I vegetariani saranno immortali?
Anche i vegani e i crudisti o le
mille altre correnti culturali/culinarie
che imperversano da decenni e che ultimamente si stanno intensificando, specie
sui prezzi al banco verdure o addirittura nei mercati rionali.
I venditori della salute; vitamine
o essenze di vita che combinate fra loro riescono a rifornirti di salute, ma il
Ministero della Salute poi cosa farà?
E’ certo che una vita sana è anche
una vita “tranquilla”, con bassi costi sanitari e sociali – anche perché la
maggior parte si sostengono al momento del costo del prodotto – ma è certamente
vero che i vegetariani non sono immortali … riempiono anche loro le liste
funebri anche con i loro “eccessi” in una direzione iper-rigida o ipo-rigida d’osservazione
del regime alimentare.
Come sempre il bene, e la virtù, sta in mezzo ma per calmierare i costi
occorrerebbe una saggia politica condivisa fra salute e agricoltura e un uso, e
consumo, dei prodotti locali definiti a “chilometro zero”.
Perché questo non si applica al
vivere comune?
Si abbasserebbero i costi sanitari e gli stanziamenti economici,
finirebbero le ruberie della bassa filiera!
Ecco perché non finanziano la
formazione, l’informazione sanitaria, la ricerca; il diabete fa vivere
centinaia di persone, fra politici, medici, para-medici e quant’altro e così
anche l’ipertensione - e centinaia di
altre malattie dette “sociali” - ma curabilissime in un arco preventivo lungo e
consapevole.
Poi adesso c’è la beatificazione
postuma del “metodo di Bella” che non
debella ma aiuta ad allontanare o non far sviluppare molte tipologie di tumori.
Ecco, la politica non è solo “Er
batman, o tanti altri, ma la politica è vita e ci accorgiamo di
quanto lo sia tutte le volte che assistiamo alla perdita di opportunità, prima
regionali e poi nazionali, della risorsa del vivere meglio spendendo meno e,
come beffa, al vivere male in entrambi i sensi.
Ma, dal basso, il tutto viene
accettato e taciuto … tutto è sempre un affacciarsi nei bisogni dell’altro e
farsene bisogno personale solo se ci torna utile: nei manifesti elettorali vedo
le stesse persone degli anni scorsi e tutto è li cucito sui nostri bisogni,
sulle nostre intenzioni, sulla nostra salute.
Rifletto, ma prima del voto!