“Amico mio, voi siete di fumo e
io, in fondo, sono di carta, ogni mia azione si svolge e si compie per mezzo
della carta, badate bene, non occorre neppure che sia pulita, sovente è in
condizioni da far pietà, una schifezza, ora io posso dimostrarvi come due e due
fanno quattro che fra la carta e il fumo la distanza è brevissima, minima. Non solo,
ma il fumo non essendo che la sublimazione della carta si lavora cento volte
meglio.
Lasciate fare a me, non cè uomo
capace di superarmi in tale industria. Voi siete di fumo, io so il fumo che cos’è.
E non appena ho sentito di poterne avere in natura mi sono detto subito: non c’è
un minuto da perdere, e sono corso da voi. Tutte le cose possono diventare
moneta sonante dentro le nostre tasche, e il fumo in proporzioni illimitate. Il
sole, vedete, che pare una cosa inaccessibile, mai raggiunta, non è che un
grosso biglietto di banca, che se riuscirete a spicciolare potrete spendere a vostro
piacimento. E non vi dico, poi, la luna.”
Il Codice di Perelà di Aldo
Palazzeschi
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