Raw food e il cannibalismo delle zucche!
Donne bellissime come incarti di pasqua … pelli vellutate e senza sconvenienti peli da poco progesterone … ma sostenere il silenzio non è un qualcosa a cui sono state programmate. Le donne non conoscono il silenzio!
Si parla di programmazione perché noi donne viviamo così … dal risveglio alla notte ci sono una infinità di cose e cosine da fare e, quando il giorno finisce, ti accorgi d’averne fatto solo una piccola percentuale d’esse … corri, salta, ginnastica http://video.repubblica.it/divertimento/donne-in-forma-negli-anni-40-ecco-la-palestra-retro/91333/89726 … lavoro del prima, lavoro del dopo … cremine di mezzo, tacchi che uccidono, cibo misurato, zero desideri.
Oltre chiaramente la miriade d’impegni familiari che mettono a dura prova l’organizzazione della sopravvivenza … non c’è il tempo d’alzare il fiato che il fiato se ne bello che è andato.
Cannibalizziamo noi stesse … per piacersi, per piacere, per darsi ragioni e le crudità della vita le portiamo pure sulla tavola … succo di carote, rape crude, carote crude, una infinità di finocchi e finanche le zucche gialle crude in insalata (Does the idea of eating something green make you gag?)
Una zucca che ne mangia un’altra … chi ha la peggio delle due non è facile definirlo.
Passeggiando con se stesse si porta accanto il peso della raw anima … è quello un peso ingombrante davvero e non importa quanti chili puoi perdere e quanti costumi puoi indossare … il concetto è solo uno: imparare a vivere con sé e di sé … con quel sé che porta a fare guai se lasciato libero d’andare.
Se l’anima avesse un guinzaglio ... tale da poter prevedere le cose che può provocare … sostenere il silenzio, le donne non sanno farlo sul serio … gli uomini solo alcune volte o quando hanno perso completamente interesse nel comunicare … le zucche sanno osservare questa disciplina e, consumando le similari vegetali (cucurbitacee), pensano che bastava ascoltarsi dentro e capire che quel che senti non è mai un caso.
Il sangue delle zucche è arancione … le sue piccole involuzioni esterne accenni di cervello e di parole non ne hanno mai … le zucche sono fatte d’acqua e quando cadono producono solo un forte suono e un gran disastro ma, quel che rimane a terra, non potrà mai più essere messo insieme.
La morte d’una zucca lascia semi … che possano germogliare nel passaggio di chi li ha calpestati. Parola di zucca!!
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