domenica 25 novembre 2012

Riflettere PL!ease! 30

Primarie! a pagamento è chiaro! Oltre le sovvenzioni pubbliche dobbiamo anche assicurare il modello americano - dove peraltro si pagano tutto da soli - così ci derubano dei fondi pubblici e si nutrono di quelli privati. Non sono andata! Stavolta ho scelto di non andare perché nella giornata della violenza contro le donne io ritengo che sia violenza sui cittadini chiedere denaro per scegliere dopo essere stati unti, privatamente e con il partito, per cifre che avrebbero salvato gli esodati, i precari e tutti i disgraziati cittadini di questo stato. Anti politica? Antimondo se è possibile ... sono stanca di questi "cravattari" che poi fanno sempre il gioco dei potenti. Chi sale su sarà sempre uno di loro, uno dai poteri forti e in culo anche a Grillo che mi pare più fascista degli altri!
Due parole su Renzi: lo dico da un po' e adesso lo ribadisco ... quello li è il volto nuovo e nascosto del PDL ma facciamo finta che non l'abbiamo capito. Poi vedrete! Buona Domenica!

domenica 18 novembre 2012

Riflettere PL!ease! 29


Questa versione di Yesterday mi commuove e talvolta penso al ieri con tenerezza ma solo perché l'oggi mi fa un po' paura e del domani, che è mistero, come dice il noto proverbio cinese, talvolta ho paura di non prenderne percezione. Alcune volte penso di non aver peso e altre di averne uno eccessivo e non parlo di quello fisico ma di quello sulla vita e sulle sue variabili ... tutte queste dimensioni mi spaventano ma altre volte mi rassicurano. Le esperienze che vanno fatte e quelle che devono essere incoraggiate nel fare e tutto questo mi da una melanconia che mi fa vedere la vita come una finestra ma senza sbocco. Un bel muro davanti!
Si pensa al nuovo Natale come nuovo edificio, nuova rinascita; niente routine ma possibilità di ricominciare o d'iniziare proprio ex-novo.
Un dolce per questa domenica ... crostata di frutta e crema pasticcera con cioccolato alla base ... una delizia: che mi possa tirare un po' su!!

giovedì 15 novembre 2012

Contorno 153


Mille volti,  il principio è la lega dei mille tratti.
Sono in marcia i tempi, i difetti, le possibilità e nulla può più tornare, anche il tornare è impastato in pasta primordiale: ne uscirà di nuovo qualcosa. Una nuova arma: l’uomo che s’accorge.
Usciti dall’anestesia ci siamo trovati derubati del fegato, dei reni e gli argomenti vitali e hanno fanno tutto nel silenzio delle scelte estorte con le promesse, con le parole.
Oggi la polizia tutela i maghi e gli incantatori e hanno paura dei serpenti risvegliatesi; picchiano selvaggiamente per far tacere e rendere polvere le idee,  spazzarle sotto il tappeto del qualunquismo legato ai licenziamenti nei tweet come per Padroni Griffi o nelle riforme dello spiano … hanno costruito una Gaza che non ha soluzione e fra mille razzi lanciati sempre e solo si colpiscono le case basse … li, lontano, la polizia avvolge con il proprio corpo di poco più di mille euro chi con quella stessa cifra compra il cibo quotidiano ai cani di casa. Fate la guardia bei cucciolotti che dei ragazzi dovete avere paura: sono senza speranza e già questo, per loro, è un buon inizio.

domenica 11 novembre 2012

Riflettere PL!ease! 28

Buona Domenica!
Mi sono lanciata alla scoperta della registrazione audio! Non che la mia voce mi piaccia particolarmente ma ho trovato uno strumento utile di trasposizione telematica dell'audio e chissà che non mi torni utile nel mio lavoro. Oggi Torta fondente al cioccolato e al mascarpone e tante buone nuove dalla mia attività emozionale ... talvolta riesco a reagire, altre mi perdo ma che possa essere la strada giusta al mio cammino.
Ecco la dolce foto della mia dolce domenica:

e dopo qualche riflessione su Aurelio Valentini che ho avuto la gioia di conoscere ieri un po' per caso; un suo quadro d'una donna viola che s'incammina su di un margine d'un quadro lasciando lo sfondo a semplice cornice mi ha impressionato. La donna era nel quadro ma contemporaneamente non c'era, sembrava sovraesposta dal sole d'agosto ma timida e pensante, in un'altra realtà, quasi che non appartenesse ne al contesto ne al contorno che il pittore gli ha addossato sulle sue fragili spalle. Lei portava il peso delle sue preoccupazioni e quelle delle donne a cui andava incontro. Dico delle donne perché fra noi conosciamo il male della disperazione da ansia con tutte le sue evoluzioni ... succede ad alcuni uomini, a quelli dotati d'anima ma, ahimè, sono davvero pochi, quasi nulli. Museo Emilio Greco di Catania ... una opportunità da visitare.Alla prossima!

domenica 4 novembre 2012

Riflettere PL!ease! 27

Ma si può cominciare una domenica vedendo gli smokey eye fatti da Charlotte Tilbury? Io l'ho fatto!
Credo di essere più in crisi di Daniel Craig in Skyfall che non ho ancora visto ma so che che è in crisi con se stesso e con il suo personaggio. Viviamo questa domenica e se arriviamo alla fine daremo il segno di questo giorno!
Ecco la similitudine: un autobus londinese a due piani! Ecco in questo momento sono come la mia collana: un autobus a due piani divisa in due settori; una parte razionale e superiore che cerca di areare il veicolo e una parte inferiore, angusta e piena di odori e caldo e, nel mio caso, terrore. Sono divisa e non trovo la scala che metta in comunicazione queste due entità! Il buono è trovarsi su ruote e filare da qualche parte, muoversi anche perdendosi ma muoversi. Al momento mi giro su me stessa e cerco soluzioni: temporanee, infinite, fallimentari, di pausa ... cerco e vago: vorrei trovare. Forse troverò ma adesso il mio autobus è parcheggiato nel deserto ... speriamo non finisca la benzina!

venerdì 2 novembre 2012

Neo - Yttologie 152

"Nella sua immobilità sembrava l'inventario di se stesso."

Tratto da "Il profumo" di Suskind

giovedì 1 novembre 2012

FRUTTA 122 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


Sul "Il profumo" di Süskind;


Le mirabelle contenevano le pause e gli odori della ragazza di Rue des Marais e Grenouille si accorgeva del tanfo del suo torsolo mentre la strangolava. Il filo del suo odore l’ha condotto a lei a miglia di distanza e lui è andato per coglierne il profumo unico e ideale che la bellezza di lei poteva donargli. La bellezza d’una quattordicenne dai capelli rossi la cui unica colpa era possedere l’unicoo profumo che un uomo non ha mai inspirato, nemmeno se si chiama Grenouille ed è un reietto che carpisce il segreto del mondo dal suo profumo.
Conoscere e discriminare il mondo è una credenziale soggettiva che può diventare indice di verità per ogni singolo uomo, ogni singola mente, ogni singolo credo: le candele della messa alla domenica, il profumo quotidiano per il lavoro, gli odori del corpo prima e dopo la doccia e gli odori di chi ti sta accanto: aspri e dolci o talvolta cinici e malevoli come tutto il resto che li accompagna.
Leggendo Süskind ho imparato il mondo discreto degli odori, certamente riservato e affievolito rispetto l’anno millesettecento, ma pur sempre portatore d’una cultura prioritaria alla discriminazione dei sensi. Si conosce con il naso e, senza saperlo, è con questo senso che apriamo agli altri sensi … ti guardo e percepisco un odore buono o sgradevole, ti pongo attenzione e decido di studiarti se il tuo odore mi comunica qualcosa. Non è la visione dello psicopatico con il delirio della genialità che privilegio ma solo la strada sensoriale che si è persa nel privilegiare la vista,  l’immagine ad ampio spettro, come fosse sufficiente giudicare e conoscere solo vedendo.
Nel mio lavoro quotidiano mi accorgo che il senso è strada, specie quello olfattivo, è determinante; sentire la rabbia e il dolore è anche questione di naso ed è un dato che può metterci in allarme come un brivido improvviso. Una coperta mancata, l’odore della festa che sento da stamattina. Aroma forte e amara di cioccolato e mandorle, zucchero bruciacchiato, bianco rappreso su pasta mielata, odore d’un bambino che cresce, folla e fumi di cenere e castagne, limoni aspri e misti a melograni e spinaci stracotti dimenticati sul fuoco. Essenza della domenica, vestiti poco usati, odore di sudore nascosto dalla cipria, agro-dolce d’una anzianità conclamata, le pieghe delle rughe delle vecchiette pulite e l’artistico variare dell’alito della gente che parla del cibo che vi ha dimorato e delle derive dello stomaco offeso dal troppo o poco cibo.
Si offende lo sguardo nascondendo la verità in abiti risplendenti di lucida dimenticanza in armadio, anche per decenni,  e si comprime il tutto in profumi che non parlano di noi. Solo che la pelle e  l’essenza dell’uomo emerge con tutto il contenuto di putrefazione sociale e di benessere immateriale: odore di caffè di stomaco rivoltato dalla deriva della caffeina, unto di capelli lucidati a forza dal sebo in eccesso, commistione di grassi consumati misti agli odori agri di sigaretta accesa … la gente che s’incontra è spesso così e ad essere Grenouille si fa prima che scandire l’ultima freccia per l’ultimo arco umano. Infilzarli tutti per purificarne la forma … la mia primordiale forma è già in decadimento, aspetta la rimonta del successivo odore.