Mi hanno chiesto se ho ritrovato
il mio lavoro e ho risposto che per fortuna è ancora li, anche quest’anno si
può lavorare. E’ morto il lavoro definitivo e il mio che è per definizione “definitivo”
oggi è talmente provvisorio che lo
stesso concetto del definitivo, oggi, assume un altro aspetto.
Si riparte alla grande e si passa
dagli zoccoli alle Galoshes: è venuta giù la pioggia ed è fallito ancora una
volta un appuntamento programmato.
Andare a correre non era possibile,
forse con le pinne e i braccioli potevamo anche riuscirci … viene ancora giù e
ancora giù e Tutto cambia aspetto.
Si ricomincia “Grazie al cielo” e
si prova a pianificare come sbarcarla,
anche quest’anno, la vita: perché la
vita ci dicono che si può solo sbarcare mica vivere.
Poi vengono fuori, i nostri
politici, con boiate d’apertura ai concorsi e una perdita netta in denaro di cento venti milioni di euro così, come
fossero bruscolini, solo che qualche settimana fa ci drenavano anche l’ossigeno e
razionavano gli anni da vivere giusto per non gravare – noi cittadini – sui bilanci
dello Stato. Questo chiaramente non contempla la Loro sopravvivenza.
Non è che viviamo schizofrenici? Non è che siamo tutti lì ad accettare questi pazzi, quelli che c’insegnano
a sbarcare la vita?
Ecco, ci raccontano di non
accanarsi terapeuticamente su di una persona gravemente malata e di aiutarla ad
accettare la fine con rassegnazione … poi ci sono questi a torcerci il collo a seconda dei loro bisogni. Marionette! Siamo pupazzi nelle loro mani: di quelli fatti per
calzare su di un dito, sempre lo.
Qui la pioggia la “buttano ancora a secchi” ed io
progetto il mio nuovo sbarco di vita per domani: poche soddisfazioni per un
percorso mattonella dopo mattonella … l’importante è camminare. E oggi
qualcosa l’ho ottenuta: un abito a testa per la parte femminile della mia
compagnia.
Leggevo questo
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/obama_usa_elezionim_ohio_voto_anticipato/notizie/216992.shtml
e Obama è sempre il migliore per me:
magari ha fatto poco, non quanto si aspettavano, ma quel poco è almeno egalitario. Quell'altro, lo sfidante, è
di plastica e m’assomiglia a Berlusconi … non aggiungo commento.
E poi io e Obama siamo amici … al Museo
Grevin di Parigi però: cavoli, se mi sarebbe piaciuto!!
Alla prossima … forza OBAMA!!
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