mercoledì 6 giugno 2012

Contorno 83


Cose da perdere per ritrovarsi: L’Italia perde se stessa!
Ruota in senso antiorario e genera terremoti: si contorce e si devasta, si separa di fatto.
Non so se si può chiamare Padania o disastro naturale, capisco soltanto che la gente è devastata dentro e fuori, le fabbriche chiudono, l’Italia diviene ancora più povera … il meglio d’una terra si deve fermare per un tempo incerto, di certo lungo per quell’Italia che conosciamo già.
Restare a guardare è l’unica cosa da fare … oggi si perde una nazione per ritrovarsi fra qualche tempo un moncone autonomo, una talea d’una terra antica e perduta.
Le glorie non c’hanno salvato, la cultura prodotta l’abbiamo sbriciolata … ci guardano dal passato come Bossi guarda suo figlio: che geni siamo, con i "geni" che avevamo potevamo decollare con un salto ma, tant’è – ultima espressione che m’è rimasta da un qualcosa di perduto per poi ritrovarsi.
Evidentemente talvolta alcuni tsunami devono passarti addosso per farti rendere conto che vivi.
Ed io guardo i cavalli … bianchi, eleganti, regali … intelligenti … guardo loro perché li trovo veri, il resto è tutto morto e del mio futuro non vedo traccia come del mio passato … tappi di sughero siamo tutti diventati … destinati a perdersi per un giorno potersi ritrovare. Speriamo!

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