Festa cittadina!! Comincia da stasera … la sera del 3, chiaramente febbraio, perché il giorno di S.Agata è il 5 febbraio.
Tre giorni dove tutto succede ...può succedere anche di più … giri, fuochi, devozione, ceri votivi, fiori di diverso colore, cultura, tradizione, racconti pagani ed ecclesiastici … parate d’autorità; tre giorni in cui la mia barocca città diventa la movida del sud Italia … non si riposa mai e il mormorio di voci, cori, lamenti, venditori e ambulanti non cessa mai.
Da dove posso cominciare il racconto del passaggio d’un popolo dal paganesimo alla cristianità pagana?
Non è facile e penso davvero neanche di cominciare un racconto simile … posso darvi delle sensazioni e qualche foto, intercalare con qualche detto e con i dolci tipici … raccontare piccole ombre in una festa nota anche all’estero e che ogni anno richiama gente da tutto il mondo.
Dire troppo o poco significherebbe sminuirla o esagerarne il contenuto … posso solo attenermi ad una mia considerazione: questa festa assomiglia al popolo che l'inneggia e festeggia, un fasto del folclore e una devozione silenziosa … qui si processano così i sentimenti, in modo autentico e senza falsità ma, quando si devono o si possono mostrare, non si lesinano gli spropositi e talvolta gli eccessi.
Undici ceri votivi che girano per la città in annuncio del 5 febbraio con annessa banda e mantra seriali … ceri in legno dal peso che varia dai centocinquanta chili ai duecentocinquanta … trasportati rigorosamente sulle spalle degli uomini “devoti” … non sentono la fatica ... ma poi vengono compensati della giornata di lavoro persa dalle offerte che i commercianti versano.
Quanto spontaneamente non mi è dato saperlo!
Questa è solo una sottile cornice che ha dentro particolari tradizioni e suggestioni quali quelle del fuoco del 3 Febbraio in Piazza Duomo che con grande clangore e con gli orchestrali del Bellini si Esibisce in piazza ... per i curiosi, per i cittadini, con una dovizia che non sono soliti avere.
E poi i dolci … olivette in marzapane e le “minnuzze di S.Agata” a ricordo delle mammelle strappate ad Agata nel martirio … oddio ricordare un qualcosa di simile nei dolci è macabro ma qui c’è sempre stato il macabro, misto al profano e al religioso … alle esagerazioni in genere.
Gli originali sono fantastici ma, in attesa del 5 febbraio, io ne ho creato una versione solo mia e che mi piace di più!!
Giorni pieni e in rapida successione questi della festività agatina ma, nel contempo, scopro che a S. Nicolò l’Arena stanno per andare via le impalcature … ho fotografato distratta, in punta di piedi, un tempio della bellezza benedettina ma, nei prossimi giorni, integro e implemento … quello è un luogo cdella storia!!
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5 Febbraio 2012
Fiumi di torrone e musica da vocio … sibilante pioggia e poesia d’un popolo antico … parole ritrovate e persone andate come il fiume che scorre sempre uguale, sempre attento, sempre segreto … mormorio di fondo e Agata, giovane, bambina, decisa … non bisogna essere molto grande per sapere ciò che si vuole … lei lo sapeva nonostante l’età.
Non è di religiosità che parlo anche se il contesto è religioso … è delle scelte, dei percorsi, delle variazioni a cui siamo soggetti e del ritrovarsi allo stesso angolo di partenza ma con delle idee rafforzate e delle paure più paure … una poesia che suona dentro e che nonostante tutto non riesco a mettere a tacere.
Quante parole ci vogliono per dire … è ora … vai adesso … Agata le ha trovate e ognuno di noi le trova suo malgrado, poche parole in compagnia di me stessa e dissonanti nel vocio arabo che mi circondava … normanna nonostante tutto come il busto reliquiario di Agata … le sue sembianze normanne le sue decisioni arabe e senza repliche … Agata non da repliche, parlarle stasera mi da forza.
Così come ne ha data a molte persone stasera … ognuno con un proprio tono, una propria recita, una vera poesia … un soggetto senza canovaccio … sono parole agnostiche che si creda o no … sono voci lontane dalla suggestione collettiva … sono solo voci che possono esistere fin quando c’è vita e un modo per esprimerle.
Questo il mio cinque febbraio … la tradizione non trova sosta dentro me, solo la riflessione … perché di donne si riflette con donne …il resto è collante per gretti adoratori d’idoli.
Questi i miei pensieri … per me tanto ma ... è anche il mio blog … posso anche versare i miei contenuti.
Il resto sono solo attimi fotografati … la vita fermata e rappresenta.
Eccovi anche la S.Agata di Gianluca Ricceri!!
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