domenica 31 luglio 2011

FRUTTA 65 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

UNA DOMANDA DI MATRIMONIO di Saul Bellow

 Un tenero e dolce canale aperto per quarant’anni … gente che indecisione!!

Lei, due matrimoni, un paio di figli, un amante filmato e portato come prova d’un divorzio colposo … Lui è rimasto a guardarla, vederla invecchiare, parlarle nella sua mente … evitare di esporsi  e,  con il suo aspetto da quasi cinese, rivelarsi sempre a mezze parole … un fesso!

Non so che pensare di questo libro!!

A metà l’avevo piantato, poi ho trovato un filone curioso e l’ho voluto seguire … poi stasi, crasi, crisi … ripresa … rimetti la prima o la macchina muore – anche se la mia è ormai bella e defunta – completamente sconvolta, sudata,  non per la difficoltà ma per la stupidaggine di fondo!!

Ami qualcuno: dillo!!

Lei, aspetta aspetta ... s'è pure sposata due volte … quarant’anni d’amore alle ortiche … e vai che avevano pomiciato da ragazzini … e vai che lui c’era quasi arrivato ma, amico … era quasi!! … bastava un piccolo passo in più e al massimo ti beccavi un NO!!

Che dirvi?

Consigliarvelo?? …
Se avete pazienza si; il dialogo finale è dolcissimo … romantico, da fondere … ma cavoli, ci sono voluti quarant’anni … non è che si poteva un attimino prima??

Buona lettura!!

Una domanda di matrimonio, Saul Bellow  - Oscar Mondadori

sabato 30 luglio 2011

Contorno 17

… e se una notte d’estate il vulcano t’aspetta??

… vivere fra cielo e terra, fra mare e vulcani, nella fucina degli dei … fuoco e acqua … due elementi su quattro … ci sono anche gli altri due ma, per il momento,  il fuoco è il protagonista.

In una notte di luglio … ormai quasi agosto … una tiepida passeggiata e il vulcano irrompe, non chiede permesso, erutta il suo disgusto e non chiede nemmeno scusa … Etna, bellissima e terribile … lei sa essere forte con i forti e se ti calpesta non ti chiede scusa … non umilia la sua terra, non lo fa quasi mai e distrae la sua colata su colate precedenti non distruggendo la vita.


Non arriva mai chiedendo permesso … quando c’è te ne accorgi … la sua presenza è massiva … il tuo umore cambia perché sei figlia del fuoco che scende … nessuno lo può fermare sul serio …

Eccola di nuovo: la colata … dietro scorci di chiese e monumenti in pietra … una doccia di fuoco impreziosisce la tua terra e le mie paure … dovrei forse scappare?

  la vedo scendere e la sento pensare … chissà perché credo che siamo così uguali … terribilmente infiammabili ma decisamente vere …


venerdì 29 luglio 2011

Contorno 16

Cercasi lettore … no/auto munita … no/esperienza pregressa … nessuna dizione ma un solitario pigolio di parole che nascono e rifondano le basi di giudizio della nostra interiorità …

Cercasi lettore … nessuna pulsione è richiesta … leggere per vedere un altro essere umano, sentire il vibrato d’un respiro come appoggiare la mano su di una pancia distesa e scendere e salire al ritmo della frequenza da questa data.

Cercasi lettore … spoglio di pregiudizi …. che colga un’anima e gli dia asilo … che eviti le frasi fatte … si difenda dagli stereotipi … sia compatibile alla tristezza o all’allegria dello scrittore …

Cercasi lettore ... che dia delle possibilità, che le prenda, che sia disposto a confrontarsi … che non tema lo scontro e non s’aspetti, tutte le volte, di potersi interessare a me solo perché mi vendo a porzioni, come il pollo, o aspettarsi i miei amplessi in diretta … perché se e quando li farò sarà perché ho deciso di far l’amore con me stessa …

Cercasi lettore ...  che sia capace d’ascoltare e riempire il suo cuore d’emozioni nuove … cercasi amici lettori … cercasi bluesman lettori, cercasi individui in ascolto … cercasi ciò che non esiste più?

giovedì 28 luglio 2011

FRUTTA 64 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

http://tv.repubblica.it/politica/brunetteide-senza-fine-ai-contestatori-cretini/73466/71757


… il ministro (con la m minuscola) Brunetta ci ricasca e non gli è servito nemmeno il fresco matrimonio ad addolcire l’arsura che lo divora: davvero, quest’uomo è roso da morsi interiori preoccupanti.

Non lavoratori e pure Cretini …. Già perché è una naturale conseguenza; se non lavori è perché sei stato talmente cretino da non svenderti, regalarti ai poteri di turno, pertanto un naturale cretino.

Del resto l’armata degli arrivisti è nota a tutti … meno sanno e più fanno ma non sono cretini … al momento opportuno si sono piegati adeguatamente, moralmente e non solo, e hanno occupato i posti di potere come quello dei vari segnaposti disposti a scacchiera ... naturalmente li hanno guadagnati con propria forza e proprio merito.

… non discuto più il come si arriva a quei posti ma la mancanza totale di tatto e l’ingiustificata cattiveria che mi preoccupa ….
Ma a chi serve avvelenare una Italia già avvelenata?

http://www.youtube.com/watch?v=UKQdzDQqJ_U

Perché il caro ministro non scende alla pari, e senza scorta armata, e urla i suoi insulti senza mediazione?

… è questa la differenza fra i lavoratori che lui definisce cretini e le sue performance in difesa … dietro una protezione pagata direttamente e indirettamente dai cretini e non lavoratori.

Dai Brunetta alla prossima lancia le brioches dal balcone a chi chiede cibo e lavoro … l’impronta è quella … e la capacità di mediare uguale alla corte di Francia di quell’epoca.


mercoledì 27 luglio 2011

FRUTTA 63 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

I rigoristi della politica come i rigoristi narrati da Sant’Agostino!!

Eco ha affrontato recentemente la questione verità http://www.focus.it/community/cs/forums/thread/457521.aspx   e, dall’assassino narrato da Sant’Agostino siamo arrivati a Kant con un tema unico: dire sempre la verità?

La verità mediata, la verità con gli abbellimenti, la verità nascosta … tre fasi di un unico processo … il cambio della prospettiva.

Se si considera il cambio della prospettiva allora possiamo non mentire mai!

Questa teoria è il cardine degli avvocati … cercano, scandagliano, rivelano solo ciò che è utile ai fini procedurali … o, come diceva Tiziano Terzani,   la mistificazione è il pane dei politici nella frase “I governanti mentono per contratto, sono pagati per non dire la verità”.

Pertanto i rigoristi – ad eccezione di quelli del calcio – non sono utili, non accettati, eticamente non  inseriti nel nostro sistema … allora perché stupirsi se qualcuno ci mente o noi mentiamo a qualcuno?

In una società fondata sul cambio facile del punto di vista tutto ciò dovrebbe essere naturale … ma non lo è!

Leggevo d’un vademecum romano contro lo stupro … consigli bonari di mera vestizione: su cosa mentiamo?

Sulla buona fede del progetto! … è quasi un insulto solitario e silenzioso … se ti vesti in un determinato modo non è lui che è criminale sei tu ad attirare la cosa … allora non esponiamo più dolci e meringhe  o chiunque è pronto a rompere una vetrina per prenderli … non mettiamo in giro auto super o chi non le ha potrebbe rubarle.

E’ questo il principio?

Io non ti do lo stimolo e tu non intervieni … peccato che gli stupri avvengono anche in posti che non sono grandi città e senza costumi e paillettes … anche in piccoli centri, anche e spesso su donne disabili, ancora di più su soggetti deboli … senza andar fuori di testa nelle famiglie, fra i coniugi … nei silenzi che poi porti dentro.

Lo stalking avviene anche fra le relazioni normali … ecco perché l’anonimato più assoluto specie per le donne … perché un no può non bastare!

Avrei voluto leggere queste realtà … non preoccuparmi se la mia gonna è troppo corta per il primate che incontro per strada.

Kant non avrebbe approvato il mio pensiero e neanche Sant’Agostino … io avrei mentito per salvare chi mi chiede aiuto … per nulla rigorista mento per salvare me stessa … da quale pericolo?  

Dallo scoprire che alla fine di tutto portavo la colpa di essere stata troppo poco sulla strada … su quella strada che Kerouac percorre cambiando e incontrando la vita.

Quanto è difficile però incontrare la vita e non poter dire qual è il pezzo di strada a cui appartieni … rimanere nascosti e contare ogni giorno un giorno in più … “Dove stai andando?” gli fece eco Dean a bocca aperta. Noi restammo seduti senza sapere cosa dire; non c’era più niente di cui parlare.” (Kerouac – Sulla Strada- )


venerdì 22 luglio 2011

Neo - Yttologia 85

“Nessuno pareva capace di comunicare con te. Perché eri così reticente? “ Bè, ero un ragazzo disonesto, e dicevo bugie a tutti. Tenevo gli amici all’oscuro. Imbrogliavo, rubavo, truffavo." “Forse era per questo che avevi sempre un’aria così diversa e così poco infantile.”
Una domanda di matrimonio di Saul Bellow

martedì 19 luglio 2011

Neo - Yttologia 84

Ma se vince un bambino l’animale offuscato
Della sera, il sinistro signore dei cantoni,
con la spada d’un vecchio legno, scopri
che la luce ci amava e che assentendo
saggiamente gli alberi, pieni d’antica polvere,
quel che ci offrono è l’ombra, si, l’ultima penombra,
come chi dà un conforto, una speranza.
Chè se il mare dell’inverno tocca la triste spiaggia
Come chi dice addio a ciò ch’è perso,lungi
Immobile gabbiano contro il tempo stupisce
Come un’apparizione: sale. Il sale tremendo è dimora dell’angelo.
E se un sogno trasforma le fessure
Del muro nei venerati fiumi
Da cui non si ritorna, ecco, una palla salta
Nel sole come il mondo, ed è un dio più reale
Della salvezza chi sogna i prodigi, i giuochi.
Eliseo Diego

lunedì 18 luglio 2011

FRUTTA 62 - Politica, saggistica e dintorni:scazzi seri per gente ignara!!

Visionare cultura e trarne cultura … giro quando posso parecchio, giro dove conosco e anche dove non immagino … frammenti di vita mi sfiorano e la vivo ed elaboro la mia percezione di donna matura, di responsabile di molte cose cominciate prima dell’età del mio giudizio.
Ammesso che quell’età sia mai giunta sul serio o giungerà mai … penso di non imparare mai abbastanza e di non capire a sufficienza dai miei errori … sono come quelli che per mettersi una canottiera non guarda l’etichetta dietro ma prova ad indossarla in tutti i versi possibili, sino a trovarne il senso e scoprire poi che il senso era inverso!

Parlavo di maturità e di giudizio … oggi ho capito di non averne mi sono mortificata sino al completo silenzio … ho mancato la precisione in un luogo di cultura, fatto delle foto che non dovevo, sottolineata la mia inadeguatezza, risposto poco e in difesa ma poi ci sono stata male.

Bene, la guida aveva ragione … non si può far parte davvero del tutto se in quel tutto sei solo invitata ad osservare … ulteriore errore, ulteriore cattivo esempio e non solo per me.

Sarei voluta tornare indietro mille volte e non rifare più quel che ho fatto oppure mi può star bene la tranvata presa perché m’ha permesso di capire che io, il mio nome, il mio ruolo, il modo in cui ci si presenta non può essere affidato a una bravata, ad un attimo di sarcasmo, di goliardica puerilità.

No, non si può.

Ecco, prendo e porto a casa, e non è l’unica cosa che ho capito del giorno: c’è di più.

Credo che si debba finire di fare il fake umano … perché o si è inventati del tutto o si ha un’anima che si poggia una maschera sopra.
Ho provato a non far trasparire l’anima ma c’è e si vede … io sono parte d’una serie concatenata d’eventi che non può generarne altri … rischierei di fare come nell’antiquarium stamattina.

… Temo che per conservare un ruolo sia necessario non standardizzare i rapporti … ho provato ad essere un fake ed ho perso … così come stamattina ho provato a saltare i miei doveri ed ho perso.

Questo giorno, dopo tutto, mi è servito … adesso sono così e mi tengo per me!!

Dimenticavo: ... la foto!! sono gli amici di casa Liberti ... storia interessante e da rivedere. Guardandoli non posso pensare che l'ultimo vetro che hanno appannato con il loro respiro è ormai rotto e per sempre.





Poi ci sono anch'io ... per chi m'avesse visto stamattina ...  la scemotta delle fotografie ... faccio ammenda e chiedo scusa!!


venerdì 15 luglio 2011

FRUTTA 61 - Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

… L’ho attesa da un po’ la “Centona” di Nellina Laganà e di Salvo Saitta … eravamo in tanti ad attenderla e la platea dell’Adua al pieno l’ha dimostrato e, ascoltando meglio,  il produttore dello spettacolo l’aspetta dalla sua prima età,  per l'appunto i suoi sei anni.

L’aspettavamo tutti  e motivatamente: passaggi veloci contestualizzati in quadri storici e in movimento, intrecciati in contesti socio-culturali e rivelazioni autentiche, inerenti allo sviluppo carrieristico del Martoglio.

Un quadro storico!!
... dentro  un altro quadro etico ... la fine e lo sviluppo delle opere e della vita di colui che le ha scritte … e, in mezzo, i lavori letterari che prendono corpo e voce, tonalità e postura in loco … ... vivono della luce con cui sono stati generati.

La coppia Nellina-Salvo rapida e leggera, affiatata nei tempi e con una leggerezza artistica da studio d'antica data … i ritmi del ridere mescolati a quelli della riflessione o della tristezza.


Mi è sembrato d’essere in una pinacoteca: quadri che andavano e venivano con un proprio contenuto che si esauriva nel tempo determinato dalla comicità della coppia o dai dettami dell’autore.


Ho visto le più note poesie della Centona  dipingersi dell’acutezza popolare e, spesso, della stessa carica vernacolare … gli accenti andavano a tempo con le risate.

Ho riso, ho pensato, ho ammirato il lavoro di questa coppia … l’Adua stasera ha offerto il meglio in una sera … s’è un po' persa nei numeri e nelle poltrone ma hanno giurato … alla prossima gazzosa per tutti!!

giovedì 14 luglio 2011

FRUTTA 60 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


…Mostre, mostrarsi, mostrare … è sempre una questione artistica e parziale … nessuno è mai uguale al proprio momento di quel momento … pertanto celarsi ha un valore relativo e implicito … una riservatezza passeggera che trova scomputo nei tanti componenti del popolo dei copia e incolla … come se quella immagine può essere d’altri e non solo del legittimo proprietario.

Cosa sa chi copia del momento dello scatto?di cosa c’era accanto?quali motivazioni? … la temperatura … il dolore … fisico e non che appartiene al soggetto o ai soggetti … alla molteplicità che si fotografa o al niente che si vede.

Chi copia lo fa senza capire e chi non capisce non sa nemmeno cosa vuol dire copiare ... come tale essere può essere definito?? … no, non lo sa!!

Andando per mostre ho incontrato Paolo Madonia che con “aspettando caronte” gestisce dei momenti nel fuoco, scioglie i sentimenti e li trasmette ai passanti, ai visitatori, alle ignare menti che si fanno agganciare dall’immagine che sconvolge … dal fuoco che trasuda … una nuova forma d’energia alchemica che quell’uomo trasporta senza bolla d’accompagnamento.
Madonia l’ho incontrato nei suoi quadri, m’ha  fermato … m’ha colpito il suo stile … i suoi quadri faranno la strada che non ho visto, guadagneranno quanto non ho avuto … chi è furbo compra oggi Madonia … domani non lo potrà più fare!


Salto ad altro luogo ed incontro gli “Uomini bestie” di Concetta Giuga e Fabio Nicola Grosso … altro genere … un figurato trasportato da una locuzione foto&grafica … bel lavoro … bei personaggi che s’affacciano arricchiti d’un nuovo vestito … una umanità che prima non avevano.

Un figurato che bussa e ti suggerisce di far lo stesso … di metterti accanto e parlargli … scarcerarli dalla passione della carta e dalla brace dell’attesa.

Ho giocato, mi sono divertita … ho fatto il compagno del quadro che fa il quadro … un rolle emotivo di tutto rispetto … e un grazie per un sorriso trovato e poi donato.

Andate, vedete, valutate … dove? Palazzo della Cultura … Buona Visione!!



mercoledì 13 luglio 2011

Neo - Yttologia 83

E perché l’uomo dovrebbe essere infelice, se non è necessario? Le cose insolite vanno semplicemente accettate così come sono, senza spiegazioni. E’ il modo più facile per conviverci.”
Zoran Zivkovic

martedì 12 luglio 2011

FRUTTA 59 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

GLI ESAMI NON FINISCONO MAI  di Eduardo De Filippo

... E se la vita d’un uomo fosse descritta,  delineata, dipinta  in tre atti??

Una commedia, una tragedia, un passaggio con tre barbe diverse come quelle dei guitti: una per la giovinezza, l’altra per la metà del percorso e l’ultima canuta e terminata.

In fondo è questo il percorso dell’uomo e per quanto si vogliano spostare i termini le risultanti non cambiano: si vive in tre fasi.

Guglielmo Speranza è fresco di laurea e colmo delle speranze  proprie ad un giovane dottore … comincia male: vuole subito sposarsi con Gigliola!!

Qui comincia la parodia che diventa farsa e dolore in fine; il fidanzamento con visita medica come un reclutamento militare e poi le "garanzie" … due anni per produrre i risultati e nessun ripensamento.

… Guglielmo s’attiva e riesce … si sposa e riesce … diventa padre e riesce … avvia uno studio legale e riesce anche in quello … diventa un riferimento professionale e  pure in quello riesce!

Da qui scattano tutti gli altri tempi: quello per vivere, quello per morire, quello per amministrare, quello per condividere … e le idee di Guglielmo perdono sempre più peso, le sue stravaganze finiscono in un pozzo in cui anche l’ultimo dei parenti ha più voce della sua.

Il passaggio è rapido e doloroso … uno strappo di ceretta per intenderci … e vedi passare davanti la tua vita, la sua, quella raccontata coralmente nel teatro di Eduardo … sempre così graffiante, satiricamente amara, una farsa del dolore.

Ho letto il copione, non disdegno d’andarlo a vedere … aspetto e valuto in quale atto mi trovo.

Buona lettura!
Eduardo De Filippo – Gli esami non finiscono mai – Einaudi, collezione di teatro.


lunedì 11 luglio 2011

Contorno 15

Abbracci Virtuali … arriva il momento d’aver bisogno di abbracci virtuali, baci virtuali, carezze e pacche sulla spalla … arriva il momento per tutti e per tutte … si ricerca una dimensione che non è propria, una consapevolezza estranea, una necessità che ti teletrasporta.
Non importa l’età o la maturità che ti porti dietro, dentro, il rimescolio sentimentale è tanto e tale che t’introduce in una quotidianità che di fatto non esiste, una dimensione in bit e dei sorrisi stilizzati … lontani da quelli veri, rossi, con le labbra screpolate o crepate dal troppo freddo o dal troppo caldo … sorrisi lineari trasmessi  in realtà parallele.
Sembra difficile ragionare su queste realtà ma poi sono talmente vicine da non poter far altro che prendere consapevolezza  che la realtà cruda e tangibile è un’altra cosa.
Il nostro sistema neurologico registra le esperienze emozionali come autentiche … è un sistema lontano primordiale ed elabora le pulsioni semplici quali autentiche … la carezza detta diventa uguale a quella fatta … ma il sistema limbico ci segnala che quella carezza, in realtà, non l’hai mai avuta … si apre una faglia … si sta in mezzo … diventa difficile capire e mediare … si fugge.
Si fugge e si sbaglia … le esperienze ricevute in ogni caso ti cambiano la vita, ti rigenerano, ricaricano, ti portano ad aprire nuove dimensioni … nasce il bisogno, la necessità dell’altro sino a definirne i tempi e le modalità in  cui l’altro t’appartiene … una estensione del possesso … una presa di coscienza che la virtualità non è realtà.
Crisi … crasi del tipo letteraria – si mettono insieme tutti gli elementi – si elabora una risposta immediata … capisci e raggeli … ma tu sei tu, unità liquida e umana, l’altro è altro unità liquida e fuori sistema ordinario … lucidità, rielaborazione dei dati … diventa follia … è follia … urgono tempi di riflessione … urge una decodifica immediata … non si esiste sullo stesso piano, non si esiste nella stessa realtà, non si condivide lo spazio vitale … è schizofrenia … urge tempo per decondizionare.
I miei abbracci virtuali sono stati talmente veri da esserne segnata … la virtualità è una forma alta d’autismo … c’è da rifletterci!!

Neo - Yttologia 82

"Sulla terra gli uomini devono reimparare  che il tempo perso non è un lusso ma un bisogno profondo, vitale, irrinunciabile. Solo se saprà riconquistare la capacità di oziare, di osservare se stessi e la natura, la gente potrà vincere il tempo nero!”
Tratto da L’isola del tempo perso di Silvana Gandolfi

domenica 10 luglio 2011

Contorno 14


Ho visto un costume! ... l’ho visto in una ordinaria catena a basso costo! … l’ho visto fra la moda stravagante e non adatta a me! … mi è piaciuto, l’ho provato, non l’ho comprato!!!

Non era per me e per quanto lo avessi desiderato non rispondeva alla mia persona … si può far finta d’essere ciò che si vuole ma non si può far  finta d’essere Betty Page, davvero non si può!!

E non è solo una questione d’età,  ne di possibilità …  è solo una dimensione che si può ammirare ma non ricalcare.

Lei ha lanciato uno stile … chi la desiderava non era certo per le sue idee ma si era anche laureata in un college ed era abbastanza in gamba per l’epoca … ha fatto altri lavori … divorziato diverse volte, divenuta una playmate … ha declinato gli inviti di Huges e, nonostante tutto, non si è spesa bene.

Ha lasciato una immagine di lei fantastica, di donna vera, ma poco dei suoi pensieri che credo si generavano numerosi nella sua mente … una intelligenza sofisticata anche se appariscente.

Mi piacerebbe lasciare i miei pensieri … non ho il fisico ne le possibilità di Betty Page e su quello andiamo tranquilli  ma, forse,  abbiamo la stessa sensibilità … in quello posso anche rivedermi ma non ho modo di provarlo oggi che lei non c’è più.

Come si fa a dimostrare l’umanità d’una donna ormai morta?

… non mi preoccupo d’andare mi preoccupo di fermare il pensiero.

Betty Page stasera la sento vicina … abbiamo idealmente giocato in un camerino d’un negozio ma ha vinto lei … la sua classe e le tributo il mio ricordo.

Ok, mi guardo e mi ridimensiono c'è un costume adatto a me … eccolo!!tra Topolina e Clarabella … mio!! .... vado a provarlo!!





sabato 9 luglio 2011

Neo - Yttologia 81

“Cantare, forse; scagliare il tuo viso
Contro le pietre scure,
illuminare il labirinto inospite,
delle vecchie parole,
distanti e solenni.
O pronunciare il nome delle cose;
accendere la legna
del mondo che è cresciuto intorno:
amore, desiderio, brace, bruciante lingua,
segni di avidità e tremore
coltivato nel più profondo dello scherno.
Poco importa quello che fu. Disponiti
a quanto adesso ti reclama. Bimbo
cieco nel mezzo di un chiarore attivo.
Canta o taci. Che la voce o il silenzio
Son forme del morire ad ogni istante.”
Josè Ramòn Medina

Neo - yttologia 81

“Cantare, forse; scagliare il tuo viso
Contro le pietre scure,
illuminare il labirinto inospite,
delle vecchie parole,
distanti e solenni.
O pronunciare il nome delle cose;
accendere la legna
del mondo che è cresciuto intorno:
amore, desiderio, brace, bruciante lingua,
segni di avidità e tremore
coltivato nel più profondo dello scherno.
Poco importa quello che fu. Disponiti
a quanto adesso ti reclama. Bimbo
cieco nel mezzo di un chiarore attivo.
Canta o taci. Che la voce o il silenzio
Son forme del morire ad ogni istante.”
Josè Ramòn Medina

venerdì 8 luglio 2011

Contorno 13



… Cozze a colazione, bigodini su tavola policroma, piccoli figli in arte dicromatica … era un lavoro da giornalista … era solo un sogno!!
Ho sognato una realtà trasmutata … ho davvero lavorato in una redazione di bassa lega e al femminile … postacci, pettegolezzi, schede di valutazione sugli uomini  - piccolo, medio, big – un pesce fuor d’acqua chiaramente, una camicia in pizzo con gonna aderente e un curriculum sotto il braccio … praticamente babbo natale nel paese dei pasticcini.
Era solo un sogno … volevo realizzare un reportage, magari un solo articolo … avrei fatto balli già solo per un articolo, e messo i bigodini in testa per integrarmi in quel brodo primordiale ma le cozze al mattino? Per una vegetariana è davvero troppo.
Piccola winny s’aggrappa alla mia gamba … piccola, tenera … le mie calze in merletto andate, definitivamente andate!
Ho le foto e pronta la denuncia sociale: la spiaggia libera utilizzata come covo del sudiciume urbano … lo dico con motivazione intensa ma sembrano riderci su … con un “Hey” mi stoppano e raggelo a quell’espressione … avrò sbagliato la modalità comunicativa?
Sarò io sbagliata … io l’articolo l’ho già e loro possono pubblicarlo.
Naturalmente è solo un sogno, quel pandemonio è solo un sogno … ma i bidoni, e i cessi rotti li ho visti sul serio vicino a bambini delle colonie che si bagnavano tranquilli … li ho visti e non possono cancellarli.
… continuano a mangiar cozze e il mio stomaco si fonde con la spina dorsale dal disgusto … “Qui si parla di minchiate … trucco, bellezza … ringiovanire cose del genere per intenderci, cose da niente per gente da niente”.
Perché m’hai chiamato?” …
… segue un silenzio lungo e senza sosta …
Non t’ho chiamato io … ti sei chiamata da sola … guarda che questo è solo un sogno, è il tuo subcosciente!!”
… non dico nulla …
… ho solo quella foto in mano …

giovedì 7 luglio 2011

Neo - yttologia 80

L’amore non corrisposto fa male, ma l’amore che non può essere corrisposto riesce davvero a buttarti giù. Non mangiavo per due giorni. Leggevo Byron. Leggevo Cime tempestose. Mutavo il mio nome in Heathcliff. Me ne stavo disteso supino a guardarmi le dita dei piedi. Quindi mi gettavo nel lavoro con impeto ancora maggiore. Ero Jay Gatsby. Dimostravo una grande capacità di recupero. Portavo avanti il mio lavoro. Esteriormente ero il me stesso di sempre, affabile. Chi mai poteva capire che dentro me si celava un cuore infranto?”

-          Firmino di Sam Savage


mercoledì 6 luglio 2011

Neo - yttologia 79

“Mi trovate insolito, stravagante, al limite della follia? Sognatore, forse si. Ma siamo tutti sognatori. Una volta mi sono trovato a un pranzo offerto in onore d’un uomo importante – più di cento coperti – tutti uomini sulla cinquantina. Dopo mangiato e bevuto, uno dei commensali propose per divertimento un gioco innocente: confessare di aver scritto da giovanissimo una poesia d’amore e recitarla. Tutti avevano scritto poesie d’amore giovanili, anche belle, e ognuno ne recitò frammenti, o intere. Io pure dissi la mia  … ma ve la risparmio, non mi piace più.(…) l’uomo sa che deve morire e che non c’è niente da fare. Sa pure che non può ritardare la morte, è vero, ma sa con certezza che quando comincia a vivere come un albero, quando passa le giornate sdraiato in poltrona a leggere libri e giornali, la fine non può essere lontana. Di libri e di giornali si può morire.”

-          Gli esami non finiscono mai – Eduardo De Filippo


Neo - yttologia 79

domenica 3 luglio 2011

FRUTTA 58 – Politica, saggistica e dintorni:scazzi seri per gente ignara!!

…Ciclici risvegli di stagione con volture al domani dei principali problemi: la città è calda e piena, da scoprire con il corpo, con la mente … mettendosi in gioco.
Non dovremmo scommettere più di tanto su quel che siamo o perdiamo la dimensione di ciò che vogliamo … basta lasciarsi attraversare senza porsi domande ed essere un fantasma che vaga silenzioso in un tempo non definito … non importa quale … un è un indefinito e a me può bastare!
… Scopro nella mia città vini poetici e cloni di multinazionali … li scopro, ci rido su e mi accorgo che è pure seria la faccenda!!
Non mi era mai venuto in mente d’associare un vino a Martoglio, a Pirandello … e poi per una che di vino non s’intende è davvero una sorpresa.
Un misto di sapori, emozioni e poesia … ubriacarsi con stile, meridionale, ma con stile.
Chi viene giù e s’intende di cose del genere può sempre chiedere, assaggiare, valutare … magari anche commentare per offrirmi dei metri di giudizio che non ho …

… per poi sottolineare la necessità dell’alimentarsi appropriatamente ma con un richiamo mondiale c’è da porre attenzione ai cloni genuini, e del tutto siculi, come gli slow food meridionali … ne ho trovato uno talmente comico che vi posto la foto … le deduzioni le lascio a voi!!
Vado ancora in avanscoperta … a presto!!