In apprendistato: i venti o poco più le accarezzavano un viso brufoloso ma asciutto … poche solide parole di assenso o di negazione, nessun pensiero apparente … pronta al lavoro … semplice e ridotto il suo modo di cominciare una nuova vita.
… fuori e tutt’intorno tutto pizzicava d’aria strana … la malizia femminile lasciava il passo a ciò che prima poteva essere inteso come elemento femmineo o erotico … solo vaghi ricordi in quella sala di bellezza … anche la bellezza, in realtà, non passava lì da molto.
Musica vaga o di cordata riecheggiava come una nenia sovrastata dalle soverchianti voci che al femminile danno quel tono acuto, appuntito come una matita appena comprata … lei, l’apprendista, è pronta ad esercitare la sua neo-arte e fra un appunto su Bach e una puntatina sull’arte di Chagall le ex di qualcuno incidevano la loro prova di sopportazione sulla pronta lavoratrice.
Si è sempre ex … bisogna prenderne coscienza e farlo divenire il valido motivo d’una esistenza con molte partenze e pochi arrivi.
… l’apprendista era divisa fra un universo condensato nel suo cuore-mente- pensiero e l’apparenza vaga e mediata ma con una forbice in mano e un ideale di donna che non può essere esaudito … ma da nessuno, proprio nessuno.
“… niente Lollo, ragazza!! … mi sento più una Nicole…” dice la cliente quasi nonna della Nicole che ipotizzava … la nonna della Kidman “
… si, certo” risponde graziosamente l‘apprendista “ … aspetta … qui più lungo e il resto vedi tu …”
“ … si, certo” ripete l’educanda del nuovo ciclo lavorativo.
Non è l’espressione che tradisce il pensiero … non ingannatevi!
Ci sono sottili ragnatele nella voce che inclinano il passaggio fra un ponte e un altro d’un universo e nessuno meglio d’uno scrittore può rivelarvelo …
Chi è più bugiardo d’uno scrittore?
… la musica diviene abbozzo d’una civiltà tribale … tum tum tum …. Salta il cuore e la mano e… tum tum tum … la nonna di Nicole riprende il suo discorso e loda le celestiali dolcezze di Agira … si muove per sottolineare la sua enfasi e il suo corpo accompagna il suo gusto … tum tum tum …. La punta della forbice incontra la demarcazione di fine della frangia e ... un goccio di gelo gela l’apprendista.
Ad Agira i dolci son così buoni che la discorrente non si accorge del fallo …
Occhi vaghi, occhi pieni, occhi ansiosi … occhi arrabbiati …. Occhi d’una ventenne apprendista … ex apprendista perché si è sempre ex di qualcuno o di qualcosa …
Tum tum tum … “ ma sei fantastica con questo taglio … lo voglio uguale, perdonami ma devo averlo” … tum tum tum lei si accorge, si guarda e si ammira … annuisce e si concede la diversità che la regola in un mondo di omologati “… si, bello… può andare”
Tum Tum Tum ... si può anche non essere ex ma pro … continuare un cammino iniziato male ... in quello, nel suo andare bislacco, nessuno può darvi una reale mano se non uno scrittore che, si sa, è bugiardo per natura.
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