lunedì 4 aprile 2011

FRUTTA 31 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!

Ora sono pronto” diceva Ugo Pagliai alla bella Carla Gravina nello sceneggiato televisivo “Il segno del comando” … stregato da una strega, pronto a perdersi e a accettare tutti i limiti che lo spirito, non meglio identificato, gli proponeva… magari il nostro premier avrà toccato lo stesso amuleto, s’è ritenuto pronto a perdersi in rotta con la vita passata e dissoluta, in assenza di gravita o sottovuoto spinto … a forza naturalmente.

A sentir lui, sembra dalla magistratura cattiva, affascinato dalle perfette rotondità della Ruby straconosciuta … ed intanto il sei è alle porte, lui si rimangia ancora una volta ciò che ha affermato nelle sue campagne a diffusione telematica, oltre che con altri mezzi che possiede e conosce, e la favola deve cominciare ancora una volta dalla fine … “ e lui non venne …”.

Raccontare una storia nota non è interessante, tutti conoscono già i particolari e i miei ricami sono robetta da parrucchiere, cose minute d’un pomeriggio al parco … eppure dirle non credo sia tempo perso, sottolineare la linea del nulla, il confine che questi disegnano per cancellarlo subito dopo, la linea d’ombra che non è quella di Conrad è importante … ci mostra come, pian piano, hanno spinto i nostri limiti, varcato le nostre menti, abusato della buona fede, vestiti, spogliati e rivestiti degli abiti lucidi d’un imperatore nudo ma che si mostra vestito di taglio buono.

Pagliai diceva “Ora sono pronto” pure ad andare all’inferno … Lui, sovente, manda gli altri all'inferno e poi si riveste di chiarore … non mi sono ancora rassegnata ad essere una nuova volta gabbana, non riesco anche se questo mi costa molta solitudine … ben venga ... e chi ha bisogno di sentirsi dire d’aver sempre ragione per circostanza? … meglio una pausa di sana e lunga riflessione … in un silenzio che sa di cotta di maglia, stringe un po’ ma, alla fine, calza come un guanto.



Nessun commento:

Posta un commento

Be all ears :)