venerdì 18 marzo 2011

Neo - yttologia 44

L’isola sogna all’alba, e grandi rami

Stillano quiete; le pavoncelle danzano

Su un prato raso, e un pappagallo oscilla

Su un albero, infuriandosi

All’immagine propria nel mare di smalto.



Ormeggeremo qui la nostra nave solitaria,

Vagando con la mano nella mano,

Teneramente sussurrando bocca a bocca

Lungo l’erba e le sabbie, sussurrando

Come siano lontane le terre senza pace:



E come noi, unici fra i mortali,

Siamo celati sotto i quieti rami,

E il nostro amore si fa come una stella indiana,

Una meteora del bruciante cuore, una cosa

Unica con i flutti che scintillano, con l’ali che scintillano e dardeggiano,



Con i rami pesanti, e la colomba brunita

Che i giorni e giorni sospira e geme:

Come alla nostra morte le ombre nostre se ne andranno erranti,

Quando la sera avrà acquietato le vie dei pennuti,

Con vaporoso incedere presso la sonnolenta luce delle acque!
Yeats

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