martedì 7 febbraio 2012

Neo - Yttologia 113

Come non ve ne accorgeste?

Verbigrazia, come tu non ti accorgi mai del momento che tu cominci a dormire, per quanta attenzione ci vogli porre.

Ma l’addormentarsi è cosa naturale.

E il morire non ti pare naturale? Mostrami un uomo o una bestia o una pianta che non muoia.”

Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie – Giacomo Leopardi

lunedì 6 febbraio 2012

Contorno 45

Presenze!!!


Nelle facoltà, fra quelle passate e queste presenti, … e non parliamo di facoltà mentali!! Si sentono le presenze … mani ombreggianti su bianco/grigio del fondo muro … il tutto è inquietante ma irresistibilmente divertente e basta avere un attimo di fantasia o trovarsi con la giusta compagnia che viene fuori una storia vibrante … Appunto di presenze!!

Se poi, giustoappunto,  si è in tensione per qualcosa, tipo un esame o una lezione fondamentale, e in possesso d’una fantastica fascia sul viso, magari il ricordo dell’ultimo neo-intervento di turno, il tutto diventa soddisfacente e esaltante, e poi … una porta in legno che cigola … silenzio e ombra pomeridiana … Appare il mio viso bendato nella penombra e … solo per pura casualità … Ziggy Stardust http://www.youtube.com/watch?v=DSdivuCBduI&feature=fvsr sparato su casse automobilistiche di passaggio.

Volti, dei presenti, sbiaditi che passano a inarcare le fossette e un seguito doveroso d’una roboante risata … Sembravano passati dal lattepiù dell’Alex di Arancia Meccanica … stesso effetto!!

Anche l’ingessato docente si è sbilanciato dicendo … “... aspettavamo un vampiro giusto adesso … venga, è in orario!!”
Cavoli!! Son soddisfazioni … e chi immaginava d’essere presa per un vampiro … pallida si, ma mica tanto!!

Adesso rivedo mentalmente il film il “Corvo” e mi cimento nella scena … “Non può piovere per sempre” e, aggiungerei, ringraziando il cielo no, non è il caso!!

Basta poco e la fantasia vola, crea scenari alternativi … sino a impersonare oggi l’ombra d’una piratessa con i piccoli in sala … adesso provo pure la gamba di legno, il rum fatto con il tè e … vai con il ridere …si, anche oggi il giorno m’ha donato un po' di gioia!!



domenica 5 febbraio 2012

Warning

http://www.youtube.com/watch?v=JrFjFOjxYyA&feature=related

Qui ci sono le libertà che mi concedo ... mi ... tutto il resto non è contemplato ... sono regole, adeguatevi!!

Riflettere PL!ease! 5


http://www.youtube.com/watch?v=Q2wneBVssPc&feature=related

Buona Domenica!!
... Un rapida visita all'Italia dei giornali mi ha fatto pensare al brano della Chapman e lo propongo stamattina ... mi ha fatto anche venire in mente un titolo, un film da rivedere: "Mi manda Picone!".
Eccone una delle scene cult ... http://www.youtube.com/watch?v=2fTHU57ucKQ

Continuo a pensare che, nostante tutto, il meglio possa ancora esserci ... illusa??

venerdì 3 febbraio 2012

FRUTTA 91 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Festa cittadina!! Comincia da stasera … la sera del 3, chiaramente febbraio, perché il giorno di S.Agata è il 5 febbraio.

Tre giorni dove tutto succede ...può succedere anche di più … giri, fuochi, devozione, ceri votivi, fiori di diverso colore, cultura, tradizione, racconti pagani ed ecclesiastici … parate d’autorità; tre giorni in cui la mia barocca città diventa la movida del sud Italia … non si riposa mai e il mormorio di voci, cori, lamenti, venditori e ambulanti non cessa mai.

Da dove posso cominciare il racconto del passaggio d’un popolo dal paganesimo alla cristianità pagana?

Non è facile e penso davvero neanche di cominciare un racconto simile … posso darvi delle sensazioni e qualche foto, intercalare con qualche detto e con i dolci tipici … raccontare piccole ombre in una festa nota anche all’estero e che ogni anno richiama gente da tutto il mondo.

Dire troppo o poco significherebbe sminuirla o esagerarne il contenuto … posso solo attenermi ad una mia considerazione: questa festa assomiglia al popolo che l'inneggia e festeggia, un fasto del folclore e una devozione silenziosa … qui si processano così i sentimenti,  in modo autentico e senza falsità ma, quando si devono o si possono mostrare, non si lesinano gli spropositi e talvolta gli eccessi.

Undici ceri votivi che girano per la città in annuncio del 5 febbraio con annessa banda e mantra seriali … ceri in legno dal peso che varia dai centocinquanta chili ai duecentocinquanta … trasportati rigorosamente sulle spalle degli uomini “devoti” … non sentono la fatica ... ma poi vengono compensati della giornata di lavoro persa dalle offerte che i commercianti versano.

Quanto spontaneamente non mi è dato saperlo!

Questa è solo una sottile cornice che ha dentro particolari tradizioni e suggestioni quali quelle del fuoco del 3 Febbraio in Piazza Duomo che con grande clangore e con gli orchestrali del Bellini si Esibisce in piazza ... per i curiosi, per i cittadini, con una dovizia che non sono soliti avere.

E poi i dolci … olivette in marzapane e le “minnuzze di S.Agata” a ricordo delle mammelle strappate ad Agata nel martirio … oddio ricordare un qualcosa di simile nei dolci è macabro ma qui c’è sempre stato il macabro, misto al profano e al religioso … alle esagerazioni in genere.

Gli originali sono fantastici ma, in attesa del 5 febbraio, io ne ho creato una versione solo mia e che mi piace di più!!

Giorni pieni e in rapida successione questi della festività agatina ma, nel contempo, scopro che a S. Nicolò l’Arena stanno per andare via le impalcature … ho fotografato distratta, in punta di piedi, un tempio della bellezza benedettina ma, nei prossimi giorni, integro e implemento … quello è un luogo cdella storia!!



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5 Febbraio 2012

Fiumi di torrone e musica da vocio … sibilante pioggia e poesia d’un popolo antico … parole ritrovate e persone andate come il fiume che scorre sempre uguale, sempre attento, sempre segreto … mormorio di fondo e Agata, giovane, bambina, decisa … non bisogna essere molto grande per sapere ciò che si vuole … lei lo sapeva nonostante l’età.

Non è di religiosità che parlo anche se il contesto è religioso … è delle scelte, dei percorsi, delle variazioni a cui siamo soggetti e del ritrovarsi allo stesso angolo di partenza ma con delle idee rafforzate e delle paure più paure … una poesia che suona dentro e che nonostante tutto non riesco a mettere a tacere.

Quante parole ci vogliono per dire … è oravai adessoAgata le ha trovate e ognuno di noi le trova suo malgrado, poche parole in compagnia di me stessa e dissonanti nel vocio arabo che mi circondava … normanna nonostante tutto come il busto reliquiario di Agata … le sue sembianze normanne le sue decisioni arabe e senza repliche … Agata non da repliche, parlarle stasera mi da forza.

Così come ne ha data a molte persone stasera … ognuno con un proprio tono, una propria recita, una vera poesia … un soggetto senza canovaccio … sono parole agnostiche che si creda o no … sono voci lontane dalla suggestione collettiva … sono solo voci che possono esistere fin quando c’è vita e un modo per esprimerle.

Questo il mio cinque febbraio … la tradizione non trova sosta dentro me, solo la riflessione … perché di donne si riflette con donne …il resto è collante per gretti adoratori d’idoli.

Questi i miei pensieri … per me tanto ma ... è anche il mio blog … posso anche versare i miei contenuti.

Il resto sono solo attimi fotografati … la vita fermata e rappresenta.



Eccovi anche la S.Agata di Gianluca Ricceri!!

Contorno 44

Considero valore … si, inizio come la poesia di De Luca, rimanendo ben lontana dal talento del poeta … ma era il valore il mio argomento di stamane e su quello vorrei fermarmi; il valore del guardare silenziosamente ciò che cambia attorno, uno sguardo leale e silenzioso che fa scaturire tematiche di pensiero.

L’attitudine a considerare il valore dell’accaduto accanto a noi è il frutto d’una ricerca … è così che vedo la coppia madre-figlio che incontro vicino casa in diversi orari: il figlio oltre i sessanta e la madre … certamente più grande … lei sempre elegante, con un completo antico ben tenuto e pulito, la sua bianchissima crocchia raccolta, il suo sguardo smarrito … vive in una strada che conosce e nel suo cuore ha forse delle trecce o delle chiavi che ha perso in qualche svincolo o dietro qualche portone … lui, il figlio, un uomo composto e ben ordinato … una impeccabile coppia che si tengono per mano.

Si è proprio quello che considero valore, il tenersi per mano, un affetto che con pochi tratti delinea i due mondi, l’uno generato dall’altro e ancora in cammino insieme … la pazienza li lega e un amore profondo che lei da madre ha saputo passare al proprio figlio e che il figlio, consapevole del valore del mondo dei prima, tiene come un mistero da tutelare, un valore da proteggere.

Questa scena riscalda il cuore … talvolta ci sentiamo galleggiare nella vita e, spesso inopportuni, vaghiamo fra pensieri, lavori, necessità … come se il tempo dovesse essere riempito e non vissuto.

Come se le chiavi d’un pensiero distorto debbano essere l’espressione temporale legata solo ad un tempo … tutta questa tenerezza riesce solo a suscitarmela Ginsberg quando definisce sua madre, quando sua madre non c’era ormai più.

Come sarà con mio figlio … riuscirò a dargli amore e conservarlo nel tempo … come sarà sapere e sapermi amata anche in un tempo senza amore … come potrà essere qualificata una donna che è anche una madre e di quello ne fa una sua conquista?

Continuo a guardare questa coppia parentale … è l’esatto contrario del mio mattino: accompagnare mio figlio a scuola e lui, un giorno, dove mi accompagnerà?

Dedico a loro … al mio valore attuale questo brano … e un miliardo di questi giorni insieme http://www.youtube.com/watch?v=PqZmJ7RGAP4

mercoledì 1 febbraio 2012

Contorno 43

L’ho riletta … l’ho sentita, approfondita, amata … sensualmente fatta mia; la voce di Auden c’è e dona parole ai silenzi del vivere … lo fa in modo implosivo, una lenta disgregazione dell’animo in modo silenzioso, ameno, assoluto … un sentiero notturno che illumina i sassi dell’animo e di quell’animo ne fa eco per ricordi e postille.

Riatterrare nella propria dimensione, riscoprirsi vecchie ma senza rimpianto, apprezzare il vissuto che c’è stato dato e tutte le difficoltà del giorno … i pezzi di vita, i frammenti di poesia, i ricordi che tengono insieme l’uomo … le fragilità che sono spessore e ridere delle semplici espressioni d’un bambino che vaga in un mondo non mio.

Flettere l’animo e raccoglie il buono che c’è dentro … saper giocare, ho ricominciato a giocare senza schermi, senza veli … di quel velo d’un tempo non ne faccio un mistero … è in me, nella mia storia, in quella attuale … nei piccoli e accidentali percorsi che rubano dati all’animo per farne brughiera.

C’è poesia nel cuore del poeta … c’è poesia nel cuore dello stolto … c’è poesia in ogni cuore … c’è un contratto con il mondo che non è negabile … c’è la libertà del ritrovarsi e di guardare gli sbagli lontani.

Ci sono momenti della nostra vita che sono stati impietosi, come quelli descritti da Auden … un’altra donna, un altro uomo, un altro pensiero … o solo un desiderio … può già bastare quell’idea per diventare altro … ma c’è anche l’altro che rifonda, riedifica, implora … c’è sempre una idea che può dar frutti malgrado la propria ingombrante esistenza.

Oggi Daniel, nel giorno del suo compleanno, m’ha detto che avrebbe voluto “ … e un altro … e un altro … e un altro” ed io “ … ma quanti altri?” e lui “ … tutti quelli che entrano nel mio cuore”. E’ poesia!

Ecco la fantastica di Auden:

E’ la donna che deve guardare il tempo:


L’altra donna,


quella che non può fermarsi troppo.


E’ l’amante, complice d’una travolgente passione


Che brucia e divora l’anima e domina il cuore.


Sapessi quante volte ho pensato a lei


Mentre nel mio letto c’eri tu!


Sapessi quanto è stato facile


Dimenticarti dopo la scelta.


Lei c’è sempre stata: fisicamente, emotivamente.


Divide un pezzo di cuore con me,


divide il suo segreto con me.


Ma è un segreto d’amore


Che non potrai mai capire.


Perché mentre tu pensavi solo a te stessa


Lei stava qui con me,


a raccogliere i miei pezzi,


ad asciugare il mio sudore,


ad esaltare la mia semplicità.


Adesso non deve più sparire, non può.


Adesso è al mio fianco, è nella mia vita,


è nelle mie giornate allegre e in quelle tristi.


Lei c’è.

Lei è la vita, la mia vita ed è tornata con me. Grazie Auden!!