, fra qualche mese;  che estate da palla, sembro circondata dagli avvoltoi neri e non ne sta imbroccando nemmeno una. Dovrò rivedere pile di libri sulle sedie, i miei capelli fermati da una molla e come "abito speciale" la maxi shirt che mi fa ormai da pelle.
Vita da schiappa insomma: forse se indosso l’abito nero di Spider Man riesco ad essere giusta … ok, lo confesso, mi sento tanto Hi Ho della foresta dei cento acri http://www.youtube.com/watch?v=k96YSKnXfVk  … ecco, mi servirebbe una nuova coda!! O rabbia!!  … Ma non c’è nessuno che ha un po’ di miele in prestito?? e dovrei darmi una svegliata!
I libri non li poso ma al mare vado lo stesso con tutto il mio carico dietro, cercherò di non essere “frulla” e starò attenta a me … ecco! … infine: quando compro una tuta da ginnastica giuro che non la scambierò più per un pigiama solo perché è rosa … tutta rosa: ma sarà un pigiama? Immagino la figura quando mi presento … rido già io!!
Adesso mi ricarico e riparto … vedrete che riparto: giusto il tempo di convincermi!
Brindo con i ricordi delle sbornie di succo di carota in riva al mare … Prosit!


"O come mi sento s(u)ola ..." disse lei osservando i suoi stivali :) 

mercoledì 25 luglio 2012

Neo - Yttologie 129


“Voi non conoscete le circasse,” risposi. “Non sono come le georgiane o le tartare di là del Caucaso; no, non sono affatto così! Hanno le loro leggi e consuetudini, sono educate diversamente.” Grigorij Aleksandrovic sorrise, e si mise a fischiettare una marcia. Alla prova dei fatti, risultò che avevo ragione io: i regali la conquistarono solo a metà. Bela diventò carezzevole e fiduciosa, ma niente di più, tanto che Pecorin dovette ricorrere a un ultimo espediente.”
Tratto da Un eroe del nostro tempo di Michail Lermontov – il racconto “Bela” 

martedì 24 luglio 2012

Neo - Yttologie 128


Nascondi gli occhi dietro quell’espressione di dolore,
so già che ascolterai … struttura d’un tempo
inespressiva monumentale inettitudine
t’ho costruito perché puoi sentirmi ribellare
per ore
per giorni
e non cambierai mai espressione dietro la gamma di dolore che incontrerai
veste del giorno
arma del giorno
tutti vuoti quelli che incontro.
Il tuo assurdo credere è il mio assurdo pensare.
Maschera di scorza senza parole
Una carta vuota di sentimenti
Non avrai fine perché non hai avuto inizio.
Ho delle paure …
Roba che non sai ascoltare
Come chi prende quel che serve e non si gira mai indietro.
Ho provato il tempo che non hai saputo darmi
Ho trovato dentro una valigia le mie parole che mi sono ripetuta
Come in una caverna vuota
Ascolto l’eco di me stessa.



Neo - Yttologie 127


Oggi nessuno mi ha ascoltata;  nemmeno ieri nessuno mi ha ascoltata …  venite a prendere qualcosa.
La svendita è  aperta!
E’ certo: quando vorrò parlare, essere rassicurata, il silenzio è già attorno!
Non è come essere morti? … di cosa mi preoccupo allora, il grosso l’ho già fatto.

Contorno 119




Triste, è davvero triste e le parole non servono: il meglio della Sicilia e le parole non dette … ma tutto  è stato già detto, cantato, pronunciato in corteo ma il caso, come sempre, arriva tardi.
Le promesse, i posti per  riempire uffici … lo stesso partito che torna a ricandidarsi …  tutto già visto da decenni, da intere generazioni … dal mio bisnonno che venne degradato perché si era opposto alle politiche nazionali troppo “dimenticate”,  sempre ad occhi chiusi qui da noi, sempre  … e ancor prima di Emanuele Notarbartolo.
Ecco: l’asino rivoltato con il peso sostenuto sugli zoccoli … i siciliani la schiena devono averla sempre in terra e tenere il peso con le fragilità che posseggono, le loro gambe.
Nino Ucchino l’ha rappresentato esattamente così … il suo lavoro è sistemato sulla strada che conduce a Savoca, la nostra reputazione è mondiale http://livesicilia.it/2012/07/22/e-il-rischio-crac-della-sicilia-finisce-sui-giornali-inglesi ... giro le spalle al mondo per guardare ciò che rappresento … ciò che siamo nonostante tutto!
E proprio adesso leggo questo: http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Firenze-incidente-stradale-muore-in-Africa-il-giudice-Barillaro_313535558204.html dopo aver saputo anche questo circa dieci giorni  fa http://www.gonews.it/articolo_144797_Minacce-morte-giudice-Barillaro-Compagni-senza-scorta-regalo.html è tutto inutile ... Guardo l’asino di schiena … così siamo e così saremo!

Neo - Yttologie 126



“Alle culture “egemoniche” si affiancano le culture “subalterne” che, in società complesse come quelle occidentali, posso essere dislivelli “interni” di cultura.”
Alberto Mario Cirese

Neo - Yttologie 125



“Che razza di gente!” commentò; “non sanno neppure come si dice “pane” in russo, ma hanno imparato: “Ufficiale, dammi la mancia!”. I tartari son già meglio: almeno non si ubriacano!”
Tratto da Un eroe del nostro tempo di Michail Lermontov

lunedì 23 luglio 2012

Contorno 118


A piedi nudi nel parco.

Vivere in una casa minuscola, in ultimo piano senza ascensore, non mi ha fatto mai ridere tanto … il film A piedi nudi nel parco di  Gene Saks,  mi ha riportato alla memoria tante di quelle situazioni esilaranti, realmente accadute, da donare l’esatto valore al proprio luogo: tuo, nonostante tutto.

Come per la coppia del film, la mia casetta è di fatto una arrampicata senza ossigeno e, il presentarla ai nostri parenti, all’inizio del tutto, mi ha fatto rivivere l’uguale espressione e le medesime situazioni della Ethel, la benpensante madre della sposa ( Mildred Natwick ) e lo stesso fiatone d’arrivo, il velato modo di dire che Noi non c’entravamo; c’era tutto come nel film, compreso il buco nel tetto!

Questo film nel 1967 descriveva quella che sarebbe stata la mia situazione: gli spazi inesistenti, la pioggia in casa e i secchi sino al giungere di qualcuno che potesse aiutarci … e il volto di tutti gli operai che sono poi venuti, pian piano, a creare un luogo giusto per la sopravvivenza.

La coppia di neosposi Robert Redford e Jane Fonda li capisco in pieno; in una casa cosi quando si litiga resta solo il bagno per "nascondersi" … ed è il luogo più trafficato per evitare le discussioni!

Un fantastico film che mi ha fatto ridere e pensare … anche  valutare che alla fine li, in quella nuvola sul mondo, c’è tutta la vita e non la cambierei per la migliore abitazione esistente.

La vita è li dove si sceglie di farla risiedere … io credo che sia questo il significato ultimo del film e se non lo è, diciamo che io glielo attribuisco.

Se potete vedetelo!



Contorno 117


Acquisti da Banj!!
Oli per ungere la scapigliata chioma bagnata dal mare. Capelli indisciplinati, spiagge bagnate dalla pioggia  e l’ascolto – scoperta!! – dei CALIBRO 35 … mi sembra quasi di vedere spuntare Er Monnezza tanto svitate sono queste performance ma, mi piacciono, decisamente mi piacciono!
Musica alternativa per strani esperimenti con i capelli: in realtà vorrei parlare dello spread e della situazione europea ma, mi scoccia dire le stesse cose e forse  è meglio lasciar stare … tanto, fra un po’, quelle idee politiche tornano su e mi rilancio a parlarne con più fervore.
Torniamo a Banj: collane, cinture, meravigliosi parei … una indiana d’adozione ma, etnicamente decisamente diversa, peccato!
I miei capelli, come quelli di molte frequentatrici di spiagge, chiedono tregua: ad oltre quaranta gradi – anche se oggi piove – possiamo solo vederli dissolvere e la salsedine fa il resto.
Così mi sono ingegnata.
Olio di cocco, notissimo per i capelli  - nessuna scoperta - e olio di gelsomino: li protegge, li profuma, è un bel po’ antibatterico e anche antiforfora. Ho fatto una bomba che proverò prima possibile: il mare è protetto perché non inquinano … è una notizia certa!
Con l’olio di gelsomino ho avuto qualche difficoltà … profuma in modo straordinario, praticamente stravolge e rilassa chi lo spalma sulla propria pelle ma, gli altri no! Praticamente produce l’effetto contrario, è uno stimolante altrui … così preparata la miscela,  che non ho ancora usato sui capelli, le residue gocce d'olio di gelsomino le ho strofinate sulle mani -  poiché l’olio essenziale di gelsomino si può usare sia sulla pelle che sui capelli - e mi ha lasciata una magnifica sensazione ma … faceva girare quando passavo!
Due le cose: o ha un odore pestilenziale o, come dicevo, è uno “attrattore” scomodo.
La mia amica opta per la puzza ma, io non so come definirla: lo provo un’altra volta e se non uccido al passaggio per l’odore, lo regalo a qualche coppia in “difficoltà” … che tutto fa brodo!!
Vi darò notizie sul mix usato sui capelli e, nel qual caso funzioni, ringrazieremo il grande Banj!
Ascoltate questa dei Calibro 35 … è fortissima!!

Neo - Yttologie 124


“… la macchina col motore acceso, sono qui a fumare nervosamente, col passa montagna in testa , i ragazzi sono entrati in banca, ho il cuore in gola, speriamo vada tutto bene; mi tremano le gambe e non riesco quasi a tenere il piede appiccicato all’acceleratore , è come se gli arti fossero completamente indipendenti dalla mia volontà, questa fottuta adrenalina quasi mi paralizza … “ 
CALIBRO 35

domenica 22 luglio 2012

Neo - Yttologie 123


Splende più il sole o l’acciaio?
Luce, trasparente luce
Ribalta  la scena … adesso  vivo
Attimi
sospesi
infinito
tempi
Carezze di vento
Io divento
Note, un piano
Avvicinano la mano
Polverosa maschera quella che portiamo
Nude anime
… il reale è una carezza
…  sentirsi dire “… è ora!”
Andare lontano.

Contorno 116


I piani cambiano da un momento all’altro, ed è inevitabile questo cambiamento, sembra quasi frutto dei tempi. Mi sarebbe piaciuto parlare di arte e di un paesino pieno d’arte, Savoca, ma leggendo Repubblica vedo i volti di tutte le persone che sono morte a Denver http://www.repubblica.it/esteri/2012/07/22/foto/strage_di_denver_le_vittime-39496174/1/?ref=HREC1-3 e, improvvisamente, cambio idea.
Di morte violenta, delle attese troncate, di una morte senza ragione è inutile parlarne perché non cambiano i fatti, ne le future conseguenze; la violenza è l’unica ragione di un mondo che non ragiona più.
E’ tutto violento: i rapporti fra le persone, gli incontri personali, la relazionalità diffusa … quanto invece è molto più impegnativo costruire, progettare, coltivare qualcosa.
La vita non nasce dalla violenza ma, la nostra contemporanea,  è piena di strappi e dolori che causano altri dolori, come se non si riuscisse a vivere senza questa chiave di lettura. Si vuole una chiave ultima per trovarne sempre una più estrema … sino al niente e, anche dal niente, trarne altro. Cos’è la civiltà del profitto ad ogni costo? Alcuni estremi: il sagrestano sotto la doccia con un ragazzino undicenne http://bologna.repubblica.it/cronaca/2012/07/21/news/sisma_il_presunto_pedofilo_era_l_aiutate_di_don_ivan-39445805/; i sacerdoti pederasti http://www.igiornielenotti.it/?p=2470 ; uccidere senza ragione http://www.corriere.it/esteri/12_luglio_21/strage-denver-esplosivi-casa-killer_a77c6a54-d307-11e1-acdf-447716ba2f20.shtml; Keith Richards che si pippa le ceneri del padre (scherzo??)  http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/persone/keith-richards-ospedale/ceneri/ceneri.html ... cosa ancora?
Oltre, andiamo sempre oltre … c’è sempre un limite che valica un altro limite. Una donna che dice di No viene uccisa, donne che non vogliono avere nessun incontro ne telematico ne d’altro tipo, sono procacciate come un contratto in promozione da un borsista … è tutto così perché il limite non ci deve essere: questa è la religione del mio tempo e non c’è futuro per nessuno di noi.
Così non andiamo da nessuna parte. Ieri sera sono andata a riprendere mio figlio da una festa e in strada sedicenni prostitute:  non basta quello che da la moglie e/o l’amante e/o la compagna e/o la relazione fugace? … tutte si è ormai brave a far tutto, perché anche la prostitute sedicenni? … magari da picchiare selvaggiamente e se poi muore chi se ne frega.
E’ il mio tempo e ci sono così tanti esempi da portare che non saprei più da dove cominciare perché non troverei la fine. Diserto i social,  che mi divertivano e rilassavano, perché ho paura dell’altro …  perché la mia verità è sempre una faccia interpretabile da parte dell’altro …  una fuga continua dallo schiacciamento dell’altrui forza, dagli altrui desideri.
Giochi di forza e di prepotenza: nelle relazioni, negli incontri, nella poesia, nei pensieri. La civiltà della paura e che si nutre di paura.
Oggi ho visto dei paesaggi d’una bellezza armonica, non c’era violenza nell’ordine in cui la natura li aveva posti e sono li da  migliaia di ann,i e ci saranno oltre me e qualsiasi cosa io potrò mai essere.
L’ordine naturale è l’armonia  …  le fobie, che generano tutte queste forme di violenza, sono degenerazioni dell’armonia, curate ma con esasperazione.
Lievi attacchi di panico, oggi,  vengono curati con gli ansiolitici e, problemi più gravi poi vengono fatti brillare come ordigni dagli artificieri: ecco che tutto non ha più senso. Se per vivere si ha bisogno di alcool, di droghe, di effetti distortivi del reale … ho anch’io i miei conti psicologici irrisolti ma,  mai ne farò fare spesa ad alcuno, è l’unico principio che tengo saldo: Se noi tutti ci ancorassimo a questo punto, moltissime cose non succederebbero.
Non succederebbe niente e ancora quella bambina di sei anni, la più giovane vittima di Denver, potrebbe avere un futuro. Ma le mie parole cadono su terra sterile … che cosa potrà mai germogliare da questo tipo di terra? Il nulla che si vede attorno.

sabato 21 luglio 2012

Riflettere PL!ease! 19


“Aiuto!” urlano i naufraghi disegnati ... quelli a metà fra pinguini e bambini … il mare corre incontro e il canotto corre indietro e loro urlano “Aiuto!!”.
Pensate che vedere la domenica giocando può essere un problema? Penso che il problema l’ha chi non riesce a vedere il gioco riprodotto … ricordate la bambina? Ha dato dei nomi ai suoi personaggi, li ha fatti vivere con la sua fantasia - e un poco la mia - hanno un segno concreto e possiamo sentire l’urlo di “Aiuto!” delle piccole bipinguine (bimbe pinguine) e proviamo a immaginare una qualsiasi forma d’aiuto. 
Questa è una domenica che può diventare buona. Domenica Buona a tutti voi!!

Neo - Yttologie 122

"Come il ritratto di un dolore, un volto senza cuore"


Dorian Gray citando L'Amleto

venerdì 20 luglio 2012

Contorno 115




Al mare si può!

Giochi strutturati: vedo anche in spiaggia moltissimi giochi strutturati dove tutto è già previsto, valutato, pesato e non interviene – se non in minima parte – la creatività del bambino. 
E’ sbagliato! La mente diviene  pensante se l’abitui a pensare o stimoli i bambini o gli adolescenti a non essere  ragazzi vuoti.
Le nonne, le mamme, noi tutti ci ricordiamo il giocare con poco, con nulla e quelle strategie non le abbiamo più dimenticate.
In spiaggia, oggi, una bambina era circondata da stimoli, possedeva tutti i giochi trasportabili in una cabina,  ma lei era annoiata, piagnucolava, faceva dispetti … è durata per un po’ questa cosa e con tre persone che le dicevano. “… lo vuoi il giochino?” oppure “… prendiamo il gelato?”, non si trovava il filo della situazione ma è bastato davvero poco: una matita, mezza spuntata, e carta – parte del rotolo per asciugare le mani . ed è cominciato il racconto. 
Adesso tutto il racconto non lo ricordo e presto lo riordinerò su word ma, i modelli dei disegni che crescevano e diventavano quasi reali,  li ho conservati – protocollati come si fa di solito – ed è venuta fuori la storia di tre pinguini che poi sono diventate bambine – magie!! – in barca, no scusate era un canotto forato.
Abbiamo riso da matte e costruito qualcosa di unico: aiutate la costruzione mentale di vostro figlio!
Basta un sorriso, una cosa buffa, un suo centro d’interesse e la favola viene su da sola.
Nell’allegato ci sono i vari passaggi disegnati che non ho numerato … se siete bravi lo fate da soli o lo fate fare ai vostri figli. 
Anche in estate la mente cresce.

Neo - Yttologie 121


Pena! Rete! Lama! Voi mi deste queste scarpe perché camminassi fra gli uomini, non è vero? sulla terra. E forse dovevo camminare fino a che non fossero consumate. (…) questo è quanto posseggo e ch’io vi posso lasciare, uomini, esse mi legarono a voi. Così sarete persuasi di quello che volevo veramente; volevo questo paio di scarpe che vi lascio: eccole.”
Il Codice di Perelà” di Aldo Palazzeschi

giovedì 19 luglio 2012

Contorno 114


Tre amiche in corsa … e le macchie di Rorschach!!

“Prendi il tempo … io tengo la frequenza!” nell’unico parco della città, talmente una rarità che si chiama Villa perché originariamente lo era davvero.

Soffia, “… e lo stretching l’hai fatto?” Sbuffo e rispondo   … ma si! …. che la macchina l’ho lasciata così lontana che facevo prima a piedi!” e forse facevamo davvero prima.

"Pronte? … via!” due di riscaldamento, quattro di andatura varia e tre per fermarsi … su di un parco enorme!

Ecco,  su di una pista regolare quel tipo d’allenamento è da principiante ma, spalmato su ettari ed ettari, cominci a vedere le macchie di Rorschach ...  ed arrivano giustappunto quando il sole si decide a calare, fra le foglie e gli alberi, bambini su bici che scappano, mamme che inseguono, turisti stranieri che guardano e qualcuno ci sorride pure – che poi le "femmine siciliane" non hanno tutti i baffi e non sono tutte vestite di nero, giusto per dirlo! – e macchie varie si riflettono sul selciato, con buchi in mezzo,  e comincia uno strano dialogo a tre.

“Ely, ma … a me sembra il ritratto di tuo padre!” e lei “… cazzo dici! c’ha un buco in fronte!”  aggiunge MariaRosa “ … ma, non è suo padre, è la ciminiera vecchia, quella vicina al porto … guarda c’è pure il sale dentro” ed Ely le risponde “… che l’hai assaggiato? Magari è zucchero!” io ascolto e recupero il fiato ma, la cosa non viene accettata.

“ … Ma, tu che ci vedi?”  mi chiede la mia amica “ … non lo posso dire!” le rispondo ma Maria Rosa è curiosa “ … adesso tu lo dici!” continuo a non voler dire quel che ho visto ma,  loro insistono sempre più “  ecco! è il culo del professor KKK” …  risata generale e perdiamo tutte il fiato, ci fermiamo ad osservare da vicino ma con intensità.

Si avvicina lo straniero di turno e comincia a fissare anche lui la macchia,  viene seguito da altri connazionali; pensavano che dentro ci fosse qualcosa d’originale e, il più intraprendente, infine lo chiede: ridere così non mi capitava da un po’ e  la parte migliore è stata spiegare -  in un inglese inesistente -  di chi era il culo!

Hanno riso!!
Evidentemente hanno capito la nostra spiegazione!!
Ritorno al circuito che troppi culi mi attendono alla villa!


Neo - Yttologie 120


“Sposati, fa dei figli e piantala!” risuonante nelle orecchie e l’ombra dell’ufficiale che le sfiorava la punta dei piedi nudi. Quell’invito non era forse da accettare? Di cos’era fatta l’improvvisa stanchezza che le piombava dentro, lo sgomento da sonnambula che si sveglia all’orlo di un cornicione? L’ufficiale era più scuro della sua ombra, ma sul viso accaldato aveva un rossore gaio di contadino. Era l’amore mediocre e sano che veniva a salvarla in tempo, non senza un lontano suono di manette! A parte che la divisa nera sembrava ritagliata dalla tunica di un prete. Meglio arrendersi. E difatti si arrese.”
Tratto da “Paolo il caldo” di Vitaliano Brancati

FRUTTA 118 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


Il mare è la destinazione frequente per gli abitanti di un’isola. Fra le poche certezze, e le poche conquiste, c’è un refrigerante tuffo e i lanci di ghiaietta in acqua … inevitabile l’insalata umida di mare e le poche  “schifezze” che si mangiano in spiaggia: gelati d’ogni tipo, cocco, l'alga mauro ( Chondracanthus teedei) e un quintale di limoni con sale e con bicarbonato. In estate è regolare: mare, costumi – e alimentazione – "discinti" oltre gli inevitabili zoccoli pseudo ortopedici … qualche libro per le secchione, e io lo ero.
I ragazzi delle amiche erano con il parchimetro: a tempo. Il mio una certezza stabile da sempre e fra liti, corse e irrinunciabili gelati della pace, si passava l’estate in attesa del Settembre di rinnovamento. Settembre era l’inizio, il nuovo, la meta; giungere a Settembre significava costruire, qualsiasi cosa ma costruire. Falcone era morto a maggio e, quella Sicilia di allora poteva essere il nemico più infimo d’ogni uomo come la Spectre per James Bond. Noi ragazzi eravamo pronti e responsabilizzati, lo sapevamo bene dov’era il giusto solo che non lo trovavamo. Il giusto proprio non si trovava! Ma era rimasto Borsellino a lottare e parte del pool che voleva una terra diversa: Noi credevamo in loro perché chi non ha speranze può solo affidarsi agli esempi e Falcone e Borsellino ne offrivano di parecchi e qualitativamente alti. Siamo cresciuti da idealisti e, vent’anni dopo non sappiamo più cosa farcene di tanto idealismo.
L’inghippo c’era dall’alto e, nella nostra purezza, l’avevamo capito e, pur senza prove, al primo funerale della svolta abbiamo provato a dirlo, ad urlarlo … nel secondo eravamo sigillati dal terrore.
Oggi sono tutti li quelli che sapevano e del loro silenzio, pagato nel sangue, non sappiamo che farcene davvero … quando, quel pomeriggio, siamo tornati a casa del mio ragazzo e abbiamo acceso la tele, il terrore s’è impadronito di noi e oltre le lacrime c’era un’unica parola: “Ora che facciamo?”.
Infantile come domanda ma è evidente il disorientamento totale, la confusione, la perdita dell’unico punto di riferimento … come bambini perduti o adulti che non trovano la strada del crescere.
Ora che facciamo?” lo ricordavo stamattina e le immagini, le scene, la distruzione, la paura ci ha accompagnato per questi vent’anni e sapere che adesso non si trova più il modo di ri-pronunciarla quella frase, di tornare a credere, mi regala lo sgomento degli anni passati e la certezza della bestialità dell’immobilismo. La sorella di Borsellino, oltre che il fratello, ha lottato per anni – tutti questi anni – nel sensibilizzare la gente, i bambini nelle scuole, scendere in politica e offrire una immagine vera d’un paese che voleva cambiare. Non è mai riuscita a diventare governatore in Sicilia … vedi chi c’è adesso e come stiamo messi.
“Ora che facciamo?” me lo chiedo ancora ma, lo sgomento, non è ancora passato.

mercoledì 18 luglio 2012

FRUTTA 117 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


Ci sono giorni in cui credi che tutto quello in cui puoi "credere" sia un buco capovolto, esattamente uguale a quello di un lavandino che ha perso il sifone.
In questi giorni non sai mai quanto è stato giusto dare e, di quel che hai dato, quanto sia stato utile; dibattersi  non porta sempre a divenire Mandela ma, il più delle volte e nel mio caso specifico, conduce alla vittoria di Pirro, nei fatti ma non nella sostanza.
Anni di lotte in difesa di una regione, di una nazione, di una identità specifica che si è scelta d’avere: anni come un buco, niente da salvare,  nulla da capire.
E così già anni fa dicevamo che qui, nella mia regione, qualcosa non andava -  ma non da quel momento - in realtà la situazione non è mai andata e l'essere ignorati per poi ritrovarsi nel “caso di cronaca”  mi fa capire che la mia cittadinanza, strapagata, è simile a quella negata agli extracomunitari che, pur nascendo nella mia terra rimangono estranei.
E’ duro da capire, è duro da digerire ma entrambe le azioni ci vengono dogliate a forza in uno scenario di taglio del magro – il popolo – e di grasso sul grasso – parlamentari, politici, istituzioni – e, definire ciò che si sente, è come trovare un linguaggio visivo per chi non vede.
Le relazioni fra il potere e la mafia, fra le istituzioni e la distruzione della risoluzione italiana, sono come il sole ma, gli occhiali da sole, li dobbiamo indossare noi tutti e evitare di farci abbagliare perché le cose potrebbero vacillare.
Non è il falso invalido che mi disgusta, né i posti -  pubblicamente meritati - soffiati da questi tizi che mi disturba, mi sconvolge vedere quanto tutto sia davvero irrisorio per coloro che governano e che nessuno scandalo, accertamento, menzione, possa smuovere un pelo dalla poltrona di chi li occupa farcendosi di perversità.
Credo che non cambierà mai nulla e i sentimenti di politica, amore politico, azione politica, lasciano il passo al disgusto, alla apoliticità, all’abbandono del campo.
Mandela e la “Grande Anima” non si sono mai arresi … in questa situazione che farebbero? Mi chiedo quale valore una persona possa avere per sentirsi degna del ruolo “persona” e in molti anni, in molte vite, non mi ha mai sforato il dubbio  di percorrere una strada marcata all’inverso.
Camminiamo contro – corrente e nessun evento atmosferico, legge divina o giustizia morale potranno aiutarci … chi cammina al contrario vede il futuro passargli avanti, schiaccia il passato, non intuisce gli ostacoli che l’attraverseranno.
Politicamente amo la condizione di libertà ma non so quanto sono ancora disposta a bruciarmi sotto il sole siciliano per dire quel che non si vuole - e non può - essere sentito, e non basta la dimostrazione d’un pensiero per poterlo realizzare: il più delle volte le dimostrazioni sono sofismi che ti mostrano … vedere e non capire, questo è ciò che ci chiedono. L’Europa imparerà il trucco e ci caccerà fuori come dall’Eden? Questo Paradiso io non l’ho visto: dicevo qualche tempo fa d’abitarci ma, anche li c’è stato un sofisma … è decaduto anche quello … il preambolo angelico è una condizione soggettiva … chiedilo ai politici se loro abitano in Paradiso? Affermare, annuire, omettere sono tutte loro azioni che ti mostrano la grandezza della disparità di condizione. Non credo più.

http://www.youtube.com/watch?v=5rOiW_xY-kc&feature=related


martedì 17 luglio 2012

Neo - Yttologie 119



Tuo e qualcosa
Bambino e poi bambini
Sorrisi con compleanni
Madre
Dove hai perso il filo?
E’ li sulle scale
 sotto gli abiti
coperta d’estate e d’inverno

Dispetti,
palla di carta
fratelli amici
il cielo sopra te
dentro  
nuvole da ingoiare
Dove hai perso il filo?

Madre
Carezze
donne
Hai amato?
Figli … un filo
Pezzi  di stoffa
Angoli di mondo attaccati alla ringhiera

Vibrare
Rumore di chiavi
L’interruttore e poi luce
Letto
vestirsi  nudi e uno specchio
Piangere l'angolo
Un mondo passa
non scendi
niente patti
Dov’è il tuo mondo?

Hai perso il filo?
Mi guardi scegliendo
Rispondo dubbiosa
Dove ho perso il mio mondo?
E il  filo?
Rendimelo!




FRUTTA 116 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


Notizie da Arkham Asylum 
 
Pronto? … con chi parlo? … ops è il Presidente della Repubblica: parlava con me, cancelliamo o registriamo l’intercettazione?
Noi parlavamo di pollo e patatine e penso possiamo anche lasciarla la conversazione; al massimo ci becchiamo un invito in rosticceria!
Ma l’altra, quella non con me, perché doveva essere cancellata? http://www.repubblica.it/politica/2012/07/17/news/severino_intercettazioni-39207032/?ref=HREA-1

Ok, parliamo d’altro: Lo Spread va su, noi giù, le feste vanno via o si accorpano: così si cresce ma noi non lo capiamo.
E’ il PIL stavolta ad essere sollevato, che lo spread si solleva da solo, e l’affare va avanti: io ricordo ancora le riduzioni della barcata di gente che consuma quanto un reattore nucleare senza produrre energia, ma lo dico così, mica da economista, si fa per dire!
Mi piace l’idea d’accorpare le feste nazionali e magari fare Pasqua a Natale con l’albero e l’uovo di cioccolato nel cenone di Capodanno o, magari, accorpare il Venticinque aprile con il Primo maggio e il Due di giugno … fatto tutto il Quindici d’agosto con una fetta d’anguria partigiana e un inno alla Repubblica fatto dai lavoratori che non lavorano più.
Qui c’è la Festa di S. Agata che è molto sentita e diffusa anche all’estero ma, forse, per il bene del PIL potremmo pure accorparla alla Befana e mettere dentro la calza non le caramelle ma le olivette di S.Agata e magari qualche nocciolina zuccherata. O i cannoli!
Questo potrebbe essere d’aiuto al mio Paese così come il mio Paese aiuta me, si prende cura di me e intanto la Minetti http://tg24.sky.it/tg24/politica/photogallery/2012/07/17/nicole_minetti_richiesta_dimissioni_regione_lombardia.html non se ne va dal Pirellone; le tocca la pensione per i suoi alti servigi e intanto sino ad Ottobre - forse -  lei non parlerà che è meglio per tutti Noi. Chissà se facciamo i buoni possiamo ricevere una parte della sua pensione - non guadagnata? -  fra le nostre feste accorpate?
Qui è tutto da Arkham Asylum  http://it.wikipedia.org/wiki/Arkham_Asylum


lunedì 16 luglio 2012

Neo - Yttologie 118




Plesso;
Complesso;
Fiato;
Chiamare;

Un giro di giallo
un tubo dentro la paura
occhi sbarrati
tanti sguardi regalati
quello di terrore ancora mi accompagna.
Quando sento spegnere il mio fiato
C’è il vento che soffia
Appesa, una donna,  appesa
fra poche linee e qualche punto
Un linguista giudica
povera l’arte del mentirsi
I suoni intingono d’una opinione
 una certezza
Per i foni ci vuole fiato
Respiro,
 girandomi attorno,
del linguaggio ne faccio veste corta;
La indosserò in inverno
Senza rime ne metrica
Adesso gira il tuo cappello,
compi un altro misfatto
vado da sola dove non c’è traccia della solitudine.

Contorno 113


Addio a Jon Lord dei Deep Purple … il 2012, anno nero della musica, ha colpito ancora e siamo ancora a luglio!

Neo - Yttologie 177



“Lo odiavano tutti e bisognava farlo odiare anche dal popolo. E il popolo, che nelle sue manifestazioni di massa violenta non conosce mezzi termini, come con una facilità che non ha giustificazione, che non ha misura, che non ha principio, si rovescia sopra la via dell’amore, con la medesima facilità e per cause altrettanto inafferrabili si rovescia sopra la via dell’odio.”
Il Codice di Perelà” di Aldo Palazzeschi

domenica 15 luglio 2012

FRUTTA 115 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!



Ecco l'esempio giusto! Ecco lo stato italiano che ci propina il brodo di scarafaggio ma c'impone di pagarlo quanto non abbiamo. Ecco i perché chiariti ... Berlusconi che si può ricandidare beatamente e nessuno che può osare dire la propria ... il PD che inarca la schiena perché ha già venduto il culo ... gli agenti speculatori non credono in una ripartenza possibile nonostante il brodo di scarafaggio viene presentato giorno dopo giorno.
Ecco cos'è che cambia: tutto per non cambiare niente. Il Gattopardo ci fa ancora scuola ... sebbene potrebbe farne a meno, considerato che gli ultimi sanno già di morire da ultimi e l'equilibrio non sarà mai squilibrato.
Buona lettura!

Neo - Yttologie 176


Vi piaccia di vivere
come l’Ieri è ragione
nulla … fatto … europea certezza
Vita!
tu la senti?
La possiedi!
Ci diradiamo con dolore
Fatto
continuiamo e poi vita
L’hai perduta?
giorno che sarà volata? Se!
Noi, nutriremmo un Chi
C’è ancora tempo per sorridere
C’è tempo: Prendilo!

Contorno 112



Agente 007 - Thunderball: Operazione tuono




Ok, mi piacciono gli oo7 … mi piace in particolare Sean Connery nel ruolo e, magari in un’altra vita, avrei voluto fare pure la Bond girl … adesso ammettiamo pure che posso fare la Bond nonnetta ma accetto pure quello: una domanda però la devo fare!

Anche più di una! Ma Bond non le incontra mai quelle come la Mariangela di Fantozzi o una come me … donne normali, pure un po' bruttine d’accordo ma,  di quelle che incontri ai mercati, per strada, che condividono la strada principale d’un paese con passanti qualsiasi.

Per intenderci: non firmatissime e nessun issime eccelle nella vita … ma donne comunque. Ian Fleming mi sa che un po’ razzista lo era … tutte donne fantastiche o zero donne. Io vorrei sapere se è possibile candidarsi nel ruolo di Bond nonnina e avere successo … per far ciò sono disposta a togliere gli occhiali ai molti e romperli come facevano al povero Virgil Starkwell di Prendi i soldi e scappa … vediamo che cosa giudicate al buio … Operazione nonnette ecco la nuova risorsa letteraria e non ammetto repliche!!




sabato 14 luglio 2012

Contorno 111


… l’incontro casuale, serio, disponibile, alla ricerca della prossima mentre scalda te --- romanticherie cretine per speranzose romantiche e intanto i "lui"bagnano il biscotto” a destra e a manca per riscaldarsi – o rifarsi – dei passati trascorsi. Se tutte noi li mandassimo lunghi dal primo momento o si convertirebbero ad altro culto, magari omo che tanto fra loro si trovano bene – o metterebbero testa a posto. Quelli passano, distruggono, ti tolgono le speranze e ti calpestano … tanto una scema prima o poi la trovano e quando non va la buttano. Romanticismo puà – è solo un ideofono posso usarlo - Hopeless Romantic lascia perdere come ti consigliano, che nella vita c’è di meglio di questi così, fidati!
http://www.youtube.com/watch?v=QXTzKYBDKWE

Neo - Yttologie 175



“Sono ancora vivo, e posso esaminare il mio corpo, questo strumento della mia vita, ma in cui per parecchi anni abiterà la mia morte. Il corpo: ecco qualcosa che durerà più di me e che sarà oggetto di sguardi mentre io non vedrò mai nulla. Immagino il silenzio nel petto; l’immobilità del sangue in tutte le arterie e le vene; il fegato che non lavora; i milioni di cellule del cervello come le celle di un alveare deserto.”
Tratto da “Paolo il caldo” di Vitaliano Brancati

venerdì 13 luglio 2012

Contorno 110


Febbre a novanta

Percentualmente! … la vita, il gioco, le probabilità si salvano o si perdono, in percentuali … Quante percentuali ha l’Arsenal di vincere il campionato? Quante ne hai di vivere bene se tutte le analisi ti danno l’ok ma, talvolta,  la tua testa e il tuo cuore prendono sentieri alternativi?
Ecco Febbre a novanta, tratto dal primo libro di Nick Hornby, parla di queste problematiche ma con un quid dietro: Quante probabilità ha il protagonista di far entrare la vita reale nella sua vita simulata? Un figlio, una compagna, tutto barattato fra calendari, anticipi, posticipi, goal, tifo e probabilità di ridere o tener il muso a seconda della vincita e della perdita della propria squadra.
Ecco, questo film ruota tutto attorno a questo punto … nulla di più e nulla di meno; della serie che la vita è un contorno, un gioco di probabilità, una percentuale per scorrere o fermarsi.
Peccato che cambiar pannolini o preparare la vita ad un figlio non può essere assolutamente un gioco … li c’è la pianificazione e chi non è capace di farlo può giocare a fare il tifoso ma scordarsi decisamente d'avere una vita.
E’ solo una opinione ma con gli instabili c’è sempre un’alta percentuale di perderci.
Vedete il film – o leggete il libro – e poi ditemi!!