Per
caso lei oserebbe paragonarmi agli scribacchini che intervista normalmente?”
“Non
sono scribacchini!”
“Se
riescono a parlare della loro opera con aria affascinante e pudica, fuori di
dubbio che sono scribacchini. Come vuole che uno scrittore sia pudico? E’ il
mestiere più impudico del mondo: attraverso lo stile, le idee, la storia, le
ricerche, gli scrittori parlano sempre di se stessi, e con le parole. Anche i
pittori e i musicisti parlano di se stessi, ma con un linguaggio molto meno
crudo del nostro. No, giovanotto, gli scrittori sono osceni; se non lo fossero,
sarebbero ragionieri, conducenti di tram, centralinisti, sarebbero
rispettabili.”
Tratto
da “L’igiene dell’assassino” di Amélie Nothomb
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