Dall’Italia in vespa, anni cinquanta, all’Italia in bicicletta, anni duemiladodici, e non per ragione di
salute! Cavoli che progressione!!
Stiamo davvero una meraviglia e
tira e tieni, sostieni e presta, nascondi e ammetti … sobrio e non ridere che
qui i culi non c’entrano ma, la povertà non accenna a finire. Anzi!
Adesso i padroni del petrolio
giocano al ribasso per attrarre di nuovo il cliente … sino alla prossima
carognata!
Draghi lo dice forte: non è che
possiamo fare tutto noi! Intanto la Merkel comincia a scalpitare sul fatto che
tutte le crisi non le può sostenere lei … per me lei non presta nemmeno un brik
di latte al vicino di casa ma, è solo una mia opinione!
Tornano le pin up, nella nuova
carta d’identità m'hanno regalato cinque centimetri in più – grazie ai tacchi!!
– ho pescato un costume fantastico in una svendita fallimentare e ascolto del
sano blues: rido da sola ma rido …
Qui si cominciano a svendere i
gioielli di famiglia … in centro città tanta confusione turistica ma negozi
vuoti e svendite fallimentari ovunque … poche idee ma confuse.
Inoltre l’ultima cugina di famiglia si
sposa e parte l’ingegno: riadattamento d’un abito di qualche stagione fa … la nuova
sarta oggi m’ha detto “Fortuna che anche con gli stracci lei sta elegante!” ed
io, incassato il complimento comincio a pensare che le idee, prima o poi,
finiscono … che fare?
Vado a correre al Cus? … ma anche
si, dai: questa cronaca giornaliera può anche chiudersi!! Oggi, è chiaro!!
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