Cose da perdere per ritrovarsi: L’Italia
perde se stessa!
Ruota in senso antiorario e
genera terremoti: si contorce e si devasta, si separa di fatto.
Non so se si può chiamare Padania
o disastro naturale, capisco soltanto che la gente è devastata dentro e fuori,
le fabbriche chiudono, l’Italia diviene ancora più povera … il meglio d’una
terra si deve fermare per un tempo incerto, di certo lungo per quell’Italia che
conosciamo già.
Restare a guardare è l’unica cosa
da fare … oggi si perde una nazione per ritrovarsi fra qualche tempo un moncone
autonomo, una talea d’una terra antica e perduta.
Le glorie non c’hanno salvato, la
cultura prodotta l’abbiamo sbriciolata … ci guardano dal passato come Bossi
guarda suo figlio: che geni siamo, con i "geni" che avevamo potevamo decollare
con un salto ma, tant’è – ultima espressione che m’è rimasta da un qualcosa di
perduto per poi ritrovarsi.
Evidentemente talvolta alcuni
tsunami devono passarti addosso per farti rendere conto che vivi.
Ed io guardo i cavalli … bianchi,
eleganti, regali … intelligenti … guardo loro perché li trovo veri, il resto è
tutto morto e del mio futuro non vedo traccia come del mio passato … tappi di
sughero siamo tutti diventati … destinati a perdersi per un giorno potersi
ritrovare. Speriamo!
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