Linguistica e sociologia sono il
balsamo di un popolo disgregato. Ok, la lingua italiana è nata in emergenza e
se non era per Bembo sarebbe rimasta
una lingua morta, solo scritta, come il latino disarticolato ma è inevitabile
pensare che oggi questa lingua – realmente
– ancora non c’è.
Non serve una accurata indagine di mercato per capirlo, basta andare
in giro per negozi e o per i quasi suk che
abbiamo qui, dalle mie parti, e trovi davvero di tutto: frutta, abiti, case,
pentole, spazzole e pesci rossi.
Non manca nulla e l’atto di
vendita avviene in modo vario; dal tragicomico urlare frasi ad effetto per
farsi notare fra il pullulare di banchi, banchetti e ombrelloni … quanti
ombrelloni, alla verbalità estrema
allo scritto e … qui casca l’asino!
In quale lingua si scrive? Italiano
formale, dialetto imperante, o una simil-fusione di strutture linguistiche
diverse ma comprensibili nella zona?
“La seconda che hai detto”
come direbbe “Quelo” di Guzzanti ed io vi mostro un esempio:
“Albicocche” storpiato, “nostrane”
era la forma dialettale di quel geroglifico sotto “albicocche”, il costo –
conveniente – e la BBC WORLD:
praticamente due mondi che si vogliono fondere in uno e senza mediazione.
E ci preoccupiamo
della riforma delle pensioni della Fornero?
Quella professoressa lì ci manda
in pensione senza gradualità, la società vuole un sistema senza gradualità, la
realtà che ci rispecchia non ha mediazione … andiamo a ruota libera ma finiremo
solo per fermarci con un botto.
Andavo a cento a l’ora …
diceva una volta Gianni Morandi … Questi sono oltre la forza G, che
non è il punto che tutti s’immagino, sono i Mac della velocità! http://it.wikipedia.org/wiki/Numero_di_Mach
O Questa società globalizzata
vuole fare come il Barone Rosso – e lo dovrebbe prima chiedere se siamo
disposti a seguirlo – o si guarda l’italiano medio, il suo linguaggio,
la frammentarietà che lo caratterizza e che ancora oggi stenta a carpire un
linguaggio nazionale: o una cosa o l’altra … ma guardateci, niente numeri siamo
persone.
La guardo la BBC world e non voglio rimanere indietro ma, non voglio
cancellare la linguistica della mia gente e la sociologia dei suk arabi che son
rimasti dalla dominazione.
Ci sono stati tanti altri in
mezzo … ma NOI siamo tutti loro … non o solo bianco o solo nero.
Siamo colonie di noi stessi: sono
una copia di questi passaggi … cancellerete anche me?
Tornerà la razza pura, l’euro puro,
il puro linguaggio e tutti a correre dietro una bandiere?
Siamo ignavi se accettiamo! Dante,
che è stato il primo a regalarci
parte della nostra lingua, ci manderebbe tutti al diavolo … e che ragione che
ha!!
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