mercoledì 6 luglio 2011

Neo - yttologia 79

“Mi trovate insolito, stravagante, al limite della follia? Sognatore, forse si. Ma siamo tutti sognatori. Una volta mi sono trovato a un pranzo offerto in onore d’un uomo importante – più di cento coperti – tutti uomini sulla cinquantina. Dopo mangiato e bevuto, uno dei commensali propose per divertimento un gioco innocente: confessare di aver scritto da giovanissimo una poesia d’amore e recitarla. Tutti avevano scritto poesie d’amore giovanili, anche belle, e ognuno ne recitò frammenti, o intere. Io pure dissi la mia  … ma ve la risparmio, non mi piace più.(…) l’uomo sa che deve morire e che non c’è niente da fare. Sa pure che non può ritardare la morte, è vero, ma sa con certezza che quando comincia a vivere come un albero, quando passa le giornate sdraiato in poltrona a leggere libri e giornali, la fine non può essere lontana. Di libri e di giornali si può morire.”

-          Gli esami non finiscono mai – Eduardo De Filippo


Nessun commento:

Posta un commento

Be all ears :)