Come i maori!
Presto Alberto Angela verrà a
discutere della fine del popolo della scuola.
ü Da
prima il disboscamento con i tagli
ad accetta affilata e protratti per anni;
ü Poi
il cannibalismo, fra i pochi
sopravvissuti, a suon di titoli, punteggi e concorsi più o meno accettabili … fra
poco ci sarà anche il sangue donato alla
Patria;
ü In
seguito i sacrifici umani con gli scatti di anzianità e il
gioco delle tre carte … leva al MOF che i
progetti e le aree strumentali terminano
o, al massimo, si eseguono gratis;
ü In
ultimo l’estinzione con – per i
gruppi residui - venerazione di sopravvissuti
politici e le ossa che di loro resteranno fra PD e PDL.
Parleranno nei
secoli delle nostre figure dopo i ritrovamenti di quaderni, squadre e matite e
proveranno a capire come con così pochi “schiavi” si riusciva a trasportare
interi anni con intere generazioni. Inoltre si chiederanno come sono
sopravvissuti al dimagrimento degli stipendi con il calo progressivo del potere
d’acquisto.
Troveranno le
LIM su ruderi di pareti e pavimenti squassati e si chiederanno a cosa servisse
la connessione, più o meno veloce, fra il troppo freddo o il troppo caldo a cui
eravamo sottoposti e i trabiccoli imbarazzanti che chiamano banchi e sedie ..
ampiamente scheggiati al punto tale che le maestre e le professoresse decisero,
per economia, di tornare alle calzamaglia in doppia lana usate
nell’ottocentottanta.
Ultimo fra gli
interrogativi incombenti resterà la scoperta da parte degli archeologi del
futuro di cosa potevano mai fare gli studenti diplomandi con così poche risorse
e così nulle opportunità. Ignoreranno le risposte così come oggi s’ignora il
significato delle statue dei Moai … anzi ne conosceranno i volti scolpiti in
foto e registrati sotto la voce di membri del GOVERNO.
Consoliamoci
siamo già il fieno della storia.