giovedì 2 giugno 2011

FRUTTA 47 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!



Il vento del cambiamento è arrivato e il 2 Giugno è una buona opportunità di ricordarlo!

Si, poi l’ho fatto … proposto e fatto e ho sparaflesciato le mie innocue bolle di sapone di fronte al duomo della mia città che, guarda caso, è di destra!

Sola ma per nulla intimorita … alle spalle turisti e vespa-raduno ma ho salutato questo 2 Giugno, nell’anno del centocinquantesimo, con un moto di rinnovamento … indignata ma a modo mio: nulla di violento e nessuna azione estrema, solo bolle colorate e qualche tedesco che fotografava incuriosito e sorridente.

Cosa comunicavo?

Indignata anch’io ma fattiva, non passiva, ho consumato scarpe, voce e pensieri … un niente nel poco, in ogni caso, un qualcosa … una partigiana della Repubblica migliore, senza montagne e nemmeno mitra … solo la voglia del cambiamento reale, della consapevolezza.

Il sorriso e la diffusa voglia di riprendersi il proprio ruolo nella società è la migliore risposta che lo Stato sta mostrando e oggi, per la prima volta, dico forte “sono lieta d’essere italiana.”

Che il moto di cambiamento possa continuare e moltiplicarsi e che diffondere bolle di sapone possa essere come contagiare i pensieri e le riflessioni del reale cambiamento … ognuno e ogni giorno che crede utile lo può fare anche in solitaria come ho fatto io … testimoniare l’esempio significa esserci … abbiamo – io e il gruppone - iniziato così tre anni fa … il primo sciopero in sette poi riunione e adesione … oggi il vento è cambiato e un soffio, il mio soffio, ha giovato alla causa.

Che aspettate … soffiate forte!!



mercoledì 1 giugno 2011

FRUTTA 46 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Lucciole nella notte o semplici donne lavoratrici … ne ho incontrate alcune volte e abbiamo parlato come fra amiche con vite diverse.

Strano lamentarsi del troppo amore che ti fa fuggire o delle fughe continue dal mancato amore … le donne della notte affrontano il tutto senza problemi e siamo noi a crearceli i limiti, se di limiti si tratta … anche l’intervista che riporto designa una normalità senza pari ma, questa è solo una facciata, una prospettiva alterata della realtà.

Ho imparato ad andare oltre … li dove i molti non guardano, un altro punto di vista alternativo perché vivo nella diversità e di diversità … vendersi non è una azione inconsapevole e nemmeno ordinaria … loro nascondono, rimuovono, indossano una maschera che gli uomini del quarto d’ora non possono scorgere.

Vi propongo questa intervista come la polvere delle lenzuola alla domenica … contengono parti di te, scaglie della tua pelle confusa con la fantasia delle lenzuola ma parlano sempre di te.

Si sceglie spesso per necessità ma mai per attitudine … si taglia con il precedente per non avere ricordi ma nessuno lo fa poi sul serio, nemmeno le donne che vedete come massa e carne … se solo i vostri occhi potessero vedere l’immenso che hanno dentro non riuscireste a giudicarle, allontanarle, scoparle …

Ho tagliato le catene per essere libera ma oggi, più che mai, mi sento legata ai principi con cui mi hanno cresciuta: “Ama, non giudicare, affoga il dolore dentro Bach … e dai per prima la mano” … grazie anche per questo!!

... dimenticavo: oggi una ragazzina down l'ho vista abbracciare una amica sul serio ... con mano aperta e atteggiamento di sostegno, di appoggio ... lei sapeva amare ... se amassimo l'altro in quel modo non ci sarebbero questi argomenti ... ricordatevelo quando "usate" le donne!

lunedì 30 maggio 2011

FRUTTA 45 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Guglielmo Speranza in “Gli esami non finiscono mai” di De Filippo tiene da parte tre barbe da guitto di diverso colore … per ognuna c’è una stagione della vita … lui le indossa quando deve raccontare una determinata fase … Il Premier, se fosse Speranza, quale indosserebbe?

Speranza è vedere ciò che è successo oggi … non il personaggio chiaramente ma il valico ideologico … forse la gente non ci sta più, non crede più che l’indifferenza possa fare la differenza …. La politica è vita pubblica: ciò che mangiamo, come viviamo, le scelte che facciamo, la nostra faccia nel mondo … forse hanno scelto di non essere più i figli d’una Italia che non spera e non vuole … hanno finalmente scelto!

… Il delegare non è dimenticare, il delegare non è svendersi, il delegare non è farti soffrire con politiche inique perché il popolo vuole così … adesso, lui che tiene al consenso popolare come alle sue bungarine perché non si dimette è permette una vera rinascita?

Aspetto … e leggo le Nuvole di Aristofane


sabato 28 maggio 2011

FRUTTA 44 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


Ad Amy sarebbe piaciuto … lei, l’alternativa arredatrice di Bellow sotto mentite spoglie d’una donna di “canone” lei che trasgredisce solo a parole e poi nulla più … Amy è una donna semplice ma con idee decise … Amy che accetta tutto e naturalmente …

Il Corto però l’ho visto io e fin quando Amy resta un personaggio letterario può vivere parcheggiata nella mente del suo autore, o dei suoi lettori, e respirare un’aria che non le è propria … la stessa che le ha fornito il suo creatore letterario o scrittore.

Gli scrittori sono spesso poliedrici come l’autore di URBAN DREAM, Massimo Baraldi, che ha tradotto, in vari passaggi,  immagini in narrazione poi la narrazione in sonorità e le sonorità in emozionalità infine reso il sogno fruibile come la stessa realtà.

E’ difficile spiegare il corto URBAN DREAM e, per i non addetti al lavori come la sottoscritta, spiegarne il passaggio artistico di questo corto sullo spettatore è un salto ad ostacoli, si rischia di sminuire una piccola perla specie se a monte di questa esperienza ci sono anni di costruzione e affinamento d’una idea … un diamante che ha visto la luce con piccole conquiste e tanta pazienza del suo produttore, creatore, ideatore, scrittore di Baraldi appunto.

Un momento di sogno prét à porter … parole vibrate da Danny Mudcat Dudeck e sottolineate dalla gestualità mimica di Adrian Kaye il tutto in una veste grafica e direttiva di Carola Di Scipio e gli occhioni di Ruby!!

Un passaggio letterario che s’immette in una realtà filmica … una storia di fondo con chiari e scuri che evidenziano le ambientazioni emotive e il parlato tonico che lascia il filmato e s’insinua nello spettatore.

Poche immagini che cambiano semplici percezioni … un commento musicale di Bataloni il tutto dentro una sottoveste immaginaria … ricordate? Si vede attraverso il pizzo il noto e il meno noto.

URBAN DREAM spia voi e il vostro intimo … se avete coraggio fatevi spiare e sostenete lo sguardo!!

Compratelo presso http://www.massimobaraldi.it/?p=1867 e cambiate il vostro modo di sentire …

Buona Visione!!

Leggi!!

URBAN DREAM - Allochromatic Fabulation for Dazzlings & Resonances: il sogno metropolitano di Massimo Baraldi in prima visione a Como


Allocromatico è un minerale il cui colore è determinato dalla presenza di impurità all’interno del proprio reticolo cristallino, un’associazione squisitamente molecolare non dissimile da quella che stabiliamo col mondo nel momento in cui entriamo in contatto con esso. E dove l’agente contaminante siamo noi.

URBAN DREAM - Allochromatic Fabulation for Dazzlings & Resonances. Un sogno metropolitano, per abbagli e risonanze. Un viaggio emozionale in una realtà trasfigurata dalla soggettività dello sguardo opportunamente isolato, codificato e racchiuso in un cortometraggio dal comasco Massimo Baraldi, già autore della traduzione dal russo di “Per la voce” di Vladimir Majakovskij e del romanzo “ONE FOR THE ROAD - soliloquio da bancone in 19 giri e un brindisi”, quest’ultimo impreziosito da una prefazione del poeta Jack Hirschman.



URBAN DREAM. Un flusso multimediale in cui i versi di Massimo Baraldi, interpretati dal bluesman americano Danny “Mudcat” Dudeck, vengono elaborati dal compositore olgiatese Giovanni Bataloni quasi fossero un insieme di note musicali: sul tessuto sonoro derivante, la regista romana Carola De Scipio ha impresso le proprie visioni coordinando gli interventi del jazzista torinese Alfredo Ponissi, qui in veste di attore, del busker Adrian Kaye e di un’intera squadra di tecnici e comparse.

L’opera, realizzata lungo l’asse Roma - Como - Atlanta (USA), è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Como, da quello della Città di Olgiate Comasco e dall’Associazione Diario e/o Tazebau di Locarno (Svizzera).



La prima proiezione pubblica è programmata per sabato 11 giugno 2011 alle ore 17:00 presso la Biblioteca Comunale di Como in piazzetta Venosto Lucati, 1. A seguire, Chiara Milani incontrerà l’autore Massimo Baraldi, il compositore Giovanni Bataloni, la regista Carola De Scipio e il protagonista Alfredo Ponissi. Infoline: 031 252850





L'evento sarà replicato sabato 25 giugno 2011 alle ore 21:00 presso il Centro Congressi Medioevo di Olgiate Comasco.









Per dettagli e approfondimenti: www.massimobaraldi.it

Facebook: www.facebook.com/urban.dream






FRUTTA 43 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


… la donna seviziata nel milanese, un uomo e il suo luogo di morte … sento alla radio che l’avvocato è donna … è donna capite? Qui la professionalità non c’entra e nemmeno la capacità di ottenere un lavoro e farlo bene … qui mancano gli ideali e si vede in tutto lo squallore della vicenda.

S’indaga se era la prima volta o la prima scoperta … s’indaga se è seriale o sporadico ma c’è sempre una donna, il suo avvocato, che gli va a parlare, lo difende, ne sopporta lo sguardo … a trovarsi nella postura della donna uccisa, e in quella modalità, non credo avrebbe avuto dubbi sulla sua opinione su quell’uomo ma lei è solo un avvocato, magari bravo, magari lo farà uscire presto e farà in modo che la sua attività da “uomini che odiano le donne” ricominci alacremente … magari una donna qualsiasi non lo sa e accetta un appuntamento con il quasiseriale … probabilmente si troverà su di un tavolo incaprettata pur non essendo una prostituta … chi, in quel caso, sarà più colpevole? … la verità sta nella politica del “mifacomodo” se la vittima è tua figlia, tua sorella, una parente, indignati ... se no prendi il danaro.

Questo è il mio mondo … da qui vorrei evacuare in fretta!!

Magari non come quella donna … spero nella mia buona stella … la sua, quella della vittima,  per il prima e per il dopo, è stata proprio di merda.

Opinioni!!

giovedì 26 maggio 2011

Neo - yttologia 62

"Schiuse le mani per guardar di nuovo il bimbo. Ecco: la levatrice lo aveva fasciato e messo a giacere sul lettino, in cui egli dormiva, quand’era in casa. Quella cuffietta, quella camicina, quel bavaglino... Ma no, ecco: ella intendeva tenerselo, il bimbo. Lo aveva preparato lei, certo, quel corredino. E dunque, uscendo dal collegio, egli avrebbe trovato in casa quella nuova creaturina. E che gli avrebbe detto allora la madre? Ecco, ecco perché era morta! Chi sa quale tremenda tortura segreta, in quei mesi! Ah, vile, vile quell’uomo che gliel’aveva inflitta, abbandonandola, dopo averla svergognata! Ed ella s’era rintanata in casa, a celare il suo stato, e forse aveva perduto il posto d’insegnante alla Scuola Professionale... Con quali mezzi aveva vissuto in quei mesi? Certo, coi risparmii accumulati in tanti anni di lavoro. Ma adesso?"
Luigi Pirandello

martedì 24 maggio 2011

FRUTTA 42 - Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

… analisi politiche come camicie stirate al rovescio: qual è il punto d’inizio?

Si parte sempre, o quasi, da una sconfitta … chi vince e chi perde … situazione comune sin da bambini, con o senza conta, c’era chi vinceva e chi perdeva.

In Italia quando perde la sinistra si chiude in un dolore senza posa e cominciano sottili meccanismi del "...sei stato tu, sono stato io" … insomma è sempre stato qualcosa che ha detto Fassino … nel pd va così!!

Nel pdl vige la perfezione … può sbagliare dio? No, è chiaro … Può farsi male un essere superiore? Un Mito? …. Il fatto però è che noi siamo uomini e sbagliamo continuamente … siamo carnalmente bisognosi di avere e sentire cose come politiche per le famiglie, lavoro, ad esempio, e SOLDI … non c’è verso che si possa sentirsi dire chi ha sbagliato e come pure dove se c’è tempo …

Ma che cavoli … umani non eterei … lui, dio, vive di luce auto emanata, gli altri, i penitenti con il cilicio, rimangono anni con il dito teso … e non dico quale … e noi qui abbiamo bisogno …. Lavoro e soldi, lavoro e soldi … basta promettere una terra senza zingari … loro sono opportunità – leggete Paul Polanski .. capre!! – voi siete perdita …

Vogliamo darci una mossa e dire cose di senso e che non faccio senso??

Aspetto!!