sabato 29 settembre 2012

Contorno 145




I vegetariani saranno immortali?
Anche i vegani e i crudisti o le mille altre correnti culturali/culinarie che imperversano da decenni e che ultimamente si stanno intensificando, specie sui prezzi al banco verdure o addirittura nei mercati rionali.
I venditori della salute; vitamine o essenze di vita che combinate fra loro riescono a rifornirti di salute, ma il Ministero della Salute poi cosa farà?
E’ certo che una vita sana è anche una vita “tranquilla”, con bassi costi sanitari e sociali – anche perché la maggior parte si sostengono al momento del costo del prodotto – ma è certamente vero che i vegetariani non sono immortali … riempiono anche loro le liste funebri anche con i loro “eccessi” in una direzione iper-rigida o ipo-rigida d’osservazione del regime alimentare.
Come sempre il bene, e la virtù,  sta in mezzo ma per calmierare i costi occorrerebbe una saggia politica condivisa fra salute e agricoltura e un uso, e consumo,  dei prodotti locali  definiti a “chilometro zero”.
Perché questo non si applica al vivere comune?
Si abbasserebbero i costi  sanitari e gli stanziamenti economici, finirebbero le ruberie della bassa filiera!
Ecco perché non finanziano la formazione, l’informazione sanitaria, la ricerca; il diabete fa vivere centinaia di persone, fra politici, medici, para-medici e quant’altro e così anche l’ipertensione -  e centinaia di altre malattie dette “sociali” -  ma curabilissime in un arco preventivo lungo e consapevole.
Poi adesso c’è la beatificazione postuma del “metodo di Bella”  che non debella ma aiuta ad allontanare o non far sviluppare molte tipologie di tumori.
Ecco, la politica non è solo “Er batman,  o tanti altri,  ma la politica è vita e ci accorgiamo di quanto lo sia tutte le volte che assistiamo alla perdita di opportunità, prima regionali e poi nazionali, della risorsa del vivere meglio spendendo meno e, come beffa, al vivere male in entrambi i sensi.
Ma, dal basso, il tutto viene accettato e taciuto … tutto è sempre un affacciarsi nei bisogni dell’altro e farsene bisogno personale solo se ci torna utile: nei manifesti elettorali vedo le stesse persone degli anni scorsi e tutto è li cucito sui nostri bisogni, sulle nostre intenzioni, sulla nostra salute.
Rifletto, ma prima del voto!

Nessun commento:

Posta un commento

Be all ears :)