I rigoristi della politica come i rigoristi narrati da Sant’Agostino!!
Eco ha affrontato recentemente la questione verità http://www.focus.it/community/cs/forums/thread/457521.aspx e, dall’assassino narrato da Sant’Agostino siamo arrivati a Kant con un tema unico: dire sempre la verità?
La verità mediata, la verità con gli abbellimenti, la verità nascosta … tre fasi di un unico processo … il cambio della prospettiva.
Se si considera il cambio della prospettiva allora possiamo non mentire mai!
Questa teoria è il cardine degli avvocati … cercano, scandagliano, rivelano solo ciò che è utile ai fini procedurali … o, come diceva Tiziano Terzani, la mistificazione è il pane dei politici nella frase “I governanti mentono per contratto, sono pagati per non dire la verità”.
Pertanto i rigoristi – ad eccezione di quelli del calcio – non sono utili, non accettati, eticamente non inseriti nel nostro sistema … allora perché stupirsi se qualcuno ci mente o noi mentiamo a qualcuno?
In una società fondata sul cambio facile del punto di vista tutto ciò dovrebbe essere naturale … ma non lo è!
Leggevo d’un vademecum romano contro lo stupro … consigli bonari di mera vestizione: su cosa mentiamo?
Sulla buona fede del progetto! … è quasi un insulto solitario e silenzioso … se ti vesti in un determinato modo non è lui che è criminale sei tu ad attirare la cosa … allora non esponiamo più dolci e meringhe o chiunque è pronto a rompere una vetrina per prenderli … non mettiamo in giro auto super o chi non le ha potrebbe rubarle.
E’ questo il principio?
Io non ti do lo stimolo e tu non intervieni … peccato che gli stupri avvengono anche in posti che non sono grandi città e senza costumi e paillettes … anche in piccoli centri, anche e spesso su donne disabili, ancora di più su soggetti deboli … senza andar fuori di testa nelle famiglie, fra i coniugi … nei silenzi che poi porti dentro.
Lo stalking avviene anche fra le relazioni normali … ecco perché l’anonimato più assoluto specie per le donne … perché un no può non bastare!
Avrei voluto leggere queste realtà … non preoccuparmi se la mia gonna è troppo corta per il primate che incontro per strada.
Kant non avrebbe approvato il mio pensiero e neanche Sant’Agostino … io avrei mentito per salvare chi mi chiede aiuto … per nulla rigorista mento per salvare me stessa … da quale pericolo?
Dallo scoprire che alla fine di tutto portavo la colpa di essere stata troppo poco sulla strada … su quella strada che Kerouac percorre cambiando e incontrando la vita.
Quanto è difficile però incontrare la vita e non poter dire qual è il pezzo di strada a cui appartieni … rimanere nascosti e contare ogni giorno un giorno in più … “Dove stai andando?” gli fece eco Dean a bocca aperta. Noi restammo seduti senza sapere cosa dire; non c’era più niente di cui parlare.” (Kerouac – Sulla Strada- )