mercoledì 7 marzo 2012

Neo - Yttologie 121

Poi la lavagna, dove qualcuno ha scritto “Welcome” e qualcun altro “che palle!”. E la mappa dell’Europa, in cui compaiono ancora la Iugoslavia e l’Urss.

Tratto da Registro di classe di Sandro Onofri

domenica 4 marzo 2012

FRUTTA 96 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

http://video.repubblica.it/mondo/russia-in-topless-nel-seggio-di-putin/89589?video

Proteste alternative e onore alle compagne che sono talmente coraggiose da dire ciò che pensano con il “… corpo e con la mente … tanto tanto intensamente” come in buon Julio cantava a tempo suo!

Queste sono proteste fattive, determinanti, da richiamo … Noi siamo dei e delle dilettanti … cartellone, cappellino, megafono e qualche performance rara come quella del tunnel della Gelmini che ancora ridono per l’accortezza del tema e la centratura satirica.

In Russia ci sanno fare, dobbiamo dirlo, anche se in realtà la popolazione attiva e combattiva è sottolineata e sostenuta dalla fascia giovanile … qui, solo recentemente, i giovani si sono rinvigoriti … finito l’actimel di mammà s’è ripreso il corso, la grinta e la volontà ma, sino ad oggi … pensionati, quasi pensionati, precari e per nulla giovani, poche collocate ideologicamente formate … capirai che il togliere la maglia e mostrare il petto nudo c’è le potrebbero pure dare!!

Se poi chiediamo lo stesso sacrificio ai compagni uomini … per par condicio quello di sfilarsi le mutande e, per favore, pure i calzini … finiamo o su Discovery science o su Scherzi a parte … oddio l’Italia povera anche sotto questo frangente e … sempre che si trovi il coraggio bisogna anche star attenta ai politici di passaggio che “ non se butta via niente e una tastatina la danno pure!!” … ma che dobbiamo inventarci per fare rinvenire la democrazia? Neanche con il Viagra rinviene e in tutte gli Stati … Sostegno alle compagne russe: belle, intelligenti, formate e con delle palle che tutta l’Italia se le sogna.

Vi appoggio … comincio a slacciare la panciera e le calze per le varicose … eccomi!!

sabato 3 marzo 2012

Riflettere PL!ease! 9

Mediamente, le mie buone intenzioni domenicali, si sono trasformate in morti note, disastri infausti, disordini alimentari, stanchezza accumulata ...tutto questo nel solo pensare quanto di buono si possa raccontare per vivere meglio.
Mi sento lo jettatore dei blog ...echecazzo!!

Praticamente, il pensare il meglio, è diventato un lavoro e non retribuito e, dopotutto, non ne vale nemmeno la pena di fondere alla ricerca d’un qualcosa da testimoniare dentro uno spazio libero ma vuoto.

Così, mi sono impegnata a non ricercare nulla e non augurarvi niente … già il niente che trovo nei miei spazi moltiplicato al cubo … ma, tutto sommato, non è il caso per un’ombra d’essere così cattiva … mi basta un solo dito che si oppone a rifrazione per non esistere più … niente pensiero e niente augurio … questo è il mio migliore augurio domenicale ... ma, sul finire di queste distrazioni trasposte in carta,  è arrivato lui, il miglior uomo del mondo, s’è tirata fuori questa http://www.youtube.com/watch?v=v--IqqusnNQ&ob=av2e e io mi sono sciolta (…weeee, è arrivato da sé e a lui non dedico nulla che non si sa mai con i tempi che corrono!!)Bowie, il mio sogno proibito ... subito dopo ho sentito ridere ed è quello che ho deciso di dedicarvi… una risata di cuore per qualsiasi situazioni … anche ridere dei miei pensieri può tornare utile e …. Buona risata a tutti Voi … risate di Domenica!!



Contorno 52



Telefonami fra vent’anni … è il testo di Dalla che non mi preoccupa ma mi conforta … un brutale dato di fatto quel testo, quell’uomo, quella teoria … dio che voce e che poesia dentro e Dalla, ieri a Palermo, è stato ricordato, applaudito, pensato … in una roba sindacale uno spazio per Lucio c’è, ci deve essere e mi sento molto Eleonora Giorgi in Borotalco … mangio, vedo e penso Dalla.

Magari incontrarlo … sarebbe stato bello.

Ecco che mi frega ancora la nostalgia del perso e io non voglio perdermi … voglio solo bastarmi e l’insieme del cercare e del volere è un imbroglio senza pausa … Palermo, poesia, sindacalità,  il punto della situazione … ho dato il meglio? Posso fare del mio meglio? … Posso fare … questo il quid che cammina con me e la lucidità emotiva c’entra poco con quella economica e politica del momento … talvolta una sintesi convulsa non basta a decodificare questo tempo … il mare del mio scorrere mi basta e non resisto cerco solo di capire senza far domande … il due di coppe raccontato da Aldo … con la sua professionalità artistica d’attore … la sua matura lettura mi ha fatto riflettere ancora una volta: se vieni classificato conta davvero giustificare il momento e il perché della classificazione?
Ho lottato tanto tempo contro questo concetto … alla fine ho lasciato gli eventi scorrere, non resistere più alla visione dell’altro perché in fondo non è la tua visione e, per quanto puoi aggiustare o cercare d’interiorizzare,  l’altro punto di vista ... l’altro ... è sempre altro … faccio scivolare tutto e provo del mio meglio senza spiegare o spiegarmi … seguo il vento e troverò qualcosa … magari troverò una porzione reale di me.

Magari! … Ciao Lucio … ti lascio alla tua Bologna … ma non sei solo loro ricorda … sei stato anche mio, ci tengo a fartelo sapere!!

giovedì 1 marzo 2012

Neo - Yttologia 120

" ... è eterno anche un minuto, ogni bacio ricevuto

dalla gente che ho amato."

Contorno 51

È incredibile … la musica ti scivola accanto, ti da segni, suoni e tormenti … gli autori diventano parenti: non esiste l’emozionalità virtuale ma è forte quanto quella quotidiana … forse di più!
Dalla muore oggi … il Dalla corpo non il Dalla pensiero e, figuriamoci se è possibile far morire il Dalla cantautore … ironico, forte, talvolta enigmatico … un satiro buono incapace di falsi sentimenti … talmente cristallino che tutti i raggi di moltissime star musicali l’hanno attraversato.
Dalla era un bicchiere capace di riempirsi e vuotarsi … solidarizzare con la bottiglia e rimanere sobrio; come entri nella vita nella gente quando, nella maggior parte dei casi,  sei ombra fra la tua gente, nel tuo cerchio, nella tua dimensione?
Non sappiamo essere bicchieri … di quei bicchieri che si riempiono, si macchiano e danno poi al sapore dell’acqua una variabile nuova, un sapore unico … acqua al sapore di … Pavarotti, Morandi, De Gregori e moltissimi altri.
L’ho saputo ad uscita di scuola … figurarsi se quelle genie delle colleghe, che entrano con ore programmate di ritardo,  ascoltano un telegiornale, una radio, un notiziario al volo … non sapevano nulla, forse neanche chi era Dalla … ecco in quel caso si è dei calici di cemento armato e non filtri e non fai filtrare, ma la gente comune è così … i passanti, la donna con la spesa, l’impiegata, la commerciante … chi sa oggi di Dalla lo sa perché in qualche modo si sono fatti attraversare da un jazz-man prestato alla leggera … un improvvisatore, un passionale, un esplicativo “ … ti hanno visto bere ad una fontana che non ero io …” o come in Futura … una benedizione d’un pomeriggio per me … mi sono ritrovata incinta ma mica posso raccontarglielo adesso a Dalla … o forse lo sa già e la cosa mi fa piacere fargliela sapere … è stato un dono e lui ha dato la sua parte.
Dalla oggi muore … ho pianto ma non fa storia … ho visto piangere nuovissime generazioni di adolescente: questo fa storia!
Arrivederci Lucio e … dato che stai adesso in Paradiso ti prego non pisciarci addosso anche tu … aspettami che anche se non sono conterranea tua lassù gli accenti non contano.
Ciao!!
http://www.youtube.com/watch?v=JGmPdb0wjQc

martedì 28 febbraio 2012

FRUTTA 95 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

L’Italia Povera come il Babbo Geppetto che, a detta del figliol di legno, suo padre faceva il falegname e aggiungeva con veemenza “… il falegname povero!”; magari esistesse un’unica professione che possa soggiacere alla povertà … oggi, sono in tante le professioni che s’intrattengono con la povertà e più leggo più annego.
Mi preparo ad una riunione sindacale per il fine settimana a Palermo … scaricato un malloppone lo leggo, prendo appunti, ipotizzo e poi mi dispero … la verità è, come si dice stasera a Ballarò, che ci sono più Italie, più percezioni e nessun canale di raccordo … come un muto e un sordo che si parlano … con la mediazione d’un cieco.
Non se ne viene a capo perché nessuno conosce la “fame!” se non l’ha provata e l’”umiliazione” se non l’ha mai vissuta … mi viene in mente la pubblicità del Ferrero Rocher di qualche anno fa … ormai sembra qualche secolo fa … c’era Ambrogio, una signora, una voglia strana di qualcosa di buono … la Signora non aveva fame ma solo un capriccio … qui, oggi, un concetto del genere è davvero superato … diventa quasi comico.
Parenti e amici … mi guardo attorno … non c'è niente di quello che mi aspettavo, che progettavo: noi donne abbiamo lavorato, studiato, sudato per avere una emancipazione dal sistema famigliare  per poi trovarsi oggi ad avere uno scarno stipendio che diventa un bene comune della famiglia estesa … oltre i parenti spesso anche degli amici.
E’ triste ammetterlo ma la depressione cresce intorno a me e lottare per non far cadere un po’ l’uno un po’ l’altro diventa un lavoro estremo … non si mette mai un punto e spesso i propri problemi vengono accantonati … c’è il problema collettivo, c’è la dimensione universale … non c’è più il tempo del pensare a sè … le minestre si allungano, i piatti aumentano, le spese scolastiche si estendono … si salva con quel poco che si sa le situazioni scolastiche dei figli di amici e parenti … si cerca una dimensione per i propri.
L’Italia oggi è questa … c’è un calore che non ho conosciuto ma una solitudine molteplice … c’è una cooperazione da baratto ma una ruralità del sentirsi persone … sai che sei fondamentale ma lo sai perché economicamente tu hai ancora qualcosa.
E’ triste e forte nello stesso tempo … è un’epoca che non so spiegarmi … non trovo le parole per descrivere un futuro che non esiste ma che lotto per far esistere nonostante tutto. E’ forte e triste … è ingenuo e sfiancante … un cartone che non viene disegnato da Disney ma da Frankenstein … e offrire ai figli e ai nipoti un cinema speciale … andiamo tutti al cinema cuccioli … andiamoci ma … in facoltà di Comunicazione a vedere un film slavo con sottotitoli ucraini … il forte è stato scoprire che, capire non s’è capito nulla,  ma i segni che apparivano nello scorrere del film diventavano ora piroette, ora topolini e alla fine anche una parolaccia … mio figlio che dice la sua prima parolaccia “… mamma, ma che cazzo di film è …” e io, invece di rimproverarlo mi sono messa a ridere da matta ed ho promesso a tutti il pop corn … fatto a casa … sorrisi e pensieri: la mia Italia persa e sconfitta … il suo futuro generazionale che ancora spera!!