sabato 31 marzo 2012

Contorno 65


Respirare: primo e ultimo passaggio della vita … un’ora di respirazione breve, profonda per sciogliere i nodi che legano la colonna, lo sterno, la gabbia toracica … respirare per vivere, respirare come terapia.

Ho cominciato un nuovo percorso … il pilates del sentimento … alla ricerca dell’equilibrio d’una donna che cerca se stessa … come un avatar/donna di alcuni anni fa, che poi ero sempre io … ho perso la mia amata poesia … ho perso la primavera come quella di Cocciante o come Due, che ascolto adesso, ma solo perché il testo è realmente poetico … scritto appunto da un poeta … Cocciante ha messo solo la musica che lodevole, confortante, ma non regge il testo.

Il pilates di gruppo, poche e belle persone tutte in cerca del gesto iniziale e alla conservazione d’esso … oltre la conferma di questo passaggio … al riempimento delle spugne della vita e di questa vita farne tesoro.

Io vedevo rosso stamattina … il forte che è imprigionato dentro e che cerca una scatenata via per scivolare e conficcarsi anch’esso dentro il bacino come la respirazione profonda … dal bacino che contiene ed è contenuto … dallo sha on tzu di cui sono divenuta seguace e formatrice quando non pensavo potesse essermi mai utile.

Del doppio passaggio ne conosco la metà … le porte del mondo non le trovo e trovarne la maniglia diventa complicato … si comincia dal respirare come il sasso che anni fa riuscivo a far saltare … e che ha salvato la nascita del piccolo … respirare ci è servito per vivere ad entrambi … serve ancora oggi … il pilates mi aiuta a riscoprire il suo valore.

Sabato!! … si vede amici … veri amici … respiro, lentamente e profondamente respiro.



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