Il mio vicino è un po’ strano
Vendemmia e pota insieme
Il suo orto non genera rape
Né gemme di grano
È ordinato come una
Duna spazzata dal vento
Il mio vicino è anche un po’ assassino
Tutti dicono che ha ucciso la moglie
Che da anni aveva perso la parola
Ma le voleva tanto bene
Cosi dice a tutti sconsolato
La teneva in casa tutto l’anno
Per difenderla dal mondo
Va a caccia ogni fine settimana
Con il suo cane che guaisce
Invece di gioire dell’uscita
Per inseguire una lepre o un fagiano
Lo tiene chiuso tutto il giorno
In un gabbiotto con un gallo
L’unico che mi fa compagnia
Col suo canto tutte le mattine
Quando il mio gatto arzillo
Mi graffia l’anima già straccia
E il solito ragnetto che scende nel vuoto
Si ferma proprio all’altezza
Della mia insopportabile malinconia
Gianni Iasimone
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