“… ragazza di Catania
Volevo attraversare il mare
Prima che la terra si svegliasse ballerina.
Ma incontrai Nicola
Figlio di Atenione
Che decise la mia sorte.
Ma com’è? Com’è il macellaio?
Il macellaio è magro, nano,
pallido di morte.
Nessuno può sapere
Cosa c’è nella sua testa mentre spira.
Nessuno può predire
Cosa ne sarà del suo futuro.
E’ calvo, indifferente e duro
Come un lanciamissili
Che sbuca in paradiso
Scansando il purgatorio.”
Gibella del Martirio – Emilio Isgrò
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