giovedì 24 maggio 2012

Contorno 80


La paura degli attentati adesso c’è! Lo so che dire questo è far vincere la politica interna di questi gruppi ma ,la realtà, è un’altra cosa: i politici hanno la scorta, Noi no!
I politici sono eversivi tanto quanto quei gruppi e riescono a capirsi fra loro … Noi non riusciamo a capire che si può morire andando a scuola.
La paura del vivere c’è … per noi, per i Nostri figli, per le Nostre idee: Noi che d'idee ne abbiamo siamo carne che salta … i politici, barattoli vuoti, hanno tutte le protezioni … con soldi nostri.
Dico il solito ma mostro il mio intimo … questo!

E poi aggiungo un angolo serio a questo mio assurdo monologo: “Sedettero accanto a lui in terra, per sette giorni e sette notti. Nessuno gli rivolgeva la parola, perché vedevano che molto grande era il suo dolore” (Gb 2,11-13).
Diciamo che questo brano mi ha trovata … parla del dolore di Giobbe e della possibilità di partecipare anche solo con il silenzio che prepara e che sostiene … il mio silenzio compartecipa alla morte di Melissa e al calvario delle sue amiche … il mio silenzio mi sta aiutando a prepararmi al buio della paura che sarà il nostro nuovo reale.

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