lunedì 25 aprile 2011

FRUTTA 36 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!

Rilettura di Bella Ciao in un venticinque Aprile che sembra aver dimenticato …

Stamattina mi sono alzato

O bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao

Stamattina mi sono alzato

E ho trovato l'invasor

Se per frantumare il cuore bastano pochi silenzi, per perdere la patria bastano poche esitazioni … noi abbiamo esitato, lasciato il bagaglio alla stazione … ci hanno illuso che vivere senza peso fosse la giusta dimensione … senza memoria, senza conoscenza, senza parole, fra poco senza voto.

Le pulsioni del vivere istintuale ci hanno reso animali e fatto dimenticare l’intelletto che distingue una forma dall’altra … la differenza che segna la civiltà … il mio pensiero che si oppone al tuo, la mia aspirazione a essere migliore … la volontà di far pagare gli errori come la volontà di non commetterli … ti hanno spogliato caro cittadino … ti hanno offerto un ciao alla tua cittadinanza ottenuta con il sangue d’altri … ti hanno investita d’un peso di giudizio ma solo pilotato, raggirato, indiscreto, barato … ti hanno convinto che spiare dal buco della serratura sia lecito, sia normale … ma non per tutti … per te cittadino normale, solo per te.

Ti hanno detto che essere cittadino è scomodo, ti hanno chiesto di defilarti perché c’era un padre che pensava a tutto … con il suo metro e il suo giudizio.

Ti hanno detto non studiare se non hai soldi … non realizzare sogni perché se tuo padre non è uno di loro tu sarai sempre massa … ti hanno detto che sei donna un futuro l’hai: prostituisciti da minorenne e i tuoi sogni si realizzeranno.

Abbiamo trovato l’invasor ma non ci siamo ancora svegliati.

O partigiano portami via

O bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao

O partigiano portami via

Che mi sento di morir


Quale partigiano … chi parteggia si schiera … oggi in pochi si schierano … chi si schiera è pericoloso, portatore di pensiero libero … va epurato.

La società degli ignavi impera, dei volta bandiera, della braghe facili dei signorsì senza divisa … il padre ci pensa … talvolta quello celeste e quello patriottico coincidono … il balsamo del popolo serve alla due correnti.

Chi parteggia dev’essere allontanato … quando mi sentirò morire … mi guarderanno e scavalcheranno il mio corpo … magari ho infastidito il passo d’un sereno passante … quando morirò non mi porteranno via … perché i miei connazionali già sono via nei loro pensieri, nella loro ideologia, nella veste consegnata al padre che ci pensa … che ci pensa … che ci pensa … per sé.


(…)

E questo e' il fiore del partigiano

O bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao

E questo e' il fiore del partigiano

Morto per la liberta'

E questo e' il fiore del partigiano

Morto per la liberta'



… il fiore di nessuno non mette radici … chi non sceglie non ha radici … chi sceglie è libero … chi delega è schiavo … chi è morto per la nostra libertà mi ha resa libera … chi nega questo giorno lo può fare grazie a chi gli ha regalato la libertà di farlo … scegliere anche male è figlio del venticinque aprile … chi nega è ignorante … il fascismo era nutrito dall’ignoranza, il nazional-socialismo era nutrito dall’ignoranza … il nostro Stato investe sull’ignoranza tagliando sempre sull’istruzione … la nostra libertà è morta … il venticinque aprile versa in gravi condizioni.

Reagite!
















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