giovedì 16 giugno 2011

FRUTTA 52 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!



Religiosità a confronto in una città barocca … un po’ di scuotimento da provinciali del balnearismo culturale e omoni alti alti da sembrare palazzi con attorno delle casupole … piccole casupole!

L’incontro con abiti accesi, etnici, di natura e dimensione alterna … non so in realtà da dove venissero e penso proprio sia stato un raduno religioso di natura islamica e considerata la mia estrema ignoranza sull’argomento Vi raccordo al seguente link http://domenicobuffarini.blogspot.com/2011/01/le-correnti-religiose-e-le-scuole.html
Al link ci sono arrivata grazie alla scritta mussulmana tradottami in ”Non vi nessun Dio all’infuori di Dio e Muhammad è il suo messaggero” ...  messaggio forte a cui non siamo abituati e nel fotografarlo ho dovuto chiedere ai grattacieli in movimento di fermarsi che la casupola la stavano quasi atterrando.
Un gruppo composto, compatto, allegro … se riuscivamo a capirne le rivendicazioni eravamo tutti un po’ più contenti … nessun senso l'andare in una città con scrittura occidentale e scrivere in caratteri mussulmani!!
Mi fa pensare al … io lo so ma non te lo dico! O … ancor peggio … questa rivelazione è solo per pochi, tu non puoi … è questa la sensazione.
La compartecipazione in manifestazione comporta la veicolazione d’un messaggio – discutibile o no – comunque la trasmissione d’un sapere da far condividere.
Parola d’una che ci vive dentro le manifestazioni pur non essendo più una giovane marmotta!!
Prendo atto di non sapere nulla di quel movimento prima d’oggi e convengo con me stessa che m’hanno messa in condizione di non capire … alla fine per me è stata una bella parata di colori … belli ma insignificanti.
Io avrei voluto capire. Ci lotto con il capire e queste cose mi lasciano dubbi … sarà stato il mio essere donna che li ha condotti a non farmi capire? … non voglio pensarlo perché sarebbe una minoranza che ne ferisce un’altra e in altra terra … non sarebbe giusto.
O forse l’uso ridotto d’una lingua … un codice ristretto come spesso mi succede d’incontrare … l’uso del codice ristretto delimita il gruppo di comunicazione … come non voler far capire; non è una ricchezza ma una valvola di non intrusione che io deploro … ogni volta chiedo di sapere, lo chiedo palesemente per demolire queste abitudini di molti di noi ma che riserviamo al personale... solo quando la situazione lo richiede, ad aree estremamente domestiche … riservate … di norma, nel sociale,  si parla per farsi capire.
Quel gruppo voleva testimoniare qualcosa di grande, di unico per loro …
ha centrato l’obiettivo?
… ha centrato la mia attenzione ma era il massimo del loro giorno!




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