… Singolare racconto sulla decomposizione da vivi … macabro solo il pensiero!!
Pensando a certi contesti e personaggi mi chiedo se non si siano già accorti che il loro corpo, e l’annesso armamento in dotazione, non sia di già in disfacimento … e da un pezzo!
Ok … niente politica per stasera.
Solo sana letteratura fresca di giornata … condivisa e convissuta … pronta e in uso da uno scrittore giovane e abbastanza originale – m’ha imbambolata per ben quindici minuti d’intenso rapporto letterario - un quarto d’ora di piacevole divagazione sullo Stato di decomposizione ben delineato da Marco Candida.
La storia è qui http://www.sagarana.net/anteprima.php?quale=284 e, leggerla o meno è un vostro interesse, anche se consiglierei di farlo.
L’osservazione a margine però mi scatta impaziente, s’agita e si rigira, si fonde alle mie mancate certezze: Scusa ma … decomposizione corporea preceduta da quella interiore o solo corpo che si sfalda sotto lo sguardo altro?
Ecco che mi sento un poco Minà … la sorella minore, quella dimenticata in collegio durante le feste o le riunioni familiari … sono una curiosa, che dire...
Comunque la verità è una realtà che non si può negare: il sistema ci logora, sfalda la nostra struttura societaria, ci mette a confronto con realtà antitetiche e dissidi crescenti … l’anima risale e si rivolta in un brodo primordiale di pessima fattura e il corpo va giù sulle montagne russe che si trova a sostenere.
Io e il mio tempo siamo misure con diversi parametri … la politica del mio Paese è un limite senza spiegazione … la decomposizione culturale gioca un ruolo chiave sullo sfaldamento delle anime e dei corpi che s'aprono come scatole di natale ma senza sorpresa e nemmeno sangue…
Mi viene il dubbio che siamo già tutti decomposti e avvolti su fogli di plastica, dentro e fuori il corpo e, come bambole, le percezioni che ci giungono sono ricordi d’una antica emotività.
Booo leggete e poi mi dite ….
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