…Mostre, mostrarsi, mostrare … è sempre una questione artistica e parziale … nessuno è mai uguale al proprio momento di quel momento … pertanto celarsi ha un valore relativo e implicito … una riservatezza passeggera che trova scomputo nei tanti componenti del popolo dei copia e incolla … come se quella immagine può essere d’altri e non solo del legittimo proprietario.
Cosa sa chi copia del momento dello scatto? … di cosa c’era accanto? … quali motivazioni? … la temperatura … il dolore … fisico e non che appartiene al soggetto o ai soggetti … alla molteplicità che si fotografa o al niente che si vede.
Chi copia lo fa senza capire e chi non capisce non sa nemmeno cosa vuol dire copiare ... come tale essere può essere definito?? … no, non lo sa!!
Andando per mostre ho incontrato Paolo Madonia che con “aspettando caronte” gestisce dei momenti nel fuoco, scioglie i sentimenti e li trasmette ai passanti, ai visitatori, alle ignare menti che si fanno agganciare dall’immagine che sconvolge … dal fuoco che trasuda … una nuova forma d’energia alchemica che quell’uomo trasporta senza bolla d’accompagnamento.
Salto ad altro luogo ed incontro gli “Uomini bestie” di Concetta Giuga e Fabio Nicola Grosso … altro genere … un figurato trasportato da una locuzione foto&grafica … bel lavoro … bei personaggi che s’affacciano arricchiti d’un nuovo vestito … una umanità che prima non avevano.
Un figurato che bussa e ti suggerisce di far lo stesso … di metterti accanto e parlargli … scarcerarli dalla passione della carta e dalla brace dell’attesa.
Ho giocato, mi sono divertita … ho fatto il compagno del quadro che fa il quadro … un rolle emotivo di tutto rispetto … e un grazie per un sorriso trovato e poi donato.
Andate, vedete, valutate … dove? Palazzo della Cultura … Buona Visione!!
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