giovedì 13 settembre 2012

Contorno 138


Forse, ci siamo sbagliati!
Non è certo da un Super tecnico, multi quotato, che ci aspettiamo un cambio di rotta, una ammissione -  anche parziale - d’errore, sarebbe come chiedere a Superman se riconosce davvero chi sia il cattivo dal buono e, dall’alto della sua Supertuta e del suo Superciuffo, chiaramente risponderebbe che definisce il tutto con i “connotati ideali attribuibili alla categoria”; cattivo? Ghigno, occhi piccoli e rapidi, fiato corto … e via dicendo.
Monti, e i suoi più stretti collaboratori – la Fornero in primis – hanno tagliato, cucito, limato, strappato – l’art. 18 – seguendo i “connotati ideali stabili per la categoria” e, in particolare, per la categoria lavoratori europei. Bastava affacciarsi alla finestra e ascoltare tutte le manifestazioni che sono state fatte in questi anni, vedere la gente in faccia e ascoltare la realtà ma, tutto questo non è stato fatto.
Il “Forse ci siamo sbagliati” è l’ammissione del non ascolto per definizione. Monti, in questo articolo, si chiede se pochi mesi di Governo abbiano potuto intaccare la sua credibilità ed io credo che il suo mito sia stato ben conservato ma,  poteva assurgere al  ruolo migliore del “sanificatore”, al ruolo d’essere umano. Non hanno idea sul da farsi e forse neanche ne vogliono ma adesso si sono fermati: da una parte si chiede dall’Europa “unita” una rinascita dalle ceneri, dall’altra si svegliano con “Houston, abbiamo un problema!”: mi piace dirlo … l’avevamo detto e non con la convinzione di chi non sbaglia mai ma, con la decisione di chi ha urlato di voler fornire il proprio apporto allo Stato e si è visto richiedere in cambio solo soldi, cessione dei diritti, rinuncia di parte della sovranità.
Rivedete l’articolo diciotto … ripartite da questo punto, il resto si cuce insieme da sé.

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