L’11 Settembre: una ricorrenza,
Ballarò e Mattone e poi si riparte verso la stagione autunnale; ma qui soffiano ancora i
ventilatori e i soliti tempi della politica: qualcuno sa dirmi il perché?
Anche le solite facce! C’è Mattone
che parla adesso in TV: il raccomandatone che insulta i giovani disoccupati ... i
miei capelli decisamente non ragionano più, la mia attività fisica è diventa la
ciliegina che da significato al momento. Momenti.
Dimenticavo: ungo come la bava di lumaca perché
mi sono spalmata d’oli, manco un morto d’antica cultura ebraica. Ricevo una letterina
d’affetto da una cugina che abita lontano e, tutto il mondo vicino mi gira le
spalle. Periodi!
Nè più, nè meno che semplici periodi che si concatenano, uno
accanto all’altro, ma senza motivazione. Senza un perché, ma che vivo con
assoluta tranquillità, vedendone quasi il lato positivo. Il bambino che seguo da
due anni, ha perso metà della cattedra totale ed io dovrò dividermi su due classi
perdendo tutto il lavoro fatto in una classe, nella sua, con la sua patologia.
E poi c’è September morning …
questo 11 Settembre è davvero destinato ad essere di merda e non solo per l’affare
americano. Ma no, assolutamente no, mi va bene così; quando corro sulla pista
del Cus, mi sembra di volare e d’atterrare: io atterro nella mia vita con
decisione ma, devo imparare a spiccare il volo. Esercizio ragazza … ok, quasi
ragazza … op op … correre!!