domenica 1 luglio 2012

Riflettere PL!ease! 17


Si, viaggiare! Grazie.
Tutto in calo
http://www.ontit.it/opencms/opencms/ont/it/stampa/in_evidenza/2011_in_calo_i_viaggi_degli_italiani , tutto in perdita ma l’idea del viaggio non può essere lasciata … nel concetto del viaggio c’è l’idea d’esplorazione come ha dentro sia il neonato che esplora il viso di sua madre per la prima volta sia un uomo che viaggia attorno e all’interno del corpo d’una donna. Un viaggio psicologico, interiore … niente sesso solo ragione. Il viaggio da e continua a dare prima e dopo l’esperienza … indipendentemente dai mezzi usati che possono essere più o meno sicuri o scelti per la loro velocità di collegamento da un luogo ad un altro … proprio come diceva Lucio Battisti http://www.youtube.com/watch?v=fSDNJzxuVaw  “Si, viaggiare”.
Certo i mezzi sono pochi ma l’iniziativa non manca; ho ascoltato gruppi di persone che davvero non possono farlo un viaggio, specie se poi ci sono bambini piccoli e allora è rinata l’idea del campeggio con tenda e vita rupestre … un rapido passaparola con richieste di condivisione di tende, fornellini, materassini gonfiabili … rivoltate cantine e scantinati e fare a mezzo con la benzina. Giunti in luogo ci si muove esclusivamente con una bici.
Era questa la progettualità femminile di cui abbiamo discusso allegramente … si è elaborato un piano anti-austerity che neanche Mario Monti poteva pensare!
In allegria e senso pratico … io non sarò con loro e mi dispiace un po’ ma quest’estate ho previsto un viaggio studio, vacanza, ricerca di prospettive lavorative future. Sto investendo su una idea di sviluppo del mio nucleo ma il campeggio l’avrei fatto sul serio … l’ultimo che ho fatto avevo diciotto anni e un paio di pantaloncini che ho tenuto con me in tutte le occasioni … poi l’ultimo giorno in piscina c’è stata l’azione decisiva … mi hanno seperato dal mio bene e catapultata con un tuffo in acqua … splask!!
Ecco una idea vacanza … ecco comunque una idea e Buona Domenica!!

sabato 30 giugno 2012

Neo Yttologie 167




Addio a Nora Ephron ... ottima donna; mi ha insegnato che quando mento non devo sentirmi in colpa ... siamo donne con il pallino della sopravvivenza. Grazie a lei che non ho mai conosciuto ma che mi ha consegnato una certezza. 

Neo - Yttologie 166


“Non possiamo vederci più, non possiamo vederci più … E va bene, non vediamoci più … Se lo vuoi, non ci vedremo più!”. Si alzò pieno di sdegno:”Non vediamoci più … Tu ancora non mi conosci … Io ti prendo sulla parola … Non mi vedrai più nemmeno da lontano! … E ricordati che, dopo, sarà troppo tardi. Anche se mi manderai a chiamare col prete che ti porta i Sacramenti, io non verrò più!”.
Attese, volgendo le spalle, che ella dicesse qualcosa. Ma non sentiva che il fruscio della paglia in cui la ragazza continuava a immergere la mano.
“Addio”.
Tratto da “Paolo il caldo” di Vitaliano Brancati.

venerdì 29 giugno 2012

Contorno 102

Cavoli chi mi ricorda ... si, noi donne siamo sempre li a giocare sul sensuale e l'intellettuale ... un bicchiere fra le unghiette smaltate e nell'altra gli occhiali che ti fanno troppo professoressa e poco sexsual ... una roba che non si può vedere.
Chissà se anche questa bellona del disegno i vicini se li è potuto scegliere? I miei me li sono ritrovati e il peggio fra tutti mi sta proprio sotto i piedi ... bello schifo! Chissà se c'è qualcuno che può scegliersi davvero i personaggi con cui poter condividere la vita ... credo che ce ne siano in pochi o quei gran culo che hanno villetta per conto loro. La vita condominiale è sempre un patto, un danno, un compromesso e molti molti insulti ... di ritorno da un incontro condominiale mi chiedo che ci faccio con tutta quella gente e magari loro si chiedono lo stesso di me ... passiamo la vita a chiederci le cose sino allo scoppio e poi alla consapevolezza che poi si poteva far a meno di scoppiare che tanto non cambia mai nulla ... se nasci stronzo muori stronzo e in particolar modo se nasci cafone.
Chi potrà mai cambiare questo sistema? Mi sento talmente annoiata e stanca da non avere più voglia di niente ...  e poi continuo a star male: che devo fare?
Lo chiedo a me sapendo di me ... dormire, forse dormire: boo magari vado!

Neo - Yttologie 165


Vi sono due specie di persone, dunque, quelle che domandano perdono dei propri peccati e quelle che implorano per i peccati altrui.
"Il Codice di Perelà” di Aldo Palazzeschi

giovedì 28 giugno 2012

Contorno 101


Un’altra partita domenica, Porca mucca!
Ho capito solo una cosa: Buffon aveva il flubber http://it.wikipedia.org/wiki/Flubber_-_Un_professore_tra_le_nuvole sotto le scarpe, saltava e si scapicollava da esperimento verde!
Sai che stirate in questo periodo … non c’è altro da fare; è tutto un “… vai, goal, ma cazz … ma porc … e muoviti …”  ed io assisto passiva poi è saltato fuori il Porca mucca che era una alterazione della povera porca vacca che, pur non facendo nulla di male -   perché è nata vacca non lo è diventata -  ha sempre avuto una pessima reputazione ...ho pensato di ottimizzare la cosa catturando la mucca che si fila tutti, è più vacca della vacca e se la mangiano pure.
Allora se ci deve essere un porca e qualcosa … tocca alla mucca, si proprio a lei!
Domenica c’è la finale … ok, se vince esco con il tricolore sopra il bikini … scherzo!! Un qualcosa del genere l’aveva proposto la Ferilli sul piano politico … io farei ridere i polli e non solo loro … pure le mucche che mi direbbero: “… e dici porca a me?”. E come darle torto?
Mi do a Paolo il caldo … chissà che mi racconta stasera! Vedremo!!

Dimenticavo la Frau che dice ninen a tutti ... domani lo dirà in particolare all'Italia; circondata dai Mario ... Monti, Draghi e adesso pure Balotelli .... ninen, ninen, ninen, ... speriamo che non aggiunga kaput!!

Notina: comunque vacca è il termine scientifico di mucca ( in gergo)  ... stiamo giocando con le parole. Non fate Confusione!!

Neo - Yttologie 164


“… il barone Edmondo Castorini, un uomo troppo ricco per essere tacciato di liberi costumi o rimproverato di portare in giro sul tiro a due qualche bella prostituta tintinnante di braccialetti falsi, prelevata sfacciatamente dalla casa più frequentata di Catania, e per questo nient’affatto confusa o imbarazzata, ma al contrario con un sorriso di superiorità verso la folla elegante seduta nei caffè, della quale conosceva il numero dei cinti erniari.”
Tratto da “Paolo il caldo” di Vitaliano Brancati.