domenica 8 luglio 2012

Contorno 106


Probabilmente, la corda lenta del giradischi non mi permette di sentire alcune mie reliquie discografiche, alcune del mio tempo, altre adottate dai parenti dipartiti, ed altre ancora acquistati negli anni in vecchi mercatini … addirittura dei settantotto giri, uno dei quali in un attimo di rabbia, anni fa, l’ho mandato in pezzi … frantumato senza speranza ma era un atto dovuto che poi mi ha fatto stare meglio.
Ascolto le stonature che si proiettano e s’iniettano fra il presente e il passato d’un individuo  e dal canale di storia ascolto le storie del grande Presidente Pertini … unico ed ultimo d’una massa d’invertebrati e corrotti … di lui la storia ne parla bene ancora oggi, elegante vita, coerente vita, assoluta dedizione nel vivere la lealtà dei suoi principi … gli uomini moderni non capiscono proprio il valore di quelle qualità … sono delle meduse acquatiche primordiali: urticanti al tatto e inconsistenti nella forma, gli basta un po’ di sole per sciogliersi e lasciare la pozza che sono stati.
Adesso ascolto Giusto Pio, fantastico, ma volevo parlare di Angelita di Anzio … la storia la conoscono in pochi e pare sia molto romanzata ma è giusto ricordarla … mi è venuta in mente guardando una mia foto con le codine … come Angelita mi dicevano e lei è morta quando si sentiva al sicuro … strana questa linea o le cannonate non risparmiano nessuno nella guerra che viviamo e … ho il disco che chiaramente non è mio … ma c’è, esiste e Angelita oggi ha voluto far parlare di se.
Adesso ho messo Alice … la grande Alice ( … adesso ti scrivo così: vai via dalla mia vita, basta … con te voglio farla finita … )  ma a voi passo la canzone d’Angelita d’Anzio!! http://www.youtube.com/watch?v=LvUUWMOVO0M
Continuo con Alice

sabato 7 luglio 2012

Riflettere PL!ease! 18


Perfetto per un supereroe … bé diciamo Una!
E non dico questo perché sembro Robin di Batman con l’abbronzatura procurata da un  fascione sugli occhi … qui il sole picchia duro e le allucinazioni non mancano: ho visto il Titanic a Santa Teresa!
Navigava verso il mio angolo di spiaggia … è saltato sulla ghiaia che nemmeno Schettino avrebbe fatto meglio … bello, imponente, un po’ rivisitato come i modelli di Chanel, anni cinquanta, rispolverati da Lagerfeld … un po’ più corto, qualche torretta in meno ma, quella nave sul mio mare sapeva il fatto suo.
Cosa dico? Cosa provo a raccontare? Ma il sogno miei cari … la capacità di sognare e di creare con poco, talvolta con nulla e sentirsi vivi e migliori per questa ragione.
Non conta se si è davvero in gamba, ciò che conta è crederlo … e si fa di tutto per crederci.
Ho fatto tutto ciò con un gruppo di signore che raccontavano, in un “similsilenzio”,  tutti i fattacci di Santa Teresa, il mio costume che scivolava e un bambino di dieci mesi – fantastico – che mi sorrideva e ha sfidato la ghiaia bollente per venire da me … salvato dal padre ma con qualche protesta.
Oddio,  vederlo mangiare la sua pappina sotto il sole, fra mille bolle e il suo chiamarmi e sorridere … cose che ti fanno sorridere alla vita.
I miei fantastici soggetti sono opera del mio artista, Marco, incredibilmente dotato … come sua madre alla sua età. Son cose!!
Buona Domenica con il sogno dalla vostra e il divertimento dalla mia … 

venerdì 6 luglio 2012

Neo - Yttologia 174


Are you her? Are you the one he’s with now? Is that
why you’ve come looking for me?
If you aren’t reading this letter fifty or sixty years from
now then it’s likely that I’m dead. Probably murdered.
Please don’t be upset by that, it probably won’t have
been too much of a surprise to me – not with the life I
have lived. But if you have these diaries because you
came looking for me, and you were clever enough to think
like me and find them, or even if you came across them
by accident, please, please can I ask you a favour?
Please will you burn them without reading them? Please? (...)

DOROTHY KOOMSON

giovedì 5 luglio 2012

Contorno 105



Sai di storia …
… i secoli ti passano dentro; Resti seduto sopra un masso
... una base diversa per  chiedere l’uguale.
Posso vederti sai
anche se ti copri con la kefia …
un cappello, scansano un cappello.
L’ umanità fa paura e qui c’è  plastica
 - sentimenti d’acciaio
  - la paura come fiuto
  - evitano te perché fai pensare.

Il tuo respiro scuote  il loro vivere.
Tutto è sotto vuoto
La vita ha dato
 … respira vecchio con me …
Dammi  un po’ del tuo vero …
Ti guardo …
non ti scanso …
  - facciamo pensare …
 -  siamo i limiti …
insieme: una rivoluzione.

Contorno 104


Online Communities




2007
















2010

















Opera del web-fumettista Randall Munroe ... e nel 2012?

FRUTTA 113 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


L’unica unificazione italiana è possibile sulle truffe ai danni ... sentite un po' ... degli stessi italiani!
Lo Stato è ladro quando richiede le pesantissime tasse sulle poverissime tasche ma quando s’inventano malattie invalidanti, da Nord a Sud, allora si è furbi perché … perché, cosa? Stiamo rubando a noi stessi.
E se poi facessero un reale controllo su quante sono entrati in ruolo – rapidamente – con false attestazioni di L.104, concessa addirittura in situazioni terminali che poi si protraggono per quarant’anni di servizio, allora rideremmo tutti, finirebbe il precariato, si aggiusterebbero i conti di Stato e qualche –  più di qualche – politico corrotto scenderebbe dalla poltrona non sostenuto da chi ha avuto il “ beneficio” della 104 regalata.
Poi ci sono i veri invalidi dimenticati o con le pensioni tolte o dimezzate … ma questa è la giustizia dei polli, pennuti come noi che nel vivere onesto ci facciamo consapevolmente spennare … tutti sappiamo ma nessuno parla. Però tutti paghiamo i conti: del falso cieco, del falso invalido, della falsa precedenza, della falsa tutela … partiti che si sono gonfiati su tutto questo.
Ma la cosa però è democratica … va da destra a sinistra, da nord a sud, e ci unifica nel nome del niente … il tutto tutelato dal sacro padre della Repubblica.
In questi servizi un po’ di storie http://video.repubblica.it/dossier/lotta-evasione/catania-falsi-ciechi-giocavano-a-calcio-balilla/100021/98400?ref=HREV-2 ma io parlo come il principe Zarlino, da folle volontaria, silenziosamente inefficace come un virus attenuato e ascolto musica strana come questa http://www.youtube.com/watch?v=QQ55bwkq0Pg … e poi politici che stanno male ma che si riprendono (muoiono sempre i più poveri, che strano!)... pensare quanto la loro riduzione potesse servire alla spending review … e direi che non devono nemmeno lamentarsi se il cittadino comune pensa questo: Loro, non riducendosi niente e continuando a riempirsi alla faccia nostra, possono ottenere da noi solo un unico pensiero felice, quello espresso! Ma tanto alla fine li salvano sempre … pure sto culo!
Le mie follie felici della giornata sono state espresse … torno alle mie anguste robe giornaliere!

Neo - Yttologie 173

Il principe Zarlino

“Ora vi faremo conoscere il principe Zarlino, pazzo volontario, dilettante come lo si vuole definirlo , e meglio ancora pazzo cosciente come dice lui, o il pazzo due volte come diciamo noi. Una mente costruita per la follia senza aver trovato nella vita un appiglio per giustificarla. Non soffre di alcuna mania particolare, è pazzo per essere pazzo, la pazzia è il suo amore, purezza e raffinatezza del genere. (…) Per diventare pazzi, signor Perelà, occorre una cosa soltanto: un grande, poderoso, fantastico cervello, mentre essi ne hanno tanto quanto una pulce, e se anche impazzissero la loro pazzia sarebbe minima, di nessuna entità, impercettibile, nessuno se ne accorgerebbe e non potrebbero aspirare in modo alcuno all’onore e alla gioia di entrare qua dentro. (…) Badate bene però … non sono pazzo come vogliono gli altri, sono pazzo come voglio io e quando piace a me. Questo è il segreto che mi distingue da tutti. Il pazzo comune non annunzia mai quello che fa, quando arriva il momento: parte. Io invece annunzio sempre tutto quello che faccio, a voce e per iscritto, in un ordine del giorno compilato con una precisione meticolosa, asfissiante. Dico ad esempio: alle tre precise emetterò ottantotto grida acutissime, da trapanare il cranio a quei disgraziati che dovranno ascoltarle, sfondare il timpano di quelle povere orecchie. Un altro pazzo al terzo grido è legato già. Con me invece tutti si preparano a subire rassegnatamente il mio esercizio polmonare. (…) … per un uomo come voi quella dei pazzi è la sola ammirazione che si possa desiderare, giacché  nel mondo all’infuori della pazzia tutto è …”
Il Codice di Perelà” di Aldo Palazzeschi