mercoledì 1 febbraio 2012

Neo - Yttologia 112

Non vagheremo più, non schiacceremo più tra gli arbusti

le bietole rosse, non cercheremo più le tracce…

Col fascio dei tuoi capelli d’avena

per sempre sei svanita dai miei sogni.

Tenera, bella, e col vermiglio

colore delle bacche sulla pelle,

eri simile a un crepuscolo rosa.

E come neve, candida e abbagliante.

Sono appassiti i chicchi dei tuoi occhi,

il tuo nome s’è dissolto come una musica,

ma è rimasto tra le pieghe gualcite dello scialle

l’aroma di miele delle mani innocenti.

Nell’ora silenziosa, quando l’alba sul tetto

come un gatto con la zampa si lava la bocca,

odo dolcemente parlare di te

le canne acquatiche che conversano col vento.

Ah mi sussurri pure la sera blu

che tu eri una canzone e un sogno.

Chi inventò la tua flessibile figura

ha toccato con le mani un luminoso mistero.

Non vagheremo più, non schiacceremo più tra gli arbusti

le bietole rosse, non cercheremo più le tracce…

Col fascio dei tuoi capelli d’avena

per sempre sei svanita dai miei sogni.

Esenin

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