domenica 27 gennaio 2013

FRUTTA 125 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!



Mais Menos 
http://artistasunidosemresidencia.blogspot.it/p/maismenos.html  da grande diventerà di certo un Bukowskyio racconto favole di amici lontani  - ed anche scrittori -  ma è tutto un casino!
Il punto è scrivere. Punto.
Qualsiasi cosa ma scrivere: dipendente dalle parole e dalle immagini che si producono dentro una testa a due cilindri: l’uno fatto da una mano e l’altro fatto da una idea.
Il “qualsiasi” è orientativo: decriptare i messaggi del quotidiano è un affare dei crociati moderni con dimora a Lisbona che, dall’alto d’un secchio capovolto in testa e un mantello nero,  vanno a stampigliare i muri con messaggi da imprinting … il forte è leggeri o forse, ancor di più, il capirli.
Mais Menos è il “più o meno” d’un progetto di decontestualizzazione interattiva del reale: non è la tecnica di scrittura ma il messaggio che lancia.
E’ incisivo ma parecchio di sinistra – a mio parere – e magari l’amico Bersani lo potrebbe pure contattare prima che Grillo ci metta su un suo pensiero (una parolaccia di certo). Monti è troppo moderato ed ingessato per chiedere di stampigliare il muro senza concessione edilizia ma Berlusconi se lo potrebbe pure clonare … sapete la storia dei logo farlocchi che sono stati presentati: c’entrerà qualcosa lui?
 Bukowsky diceva dello scrittore condannato a scrivere: “È uccello in una terra di gatti. Non consiglio mai a nessuno di diventare scrittore, a meno che lo scrivere sia l’unica cosa che gli impedisca di impazzire. A quel punto, forse, ne vale la pena”
Miguel Januário si esprime da cavaliere del suo tempo ma ha contenuti forti dentro, un Bukowsky che sarà … una promessa: una scrittura tatuata nel futuro e un suo giudizio che offre un peso equilibrato alle troppe sporche parole che vengono cedute impropriamente. Lui sarà.
Io sono uccello in una terra di gatti … scrivere è aria e leggere è ragione.
E intatto leggo favole di amici scrittori lontani in classi di piccole menti e con immagini proiettate su lavagne luminose … i loro visi sono incisioni sul muro, litografie d’un pensiero e mille volte ho visto nascere Viola e Ciclamino sui teneri sorrisi e sulle spontanee gestualità.
E’ davvero tutto un casino: la semplicità d’una favola mi restituisce ad un bisogno per me primario. Compro un mantello e rivolto il secchio sui miei capelli impregnati d’umidità – a manto d’agnello come dice la Litizzetto – e mi restituisco alle parole. Quanto dovrò aspettare il prossimo gatto che mi morderà? Per il momento provo a prendere il volo.


Riflettere PL!ease! 33



Buona Domenica con qualcosa da dire ...
Arsenic and Old Lace
proprio come le vecchie zie che preparano dolcetti e
nascondono segreti fra vecchi bauli e antichi merletti.
Gli ascolti in lingua mi mettono euforia e voglia di creare una mia personale versione della realtà; fra vecchi cappelli miei e pizzi della bisnonna ... il tutto fra cannoli di ricotta fatti in casa e una migliorata capacità d'ascolto in ogni fronte.
Le vecchie zie mi riescono ancora a far ridere ... oddio quanto candore nei loro molti segreti e le mie zie ne hanno di segreti ... ingenue e care vecchiette!
In pensionati post moderni, con amori perduti e principi ai loro piedi, ed è fantastico verificare che poi alcune cose sono successe davvero.
In un pensionato c'è ne di storia ... personale, universale, privatissima e anche di guerra ed oggi che è il giorno della memoria dovrebbe essere meta speciale di mamme, bambini, nipoti ... darebbe affetto e si riceverebbe molto su ciò che è stato.
Il vecchio merletto della mia vecchia zia lo trasformerò in un abito pratico per l'estate ... porterò in giro un po' di storia con me.
Comincio a pensarci e qualcosa verrà fuori ...
Concludo con la mia passione d'ogni tempo
e un cannolo virtuale per voi
  

giovedì 10 gennaio 2013

FRUTTA 124 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


E cosi Berlusconi incontro Santoro a “Funzione Pubblica” … dopo il mare che s’apri a Mosè e la consegna delle tavole della legge questa è l’impronta della nuova era …  i Maya avevano previsto una fine del mondo ma era questa?
Disquisisce come una zia che va ad incontrare la nipote ritardata: linguaggio d’affabulazione e balle a go go …  e noi tutti li a pendere dalle sue labbra: vedo e poi parlo!

lunedì 31 dicembre 2012

Contorno 157



Capodanno … spari a tamburo come se si abitasse in un deserto … Capodanno e prime emozioni colte da paura … Capodanno e la scoperta di bugie ancora una volta da i soliti ingannatori … Capodanno e ho inviato messaggi e auguri, fatto telefonate come non mai, sentito la solitudine ed ho provato a combatterla in questo modo … Capodanno e mi sorprende che ci sia chi mi cerca ancora anche con una semplice cartolina … amici di vecchia data che si ricordano di me e m’invitano, mi scrivono, mi sembra un dono come se avessi la certezza di non meritare mai nulla di buono.
Capodanno fra i miei piccoli e le speranza di vederli crescere fra i molti punti da correggere e le tante loro – o mie – incongruenze … capodanno vestita da bambolina con le rose delle bambole del dopoguerra … Capodanno di cibo, tanto, di pentimenti, di altro cibo per pentirsi di nuovo … Capodanno con odore di cibo del pranzo dell’indomani per gli ingannatori, spero di non perdere mai il sorriso che sudo ogni volta … Capodanno e un tetto nuovo, di legno, con molti sacrifici di Ale, un tetto parziale e solo d’una parte d’un corridoio e forse non ci sarà mai il seguito ma gioisco di quel che ho adesso … Capodanno fra le prime liti dei bambini e la testardaggine adolescenziale di Marco … Capodanno come un passaggio semplice fra gioco del mercante in fiera e il piatto … Capodanno in famiglia e un cuore un po’assopito … Capodanno che vorrei ordine e garantire ordine, essere bella e saper garantire la bellezza, essere me stessa e coltivarmi … Capodanno con un sogno fra le dita, l’altra laurea, e l’emotività che mi ricorda la sua instabilità … Capodanno da tener duro e un quid che me lo ricordi sempre … Capodanno e l’arrivo del 2013 e un  vedremo che comincia a pesarmi mentalmente … Capodanno senza spensieratezza e il capogiro delle responsabilità … Capodanno che mi fa diventare grande … Auguri!

mercoledì 26 dicembre 2012

Contorno 156


Natale: volato via! Santo Stefano: appena concluso! M’incammino verso il nuovo anno con le piccole modifiche in casa e la rilassatezza traslucida che, talvolta, mi porta all’ansia di vedere andarmi tutto troppo tranquillo rispetto al mondo che sta fuori; l’ansia generativa che spinge a pensare che se va troppo bene a te la cosa potrebbe solo essere momentanea … e giù pensieri di morte, disastri, altri artifici da spappolarti la mente.
E’ che sta andando bene e che il mio senso di colpa galoppante mi spinge a non crederci, a trovare il limite dietro un fiato. Fra quattro materie mi laureo e l’anno nuovo potrebbe vedermi nuovamente “dottoressa”, abbiamo iniziato qualche lavoretto a casa … non potremmo fare tutto ciò che serve ma, anche il poco, è già un inizio … inoltre non ci penso proprio a riaprire Yttologie al “pubblico” perché mi fa stare bene non avere chi può spiare i miei pensieri e ritorcermeli contro … non m’importa più di chi mi da freddezza e anche disprezzo: spero che la vita gliene riservi il triplo per ogni soggetto trattato in quel modo … ho ancora tante paure e talvolta riesco anche a controllarle e a dominarmi.
Il mio Natale è stato speciale e credo che tutto sia come il mio blues, cioè un canto ritmato e che parli di vita, di buona vita.
Quel Viro68 non l’ho più incrociato e, come voleva dimostrarsi, ha ripreso a fare il cretino con tante altre … la mia speranza è di non saperne mai più nulla. E’ il primo e unico desiderio … altri piccoli desideri s’inframmezzano al principale nella speranza di non incontrare altri maniaci simili.
Ecco, il Natale è passato e direi nel miglior modo possibile … mi  auguro un continuare su questa linea: per me sarebbe il massimo considerato il periodo di macerie che mi sono portata dietro.
Speriamo in bene e poi vedremo … Auguri cara, il meglio per te.


domenica 9 dicembre 2012

Riflettere PL!ease! 32

Fra una preoccupazione per il futuro, una dimensione incerta e una crescita sociale inconsistente, lotto ancora per il futuro. Stasera vado a letto con il desiderio d'una collana di Ayala Bar ... sognare non è ancora peccato e mi compensa delle frustrazioni che ancora domani dovrò subire. La domenica è stata splendida ... ecco il sito che mi ha incantato http://www.ayalabar.co.za/index.php
Buon inizio a noi tutti ... 

venerdì 7 dicembre 2012

Contorno 155



Ecco, quella li sono io; sono io nel mio lavoro. 
Un lavoro che amo ed ho investito tanto per imparare cosa e quando fare.
Ho sempre trovato chi voleva demolirmi … non serviva una buona ragione, qualsiasi andava bene e se non c’era qualsiasi s’inventava, si mischiavano le carte, si alzava il limite dell’intolleranza. 
Ho spesso imprecato, bestemmiato, chiesto a Dio il perché di questo odio che mi porto dietro come una maledizione. 
Tutte le volte che lo faccio penso d’essere ingiusta e malvagia contro tutti quelli che sognano un lavoro e si accontenterebbero anche di essere odiati e perseguitati come me, ma averlo comunque. 
Piango e mi dispero solo perché voglio lavorare sul serio, fare del mio meglio, essere il più completa possibile. 
Voglio solo lavorare … posso vivere disperata solo per questo? 
Non vorrei di certo rovinare tutti i miei sacrifici ma ditemi solo il perché di questa persecuzione … vorrei la forza di resistere anche stavolta.
Raccolgo ogni anno i pezzi del mio Io … Dio, mi darai il collante giusto?