L’Italia Povera come il Babbo Geppetto che, a detta del figliol di legno, suo padre faceva il falegname e aggiungeva con veemenza “… il falegname povero!”; magari esistesse un’unica professione che possa soggiacere alla povertà … oggi, sono in tante le professioni che s’intrattengono con la povertà e più leggo più annego.
Mi preparo ad una riunione sindacale per il fine settimana a Palermo … scaricato un malloppone lo leggo, prendo appunti, ipotizzo e poi mi dispero … la verità è, come si dice stasera a Ballarò, che ci sono più Italie, più percezioni e nessun canale di raccordo … come un muto e un sordo che si parlano … con la mediazione d’un cieco.
Non se ne viene a capo perché nessuno conosce la “fame!” se non l’ha provata e l’”umiliazione” se non l’ha mai vissuta … mi viene in mente la pubblicità del Ferrero Rocher di qualche anno fa … ormai sembra qualche secolo fa … c’era Ambrogio, una signora, una voglia strana di qualcosa di buono … la Signora non aveva fame ma solo un capriccio … qui, oggi, un concetto del genere è davvero superato … diventa quasi comico.
Parenti e amici … mi guardo attorno … non c'è niente di quello che mi aspettavo, che progettavo: noi donne abbiamo lavorato, studiato, sudato per avere una emancipazione dal sistema famigliare per poi trovarsi oggi ad avere uno scarno stipendio che diventa un bene comune della famiglia estesa … oltre i parenti spesso anche degli amici.
E’ triste ammetterlo ma la depressione cresce intorno a me e lottare per non far cadere un po’ l’uno un po’ l’altro diventa un lavoro estremo … non si mette mai un punto e spesso i propri problemi vengono accantonati … c’è il problema collettivo, c’è la dimensione universale … non c’è più il tempo del pensare a sè … le minestre si allungano, i piatti aumentano, le spese scolastiche si estendono … si salva con quel poco che si sa le situazioni scolastiche dei figli di amici e parenti … si cerca una dimensione per i propri.
L’Italia oggi è questa … c’è un calore che non ho conosciuto ma una solitudine molteplice … c’è una cooperazione da baratto ma una ruralità del sentirsi persone … sai che sei fondamentale ma lo sai perché economicamente tu hai ancora qualcosa.
E’ triste e forte nello stesso tempo … è un’epoca che non so spiegarmi … non trovo le parole per descrivere un futuro che non esiste ma che lotto per far esistere nonostante tutto. E’ forte e triste … è ingenuo e sfiancante … un cartone che non viene disegnato da Disney ma da Frankenstein … e offrire ai figli e ai nipoti un cinema speciale … andiamo tutti al cinema cuccioli … andiamoci ma … in facoltà di Comunicazione a vedere un film slavo con sottotitoli ucraini … il forte è stato scoprire che, capire non s’è capito nulla, ma i segni che apparivano nello scorrere del film diventavano ora piroette, ora topolini e alla fine anche una parolaccia … mio figlio che dice la sua prima parolaccia “… mamma, ma che cazzo di film è …” e io, invece di rimproverarlo mi sono messa a ridere da matta ed ho promesso a tutti il pop corn … fatto a casa … sorrisi e pensieri: la mia Italia persa e sconfitta … il suo futuro generazionale che ancora spera!!
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